Questa è una voce di qualità. Clicca qui per maggiori informazioni

Marija Šarapova: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 179: Riga 179:
=== 2010 ===
=== 2010 ===
[[File:Sharapova madrid 2010.jpg|thumb|Šarapova durante il torneo di Madrid nel 2010.|428x428px]]
[[File:Sharapova madrid 2010.jpg|thumb|Šarapova durante il torneo di Madrid nel 2010.|428x428px]]
Il 2010 non cominciò bene, in quanto uscì al primo turno dagli [[Australian Open 2010|Australian Open]] sconfitta per 7-6<sup>4</sup>, 3-6, 6-4 nel derby con la connazionale [[Marija Kirilenko]]. Šarapova non perdeva al primo turno in uno Slam dal [[Open di Francia 2003|Roland Garros 2003]]. Si riscattò vincendo il [[Regions Morgan Keegan Championships and the Cellular South Cup 2010]] di [[Memphis]]<ref name="itf"/> dove le era stata attribuita la prima testa di serie; al primo turno eliminò la tennista americana [[Shenay Perry]], concedendole solo 2 game, al secondo turno batté la wild card [[Bethanie Mattek-Sands]] con un duplice 6-1, ai quarti la testa di serie n. 8 [[Elena Baltacha]] per 6-2, 7-5. Accedette in finale battendo la ceca [[Petra Kvitová]] con il punteggio di 6-4, 6-3. In finale ebbe la meglio sulla qualificata [[Sofia Arvidsson]] col punteggio netto di di 6-2, 6-1. Al [[BNP Paribas Open 2010|BNP Paribas Open]] di [[Indian Wells (California)|Indian Wells]], venne eliminata al 3º turno dalla cinese [[Zheng Jie]] e, a causa di un'ecchimosi ossea al gomito sinistro, non partecipò a [[Sony Ericsson Open 2010|Miami]] e alla [[Family Circle Cup 2010|Family Circle Cup]].<ref>{{cita web|url=http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2010/03/18/306342-anche_sharapova_rinuncia_miami.shtml|titolo=Anche Sharapova rinuncia a Miami|data=18 marzo 2010|autore=Vanni Gibertini|sito=ubitennis.com|accesso=21 agosto 2015}}</ref>
Il 2010 non cominciò bene, in quanto uscì al primo turno dagli [[Australian Open 2010|Australian Open]] sconfitta per 7-6<sup>4</sup>, 3-6, 6-4 nel derby con la connazionale [[Marija Kirilenko]]. Šarapova non perdeva al primo turno in uno Slam dal [[Open di Francia 2003|Roland Garros 2003]]. Si riscattò vincendo il [[Regions Morgan Keegan Championships and the Cellular South Cup 2010]] di [[Memphis]]<ref name="itf"/> dove le era stata attribuita la prima testa di serie; al primo turno eliminò la tennista americana [[Shenay Perry]], concedendole solo 2 game, al secondo turno batté la wild card [[Bethanie Mattek-Sands]] con un duplice 6-1, ai quarti la testa di serie n. 8 [[Elena Baltacha]] per 6-2, 7-5. Accedette in finale battendo la ceca [[Petra Kvitová]] con il punteggio di 6-4, 6-3. In finale ebbe la meglio sulla qualificata [[Sofia Arvidsson]] col punteggio netto di 6-2, 6-1. Al [[BNP Paribas Open 2010|BNP Paribas Open]] di [[Indian Wells (California)|Indian Wells]], venne eliminata al 3º turno dalla cinese [[Zheng Jie]] e, a causa di un'ecchimosi ossea al gomito sinistro, non partecipò a [[Sony Ericsson Open 2010|Miami]] e alla [[Family Circle Cup 2010|Family Circle Cup]].<ref>{{cita web|url=http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2010/03/18/306342-anche_sharapova_rinuncia_miami.shtml|titolo=Anche Sharapova rinuncia a Miami|data=18 marzo 2010|autore=Vanni Gibertini|sito=ubitennis.com|accesso=21 agosto 2015}}</ref>


Ritornò al [[Mutua Madrileña Madrid Open 2010|Mutua Madrileña Madrid Open]] dove venne prematuramente eliminata al primo turno dalla ceca [[Lucie Šafářová]] con un doppio 6-3. Successivamente partecipò all'[[Internationaux de Strasbourg]], dove al primo turno eliminò la connazionale Regina Kulikova in tre set, con il punteggio di 6-3, 3-6, 6-1, al secondo batté la qualificata [[Dia Evtimova]] con un netto 6-3, 6-0 e ai quarti la tedesca [[Julia Görges]] per 7-6<sup>2</sup>, 6-1. In semifinale incontrò la 5ª testa di serie [[Anabel Medina Garrigues]], che batté in tre set 4-6, 6-2, 6-2. Guadagnò così la sua seconda finale stagionale, dopo quella vinta al torneo di [[Regions Morgan Keegan Championships and the Cellular South Cup 2010|Memphis]]; in finale ebbe la meglio su [[Kristina Barrois]] per 7-5, 6-1, conquistando il suo primo titolo sulla terra rossa.<ref name="itf"/>
Ritornò al [[Mutua Madrileña Madrid Open 2010|Mutua Madrileña Madrid Open]] dove venne prematuramente eliminata al primo turno dalla ceca [[Lucie Šafářová]] con un doppio 6-3. Successivamente partecipò all'[[Internationaux de Strasbourg]], dove al primo turno eliminò la connazionale Regina Kulikova in tre set, con il punteggio di 6-3, 3-6, 6-1, al secondo batté la qualificata [[Dia Evtimova]] con un netto 6-3, 6-0 e ai quarti la tedesca [[Julia Görges]] per 7-6<sup>2</sup>, 6-1. In semifinale incontrò la 5ª testa di serie [[Anabel Medina Garrigues]], che batté in tre set 4-6, 6-2, 6-2. Guadagnò così la sua seconda finale stagionale, dopo quella vinta al torneo di [[Regions Morgan Keegan Championships and the Cellular South Cup 2010|Memphis]]; in finale ebbe la meglio su [[Kristina Barrois]] per 7-5, 6-1, conquistando il suo primo titolo sulla terra rossa.<ref name="itf"/>

Versione delle 00:39, 25 giu 2018

Marija Šarapova
Мария Шарапова
NazionalitàBandiera della Russia Russia
Altezza188[1] cm
Peso59[1] kg
Tennis
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 620 - 152 (80,31%)
Titoli vinti 36 WTA, 4 ITF
Miglior ranking 1º (22 agosto 2005)
Ranking attuale 23° (18 giugno 2018)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open V (2008)
Bandiera della Francia Roland Garros V (2012, 2014)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon V (2004)
Bandiera degli Stati Uniti US Open V (2006)
Altri tornei
 Tour Finals V (2004)
 Giochi olimpici Argento (2012)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 23 - 17
Titoli vinti 3 WTA, 0 ITF
Miglior ranking 41º (14 giugno 2004)
Ranking attuale N/A
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 2T (2003, 2004)
Bandiera della Francia Roland Garros -
Bandiera del Regno Unito Wimbledon -
Bandiera degli Stati Uniti US Open 2T (2003)
Doppio misto1
Vittorie/sconfitte
Titoli vinti
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open -
Bandiera della Francia Roland Garros -
Bandiera del Regno Unito Wimbledon -
Bandiera degli Stati Uniti US Open QF (2004)
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al 19 giugno 2018

Marija Jur'evna Šarapova (in cirillico: Мария Юрьевна Шарапова, ascolta, traslitterazione anglosassone: Maria Yuryevna Sharapova; Njagan', 19 aprile 1987) è una tennista, imprenditrice e modella russa. Considerata una delle più forti tenniste dell'epoca contemporanea[2], è entrata nella storia per essere stata la prima numero uno di nazionalità russa e per aver vinto il torneo di Wimbledon all'età di soli 17 anni (seconda giocatrice più giovane di sempre nell'era Open dopo Martina Hingis a vincere Wimbledon).[3][4][5]

Marija Šarapova risiede negli Stati Uniti dal 1995[6] ed è nel circuito professionistico dal 2001. La WTA l'ha classificata come numero uno al mondo in singolare in cinque diverse occasioni, per un totale di 21 settimane. È diventata numero uno per la prima volta a 18 anni il 22 agosto 2005 e per l'ultima volta nel luglio 2012.[7][8] Inoltre ha conseguito per ben cinque volte l'ESPY Award come miglior tennista (2005, 2007, 2008, 2012 e 2014).[9][10][11]

Ha vinto 5 tornei del Grande Slam (due volte a Parigi) ed è una delle dieci giocatrici della storia del tennis ad aver completato il Career Grand Slam (assieme a Maureen Connolly, Doris Hart, Shirley Fry, Margaret Smith Court, Billie Jean King, Chris Evert, Martina Navrátilová, Steffi Graf e Serena Williams), traguardo raggiunto il 9 giugno 2012 con la vittoria del Roland Garros.[12] Nella sua carriera, ha vinto in tutto 36 tornei in singolare, tra cui le WTA Finals nel 2004 e 12 tornei "Premier", ed è la terza giocatrice in attività per numero di titoli vinti in singolare, dietro a Serena e Venus Williams.

Nel 2012 si è aggiudicata la medaglia d'argento in singolare alle Olimpiadi di Londra, nella sua unica Olimpiade giocata.[13][14] Ha vinto nella sua carriera anche tre titoli di doppio. Malgrado i numerosi infortuni, Marija Šarapova è una delle giocatrici più longeve del circuito femminile. Ha, infatti, vinto almeno un torneo in singolare per tredici anni consecutivi (un anno in meno rispetto alle sole Steffi Graf, Martina Navrátilová e Chris Evert). Unica vittoria assente nel suo palmarès è, invece, quella in Fed Cup, nonostante una finale raggiunta nel 2015.[15][16]

La tennista russa eccelle nel circuito femminile per l'aggressività del suo stile di gioco e soprattutto per forza mentale e spirito competitivo. Molti commentatori e leggende del passato, come Monica Seles e John McEnroe, hanno notato questo aspetto e l'hanno definita una delle "sportive più competitive di sempre".[17][18] È stata, per 11 anni consecutivi, dal 2004 al 2015, l'atleta donna più pagata al mondo.[19] È anche la terza giocatrice di sempre (dietro alle Sorelle Williams) che ha guadagnato di più dai montepremi dei tornei a cui ha partecipato: 37 milioni di dollari.[20]

È inoltre considerata, insieme alla sua ex-collega Anna Kurnikova, una delle atlete più belle di sempre, riuscendo ad entrare, nel 2006, nella classifica delle 50 donne più belle del mondo.[21][22][23][24][25]

Firma di Maria Sharapova

Biografia

Marija Šarapova è nata in Siberia, nell'allora Unione Sovietica.[26] Fino al 1986 i genitori vivevano a Gomel, città della Bielorussia vicina al confine con l'Ucraina, ma, in seguito all'incidente di Chernobyl, emigrarono nella città siberiana di Njagan' e due anni dopo si trasferirono a Soči.[26] Cominciò a giocare a tennis all'età di 4 anni.[27] All'età di 6 anni nel 1993 la piccola Marija incontrò Martina Navrátilová, che intravide in lei delle potenzialità e le consigliò perciò di trasferirsi con il padre negli Stati Uniti, cosa che fece due anni dopo, nel 1995, per frequentare l'Accademia di Nick Bollettieri.[26] Si iscrisse però all'Accademia solo all'età di nove anni grazie a un finanziamento della IMG, che pagò la retta annuale. Prima dell'offerta della IMG, Marija era allenata da Rick Macci.[28]

Con la vittoria su Serena Williams al torneo di Wimbledon 2004, è diventata la terza più giovane vincitrice di un titolo al torneo londinese (dopo Lottie Dod e Martina Hingis).[29] È anche la prima giocatrice russa ad aver vinto il singolare femminile a Wimbledon.[29] Oltre che per i risultati in campo, Marija Šarapova è nota per il suo aspetto avvenente e il fisico longilineo: ottiene, infatti, contratti milionari per servizi pubblicitari o per indossare capi d'abbigliamento, grazie ai quali è la più ricca tra le tenniste ancora in attività.[19]

Nel giugno del 2016, in seguito alla squalifica per l'uso del Meldonium, ha deciso di iscriversi alla Harvard Business School per studiare economia.[30]

Vita privata

Relazioni

A Maria Sharapova, durante tutta la sua carriera, sono stati attribuiti diversi flirts, il primo tra questi, quello con il cantante dei Maroon 5, Adam Levine, per un breve periodo nel 2005, dopo che i due si conobbero al compleanno dei 18 anni della stessa Maria. Nel 2008 ebbe una relazione con Charlie Ebersol, famoso produttore televisivo americano, finita poi pochi mesi più tardi.[31] Nel 2010 si fidanzò con Sasha Vujačić, famoso giocatore di Basket dell'NBA, anche se i due si frequentavano già da circa un anno.[32][33][34] Nell'ottobre 2010 trapelò la notizia di un imminente matrimonio, mai smentito da nessuno dei due.[35] Dopo tre anni di relazione, i due si lasciarono nella primavera del 2012, smentendo così definitivamente le voci di un possibile matrimonio.[36] Pochi mesi dopo la rottura della storia con Vujačić, Maria iniziò a frequentarsi con il collega bulgaro Grigor Dimitrov, di 4 anni più giovane di lei. I due confermarono la loro relazione l'anno successivo durante il torneo di Madrid.[37] Dopo due anni di relazione i due si lasciarono nel luglio del 2015.[38]

