Asigliano Vercellese

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Asigliano Vercellese
comune
Asigliano Vercellese – Stemma
Asigliano Vercellese – Bandiera
Asigliano Vercellese – Veduta
Asigliano Vercellese – Veduta
Veduta del Municipio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Vercelli
Amministrazione
SindacoCarolina Ferraris (lista civica)
Territorio
Coordinate45°16′N 8°25′E / 45.266667°N 8.416667°E45.266667; 8.416667 (Asigliano Vercellese)
Altitudine127 m s.l.m.
Superficie26,32 km²
Abitanti1 379[1] (31-12-2021)
Densità52,39 ab./km²
Comuni confinantiCostanzana, Desana, Pertengo, Pezzana, Prarolo, Stroppiana, Vercelli
Altre informazioni
Cod. postale13032
Prefisso0161
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT002007
Cod. catastaleA466
TargaVC
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 748 GG[3]
Nome abitantiasiglianesi
Patronosan Vittore
Giorno festivo2ª domenica di maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Asigliano Vercellese
Asigliano Vercellese
Asigliano Vercellese – Mappa
Asigliano Vercellese – Mappa
Posizione del comune di Asigliano Vercellese nella provincia di Vercelli
Sito istituzionale

Asigliano Vercellese (Asijan in piemontese) è un comune italiano di 1 379 abitanti[1] della provincia di Vercelli in Piemonte.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

La confluenza della Roggia Molinara nella Bona
Asigliano Vercellese-Campagna

Il territorio comunale è pianeggiante e la sua quota varia di poco, tra i 131 m s.l.m. a nord e i 118 m s.l.m. a est, verso Pezzana. Esso è attraversato in senso ovest-est dal torrente Bona che nel suo tratto più a monte fa anche da confine per alcuni km tra Asigliano e Desana. La popolazione è concentrata attorno al centro comunale mentre nei dintorni sorgono varie cascine isolate.[4]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il paese risale all'epoca romana Fundus Acilianus, dal nome romano del proprietario del fondo Acilius. Sia un diploma di Carlo il Grosso dell'881 a favore del vescovo di Vercelli, Liutvardo, che un atti del vescovo Ingone (961-977) menziona per la prima volta l'esistenza della località. Il possesso del feudo al vescovo di Vercelli fu suggellato nel 1152 dall'imperatore Federico Barbarossa e nel 1191 da Enrico VI. Nel 1181 il vescovo Guala Bondoni investì del feudo i suoi nipoti Giordano, Pietro e Ardizzone Bondoni. Successivamente passò agli Avogadro e nel 1304 il vescovo Raniero Avogadro di Pezzana investì la famiglia Avogadro di San Giorgio. Nel 1335 il paese fu concesso ai Visconti e nel 1427 ai Savoia, anche se l'effettiva sottomissione avvenne nel 1429 venendo a far parte del capitanato di Santhià. Nel 1436 una terribile pestilenza flagellò il paese che, secondo la tradizione, fu salvato dall'intervento di (san Vittore), invocato a gran voce dal popolo. Da quel giorno il miracolo viene ricordato con una festa nella seconda domenica di maggio, durante la quale i buoi vengono fatti esibire in una breve ma suggestiva corsa a carattere votivo. Nel 1536 il paese fu saccheggiato dalle truppe imperiali a causa della ribellione della popolazione al Duca di Savoia Carlo III. Solo nel 1545 il duca perdonò gli asiglianesi. Nel 1619 il duca Carlo Emanuele I di Savoia concesse il feudo a Paolo Camillo Cavalca di Parma, mentre nel 1650 passò a Giovanni Francesco appartenente al ramo delle Donne del Consortile dei signori di Buronzo. Nel 1650 il feudo passò a Giovanni Francesco del ramo delle Donne del consortile dei signori di Buronzo. La famiglia prese allora il nome di Buronzo di Asigliano.

Il centro del paese visto dall'alto di un drone. All'orizzonte è ben visibile il massiccio del monte Rosa.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

