Suore di carità di San Vincenzo de' Paoli del Principe di Palagonia

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Le Suore di Carità di San Vincenzo de' Paoli del Principe di Palagonia (sigla S.V.) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La congregazione fu fondata nel 1835 da Francesco Paolo Gravina, principe di Palagonia e conte di Ventimiglia, per il servizio ai poveri nel "deposito di mendicità" da lui aperto a Palermo nel 1830; nel 1841 alle suore fu affidato anche l'Albergo delle povere eretto nel 1772 da Carlo di Borbone, di cui Palagonia era soprintendente.[2]

Ferdinando Maria Pignatelli, arcivescovo di Palermo, approvò le costituzioni dell'istituto il 20 gennaio 1847; l'approvazione pontificia definitiva giunse il 24 settembre 1953.[2]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le suore si dedicano all'istruzione e all'educazione della gioventù e alla cura di orfani e anziani.[2]

La sede generalizia è a Palermo.[1]

Alla fine del 2015 l'istituto contava 50 religiose in 8 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2017, p. 1487.
  2. ^ a b c Giancarlo Rocca, DIP, vol. II (1975), col. 378.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario Pontificio per l'anno 2017, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2017. ISBN 978-88-209-9975-9.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
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