Profilo pubblico

Maria Sharapova vive negli Stati Uniti d'America da quando aveva sette anni. Vive a Bradenton, in Florida, ma possiede anche un'altra residenza a Manhattan Beach, California.[39] Secondo la famosa rivista americana Forbes dal 2005 al 2011, Maria Sharapova è stata una delle 100 celebrità piu potenti del pianeta.[40] Durante tutta la sua carriera sportiva, Maria ha parlato molte volte di un suo ritiro precoce dall'attività agonistica. Dopo il ritiro della venticinquenne belga Justine Henin, avvenuto nel 2008, Maria commentò l'accaduto: "Se avessi anche io 25 anni e avessi vinto già molti tornei del Grande Slam, anche io mi ritirerei dal tennis."[41] In un'intervista dopo la sua vittoria agli Open d'Australia del 2008, le venne domandato se avesse giocato per altri 10 anni; lei rispose che tra 10 anni sperava di trovare un "buon marito e di avere dei bambini".[42] Invece in un'intervista prima delle semifinali degli Australian Open 2012, Maria cambiò idea, dicendo che aveva intenzione di giocare a tennis ancora per molti anni, poiché si divertiva ancora molto; Maria disse: "Sono sicura che se avessi 17 anni e qualcuno dicesse, tu giocherai per altri 8 anni, non ci avrei creduto, ma gli anni passano, ho perso un anno della mia carriera. Poche settimane fa, mi svegliai, ed ero felice di ritornare in campo, mi sentivo fresca, piena di energia. I tempi cambiano, ovviamente, vedo me stessa giocare ancora per molti anni a questo sport perché è qualcosa che mi offre più piacere dalla vita. È un buon incoraggiamento sapere che sei bravo in qualcosa e che potresti ulteriormente migliorare"[43]

Carriera tennistica

Esordi

Marija, all'età di 8 anni, venne portata negli Stati Uniti dal padre Jurij, per frequentare l'accademia di tennis di Nick Bollettieri a Bradenton, in Florida. Nel 2000 partecipò al torneo Avvenire di Milano, riservato ai tennisti under 16, nel quale venne sconfitta dalla tennista cinese Peng in finale.[44] Sempre in Florida, nell'aprile 2001, al torneo di Sarasota avvenne il suo esordio nel circuito ITF, in cui venne sconfitta al primo turno in 3 set dalla connazionale Karin Miller.[45] Marija continuò nel corso di quell'anno a competere nel circuito juniores, nel quale iniziò a farsi notare come nuova promessa della Bollettieri Academy.

Nel 2002 esordì nel circuito maggiore WTA grazie a una wild card ottenuta a Indian Wells: al primo turno superò in tre set la numero 302 del ranking, Brie Rippner. Al secondo turno, la russa sfidò Monica Seles (ex numero uno del mondo negli anni Novanta), da cui incassò una pesante sconfitta: 0-6, 2-6. Nel circuito ITF conquistò tre titoli in sequenza: a Gunma senza concedere set, a Vancouver e Peachtree.[27]

Grazie ai successi nel circuito minore riuscì a guadagnare un'altra wild card per il suo secondo torneo WTA, il Japan Open a Tokyo, nel quale fu sconfitta al primo turno dalla svizzera Gagliardi. Raggiunse altre due finali negli ultimi tornei della stagione: con questi risultati chiuse un anno positivo che la vide raggiungere la quinta posizione nella classifica juniores[46] e la posizione numero 186 del ranking WTA.[1][27]

2003: Primo titolo WTA

Il 2003 si aprì per la russa con l'esordio in un torneo dello Slam. All'Australian Open superò infatti le qualificazioni, fermandosi però al primo turno contro Klára Koukalová, che la batté con il punteggio di 6-4, 7-66[47]. Ottenne due wild card per Indian Wells e Miami, ma si fermò entrambe le volte al primo turno per mano di Samantha Reeves[48] e Els Callens, così come a Charleston dopo aver superato le qualificazioni. In accordo con il suo staff, dopo non aver raggiunto i risultati sperati nel circuito maggiore, tornò a partecipare a un torneo ITF e trionfò subito a Sea Island.[27] La russa affrontò e superò le qualificazioni del Roland Garros ma al primo turno si arrese alla spagnola Serna con un doppio 6-3. Provò la qualificazione al torneo di Birmingham, sull'erba, per prepararsi al meglio per Wimbledon: nel tabellone principale ottenne ottimi risultati raggiungendo i quarti di finale ed eliminando sulla sua strada Dechy e Elena Dement'eva, prima di arrendersi a Shinobu Asagoe in semifinale per 6-2, 2-6, 7-63. Questo risultato le valse l'ingresso nella top 100, ma soprattutto l'accesso al tabellone di Wimbledon tramite una wild card.

Proprio a Wimbledon la russa giocò un gran torneo, sconfiggendo in modo netto Harkleroad, Bovina e soprattutto la n. 12 del seeding, Jelena Dokić, tutte in 2 set. Al quarto turno affrontò un'altra giovane russa in ascesa, Svetlana Kuznecova, con la quale, dopo aver perso in modo netto il primo set e vinto altrettanto nettamente il secondo, perse con il punteggio di 1-6, 6-2, 5-7.

Marija Šarapova guadagnò altri punti in classifica e cominciò la stagione americana raggiungendo il terzo turno a Los Angeles contro la numero 2 del mondo, la belga Kim Clijsters, da cui viene sconfitta in tre set. Allo US Open uscì già al secondo turno contro la francese Loit, arrivò poi ai quarti a Shanghai, nei quali impegnò la Dement'eva.

Entrò successivamente tra le top 50 e si presentò al Japan Open come testa di serie n. 5: raggiunse la finale contro Kapros e si aggiudicò il primo titolo WTA per 2-6, 6-2, 7-65.[27] Al torneo di Lussemburgo uscì in semifinale contro Kim Clijsters, perdendo nettamente 0-6, 3-6. Terminò il 2003 con la seconda vittoria, al torneo di Quebec City, in cui si presentò come testa di serie n. 2 e sconfisse in finale Sequeros che, dopo aver perso il primo set per 2-6, si ritirò.[27] Al termine della stagione le venne consegnato il premio Newcomer of the year da parte della WTA per gli ottimi risultati raggiunti.

2004: Primo Slam in carriera

All'Australian Open, Marija venne sconfitta al terzo turno dalla connazionale Anastasija Myskina per 4-6, 6-1, 2-6. Le due giocatrici si ritrovarono nel quarto turno a Indian Wells ed è nuovamente Myskina ad avere la meglio, ancor più nettamente, concedendo solo tre game a Marija. Anche a Miami e Berlino il cammino di Marija si interruppe di fronte alle prime top ten riservatele dal tabellone. A Roma riuscì a vincere per la prima volta contro una top ten, battendo la n. 10 Dement'eva 6-1, 6-4, ma uscì subito dopo per mano di Silvia Farina Elia. Disputò un buon Roland Garros, raggiungendo i quarti, in cui venne nettamente battuta da Paola Suárez per 1-6, 3-6. La stagione sull'erba fu molto proficua: Marija ritornò a Birmingham, dove migliorò la semifinale del 2003 e conquistò il titolo battendo in finale Tatiana Golovin in tre set, vincendo il suo primo titolo su erba.[27]

Maria Sharapova con il trofeo di Wimbledon 2004, suo primo slam in carriera.

A Wimbledon, se i primi due turni furono delle formalità, al terzo trovò la Hantuchová, giocatrice di buon talento che praticava un gioco piuttosto simile al suo, ma la russa fu capace di imporsi facilmente. Il quarto turno fu piuttosto faticoso contro la veterana Amy Frazier, superata per 6-4 7-5, ma ancor più duro fu il turno successivo contro Ai Sugiyama. Marija rischiò seriamente l'eliminazione nel secondo set, ma chiuse col risultato di 5-7, 7-5, 6-1. Affrontò in semifinale la ex numero 1 Lindsay Davenport: la statunitense conquistò agevolmente il primo set; nel secondo Marija riuscì a strappare il break decisivo e a chiudere 7-5 al tie-break; il terzo set, infine, fu vinto dalla russa per 6-1. In finale Marija trovò la testa di serie n.1 Serena Williams: chiudendo con il punteggio di 6-1, 6-4 si aggiudicò il primo Slam in carriera e diventò la prima russa a vincere il torneo di Wimbledon.[49]

La stagione sul cemento americano fu avara di soddisfazioni: uscì nei quarti a San Diego in 2 set per mano di Myskina, al terzo turno a Montréal contro Zvonarëva e sempre al terzo allo US Open, sconfitta in 3 set dalla francese Mary Pierce. Anche a Pechino il cammino di Marija si interruppe di fronte alla prima avversaria di spessore, Svetlana Kuznecova, in semifinale, mentre l'agevole tabellone (l'avversaria classificata meglio è Stosur, n. 81) di Seul le permise di aggiungere un nuovo torneo al suo palmarès, a cui si sommò anche il Japan Open giocato la settimana successiva.[27] Marija riuscì a ottenere la qualificazione per le WTA Finals grazie alla finale di Zurigo, persa contro l'australiana Molik.

Al WTA Championship perse nei gironi contro Mauresmo mentre ottenne vittorie importanti su Kuznecova e Zvonarëva, battuta 7-5, 6-4. In semifinale l'attese la connazionale Anastasija Myskina, che si aggiudicò agevolmente il primo set 6-2, per poi perdere: il match si chiuse infatti a favore di Marija che si aggiudicò i restanti set con un duplice 6-2. In finale opposta a Serena Williams riuscì a recuperare uno svantaggio di 4-0 nel terzo set grazie all'infortunio dell'avversaria che proseguì la partita per sportività. Marija si aggiudicò il titolo[27] con il punteggio di 4-6, 6-2, 6-4 e chiuse questa stagione salendo al n. 4 del ranking e aggiudicandosi i premi di giocatrice migliorata di più e di giocatrice dell'anno.

2005: Vetta del ranking mondiale

Marija agli Australian Open 2005.

Marija si presentò all'Australian Open come una delle favorite: al primo turno eliminò la bulgara Sesil Karatančeva con un netto 6-3, 6-1, al secondo turno batté con il punteggio di 4-6, 6-0, 6-3 Lindsay Lee-Waters e al terzo lasciò solo due game alla Li. Agli ottavi di finale batté l'italiana Silvia Farina Elia 4-6, 6-1, 6-2 e ai quarti superò Svetlana Kuznecova, rimontando un set di vantaggio, per incontrare in semifinale Serena Williams. Il match fu intensissimo, ma fu la statunitense a vincere per 2-6, 7-5, 8-6. La russa si riprese aggiudicandosi il Tier I di Tokyo[27], in finale su Davenport, chiudendo al tie-break del terzo set e successivamente conquistò anche il torneo di Doha[27], battendo nel corso del torneo Gisela Dulko, Marion Bartoli, Daniela Hantuchová e Alicia Molik.

Si presentò a Indian Wells come numero 3 del ranking, imbattendosi in semifinale nuovamente contro Davenport, numero 1 della classifica: la russa venne sconfitta però con un doppio 6-0. A Miami, pur non vincendo, disputò un buon torneo, sconfiggendo nei quarti la rientrante Justine Henin e in semifinale Venus Williams, ma in finale fu la Clijsters ad avere la meglio. La terra non le riservò grosse soddisfazioni: a Roma perse contro Schnyder in semifinale, mentre a Parigi riuscì a difendere i quarti ottenuti l'anno precedente battendo in sequenza Evgenia Linetskaya per 63-7, 6-2, 6-4, Aravane Rezaï per 6-3, 6-2, Anna Čakvetadze per 6-1, 6-4 e Nuria Llagostera Vives per 6-2, 6-3. Si imbatté nei quarti contro Justine Henin, che si aggiudicò l'incontro con il facile punteggio di 6-4, 6-2.