«Stemma troncato: al primo di azzurro, alla stella di otto raggi d'oro; al secondo di nero, al reticolato d'oro, dal fondo di sei file e in ogni fila dieci stelle del primo, di sei raggi. Motto: Auxilium a Domino. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La parrocchiale dell'Assunta
  • Fra i monumenti spiccano la chiesa parrocchiale della Beata Vergine Assunta, risalente al XIX secolo. Venne menzionata per la prima volta nel 1186 come possedimento della chiesa vercellese ai papi Urbano III e a Onorio III nel 1216. Presenta una facciata neoclassica a colonne realizzata nel 1818 dagli architetti Vincenzo Sassi e Piero Martorelli e conserva un pregevole organo del 1848, costruito dai fratelli Serassi di Bergamo, e modificato da Paolo Mentasti di Casale Monferrato nel 1891.
  • Dell'antico Castello menzionato in un atto del vescovo Ingone tra il 961 e il 977 rimane poco o nulla. Dei signori di Buronzo resta il seicentesco Palazzo ora adibito a scuole, che venne in parte modificato, soprattutto nella facciata, verso il 1820 dall'architetto Bonincontro Ranza, figlio del famoso giacobino Giovanni Antonio Ranza.
  • Di pregio anche la chiesa di San Vittore, situata nei pressi del cimitero, e risalente al XV secolo. Durante la seconda guerra mondiale fu scoperto, grazie a dei lavori, un affresco che è stato denominato La Madonna del latte (XVI secolo). Dalle antiche chiese delle confraternite di Sant'Anna provengono, rispettivamente una tela di Pier Francesco Guala (XVIII secolo) rappresentante Sant'Anna con san Gioacchino, la Vergine e il Bambino (ora negli edifici parrocchiali) e un notevole polittico di scuola vercellese, risalente al 1595, che ora si trova presso l'Arcivescovado di Vercelli, e che rappresenta la Crocefissione con storie della vita di Gesù e tra l'altro Dodici confratelli e Santa Maria.
La chiesa di San Vittore (secolo XV), fotografata nei pressi delle lapidi con i nomi dei caduti asiglianesi nella Iª e nella IIª guerra d'Indipendenza e nelle due guerre mondiali

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

La secolare corsa dei buoi

La popolazione di questo paese è devota a san Vittore, celebrato ogni anno con la tradizionale corsa dei buoi. La corsa è documentata dal 1658 ed è simile a quella che si tiene da un'epoca ancora più antica a Caresana. La manifestazione è molto popolare e attira molta folla.

Viale Garibaldi, percorso della "Corsa dei buoi" a fianco del cimitero. In fondo la stazione FS dismessa dal 2013

Il Comitato Folkloristico Asiglianese da anni risulta essere una realtà del tessuto sociale del paese e si affianca ad altri gruppi e associazioni sorte nel passato, di durata diversa, ma di matrice analoga, al fine di portare momenti di gioia e di rinnovare usi e costumi vissuti nell'arco della sua storia. Nel 1970, con la nascita della "Faija Asianota", sono comparse in seno al sodalizio due maschere: "Asianot" e "Asianota".

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Il giornalista e scrittore Antonio Dattrino, nato a Vercelli il 22 aprile 1939 e sempre vissuto ad Asigliano, ha scritto alcune opere sulla storia e sulle tradizioni del suo paese: nel 1978 "Racconti di paese", nel 1981 "La vita di san Vittore - Soldato martire",nel 1985 "Asigliano: tra storia e folclore", nel 1987 "Asigliano: usi e costumi", nel 1991 "Voci della mia Asigliano",nel 1997 "Pennellate di vita Asiglianese", nel 2001 "Sotto la maschera il cuore di Asigliano" e ultimo nel 2004 la seconda edizione di "Asigliano tra storia e folklore".

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

  • Gli asianòt, originari di Asigliano, nella bassa Vercellese, sono biscotti di pasta frolla. Seppure la ricetta degli asianòt sia segreta, si è a conoscenza che essi sono fatti a mano ed hanno, quali ingredienti la farina, lo zucchero, le uova ed il burro.
  • Riso Maratelli, varietà di riso tra le più antiche e importanti d'Italia, selezionata ad Asigliano Vercellese nel 1914 da Mario Maratelli.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'attività prevalente è l'agricoltura, con la coltivazione del riso.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Stazione di Asigliano Vercellese in una cartolina d'epoca

La stazione di Asigliano, attivata nel 1857 lungo l'allora ferrovia Vercelli-Casale-Valenza, venne trasformata in fermata negli anni novanta quando il servizio era ormai da tempo configurato come linea Vercelli-Casale Monferrato, per vedere infine sospeso completamente il traffico nel 2013[6].

La stazione come appare a novembre 2023, con i binari sepolti lungo tutta la linea dalla vegetazione

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
26 giugno 1985 5 giugno 1990 Giuseppino Ferraris Democrazia Cristiana Sindaco [7]
5 giugno 1990 24 aprile 1995 Eusebio Ferraro Democrazia Cristiana Sindaco [7]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Eusebio Ferraro centro-sinistra Sindaco [7]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Emilio Chiocchetti lista civica Sindaco [7]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Emilio Chiocchetti lista civica Sindaco [7]
8 giugno 2009 25 maggio 2014 Carolina Ferraris lista civica Sindaco [7]
26 maggio 2014 in carica Carolina Ferraris lista civica: vivere Asigliano Sindaco [7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Carta Tecnica Regionale raster 1:10.000 (vers.3.0) della Regione Piemonte - 2007
  5. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Notizia su I Treni, n. 363, settembre 2013, p. 5.
  7. ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV - Il Piemonte paese per Paese - Ed. Bonechi - 1993 - Firenze

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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