Agosta

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Agosta (disambigua).
Agosta
comune
Agosta – Stemma
Agosta – Bandiera
Agosta – Veduta
Agosta – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Città metropolitana Roma
Amministrazione
SindacoMassimiliano Valente (Movimento per Agosta) dal 6-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021)
Territorio
Coordinate41°58′57″N 13°02′01″E / 41.9825°N 13.033611°E41.9825; 13.033611 (Agosta)
Altitudine382 m s.l.m.
Superficie9,5 km²
Abitanti1 701[1] (31-8-2021)
Densità179,05 ab./km²
FrazioniCacino, Barco, Vasca, Le Selve, Madonna della Pace, Tostini
Comuni confinantiCanterano, Cervara di Roma, Marano Equo, Rocca Canterano, Subiaco
Altre informazioni
Cod. postale00020
Prefisso0774
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT058002
Cod. catastaleA084
TargaRM
Cl. sismicazona 2B (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 898 GG[3]
Nome abitantiagostani
Patronosant'Agostino
Giorno festivo28 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Agosta
Agosta
Agosta – Mappa
Agosta – Mappa
Posizione del comune di Agosta nella città metropolitana di Roma Capitale
Sito istituzionale

Agosta (Àusta in dialetto locale[4]) è un comune italiano di 1 701 abitanti[1] della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Agosta è situata su una elevazione tufacea alle pendici dei monti Simbruini, nell'alta valle dell'Aniene, presso la riva destra del fiume.

Ai piedi della collina su cui sorge il paese si trova una sorgente, in età romana nota come Augusta, dalla quale il paese ha probabilmente preso il nome.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio comunale sono stati rinvenuti resti riferiti a frequentazioni umane nel paleolitico e nell'età del bronzo (scavi nel centro del paese attuale). La località viene citata nelle Res Gestae di Augusto per i lavori condotti sulla sorgente destinati a captarne le acque per l'Acqua Marcia, dando il suo nome alla sorgente[5].

La sorgente è ancora citata con il medesimo nome in un documento del 594[6]. In un successivo documento dell'858 viene citata come mons Augusta la collina presso la sorgente, dichiarata atta a costruirvi un castello, la cui presenza è effettivamente attestata da un ulteriore documento del 1051. Dopo essere stato conteso tra un signore locale e l'abate, nel 1189 il castello era in possesso del monastero di Subiaco e vi rimase fino ai tempi moderni. Grazie all'abbondanza d'acqua vi furono costruite peschiere per trote e due mulini per la macinazione del grano.

Nel 1461 papa Pio II, in viaggio per una visita al monastero di Subiaco, si fermò a pranzare presso i mulini e gli furono offerte, per spontanea manifestazione degli abitanti, le trote pescate sul momento. Nel XVII secolo l'erezione della piccola chiesa della Madonna del Passo fu determinata da guarigioni di indemoniati ritenute miracolose.

Nell'anno 1900 il paese fu servito dalla linea ferroviaria tra Mandela e Subiaco, soppressa nel 1933. Nel 1913 vi giunse il primo acquedotto, che alimentava due fontane nel paese, e nel 1924 l'energia elettrica. Tra il 1922 e il 1926 la società "Acqua Pia Antica Marcia" captò la sorgente della Mola per portarne le acque a Roma, ma una sollevazione popolare impedì temporaneamente che fosse captata anche la sorgente presso il santuario della Madonna del Passo.

Durante la seconda guerra mondiale, vi fu attiva una colonna di partigiani. Nella frazione della Madonna della Pace, già colpita dai bombardamenti degli Alleati, il 26 maggio del 1944, nel corso della ritirata delle truppe tedesche furono uccise 15 persone raccolte in un rastrellamento, per rappresaglia del rinvenimento di un soldato tedesco morto lungo la strada[7].

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 2 agosto 1935.[8]

«Troncato: al 1° d’oro alla croce benedettina di rosso; al 2° d'azzurro (campo di cielo), all'acquedotto su una pianura di verde, il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo troncato di azzurro e di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Santuario della Madonna del Passo, posto sulla via Sublacense, era in precedenza il nome di Madonna degli Angeli, a seguito di un evento ritenuto miracoloso che si era svolto nel 1616. Conserva presso l'altare maggiore un affresco raffigurante la Madonna, che venne rinvenuto a seguito di un evento ritenuto miracoloso nel 1616, per il quale il santuario prese il nome di "Madonna degli Angeli"
  • Chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta, inizialmente cappella interna al castello e in seguito ampliata e trasformata in forme neoclassiche, presenta interno a tre navate separate da 2 file di archi a tutto sesto, con navata centrale coperta da un tetto a capriate; le navate laterali ospitano tre altari per lato. Sulla facciata sono presenti due portali sormontati da trabeazioni in pietra grigia. Possiede 4 campane, tutte da rifondere, la piccola, sol4, la terza campana, mi4 da rifondere in re4, la seconda, sib3 scordato a do#4, da rifondere, e la grande, sol3.
  • Chiesa parrocchiale della Madonna della Pace e San Benedetto, costruita nel 1930 dall'allora vescovo di Subiaco Lorenzo Salvi, con l'ausilio di monaci architetti e scultori, Presenta, interno a navata singola con copertura a capriate e altar maggiore sormontato da un baldacchino scolpito in travertino. Il presbiterio è separato dal resto dell'edificio da una balaustra con trabeazione detta iconostasi. Il soffitto è a capriate. La chiesa è affiancata dal campanile e entrambi gli edifici sono stati realizzati in pietra detta "cardellino".