Sull'erba, in preparazione a Wimbledon, si aggiudicò per la seconda volta il torneo di Birmingham, sconfiggendo la Jankovic in finale.[27] Nel corso del torneo batté la lussemburghese Anne Kremer per 6-3, 6-0, l'australiana Samantha Stosur in tre set 6-3, 3-6, 6-1, la greca Eléni Daniilídou per 7-5, 2-6, 6-1 e la francese Tatiana Golovin con il punteggio di 7-5, 6-1. A Londra si presentò a difendere il titolo. Raggiunse la semifinale contro Venus Williams, ma contro la statunitense si dovette arrendere in due set. In finale contro Venus arrivò Lindsay Davenport, che si infortunò successivamente alla schiena: costretta a un breve riposo[50], la numero 1 non poté difendere i punti conquistati l'anno precedente e così, il 22 agosto, la russa diventò numero 1 del ranking.[51] Il regno durò solo una settimana, poiché la Davenport, di ritorno, si aggiudicò il torneo di New Haven, tornando numero 1.[52]

Successivamente Marija si ritirò dal Canada Masters per via di un infortunio. Agli US Open Marija superò agevolmente i primi turni lasciando alle avversarie appena 12 game in 4 incontri. Giunta ai quarti di finale fu costretta a giocare il terzo set contro la connazionale Nadia Petrova. Alla fine riuscì a prevalere con il punteggio di 7-5, 4-6, 6-4. Venne sconfitta in tre set, però, in semifinale da Kim Clijsters. Ad ogni modo, Marija tornò numero 1 del ranking, ma i pessimi risultati collezionati nel resto dell'anno la condussero al WTA Championships con il numero 3 del ranking, dopo solo 6 settimane di regno.[53] La russa si qualificò per le semifinali, in cui affrontòAmelie Mauresmo, che si aggiudicò l'incontro con il punteggio di 7-6, 6-3. Marija chiuse quindi l'anno al numero 4 del ranking.[27]

2006: La vittoria agli US Open

La stagione della russa cominciò con gli Australian Open, in cui arrivò agevolmente in semifinale. Marija affrontò la Henin, ma perse in tre set per 6-4, 1-6, 4-6. Šarapova a Tokyo uscì nettamente in semifinale per mano della Hingis che la eliminò con un pesante 6-3, 6-1. Marija si prese un'immediata rivincita su Martina Hingis nei quarti di Dubai con una vittoria piuttosto netta per 6-3, 6-4. In semifinale superò la Davenport in tre set 3-6, 6-1, 6-3, guadagnandosi così la rivincita in finale contro la belga Justine Henin, che però la sconfisse ancora in 2 set.

Marija Šarapova dopo la vittoria agli US Open 2006.

La russa successivamente prese parte al torneo di Indian Wells, dove all'esordio eliminò facilmente la Jackson per 6-4, 6-3, al terzo turno batté Lisa Raymond con un netto 6-4, 6-0 e agli ottavi di finale batté Shahar Peer per 7-62, 6-1. Ai quarti eliminò senza problemi Anna-Lena Grönefeld per 6-1, 6-3 e in semifinale superò Martina Hingis. Conquistò il suo primo titolo stagionale battendo in finale la connazionale Dement'eva.[27] Proseguì il buon momento di forma al Tier I di Miami in cui però venne battuta in finale dalla Kuznecova in due set. Al Roland Garros venne eliminata dalla connazionale Dinara Safina al quarto turno.

A Wimbledon Šarapova arrivò in un periodo di forma non eccelso: dopo aver superato senza grossi problemi i primi turni al quarto turno batté con qualche difficoltà l'italiana Flavia Pennetta, mentre nei quarti vinse agevolmente un match, contro Dement'eva, che sarà più ricordato per l'invasione di uno streaker.[54] In semifinale Marija affrontò Mauresmo: è la francese alla fine a vincere con il punteggio di 6-3, 3-6, 6-2.

Šarapova tornò in campo sul cemento americano in buona forma: ottenne la vittoria a San Diego[27], dominando Clijsters in un match molto equilibrato, a Los Angeles perse però inaspettatamente in semifinale contro Dement'eva. Marija arrivò a New York in ottima forma: superò la Mauresmo in 3 set in semifinale, aggiudicandosi primo e terzo set con il punteggio di 6-0. In finale affrontò Justine Henin: il match fu equilibrato, ma questa volta Marija vinse con un duplice 6-4, che le valse il secondo Slam in carriera.[55] La russa, molto vicina a raggiungere la numero uno, si aggiudicò il torneo di Zurigo in finale sulla Hantuchová e il torneo di Linz sulla Petrova.[27]

Marija giunse ai Master di fine anno al secondo posto e con la possibilità di scavalcare Amélie Mauresmo ma venendo insidiata anche dalla numero 3, la belga Henin. Marija nel round robin infilò 3 vittorie contro Dement'eva, Clijsters e Kuznecova.[56] In semifinale si trovò di fronte, in un match che valse il primo posto della classifica WTA, Justine Henin. La belga riuscì a vincere in due set. La sconfitta non permise alla russa di salire sul gradino più alto del ranking, ma di rimanere al n. 2, scavalcata proprio da Justine Henin.[57]

2007: Infortunio alla spalla e uscita dalla top 5

Agli Australian Open faticò già al primo turno nel quale superò Camille Pin solo per 9-7 al terzo set. Superò facilmente al secondo turno la connazionale Anastasija Rodionova per 6-3, 6-0, al terzo turno batté la 30ª testa di serie Tathiana Garbin, e agli ottavi sconfisse con il punteggio di 7-5, 6-4 la russa Vera Zvonarëva. Ai quarti si impose con il punteggio di 7-65, 7-5 sulla connazionale Anna Čakvetadze e in semifinale ebbe la meglio sulla testa di serie n. 4 Kim Clijsters per 6-4, 6-2. Raggiunse, così, la sua terza finale Slam. Si trovò di fronte Serena Williams con la quale perse con il punteggio di 1-6, 2-6. Grazie alla finale conquistata e alla mancata partecipazione di Henin, Marija tornò sul gradino più alto del ranking WTA, per la prima volta dal 2005.[53]

Marija Šarapova agli Australian Open 2007.

Al torneo di Tokyo, dopo aver superato l'italiana Francesca Schiavone e Sugyama, Marija fu costretta al ritiro contro Ana Ivanović a causa di un infortunio muscolare.[58] Dopo il ritiro dal torneo di Tokyo Marija annunciò che non sarebbe stata presente al torneo di Dubai per un infortunio al bicipite femorale.[58] Fece il suo ritorno a Indian Wells, in cui fu chiamata a difendere il titolo uscente e la prima posizione del ranking. Superò con una certa fatica giocatrici come Michaëlla Krajicek e Nathalie Dechy, per poi dover affrontare nel quarto turno Vera Zvonarëva. Nonostante Šarapova fosse andata a servire per il match sul 6-4 5-4, perse la partita per 1-6 al terzo cedendo così la prima posizione (che occupò per 14 settimane) a Justine Henin.[53] A Key Biscayne, per il Tier I di Miami, Marija affrontò un tabellone molto impegnativo: al terzo turno incontrò Venus Williams, rimontò un set e chiuse la pratica per 2-6, 6-2, 7-5. Al quarto turno affrontò Serena Williams, che la sconfisse nuovamente come a Melbourne con il punteggio di 6-1, 6-1.

A causa di un problema muscolare alla spalla[59] fu costretta a saltare buona parte della stagione sul rosso, rientrando solamente al torneo di Istanbul come preparazione a Parigi. In Turchia la russa non fu ancora brillante: superò con fatica nei quarti Radwanska, per poi cedere in semifinale per 2-6, 4-6 ad Aravane Rezaï. Šarapova giunse al Roland Garros dopo un infortunio e su una superficie che le era ancora poco congeniale, tuttavia disputò un buon torneo caratterizzato dalla vittoria per 9-7 al terzo set del quarto turno contro Schnyder (salvando anche 2 match point). Nei quarti si impose sulla connazionale Čakvetadze in due set, con il punteggio di 6-3, 6-4, per poi essere sconfitta in semifinale da Ivanović, con un netto 6-1, 6-2. Marija tornò in campo a Birmingham dove raggiunse la finale dopo aver avuto la meglio su Lilia Osterloh (6-4, 6-0), Tamira Paszek (6-3, 4-6, 6-2), Elena Lichovceva (6-2, 6-3) e Marion Bartoli (7-5, 6-0). In finale fu superata però da Jelena Janković in tre set. Al successivo torneo di Wimbledon Šarapova, dopo aver superato agevolmente i primi turni, venne sconfitta nuovamente da una Williams, questa volta Venus, con il punteggio di 6-1, 6-3. A causa dei continui problemi alla spalla rinunciò alla Fed Cup[60], ma la russa ebbe l'occasione di rifarsi al Tier I di San Diego in cui infilò una serie di vittorie su Golovin, Mirza e Čakvetadze, per poi chiudere in finale contro Patty Schnyder con un secco 6-0 al terzo che le permise di aggiudicarsi nuovamente un trofeo dopo gli US Open dell'anno precedente.[27] Al successivo torneo di Los Angeles si infortunò durante la fase di riscaldamento prima della semifinale contro Nadia Petrova.[61]

La russa partecipò comunque all'ultimo Slam dell'anno in cui, al primo turno, lasciò soltanto un game a Roberta Vinci. Stessa sorte capitò all'australiana Casey Dellacqua ma, nonostante le vittorie nette, rimediò una sconfitta al terzo turno per mano della giovane Radwańska. In seguito Marija scese fino alla posizione n. 6 del ranking mondiale a causa dei forfait agli ultimi tornei dell'anno, tra i quali quelli di Linz e Zurigo (nei quali doveva difendere i numerosi punti conquistati l'anno precedente). Riuscì comunque, nonostante una stagione poco brillante, a qualificarsi per il Championships di fine anno nel quale, grazie a una ritrovata forma, raggiunse la finale in cui viene sconfitta dopo quasi 3 ore di gioco dalla numero 1 del mondo, la belga Justine Henin. Chiuse l'anno in quinta posizione mondiale e con un solo titolo in più nella sua bacheca.[27]

2008: Vittoria agli Australian Open e ritorno dell'infortunio alla spalla

L'anno nuovo cominciò nel miglior modo possibile: Marija centrò infatti il terzo Slam della carriera.[62] Agli Australian Open ottenne vittorie molto prestigiose, tutte senza cedere alcun set: batté infatti Lindsay Davenport al secondo turno, la numero 3 del mondo Jelena Janković in semifinale, e in finale la numero 4 Ana Ivanović, ma il risultato di maggior rilievo lo compì nei quarti di finale superando la n. 1 del mondo Justine Henin (imbattuta da 32 partite), concedendole appena 4 game (6-4, 6-0).

Marija in Fed Cup nel 2008.

Il 2008 vide Marija per la prima volta indossare la maglia della Russia: infatti fece il suo esordio in Fed Cup nel primo turno contro Israele, vincendo le 2 partite giocate.[63] Il 24 febbraio vinse il torneo Qatar Total Open a Doha[27] sconfiggendo in finale la connazionale Vera Zvonarëva per 6-1, 2-6, 6-0. Nel corso del torneo superò Galina Voskoboeva per 6-4, 4-6, 6-1, Tamarine Tanasugarn con un doppio 6-2, Caroline Wozniacki per 6-0, 6-1 e Agnieszka Radwańska con il punteggio di 6-4, 6-3. La russa, ancora imbattuta nel 2008, arrivò al secondo Tier I dell'anno (Indian Wells). Dopo aver usufruito di un bye al primo turno, batté all'esordio la qualificata Stéphanie Cohen-Aloro, concedendole solo un game, al terzo turno eliminò Eléni Daniilídou con il punteggio di 7-5, 6-3, e agli ottavi riuscì a prevalere in tre set su Al'ona Bondarenko con il risultato finale di 6-2, 5-7, 6-4. Masha arrivò nei quarti di finale dove sconfisse per 7-62, 6-1 la detentrice del titolo e semifinalista agli Australian Open Daniela Hantuchová. In semifinale, però, venne superata dalla connazionale Kuznecova, che non vinceva contro la siberiana dalla finale di Miami 2006. Dopo questo inaspettato risultato, che comunque migliora quello del 2007, Šarapova annunciò che non avrebbe giocato il torneo di Miami nel quale l'anno precedente fu malamente eliminata da Serena Williams.[64]

Si ripresentò sul campo al torneo di Amelia Island dove cominciò nel migliore dei modi la stagione sulla terra, vincendo in finale contro l'emergente slovacca Dominika Cibulková per 7-67, 6-3.[27] Dopo un primo set complicato, fu la russa a comandare il gioco e conquistare il suo primo titolo in assoluto sulla terra. Agli Internazionali BNL d'Italia, sconfisse nuovamente Dominika Cibulková in tre set, con il punteggio di 6-2, 3-6, 6-4. Agli ottavi batté un'altra giovane promessa, la danese Caroline Wozniacki per 6-4, 7-63 e ai quarti ebbe la meglio su Patty Schnyder, con il punteggio di 63-7, 7-5, 6-2. In semifinale si ritirò poche ore prima del match, che l'avrebbe opposta alla serba Janković, per dei problemi muscolari.[65] Marija tornò comunque numero uno del tennis grazie al ritiro della belga Justine Henin, dominatrice del tennis femminile prima dell'addio alle competizioni.[53] Al Roland Garros, dopo aver battuto Evgenija Rodina, Bethanie Mattek-Sands e Karin Knapp perse agli ottavi per mano della connazionale Dinara Safina e cedette il primo posto della classifica alla serba Ivanović[53], dopo che quest'ultima conquistò il suo primo titolo dello Slam battendo in finale la Safina. A Wimbledon venne clamorosamente eliminata al secondo turno dalla connazionale Alla Kudrjavceva per 6-2, 6-4. In seguito partecipò all'Open del Canada dove vinse il primo turno contro la polacca Domachowska per 7-5, 5-7, 6-2 per poi annunciare il ritiro dal torneo per un problema alla spalla. A causa di ciò saltò le Olimpiadi, gli US Open e tutto il resto della stagione.[66]

2009-2010: Intervento alla spalla e ritorno in campo

2009

Non prese parte nemmeno al primo Slam del 2009. Il ritorno, seppure in doppio, arrivò a marzo nel torneo di Indian Wells dove, in coppia con Elena Vesnina, si fermò al primo turno, venendo eliminata dalla coppia Nakarova-Puček per 6-2, 4-6, [10-7]. Ancora una volta Marija Šarapova si ritirò da tornei del calibro di Miami[67] e ritornò ufficialmente nel torneo di Varsavia per cominciare la stagione sulla terra rossa, nel quale arrivò ai quarti di finale.

Šarapova al Roland Garros 2009.

Marija proseguì i suoi allenamenti in vista dello Slam parigino dove si presentò non al massimo della forma dato lo stop di 9 mesi. Al primo turno batté la Jakimova per 3-6, 6-1, 6-2 in 1 ora e 59 minuti. Nel secondo turno sconfisse la testa di serie numero 11, Nadia Petrova per 6-2, 1-6, 8-6 in 2 ore 12 minuti. Arrivò agli ottavi battendo in 3 set Jaroslava Švedova in 2 ore e 27 minuti con i parziali di 1-6, 6-3, 6-4. Batté sorprendendo tutti anche Li Na per 6-4, 0-6, 6-4 in due ore e 13 minuti. Venne però eliminata da Dominika Cibulková nei quarti per 6-0, 6-2 salvando 5 match point sul 6-0, 5-0. Poche settimane dopo cominciò il suo allenamento sull'erba partecipando al torneo di Birmingham. Dopo aver oltrepassato i primi turni, nei quarti di finale impiegò 3 set per battere Yanina Wickmayer per 6-1, 2-6, 6-3 in un'ora e 45 minuti. In semifinale Marija venne eliminata in un match a senso unico da Li Na in due set.

Marija si presentò a Wimbledon come testa di serie numero 24. Dopo aver eliminato la Kutuzova al primo turno 7-5 6-4 nel secondo turno venne eliminata malgrado una rimonta di 6 game nel secondo set da Gisela Dulko in 3 set 6-2, 3-6, 6-4.

Marija Šarapova a Wimbledon nel 2009.

Marija, dopo un mese dedicato all'allenamento, decise di inaugurare la stagione sul cemento partecipando al WTA di Stanford: arrivò sino ai quarti di finale, dove venne battuta da Venus Williams in 2 set per 6-2, 6-2. Successivamente partecipò al torneo di Los Angeles dove arrivò sino alla semifinale, perdendo da Flavia Pennetta in 3 set per 2-6, 6-4, 3-6, malgrado fosse avanti nel terzo set. Precedentemente, la russa aveva battuto Viktoryja Azaranka e Bondarenko. Successivamente, Marija si iscrisse al WTA di Toronto dove disputò un ottimo torneo conquistando vittorie su giocatrici del livello di Nadia Petrova, Vera Zvonarëva e Radwanska. Arrivò in finale contro Elena Dement'eva, dove venne però battuta in due set per 6-4, 6-3. Agli US Open, venne battuta al terzo turno dalla statunitense Melanie Oudin in tre set. Ai turni precedenti aveva eliminato Cvetana Pironkova (6-3, 6-0) e Christina McHale (6-2, 6-1).

Marija si presentò al Toray Pan Pacific Open di Tokyo senza che le fosse attribuita alcuna testa di serie. Al primo turno incontrò l'italiana Francesca Schiavone, che batté in rimonta con il punteggio di 4-6, 7-5, 6-1. Al secondo turno estromise dal torneo la testa di serie n. 12 Samantha Stosur, concedendole soltanto 1 game nel secondo parziale. Agli ottavi di finale batté la connazionale Alisa Klejbanova con il risultato finale di 2-6, 6-2, 6-2, e ai quarti la tennista ceca Iveta Benešová per 6-4, 7-5. In semifinale ebbe la meglio sull'undicesima testa di serie Agnieszka Radwańska per 6-3, 2-6, 6-4 e così guadagnò la sua seconda finale stagionale. Nell'ultimo atto del torneo, incontrò la serba Jelena Janković che, dopo essere andata sotto 5-2 nel primo parziale, si ritirò per un problema fisico, facendo in modo che la russa vincesse il suo primo torneo in stagione.[27] Successivamente partecipò al China Open, dove, dopo aver battuto la nona testa di serie Viktoryja Azaranka con il punteggio di 6-3, 65-7, 7-5, venne eliminata al turno successivo dalla cinese Peng Shuai, con un netto 6-2, 6-4. Chiuse l'anno come numero 14 al mondo.[27]

2010

Šarapova durante il torneo di Madrid nel 2010.

Il 2010 non cominciò bene, in quanto uscì al primo turno dagli Australian Open sconfitta per 7-64, 3-6, 6-4 nel derby con la connazionale Marija Kirilenko. Šarapova non perdeva al primo turno in uno Slam dal Roland Garros 2003. Si riscattò vincendo il Regions Morgan Keegan Championships and the Cellular South Cup 2010 di Memphis[27] dove le era stata attribuita la prima testa di serie; al primo turno eliminò la tennista americana Shenay Perry, concedendole solo 2 game, al secondo turno batté la wild card Bethanie Mattek-Sands con un duplice 6-1, ai quarti la testa di serie n. 8 Elena Baltacha per 6-2, 7-5. Accedette in finale battendo la ceca Petra Kvitová con il punteggio di 6-4, 6-3. In finale ebbe la meglio sulla qualificata Sofia Arvidsson col punteggio netto di 6-2, 6-1. Al BNP Paribas Open di Indian Wells, venne eliminata al 3º turno dalla cinese Zheng Jie e, a causa di un'ecchimosi ossea al gomito sinistro, non partecipò a Miami e alla Family Circle Cup.[68]

Ritornò al Mutua Madrileña Madrid Open dove venne prematuramente eliminata al primo turno dalla ceca Lucie Šafářová con un doppio 6-3. Successivamente partecipò all'Internationaux de Strasbourg, dove al primo turno eliminò la connazionale Regina Kulikova in tre set, con il punteggio di 6-3, 3-6, 6-1, al secondo batté la qualificata Dia Evtimova con un netto 6-3, 6-0 e ai quarti la tedesca Julia Görges per 7-62, 6-1. In semifinale incontrò la 5ª testa di serie Anabel Medina Garrigues, che batté in tre set 4-6, 6-2, 6-2. Guadagnò così la sua seconda finale stagionale, dopo quella vinta al torneo di Memphis; in finale ebbe la meglio su Kristina Barrois per 7-5, 6-1, conquistando il suo primo titolo sulla terra rossa.[27] Al Roland Garros uscì di scena al terzo turno per mano della belga Justine Henin, che la eliminò in tre set, dopo aver battuto la connazionale Ksenija Pervak per 6-3, 6-2 e la belga Kirsten Flipkens con un doppio 6-3.

Prima di Wimbledon partecipò al torneo di Birmingham, dove superò facilmente i primi turni battendo la statunitense Bethanie Mattek-Sands e la connazionale Alla Kudrjavceva. Ai quarti eliminò la kazaka Sesil Karatančeva per 6-2, 6-4 e in semifinale batté la qualificata Alison Riske con il punteggio di 6-2, 4-6, 6-1. In finale venne sconfitta dalla cinese Na Li 7-5, 6-1. A Wimbledon, la sua corsa si arrestò agli ottavi di finale, quando venne sconfitta dalla futura campionessa del torneo, Serena Williams, che la batté due set.

Sul cemento americano, invece, raggiunse la finale a Stanford, dove venne però sconfitta dalla bielorussa Viktoryja Azaranka 1-6, 4-6. Nel corso del torneo batté Zheng Jie per 6-4, 7-5, Ol'ga Govorcova con un doppio 6-3, Elena Dement'eva per 6-4, 2-6, 6-3 e Agnieszka Radwańska per 1-6, 6-2, 6-2. Raggiunse la finale anche al torneo di Cincinnati dove, dopo aver condotto a lunghi tratti, si arrese alla belga Kim Clijsters per 2-6, 7-64, 6-2. Agli US Open arrivò fino agli ottavi di finale, ma dovette arrendersi alla testa di serie n. 1 Caroline Wozniacki in due set 3-6, 4-6. Ai turni precedenti aveva eliminato l'australiana Jarmila Gajdošová per 4-6, 6-3, 6-1, la ceca Iveta Benešová con un netto 6-1, 6-2 e la wild card americana Beatrice Capra con un doppio bagel. Al China Open sconfisse al primo turno la tennista bulgara Cvetana Pironkova per 6-4, 7-65, ma al turno successivo venne eliminata dalla connazionale Elena Vesnina, con il punteggio di 7-62, 6-2. Al Toray Pan Pacific Open di Tokyo venne clamorosamente eliminata dalla trentanovenne giapponese Kimiko Date. Chiuse l'anno in 18ª posizione del ranking mondiale.[27]

2011: Rientro nella top ten

La stagione si aprì con l'aggiunta nel team della tennista di Thomas Högstedt, ex allenatore della cinese Li Na.[69] Marija partecipò al primo Slam stagionale come testa di serie n. 14; ai primi turni batté rispettivamente la sua ex compagna di doppio Tamarine Tanasugarn per 6-1, 6-3, la francese Virginie Razzano per 7-63, 6-3 e la tedesca Julia Görges per 4-6, 6-4, 6-4; agli ottavi di finale incontrò Andrea Petković, che al turno precedente aveva eliminato Venus Williams, e venne battuta in due set, con un netto 2-6, 3-6. Ritornò alle gare disputando il BNP Paribas Open 2011 di Indian Wells; batté in sequenza Anabel Medina Garrigues (7-5, 63-7, 6-1), Aravane Rezaï (6-2, 6-2), Dinara Safina (6-2, 6-0), Shuai Peng (6-2, 5-7, 6-3), prima di arrendersi in semifinale alla numero uno del mondo Caroline Wozniacki.

Marija agli Open di Francia 2011.

Dopo la sconfitta subita in semifinale dalla Wozniacki a Indian Wells, Marija prese parte al Sony Ericsson Open di Miami, dove riuscì a conquistare la finale battendo nell'ordine Petra Martić per 6-3, 6-2, Sabine Lisicki per 6-2, 6-0, Samantha Stosur per 6-4, 6-1, Alexandra Dulgheru per 3-6, 7-66, 7-65 e Andrea Petković per 3-6, 6-0, 6-2. In finale venne sconfitta da Viktoryja Azaranka in due set (1-6, 4-6), ma, nonostante la sconfitta, rientrò, per la prima volta dal febbraio 2009, nella top ten del ranking mondiale.

Durante il mese di maggio partecipò al Mutua Madrileña Madrid Open. Sconfisse al primo turno la wild card olandese Arantxa Rus in tre set, con il punteggio di 2-6, 6-3, 6-2. Incontrò la connazionale Ekaterina Makarova al secondo turno e riuscì a prevalere con lo score di 6-3, 3-6, 6-1. Agli ottavi di finale venne però sconfitta dalla slovacca Dominika Cibulková in due set (5-7, 4-6). Dopo Madrid, partecipò agli Internazionali BNL d'Italia. All'esordio batté Ekaterina Makarova con un doppio 6-1, agli ottavi di finale eliminò con un doppio 6-2 Shahar Peer e ai quarti passò il turno grazie al ritiro di Viktoryja Azaranka a metà incontro. In semifinale riuscì a battere la n. 1 del mondo Caroline Wozniacki con il punteggio di 7-5, 6-3, guadagnando la sua seconda finale stagionale. In finale dominò la partita contro l'australiana Samantha Stosur, vincendo con il netto punteggio di 6-2, 6-4.[27]

Al Roland Garros le fu attribuita la settima testa di serie; al primo turno batté la croata Mirjana Lučić per 6-3, 6-0, al secondo sconfisse la wild card francese Caroline Garcia al terzo set; al terzo turno batté nettamente la taiwanese Chan Yung-jan per 6-2, 6-3 e agli ottavi sconfisse in due set Agnieszka Radwańska, con il punteggio di 7-64, 7-5. Accedette in semifinale battendo Andrea Petković con un netto 6-0, 6-3; in semifinale venne sconfitta però dalla futura campionessa del torneo Li Na per 6-4, 7-5. Il 2 luglio disputò la sua quinta finale Slam a Wimbledon, perdendo contro una giovane Kvitová per 6-3, 6-4. Durante il suo cammino batté in sequenza Anna Čakvetadze (6-2, 6-1), Laura Robson (7-64, 6-3) , Klára Zakopalová (6-2, 6-3), Shuai Peng (6-4, 6-2), Dominika Cibulková (6-1, 6-1) e Sabine Lisicki (6-4, 6-3).

Marija Šarapova al torneo Western & Southern Open di Cincinnati nel 2011.