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

  • Castello medioevale, attorno al quale sorse il paese, attestato a partire dal 1051. Vi si accede da tre porte ("della Chiesa", "Santa Maria" e "del Cancillittu"). Secondo una leggenda nella torre sarebbe stata incarcerata una principessa di nome Augusta, la quale avrebbe dato il nome al paese.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Arco del Cardinale o della Porta, eretto nel 1503 presso l'allora esistente ponte sul fiume Aniene, in onore del cardinale commendatario Giovanni Colonna. Un'alluvione distrusse il ponte, che fu in seguito ricostruito a circa 50 m di distanza nel XVIII secolo. In seguito anche l'arco venne spostato. Si presenta in blocchi a bugnato di pietra dal monte Affilano, in stile romanico.
  • Villino Carducci, in stile eclettico (neoromanico e neobarocco rurale. Conserva un portale squadrato entro cornice, finestre al pian terreno sormontate da lunette e quelle al primo piano da cornicioni.
  • Palazzo comunale.

Altro[modifica | modifica wikitesto]

  • Piazza San Nicola, la piazza principale del paese, che prende il nome dalla scomparsa chiesa di San Nicola e dove si trovano le sedi di diversi servizi pubblici, tra cui scuola elementare e caserma dei Carabinieri e il monumento ai caduti.

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Tra i resti archeologici presenti nel territorio, si citano:

  • fondamenta di un edificio sacro, nella località delle Lavoratine;
  • cisterna rurale nell'omonima località;
  • 9 blocchi di un edificio preromano nella medesima località;
  • cosiddetta Grottella, con tracce di frequentazioni preistoriche;
  • necropoli di Rufinelli.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[9]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT[10] al 1º gennaio 2014 la popolazione straniera residente era di 159 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

  • Festa di sant'Emidio vescovo e martire (domenica successiva alla Festa del battesimo del Signore), con processione con l'immagine del santo, protettore dai terremoti, istituita nel 1915 a seguito dello scampato pericolo dal sisma della Marsica che distrusse Avezzano e provocò danni nei limitrofi circondari.
  • Festa di sant'Antonio abate (domenica successiva alla festa di sant'Emidio vescovo e martire), con processione e benedizione degli animali.
  • Processione del Venerdì santo, processione nella quale le due confraternite portano il Cristo morto adagiato sulla lettiga e la Madonna Addolorata.
  • Corpus Domini, con infiorata in piazza San Nicola e l'esposizione ai balconi di lenzuoli bianchi e rossi.
  • Pellegrinaggio al santuario della Santissima Trinità di Vallepietra in onore di sant'Anna (25 e 26 luglio), con la "compagnia di Sant'Anna di Agosta" che canta gli inni Tu Madre di Maria e Addio sant'Anna.
  • "Inchinata" (14 e 15 agosto), con duplice processione nella quale le due "confraternite", partendo dalla chiesa Santa Maria Assunta, prendono due strade diverse per poi incontrarsi a piazza San Nicola dove avviene l'"Inchinata" al grido di "Misericordia!".
  • Festa del santo patrono sant'Agostino (27 e 28 agosto), con processione de "I Bustu" del santo per tutto il paese.
  • Natività di Maria Santissima (7 ed 8 settembre), con processione dell'immagine molto venerata della Madonna del Passo, ripetuta la prima domenica successiva per la celebrazione del "Nome di Maria".
  • Maria Addolorata (sabato successivo al "Nome di Maria"), con processione dell'immagine della Madonna del Passo vestita a lutto.
  • Festa della "riposizione" della Madonna del Passo (ultima domenica di ottobre), con processione del giro del paese. Ultima manifestazione dell'anno liturgico.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Località e frazioni di Agosta[modifica | modifica wikitesto]

Agosta centro dista circa 4 km dalla su principale frazione, Madonna della Pace, ricordata per l'eccidio del 26 maggio 1944.

Altre località sono Agosta bivio, Tostini, Le Selve, Cacino, Pisciarello, Barco, Valle Berta, le Formelle.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1993 1997 Gabriele Panimolle DC Sindaco
1997 2001 Gabriele Panimolle centro-sinistra Sindaco
2001 2006 Cleonice Alivernini lista civica Sindaco
2006 2010 Gianfranco Massimi lista civica Sindaco
2010 2011 Roberto Mecozzi Commissario Straordinario
2011 2016 Gianfranco Massimi lista civica "Movimento per Agosta" Sindaco
2016 2021 Massimiliano Valente lista civica "Movimento per Agosta" Sindaco
2021 "in carica" Massimiliano Valente lista civica "Movimento per Agosta" Sindaco

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2021 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 11, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Sesto Giulio Frontino riferisce del nome di Aqua Augusta attribuito a questa derivazione.
  6. ^ Regesto Sublacense, 216.
  7. ^ F. Ferrari, F. Lollobrigida, Quel giorno a Madonna della Pace, Roma, 1986, p. 70.
  8. ^ Agosta, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 28 maggio 2023.
  9. ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  10. ^ Statistiche demografiche ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato il 7 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2019).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN235713334
  Portale Lazio: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Lazio