Cominciò la stagione sul cemento americano partecipando al Bank of the West Classic di Stanford. Dopo aver ricevuto un bye al primo turno, batté all'esordio la slovacca Daniela Hantuchová in tre set, con il punteggio di 6-2, 2-6, 6-4. Ai quarti di finale si scontrò con Serena Williams, che batté la russa con un netto 6-1, 6-3. Nel mese di agosto partecipò alla Rogers Cup di Toronto. Anche in questo caso ricevette un bye al primo turno, al secondo turno batté la Jovanovski, ma agli ottavi di finale venne sconfitta dalla kazaka Galina Voskoboeva. Il 22 agosto vinse il torneo WTA Premier di Cincinnati[27], dove, dopo 2 ore e 49 minuti di gioco, ebbe la meglio su Jelena Janković per 4-6, 7-63, 6-3; nel corso del torneo batté Anastasija Rodionova per 6-1, 6-3, Svetlana Kuznecova per 6-2, 6-3, Samantha Stosur per 6-3, 6-2 e Vera Zvonarëva per 6-3, 7-66.

Agli US Open, dopo aver sconfitto Heather Watson e Nastas'sja Jakimava, venne battuta al terzo turno dall'italiana Flavia Pennetta col punteggio di 3-6, 6-3, 4-6. Grazie all'uscita di Vera Zvonarëva ai quarti di finale, per mano di Samantha Stosur, Marija tornò numero 2 del ranking mondiale dietro alla danese Caroline Wozniacki. Successivamente partecipò al Toray Pan Pacific Open dove fu la seconda testa di serie del seeding. Si ritirò nel match di quarti di finale contro Petra Kvitová, per un infortunio alla caviglia, che le impedì di partecipare al China Open.[70] Partecipò come testa di serie n. 2 al WTA Tour Championships: dopo essere stata sconfitta dalla Stosur per 6-1, 7-5 e da Li Na con il punteggio di 7-66, 6-4, decise di non disputare l'ultimo incontro del round robin per un problema alla caviglia.[71] Chiuse l'anno in 4ª posizione mondiale, dietro a Viktoryja Azaranka, Petra Kvitová e Caroline Wozniacki.[72]

2012: Career Grand Slam e ritorno al numero uno

Il 2012 cominciò con il ritiro dal torneo di Brisbane a causa dei continui dolori alla caviglia.[73] All'Australian Open, primo torneo della sua stagione a cui partecipò come testa di serie n. 4, batté in sequenza Gisela Dulko, Jamie Hampton, Angelique Kerber e Sabine Lisicki giungendo per la quinta volta (la prima dal 2008) nei quarti di finale dello Slam australiano. Superata la connazionale Ekaterina Makarova per di 6-2 6-3 e la ceca Petra Kvitová (testa di serie n.2) per 6-2 3-6 6-4, Marija giunse per la sesta volta (la terza in Australia) in una finale Slam, dove però venne battuta da Viktoryja Azaranka, numero tre del seeding. Il piazzamento ottenuto le consentì di guadagnare una posizione nel ranking mondiale e diventare la nuova n. 3 alle spalle di Petra Kvitová e della stessa Azaranka, la nuova numero uno del mondo.[74] Dopo una sconfitta per 6-4, 6-4 ai quarti di finale dell'Open GDF Suez per mano di Angelique Kerber, che comunque le consentì di guadagnare una posizione mondiale[75], Marija prese parte al torneo di Indian Wells dove superò agevolmente Gisela Dulko, Simona Halep e Roberta Vinci approdando così al suo terzo quarto di finale stagionale. Qui incontrò la connazionale Marija Kirilenko, che superò con il punteggio di 3-6 7-5 6-2. In semifinale sfruttò il ritiro di Ana Ivanović sul punteggio di 6-4 0-1 e giunse per la seconda volta in carriera nella finale del torneo americano, dove fu nuovamente opposta a Viktoryja Azaranka, dalla quale fu nuovamente sconfitta. Il torneo successivo che disputò fu quello di Miami: con la testa di serie nº2 Marija Šarapova giunse per la quarta volta in finale (dopo le edizioni del 2005, 2006 e 2011) battendo Shahar Peer, Sloane Stephens, Ekaterina Makarova, Na Li e Caroline Wozniacki; tuttavia anche la terza finale stagionale non la vide trionfare, dato che il titolo fu conquistato da Agnieszka Radwańska.

Marija Šarapova al Mutua Madrid Open 2012.

La stagione sulla terra cominciò dal torneo di Stoccarda. Accreditata come seconda testa di serie, dopo aver superato Alizé Cornet per ritiro sul 6-3 1-0, Samantha Stosur in una battaglia di 3 ore conclusasi con il punteggio di 65-7, 7-65, 7-5 e Petra Kvitová per 6-4, 7-63, conquistò il suo primo titolo stagionale e 25° complessivo battendo la numero 1 del mondo Viktoryja Azaranka per 6-1 6-4.[27] Al torneo di Madrid, primo nella storia giocato su terra blu[76], Marija conquistò il sesto quarto di finale su sei tornei giocati ma venne eliminata dalla testa di serie numero nove Serena Williams con il punteggio di 6-1, 6-3.

Grandi soddisfazioni, invece, arrivarono al torneo di Roma dove la russa, campionessa uscente e seconda favorita del seeding, giunse in semifinale senza perdere un set battendo Christina McHale, Ana Ivanović e Venus Williams; superando in semifinale Angelique Kerber per 6-3 6-4, giunse alla quinta finale nel 2012 e seconda consecutiva a Roma, che la vide opposta alla campionessa in carica del Roland Garros Na Li. Con il punteggio di 4-6 6-4 7-65, Šarapova si confermò regina di Roma.[77]

Al Roland Garros, come testa di serie n. 2, superò rispettivamente Alexandra Cadanțu 6-0, 6-0, Ayumi Morita 6-1, 6-1, Shuai Peng 6-2, 6-1, Klára Zakopalová 6-4, 65-7, 6-2 e Kaia Kanepi 6-2, 6-3 e approdò per la terza volta in semifinale nell'unico torneo dello Slam che non era ancora riuscita a conquistare. Con la vittoria per 6-3, 6-3 su Petra Kvitová, Marija superò l'Azaranka nel ranking e tornò a essere n. 1 del mondo[53]; due giorni dopo, in seguito alla vittoria in finale su Sara Errani, diventò la decima giocatrice della storia a completare il Career Grand Slam, ossia essere riuscita a vincere almeno una volta tutte le prove dello Slam.[78][79] La stagione sulla terra si concluse con 3 titoli (Stoccarda, Roma e Roland Garros).

Arrivò al torneo di Wimbledon come numero 1 mondiale, finalista uscente e con una striscia di 12 partite vinte consecutivamente. Šarapova, tuttavia, incontrò notevoli difficoltà già nel secondo turno, dove impiegò 3 set per battere la numero 38 del mondo Cvetana Pironkova, vincendo per 7-63, 65-7, 6-0; venne eliminata successivamente agli ottavi di finale, dove venne superata per 6-4, 6-3 da Sabine Lisicki (testa di serie numero 15 del torneo).[80] A seguito della sconfitta subita a Wimbledon, la siberiana perse la prima posizione mondiale, mantenuta per 4 settimane (21 complessive).[53] Tornò così n. 3 dietro a Agnieszka Radwańska, dopo che quest'ultima ebbe raggiunto la finale, e Viktoryja Azaranka, che riguadagnò la prima posizione.[81]

Maria Sharapova con il trofeo degli Open di Francia 2012.

Ai Giochi della XXX Olimpiade, per i quali fu scelta come portabandiera della Federazione Russa[82], le venne conferita la testa di serie numero tre: le Olimpiadi si giocarono a Londra e i campi furono quelli di Wimbledon. Le vittorie contro Shahar Peer per 6-2, 6-0 e Laura Robson per 7-65, 6-3 la proiettarono verso la rivincita contro Sabine Lisicki. Il match fu molto equilibrato, ma la russa si aggiudicò la partita per 68-7 6-4 6-3. Superò anche i quarti contro Kim Clijsters per 6-2, 7-5 e la semifinale contro Marija Kirilenko per 6-2, 6-3. La finale la vide opposta a Serena Williams: la posta in gioco non era solo una medaglia d'oro, dato che entrambe avevano la possibilità di completare uno storico Career Golden Slam, impresa riuscita alla sola Steffi Graf. L'americana, campionessa di Wimbledon e autrice di un torneo a dir poco perfetto, rispettò il pronostico e vinse in due set.[83]

La siberiana fu costretta a ritirarsi dalla Rogers Cup[84] e da Cincinnati[85] per un problema virale e tornò per lo US Open, ultimo Slam stagionale, come terza favorita del tabellone. Perse solo 7 games nelle prime tre partite, superando Melinda Czink 6-2, 6-2, Lourdes Domínguez Lino 6-0, 6-1 e Mallory Burdette 6-1, 6-1. Superando Nadia Petrova in tre set, la russa tornò nei quarti di finale a New York per la prima volta dal 2006, anno che la vide trionfare. La partita contro Marion Bartoli finì 3-6 6-3 6-4 e Marija Šarapova centrò la quinta semifinale Slam degli ultimi sette giocati e la terza complessiva a New York. Nella semifinale contro Viktoryja Azaranka (testa di serie numero uno del torneo) fu ancora la bielorussa a prevalere, questa volta però in rimonta con il punteggio di 3-6 6-2 6-4. Tornata n. 2 ai danni di Radwanska[86], partecipò al Premier di Tokyo, dove però venne fermata ai quarti di finale da Samantha Stosur (che si era qualificata come numero otto del torneo) per 6-4, 7-610. A Pechino, arrivò in finale senza perdere un set battendo in ordine Simona Halep 7-5 7-5, Sorana Cirstea 6-2 6-2, Polona Hercog 6-0, 6-2, Angelique Kerber in seguito al ritiro della tedesca e Na Li 6-4, 6-0: ancora una volta, però, fu Viktoryja Azaranka a fermarla in finale con il punteggio di 6-3 6-1.

L'ultimo torneo stagionale fu il WTA Tour Championships di Istanbul: a Marija Šarapova fu attribuita la testa di serie n. 2 e venne inserita nel gruppo insieme con Agnieszka Radwanska, Petra Kvitová e Sara Errani. La siberiana vinse tutte le partite del Round Robin: 6-3 6-2 contro Errani, 5-7 7-5 7-5 contro Radwanska e 6-3 6-0 contro Samantha Stosur, chiamata a sostituire l'infortunata Kvitova. In semifinale ci fu un nuovo scontro con Viktoryja Azaranka, che stavolta si arrese per 6-4, 6-2. In finale, invece, la russa fu contro Serena Williams, che vinse contro di lei con il punteggio di 6-4, 6-3. La russa terminò così la stagione alla seconda posizione della classifica mondiale[27] con 3 titoli (tutti sulla terra battuta) e un saldo di 60 vittorie e 11 sconfitte: di queste, 7 arrivarono da Serena Williams (3) e Viktoryja Azaranka (4).

2013: Ritorno dell'infortunio alla spalla

Aprì il 2013 con il ritiro al torneo di Brisbane per infortunio.[87] Successivamente partecipò agli Australian Open, dove al primo turno si aggiudicò l'incontro contro Ol'ga Alekseevna Pučkova per 6-0, 6-0. Stessa sorte capitò anche a Misaki Doi. Al terzo turno batté Venus Williams per 6-1, 6-3; agli ottavi di finale lasciò invece solo un game alla belga Kirsten Flipkens. Ai quarti batté con un doppio 6-2 Ekaterina Makarova, accedendo così in semifinale perdendo appena 9 giochi. Cedette però contro la cinese Li Na per 6-2, 6-2.

Maria Sharapova al torneo di Madrid.

Partecipò poi al torneo di Doha dove batté in sequenza Caroline Garcia per 6-3, 6-2, Klára Koukalová per 6-3, 6-3 e Samantha Stosur per 6-2, 6-4. In semifinale si arrese alla futura vincitrice del torneo Serena Williams, con il punteggio di 6-3, 6-2. Nel mese di marzo, partecipò al torneo di Indian Wells, dove accedette agevolmente alla finale, che la vide opposta a Caroline Wozniacki. In finale riuscì a imporsi con il punteggio di 6-2 6-2, conquistando il torneo senza perdere un solo set.[27] Nel corso del torneo batté anche la numero sei del tabellone Sara Errani e la numero 13 Marija Kirilenko. Continuò la sua stagione sul cemento americano partecipando al torneo di Miami, dove batté in sequenza Eugenie Bouchard per 6-2, 6-0, Elena Vesnina per 6-4, 6-2, Klára Zakopalová per 6-2, 6-2, Sara Errani per 7-5, 7-5 e Jelena Janković per 6-2, 6-1. In finale incontrò Serena Williams e a differenza dei precedenti scontri fra le due, Marija conquistò il primo set per 6-4, ma cedette gli altri due per 6-3, 6-0, perdendo così la sua quinta finale a Miami.

Dopo circa un mese inaugurò la stagione della terra rossa presentandosi al premier Stoccarda per difendere il titolo vinto l'anno precedente, centrando l'obbiettivo e battendo in finale Li Na per 6-4, 6-3.[27] Successivamente prese parte al Mutua Madrileña Madrid Open, dove al primo turno eliminò Alexandra Dulgheru per 7-5, 6-2, al secondo turno sconfisse facilmente la statunitense Christina McHale per 6-1, 6-2. Al terzo turno incontrò e batté Sabine Lisicki con lo score di 6-2, 7-5 e ebbe la meglio su Kaia Kanepi per 6-2, 6-4. Accedette in finale battendo Ana Ivanović per 6-4 6-3. La vittoria ottenuta in semifinale contro la serba fu la 500ª in carriera. In finale incontrò nuovamente Serena Williams, da cui venne sconfitta in due set. Dopo Madrid, la russa fu impegnata agli Internazionali BNL d'Italia 2013. Accedette senza troppi probemi ai quarti di finale, ma annunciò il ritiro a causa del persistere di un'influenza che la colpì già una settimana prima a Madrid.[88]

Agli Open di Francia 2013, Marija dovette difendere il titolo conquistato l'anno precedente. Riuscì ad approdare in finale dopo aver battuto in sequenza Hsieh Su-wei per 6-2, 6-1, Eugenie Bouchard per 6-2, 6-4, Zheng Jie per 6-1, 7-5, Sloane Stephens per 6-4, 6-3, Jelena Janković per 0-6, 6-4, 6-3 e Viktoryja Azaranka per 6-1, 2-6, 6-4. Incontrò per la terza volta nell'anno Serena Williams, contro cui cedette per 6-4, 6-4.[89] Questo risultato le costò il secondo posto nel ranking WTA.[90]

Partecipò successivamente al torneo di Wimbledon. Al primo turno incontrò la francese Kristina Mladenovic, che batté per 7-65, 6-3. Al secondo turno venne però eliminata dalla portoghese Michelle Larcher de Brito in due set (3-6, 4-6). Tornò in campo dopo più di un mese al torneo di Cincinnati dove uscì di scena al secondo turno per mano della statunitense Sloane Stephens. Si ritirò dagli US Open e dagli altri tornei in programma a fine anno a causa di una borsite alla spalla destra.[91] Pur essendosi qualificata, non prese parte neanche ai Championships di fine anno, sempre a causa dell'infortunio alla spalla.[92] A metà novembre annunciò che stava lavorando con il suo nuovo allenatore, Sven Groeneveld, ex coach di Monica Seles, Caroline Wozniacki e Ana Ivanovic, tutte ex numero uno del mondo.[93] Malgrado non avesse partecipato alla seconda parte di stagione, Marija chiuse l'anno in quarta posizione mondiale, grazie ai risultati ottenuti nei primi mesi dell'anno.[27]

2014: Secondo titolo agli Open di Francia

Maria Sharapova agli Australian Open 2014.

Marija cominciò il 2014 con l'ufficializzazione del nuovo coach, Sven Groeneveld. Prese parte al Brisbane International, dove batté in sequenza Caroline Garcia (6-3, 6-0), Ashleigh Barty (per ritiro) e Kaia Kanepi (4-6, 6-3, 6-2). Arrivò in semifinale, dove venne fermata ancora una volta da Serena Williams, che la sconfisse in due set (6-2, 7-67). Masha partecipò agli Australian Open dove già rischiò al secondo turno contro l'italiana Karin Knapp, battuta soltanto 10-8 al terzo. Agli ottavi di finale venne sconfitta a sorpresa dalla slovacca Dominika Cibulková in tre set.

Il 27 gennaio partecipò al torneo Open GDF Suez di Parigi come testa di serie n. 1 e venne sconfitta in semifinale da Anastasija Pavljučenkova, con il punteggio di 4-6, 6-3, 6-4. Al torneo di Indian Wells non riuscì a difendere il titolo conquistato l'anno precedente, venendo sconfitta al terzo turno dall'italiana Camila Giorgi. In seguito a questa sconfitta, la russa uscì dalla top 5.[94] Dopo Indian Wells, la russa si presentò al torneo di Miami. Riuscì ad arrivare ai quarti di finale battendo Kurumi Nara per 6-3, 6-4, Lucie Šafářová per 6-4, 67-7, 6-2, e Kirsten Flipkens per 3-6, 6-4, 6-1. Accedette in semifinale, battendo in modo convincente la ceca Petra Kvitová con il punteggio di 7-5, 6-1. In semifinale venne sconfitta però da Serena Williams con il punteggio di 6-4, 6-3.

Cominciò bene la stagione sulla terra rossa vincendo il suo trentesimo titolo in carriera al Porsche Tennis Grand Prix di Stoccarda.[27] Durante il suo cammino batté Lucie Šafářová per 7-65, 65-7, 7-62, Anastasija Pavljučenkova per 6-4, 6-3, la testa di serie n. 1 Agnieszka Radwańska per 6-3, 6-4, Sara Errani per 6-1, 6-2 e in finale Ana Ivanović per 3-6, 6-4, 6-1. A maggio vinse per la prima volta in carriera il torneo di Madrid, dove batté ai quarti la numero due Li Na (2-6, 7-65, 6-3), in semifinale la numero tre Agnieszka Radwańska (6-1, 6-4) e in finale la numero cinque Simona Halep (1-6, 6-2, 6-3).[27] La sua serie di vittorie consecutive si fermò agli Internazionali BNL d'Italia, dove venne sconfitta agli ottavi di finale da Ana Ivanović.

Il 26 maggio si presentò agli Open di Francia con la testa di serie n. 7: superò agevolmente i primi turni battendo Ksenija Pervak 6-2, 6-1, Cvetana Pironkova 7-5, 6-2 e Paula Ormaechea 6-0, 6-0. Agli ottavi sconfisse l'australiana Samantha Stosur per 6-0 al terzo set dopo essere stata sotto 3-6, 3-4. Ai quarti di finale gareggiò contro la spagnola Garbiñe Muguruza, che aveva eliminato al secondo turno Serena Williams, battendola con il punteggio finale di 1-6, 7-5, 6-1, Dopo essere stata sotto di un set e 5-4 nel secondo per la spagnola. Superando in semifinale la ventenne Eugenie Bouchard in tre set (4-6, 7-5, 6-2), riuscì a ottenere la sua nona finale slam, la terza consecutiva al Roland Garros.

La finale la vide opposta alla n. 4 del mondo Simona Halep, dopo quella di Madrid che vide trionfare la russa in tre set. Il match si concluse al terzo set (il quarto nel torneo per la siberiana), nel quale Šarapova riuscì a imporsi sulla rivale per 6-4 conquistando il quinto slam in carriera, secondo a Parigi.[95] Grazie al trionfo parigino la Sharapova si issò al primo posto della Road to Singapore, superando in un solo colpo Agnieszka Radwańska, Serena Williams e Na Li.[96] La stagione sulla terra si concluse con un bilancio di 19 partite vinte su 20 incontri, e con tre titoli vinti (Stoccarda, Madrid e il Roland Garros).[97]

Dopo il trionfo parigino Marija prese parte a Wimbledon. Dopo aver superato in scioltezza i primi tre turni venne sconfitta a sorpresa da Angelique Kerber, col punteggio di 7-64, 4-6, 6-4. Dopo Wimbledon, cominciò la stagione sul cemento americano. Alla Rogers Cup di Montréal venne eliminata al terzo turno dalla spagnola Carla Suárez Navarro in tre set (6-2, 4-6, 6-2). A Cincinnati, invece, riuscì ad accedere in semifinale, battendo in ordine Madison Keys, Anastasija Pavljučenkova e Simona Halep. In semifinale venne però sconfitta da Ana Ivanović, in uno dei match più belli dell'anno, con il punteggio di 6-2, 5-7, 7-5, non riuscendo a convertire nel terzo set due match point sul 5-4 in suo favore.[98]

La siberiana prese parte all'ultimo slam stagionale come testa di serie numero cinque. Al secondo turno, batté in rimonta la numero 95 del mondo Alexandra Dulgheru. La sua corsa si fermò agli ottavi di finale, per mano della futura finalista Caroline Wozniacki, che la batté in tre set. Dopo New York, la russa tornò a occupare la 4ª posizione mondiale.[99] Il 9 settembre, la tennista siberiana si qualificò matematicamente al WTA Tour Championships 2014 in singolare per l'ottava volta in carriera, quarta consecutiva.[100]

Cominciò la stagione asiatica partecipando alla prima edizione del torneo di Wuhan. Dopo aver battuto a fatica Svetlana Kuznecova all'esordio (3-6, 6-2, 6-2), venne clamorosamente sconfitta agli ottavi di finale dall'elvetica Timea Bacsinszky in due set (63-7, 5-7). La settimana successiva si presentò al China Open con la 4ª testa di serie. Raggiunse agevolmente la finale battendo nel corso del torneo Kaia Kanepi (6-4, 6-1), Elina Svitolina (6-2, 6-2), Carla Suarez Navarro (6-1, 7-63), Svetlana Kuznecova (6-0, 6-4) e Ana Ivanović (6-0, 6-4). Il 5 ottobre si aggiudicò il titolo, sconfiggendo in finale Petra Kvitová per 6-4, 2-6, 6-3.[27] Era da diciotto mesi che la tennista russa non vinceva un torneo sul cemento. Grazie a questa vittoria tornò a essere la numero 2 dal ranking WTA dietro la sua eterna rivale Serena Williams.[101][102]

Arrivò alle WTA Finals come numero 2 mondiale e con la possibilità di ritornare in vetta al ranking in caso di vittoria finale.[103] Fu inserita nel gruppo bianco insieme con Radwanska, Kvitova e Wozniacki. Perse il primo incontro del round robin contro una Caroline Wozniacki in splendida forma col punteggio di 7-64, 65-7, 6-2. Neanche il secondo incontro la vide trionfare poiché viene sconfitta nettamente dalla Kvitová in due set 3-6, 2-6. Nell'ultima giornata di qualificazioni per le semifinali Marija affrontò Agnieszka Radwańska, che le negò di accedere in semifinale perdendo in tre set (7-5, 64-7, 6-2).[104] Nonostante l'inaspettata eliminazione nel round robin la russa chiuse l'anno al numero 2 mondiale (per la terza volta in carriera), con quattro titoli vinti (Stoccarda, Madrid, Roland Garros e Pechino) e con un guadagno complessivo di 5 839 357 dollari, secondo solo a quello di Serena Williams.[105]

2015: Decima finale Slam e la prima finale in Fed Cup

Il 2015 cominciò alla grande per Marija: esordì a Brisbane da testa di serie n. 1, dove riuscì ad arrivare in finale contro Ana Ivanović, perdendo appena 9 games in 3 incontri. La russa si impose in finale in tre set, con il punteggio di 64-7, 6-3, 6-3, conquistando così il suo trentaquattresimo titolo in carriera[27], ventesimo sul cemento, portandosi così a meno di 700 punti dalla vetta del ranking, occupata dalla sua più grande rivale, Serena Williams. Partecipò agli Australian Open, dove è accreditata della testa di serie numero 2. Approdò in semifinale battendo in sequenza Petra Martić (6-4, 6-1), Aleksandra Panova (6-1, 4-6, 7-5), Zarina Dijas (6-1, 6-1), Shuai Peng (6-3, 6-0) e Eugenie Bouchard (6-3, 6-2). Accedette alla sua decima finale slam, la quarta a Melbourne, battendo la neo top ten Ekaterina Makarova in due facili set (6-3, 6-2). In finale incontrò la numero 1 del mondo, Serena Williams, ma anche questa volta la statunitense ebbe la meglio, poiché vinse in due set con il punteggio di 6-3, 7-65. Dopo la finale persa a Melbourne tornò a giocare la Fed Cup nei quarti contro la Polonia, dopo 3 anni dall'ultima apparizione.[63] Vinse il secondo match di singolare contro la minore delle sorelle Radwanska con un perentorio 6-0, 6-3 e firmò il successo della Russia vincendo il match contro Agnieszka Radwańska, battuta con il punteggio di 6-1, 7-5. Tornò in campo nel torneo di Acapulco, dove si ritirò prima della semifinale che l'avrebbe vista opposta a Caroline Garcia per un problema allo stomaco.[106] Nel mese di marzo prese parte al primo Premier Mandatory stagionale, Indian Wells, da testa di serie numero due, ma si fece sorprendere negli ottavi di finale dalla campionessa in carica Flavia Pennetta che la batté 3-6 6-3 6-2. Quella contro la Pennetta fu la seconda sconfitta stagionale, dopo quella subita nella finale di Melbourne. A Miami venne clamorosamente eliminata al secondo turno dalla giovane promessa russa Dar'ja Gavrilova, in due set con il punteggio di 7-64, 6-3.

Maria Sharapova al servizio durante gli Open di Francia 2015.

Cominciò la stagione su terra partecipando al torneo WTA di Stoccarda (torneo in cui era imbattuta da tre edizioni), ma venne eliminata nel match di esordio da una sorprendente Angelique Kerber. Dopo la sconfitta subita per mano della teutonica, Šarapova cedette la seconda posizione alla rumena Simona Halep.[107] Quella contro la Kerber fu la terza sconfitta consecutiva (dopo la sconfitta contro la Pennetta a Indian Wells e quella contro la Gavrilova a Key Biscayne): non accadeva dal 2003 che la tennista russa subisse 3 sconfitte consecutive. In seguito partecipò al Mutua Madrid Open, dove le fu accreditata la testa di serie numero 3. Arrivò in semifinale dopo aver battuto in sequenza Timea Bacsinszky (6-2, 6-3), Mariana Duque Mariño (6-1, 6-2), Caroline Garcia (6-2, 4-6, 7-5) e Caroline Wozniacki (6-1, 3-6, 6-3). Nel penultimo atto Masha fu attesa da un derby russo contro Svetlana Kuznecova. Fu l'ultima citata, però, ad avere la meglio, vincendo inaspettatamente con il punteggio di 6-2, 6-4.

A Roma, invece, fu lei a imporsi, dopo un ottimo torneo: dopo il bye al primo turno, al secondo turno approfittò del ritiro di Jarmila Gajdosova mentre al terzo batté la serba Bojana Jovanovski, per 6-3 6-3. Ai quarti sconfisse 6-3 6-2 la ex numero uno del mondo Viktoryja Azaranka e in semifinale superò la sorprendente Dar'ja Gavrilova, per 7-5 6-3. Nell'atto conclusivo del torneo batté, in rimonta, l'iberica Carla Suárez Navarro, per 4-6 7-5 6-1[27]; con questa vittoria ritornò nuovamente alla seconda posizione mondiale[108], strappatale qualche settimana prima dalla rumena Simona Halep. Partecipò al Roland Garros come campionessa uscente, ma uscì fuori già agli ottavi per mano della ceca Lucie Šafářová che batté la russa con il punteggio di 7-6, 6-4. A causa della deludente sconfitta subita al Roland Garros, perse il numero 2 mondiale e scese fino in quarta posizione.[109]

Arrivò a Wimbledon senza aver giocato nessun torneo di preparazione sull'erba. Pur non esprimendo il suo miglior tennis, arrivò ai quarti di finale (senza perdere set) a distanza di quattro anni dall'ultima apparizione. Approdò in semifinale battendo la statunitense Coco Vandeweghe in tre set (6-3, 63-7, 6-2). Nel penultimo atto del torneo affrontò la sua storica rivale, Serena Williams, per la ventesima volta in carriera. Perse con il punteggio di 6-2, 6-4, ma grazie alla semifinale conquistata ritornò in seconda posizione mondiale, scavalcando la Halep e la Kvitova.[110]

Saltò tutti i tornei sul cemento americano (US Open compreso) a causa di un infortunio alla gamba. Il 10 settembre, si qualificò matematicamente per le WTA Finals 2015 di Singapore.[111] Tornò in campo al torneo di Wuhan, dove preferì ritirarsi già al primo turno in seguito a un lieve problema al braccio sinistro.[112] A Singapore, durante l'ultimo torneo dell'anno, vinse tutte e tre le partite del round robin contro Simona Halep, Agnieszka Radwańska e Flavia Pennetta. Arrivata in semifinale, però, viene sconfitta in due set da Petra Kvitova. Il mese successivo disputa la sua prima finale in Fed Cup e contro la Russia c'è la Repubblica Ceca di Petra Kvitova. Nonostante le due vittorie ottenute in singolare (tra cui la rivincita contro la Kvitova) la Russia viene sconfitta al doppio decisivo. Concluse l'anno così alla quarta posizione mondiale, con due titoli in più in bacheca (Brisbane e Roma) e un bilancio di 37 vittorie e 9 sconfitte.[113]

2016: Positività al doping

Marija Šarapova nel 2016

La tennista siberiana avviò il 2016 partecipando al primo Slam dell'anno, l'Australian Open. Accreditata come testa di serie numero 5, eliminò Nao Hibino (6-1, 6-3), Aljaksandra Sasnovič (6-2, 6-1), Lauren Davis (6-1 6(5)-7 6-0) e Belinda Bencic (7-5, 7-5). Ai quarti trovò la numero 1 del mondo, Serena Williams, che la batté agevolmente in due set.[114]

Il 7 marzo, in conferenza stampa, dichiarò di essere stata trovata positiva al controllo antidoping su un campione fornito nell'ambito del TADP (Tennis Anti-Doping Programme) il 26 gennaio, durante gli Australian Open, a causa dell'assunzione del farmaco Meldonium.[115][116] La decisione della ITF riguardo alla squalifica giunse tre mesi più tardi: la tennista inizialmente avrebbe dovuto riprendere a giocare a partire dal 26 gennaio 2018.[117] Il Meldonium era stato aggiunto alla lista delle sostanze proibite il 16 settembre 2015, con effetto a partire dal 1 gennaio 2016. La tennista decise quindi di ricorrere in appello, dato che l'ITF aveva deliberato che la violazione fosse stata di natura non intenzionale.[118][119] Il 4 ottobre il Tribunale Arbitrale dello Sport rese noto l'esito del ricorso. La pena, dai 24 mesi iniziali, si ridusse a 1 anno e 3 mesi, permettendo così alla russa di tornare nell'aprile del 2017.[120][121] La settimana successiva, il 10 ottobre, giocò in un'esibizione a Las Vegas insieme a varie leggende del passato come Martina Navratilova e John McEnroe.[122][123]

Poco meno di due mesi dopo, il 15 dicembre, giocò un'esibizione a Porto Rico contro la vincitrice della medaglia d'oro alle Olimpiadi di Rio, Monica Puig, perdendo con il punteggio di 6-3, 1-6, 10-6.[124]

2017-2018: Ritorno alle competizioni

Il ritorno avvenne grazie a una wild card concessa per il Porsche Tennis Grand Prix di Stoccarda.[125] Il debutto fu positivo, dato che sconfisse Roberta Vinci, Ekaterina Makarova, Anett Kontaveit (capace di sconfiggere al turno precedente la detentrice del Roland Garros, Garbine Muguruza) senza perdere nessun set. Ritornata subito in semifinale al primo torneo del rientro, venne sconfitta da una delle tenniste più in forma della stagione, Kristina Mladenovic, in rimonta, con il punteggio di 2-6, 7-5, 6-4. Grazie alla semifinale ottenuta, Marija Šarapova rientra ufficialmente nel ranking mondiale WTA, precisamente al numero 262.[126]

Una settimana dopo il torneo tedesco, la tennista prende parte al Premier Mandatory Mutua Madrid Open, sempre grazie a una wild card concessa dagli organizzatori. Dopo la vittoria al primo turno contro Mirjana Lucic-Baroni 4-6, 6-4, 6-0, venne sconfitta a sorpresa da Eugenie Bouchard con il punteggio di 7-5, 2-6, 6-4. Quest'ultima partita scatena un vero e proprio caso mediatico, poiché la canadese, pochi giorni prima dell'inizio del torneo, aveva parlato del caso Šarapova in un'intervista, definendo la russa "un'imbrogliona che non doveva tornare a giocare e un cattivo esempio per i giovani".[127] Dopo il match la canadese affermò inoltre che prima della partita contro la siberiana, varie giocatrici le avevano augurato buona fortuna[128] salvo poi smentite da giocatrici come Simona Halep e Svetlana Kuznecova, le quali affermarono di non aver alcun tipo di rapporto con la canadese.[129][130] La settimana successiva disputò gli Internazionali BNL d'Italia, ultimo torneo da lei vinto nel 2015. Batté agevolmente Christina McHale all'esordio per 6-4, 6-2, ma a causa di un infortunio alla gamba, fu costretta a ritirarsi nel match di secondo turno contro la Lucic-Baroni, sul punteggio di 4-6, 6-3, 2-1 in suo favore.[131] Mezz'ora prima del match contro la croata, venne annunciato che non sarebbe stata concessa nessuna wild card alla tennista per l'Open di Francia, sia per il tabellone principale e sia per quello di qualificazioni.[132] Nonostante la riabilitazione per guarire dal problema alla gamba, l'infortunio si dimostrò più serio del previsto, costringendo Marija a saltare anche tutta la stagione su erba (qualificazioni di Wimbledon comprese).[133]

Maria Sharapova durante gli Open di Francia 2018

Ritornò dopo due mesi, partecipando al Bank of the West Classic a distanza di 6 anni dall'ultima partecipazione. Vinse il match di primo turno contro Jennifer Brady (6-1, 4-6, 6-0), ma il giorno successivo annunciò il ritiro dal torneo a causa di un dolore al braccio sinistro; l'infortunio si prolungò fino alla vigilia degli US Open.

La USTA decise di concedere alla russa una wild card per gli US Open 2017, così da permetterle di giocare un torneo dello Slam a 19 mesi dall'ultima volta (Australian Open 2016). Al primo turno si scontrò subito con la testa di serie n.2 Simona Halep, contro la quale ebbe la meglio in quasi tre ore con il punteggio di 6-4, 4-6, 6-3.[134] Vinse anche contro Timea Babos 64-7, 6-4, 6-1 e Sofia Kenin 7-5, 6-2, mentre agli ottavi di finale è costretta ad arrendersi alla testa di serie n.16 Anastasia Sevastova che la sconfisse con il punteggio di 5-7, 6-4, 6-2. Il 15 ottobre 2017, a Tianjin, tornò a conquistare un titolo WTA senza cedere nessun set nel percorso battendo la diciannovenne bielorussa Aryna Sabalenka 7-5, 7-6(8). Concluse la sua stagione al 60esimo posto della classifica WTA, perdendo all'esordio della Kremlin Cup 2017 contro Magdalena Rybarikova. Nel 2018 Marija debuttò al torneo di Shenzhen, battendo Mihaela Buzarnescu (6-3, 6-0), Alison Riske (4-6, 6-3, 6-2) e Zarina Diyas (6-3, 6-3), per poi perdere in semifinale contro Katerina Siniakova (2-6, 6-3, 3-6) . Agli Australian Open, dopo aver battuto all'esordio Tatjana Maria (6-1, 6-4) e Anastasija Sevastova (6-1, 7-6) perse al terzo turno contro Angelique Kerber in un match a senso unico a favore dell'avversaria (1-6, 3-6). Tornò in campo a Doha dove si arrese a sorpresa all'esordio dalla rumena Monica Niculescu (6-4, 4-6, 3-6). Stessa sorte le toccò a Indian Wells, sconfitta dalla poi futura vincitrice Naomi Osaka per (4-6, 4-6).

Nel torneo che segnò il suo rientro in campo l'anno precedente perse subito dalla francese Caroline Garcia in tre set, portando a 4 la serie di sconfitte consecutive. A Madrid tornò a esprimere un buon tennis, sconfisse in sequenza Mihaela Buzarnescu (6-4, 6-1), Irina-Camelia Begu (7-5, 6-1) e Kristina Mladenovic (6-3, 6-4) per poi perdere ai quarti da Kiki Bertens per 6-4, 2-6, 3-6. Raggiunse i quarti di finale anche a Roma dove batté in rimonta la campionessa del Roland Garros, nonché numero 5 del mondo, Jelena Ostapenko, per 6-7, 6-4, 7-5. In semifinale dovette capitolare a Simona Halep per 6-4, 1-6, 4-6 ma grazie a al risultato raggiunto rientrò in top 30 ed ebbe accesso ad una testa di serie per Parigi.

Ritorna a Parigi a tre anni di distanza dall'ultima apparizione. Approda (non senza difficoltà) al terzo turno dove si scontra con la testa di serie n.6 Karolina Pliskova. La russa domina il match vincendo in due facili set (6-2, 6-1), ottenendo così un'altra vittoria di prestigio contro una giocatrice classificata top ten. Approda ai quarti di finale del torneo parigino grazie al ritiro della rientrante Serena Williams, ferma nei mesi precedenti per via la gravidanza. Nei quarti viene sconfitta dalla numero 3 del mondo Garbine Muguruza Blanco in due set.

Rivalità

Marija Šarapova non ha mai avuto una vera e propria rivalità con tenniste del circuito a causa del numero basso di match giocati oppure per il bilancio nettamente favorevole alla russa o a un'altra giocatrice. È il caso, ad esempio, delle sfide con Serena Williams: malgrado la rivalità sia sentita dai media[135], il bilancio delle sfide è nettamente a favore della statunitense, con 19 vittorie a 2.

Oltre che con Serena Williams Marija Šarapova ha un saldo negativo con altre otto ex-top ten, ma solo contro Justine Henin ha disputato più di dieci incontri. Ha, invece, un bilancio positivo con tutte le altre trentaquattro ex-top ten che ha incontrato nel circuito (a eccezione di Flavia Pennetta e Angelique Kerber, con cui il bilancio di vittorie/sconfitte è in pareggio) e ha vinto più incontri contro Samantha Stosur (15-2), Agnieszka Radwańska (13-2), Li Na (10-5), Ana Ivanović (10-4) e Dominika Cibulkova (4-3).

Caratteristiche tecniche

Il rovescio bimane di Marija Šarapova

Il tennis di Marija Šarapova è praticamente esente da variazioni tecnico-tattiche e, per una serie di fattori fisici quanto legati alla sua indole, tutti i coach che l'hanno accompagnata durante la sua crescita tennistica hanno deciso di concentrarsi e sviluppare al massimo le potenzialità di pochi colpi. Marija è un attaccante da fondo campo che, sorretta da due solidi e potenti fondamentali, mira a prendere in mano le redini dello scambio in modo da comandare il gioco sin dalle fasi iniziali e di chiudere il punto il prima possibile.[136] Per capire l'efficacia dei suoi colpi da fondo campo, si può riportare una statistica realizzata nel 2015 dalla IBM. Agli Australian Open di quell'anno, si dimostrò alla vigilia della finale disputata la tennista, sia tra gli uomini sia tra le donne, con il più alto numero di vincenti di dritto del torneo (6,5 per set, per un totale di 84 vincenti).[137] Non tende a scendere a rete, se non per concludere un punto con uno smash o con uno schiaffo al volo. Considerata la sua altezza (188 cm), è una giocatrice rapida.[136] Dal 2008, il gioco della russa è diventato più vario, dato che la tennista ha cominciato a colpire più frequentemente la pallina di rovescio con un effetto slice e a tentare delle palle corte.[138] Nonostante il gioco molto aggressivo, Šarapova ha nella sua arma migliore la forza mentale, e lo spirito competitivo, tanto che Nick Bollettieri definì la russa "dura come l'acciaio". John McEnroe disse, invece, di lei che è "una delle sportive più combattenti di sempre".[17] Grazie a queste abilità, quando un match si prolunga al terzo set, è quasi sempre lei a spuntarla.[139] Dal 2010 ad oggi, Marija Šarapova ha affrontato per 101 volte il terzo set, vincendolo in 77 occasioni.[1]

Marija Šarapova al servizio

Il procedimento che utilizza Marija Šarapova ogni volta che si appresta a servire potrebbe essere definito "rituale".[140] La posizione quasi frontale, le gambe distanziate, uno sguardo all'avversaria e, dopo aver fatto rimbalzare la pallina, di solito due volte, l'avvio del movimento. Marija alza la punta del piede sinistro, tiene la pallina sotto al profilo della racchetta e, durante il lancio, unisce le gambe per poi piegarle in modo da sfruttare al massimo la spinta del corpo. Un movimento fluido che si conclude con un impatto che la proietta di un passo dentro al campo. Marija Šarapova predilige prime piatte, potenti, seppur abbia ottenuto ottimi risultati grazie a slice carichi di effetto comunque rapidi. Pur ottenendo molti punti grazie al servizio, Marija tende a commettere troppi doppi falli.[141]

All'inizio della sua carriera, la prima e la seconda di servizio della russa avevano la stessa velocità ed erano molto efficaci.[136][142] A partire dal 2007, quando la tennista ebbe problemi alla spalla, il suo servizio diventò più debole e meno efficace.[142] Sempre più spesso, infatti, la tennista compiva doppi falli. La mancanza di un servizio efficace comprometteva anche il suo gioco in battuta. Infatti, era sempre più costretta a forzare sia di dritto sia di rovescio per non subire break.[142] Intorno al 2009, il suo servizio cominciò a essere nuovamente efficace, anche se commetteva comunque molti doppi falli, dato che non riusciva a controllare perfettamente il servizio.[143] Dopo gli US Open di quell'anno, Marija Šarapova cominciò a provare a servire come faceva prima dell'infortunio alla spalla. I risultati di questo allenamento si videro a Birmingham nel 2010, dove servì la battuta più veloce della sua carriera (195 km/h).[144] A partire dal 2013, in seguito agli allenamenti di Thomas Högstedt, si notarono miglioramenti: il servizio divenne sempre meno falloso.[145]

Le superfici più adatte allo stile di gioco della russa sono quelle veloci. Nella prima parte della carriera, Marija Šarapova riusciva a imporsi praticamente solo in queste due tipologie di terreno. A testimonianza di ciò, ci sono i primi tre titoli Slam vinti nella sua carriera, tutti su superfici veloci.

All'inizio della sua carriera, la russa non si sentiva a proprio agio sulla terra battuta, una superficie lenta poco adatta al suo gioco molto aggressivo. Nel 2007, ammise che giocare sulla terra la faceva sentire come una "mucca sul ghiaccio", perché non riusciva a scivolare bene.[146]. Negli anni, mostrò numerosi miglioramenti nel suo gioco su questa superficie, tanto da riuscire, nel 2010, a vincere il suo primo titolo sulla terra a Strasburgo, sette anni dopo aver esordito nel circuito. In seguito alla vittoria dell'Open di Francia nel 2012, ottenne il Career Grand Slam. Arrivò in finale nel torneo parigino anche nel 2013 e nel 2014 lo vinse nuovamente. Grazie ai risultati ottenuti negli ultimi anni, Marija Šarapova è diventata la giocatrice in attività con la percentuale più alta di partite vinte sulla terra battuta (83,9%).[147] Dopo il suo infortunio alla spalla, la superficie su cui ottiene più vittorie è diventata la terra, a discapito delle superfici veloci, dove, comunque, riesce a vincere ancora molti incontri.

Sponsorizzazioni e investimenti

Marija Šarapova presenta la Porsche Panamera GTS

Forbes dichiara annualmente dal 2006 che Marija Šarapova è la tennista più pagata al mondo, davanti anche a Li Na e a Serena Williams.[148] Il suo patrimonio netto si aggirerebbe, secondo therichest.com, attorno ai 195 milioni di dollari, di cui solamente 37 milioni sono dati dal prize money.[149][150] Il restante capitale è stato guadagnato in seguito alle numerose sponsorizzazioni e ad alcuni investimenti. La rivista Forbes inserì per 5 anni consecutivi (dal 2005 al 2009) la tennista nella lista delle celebrità più potenti del mondo.[151] Nel 2015 fu eletta (per l'undicesimo anno consecutivo) sportiva più ricca del mondo.[19][152]

Subito dopo la sua vittoria a Wimbledon nel 2004, Marija Šarapova siglò un contratto con Motorola.[153] È apparsa, inoltre, in alcune pubblicità per Land Rover e Canon.[153] Il suo nome fu usato, inoltre, in alcuni prodotti di Tag Heuer e Tiffany & Co.[153] Nell'estate del 2006, apparì in uno spot televisivo per Nike, chiamato Pretty. Nel 2007, firmò un contratto con Gatorade e Tropicana, recesso nel 2009.[154][155] Il personaggio di Marija Šarapova appare in numerosi videogiochi, tra cui Top Spin, Virtua Tennis e Grand Slam Tennis. Dopo l'infortunio alla spalla, la russa, dato che non poteva guadagnare sui campi da tennis, si concentrò nel trovare numerose sponsorizzazioni. Il contratto più remunerativo fu quello stipulato con Nike, che prevede un guadagno di 70 milioni di dollari distribuiti in 8 anni. Questo contratto di sponsorizzazione diventò il più redditizio di sempre per una tennista.[156] Con Nike, creò una collezione di abbigliamento, indossata da lei stessa negli incontri e da altre tenniste del circuito WTA, come Eugenie Bouchard e Madison Keys.[157] Dal 2013 è una delle ambasciatrici del marchio Porsche.[158]

Dal 2003 al 2010, la russa utilizzò diverse tipologie di racchette Prince.[159] Dal 2011, però, scelse solo racchette Head e utilizza una Head Graphene XT Instrict MP Racquet.[160]

L'8 marzo 2016, in seguito alla sua dichiarazione di positività al doping, la Nike e la Tag Heuer annunciarono di ritirarle la sponsorizzazione.[161] Il 14 marzo anche la Porsche ritirò la sua sponsorizzazione ed il 15 l'ONU le sospese il titolo di ambasciatrice[162][163] Dopo l'annuncio della squalifica, la Nike decise di ritornare sui suoi passi e di continuare a lavorare con Marija Šarapova, dato che il tribunale aveva stabilito che la tennista non aveva intenzionalmente violato le norme ITF.[164]

Sugarpova

Sugarpova è una linea di caramelle del 2013 creata da Marija Šarapova e da Jeff Rubin, fondatore della IT'SUGAR.[165] Esistono 12 gusti delle caramelle, che vanno dall'"innamorato" allo "sportivo", dal "particolare" all'"allegro".[166] Parte dei ricavi derivati dalla vendita dei dolciumi vengono devoluti in beneficenza all'associazione della tennista.[167] Secondo il suo agente, la tennista considerò seriamente l'idea di cambiare il suo cognome in "Sugarpova" per il Grande Slam newyorchese del 2013, ma alla fine ci ripensò.[168] Le caramelle sono acquistabili solamente sul sito della tennista.

Marija Šarapova e i media

La russa è la tennista più popolare su Facebook: ha, infatti, più "mi piace" di Rafael Nadal (destra) e Roger Federer (sinistra)

Marija Šarapova è una delle tenniste più popolari sui social network. È la tennista con più "mi piace" su Facebook (15,4 milioni), davanti anche a Rafael Nadal (14,6 milioni) e Roger Federer (14,5 milioni). Su Twitter, con più di 5,6 milioni di followers, è la seconda tennista donna più popolare dietro a Serena Williams, che ne ha più di otto milioni.

È nota al grande pubblico per le sue urla mentre gioca: alcune hanno raggiunto anche i 105 decibel.[169] Numerosi giornali, sportivi e no, hanno analizzato le ragioni di queste numerose urla, ritenute da molte giocatrici (come Agnieszka Radwańska) fastidiose e da sanzionare.[170] La russa ha parlato diverse volte dell'argomento, dicendo che lo considera un meccanismo naturale.[171] Secondo alcune ricerche, l'emissione del cosiddetto grunting aumenterebbe di media la velocità di un colpo del 3,8% ed è probabilmente questo il motivo per cui diversi giocatori, compresa Marija, tendono a urlare durante gli scambi.[172] Altri tennisti e commentatori ritengono che il grunting sia un modo per distrarre l'avversario.[173]

Diversi tennisti, tra cui Novak Đoković e Grigor Dimitrov, hanno imitato i comportamenti in campo della tennista russa, che è solita compiere dei "rituali" prima di servire. I video di queste imitazioni sono diventati molto popolari su piattaforme come YouTube.[174]

Filantropia

Agli US Open del 2004, Marija Šarapova indossò un nastro nero in ricordo della strage di Beslan, avvenuta pochi giorni prima.[175] Sempre nel 2004, partecipò insieme con altri tennisti a dei match d'esibizione per raccogliere denaro da devolvere all'associazione Florida Hurricane Relief Fund.[176] La russa promosse e inaugurò, nell'estate del 2006, una fondazione intitolata a suo nome, sul modello di quelle promosse da Agassi assieme alla moglie Steffi Graf e da altri tennisti in seguito, per occuparsi principalmente di lotta alla povertà e aiuto ai bambini in difficoltà.[177]

Nel 2007, diventò un'ambasciatrice UNDP.[178] Nel 2008 donò 210 000 dollari per la scolarizzazione delle aree colpite dal disastro di Chernobyl. Precedentemente, aveva donato altri 100 000 dollari per finanziare altri progetti a favore dei giovani.[178] Dopo la sua visita a Chernobyl nel 2010, la tennista decise di donare altri 250 000 dollari per un programma delle Nazioni Unite a sostegno delle attività motorie per i giovani della zona coinvolta dal disastro.[178]

Nel 2009, Marija Šarapova sostenne la campagna UNDP Seal the Deal contro il riscaldamento globale, comparendo in alcuni poster.[178]

Marija Šarapova contribuì a promuovere le Olimpiadi invernali di Sochi e aiutò a riaprire alcune strutture tennistiche della città.[179]

Statistiche

Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche e record di Marija Šarapova.

Singolare

Grande Slam

Vittorie (5)
Anno Torneo Avversaria in finale Risultato
2004 Bandiera del Regno Unito Wimbledon Bandiera degli Stati Uniti Serena Williams 6-1, 6-4
2006 Bandiera degli Stati Uniti US Open Bandiera del Belgio Justine Henin 6-4, 6-4
2008 Bandiera dell'Australia Australian Open Bandiera della Serbia Ana Ivanović 7-5, 6-3
2012 Bandiera della Francia Roland Garros Bandiera dell'Italia Sara Errani 6-3, 6-2
2014 Bandiera della Francia Roland Garros Bandiera della Romania Simona Halep 6-4, 65-7, 6-4
Finali perse (5)
Anno Torneo Avversaria in finale Risultato
2007 Bandiera dell'Australia Australian Open Bandiera degli Stati Uniti Serena Williams 1-6, 2-6
2011 Bandiera del Regno Unito Wimbledon Bandiera della Rep. Ceca Petra Kvitová 3-6, 4-6
2012 Bandiera dell'Australia Australian Open Bandiera della Bielorussia Viktoryja Azaranka 3-6, 0-6
2013 Bandiera della Francia Roland Garros Bandiera degli Stati Uniti Serena Williams 4-6, 4-6
2015 Bandiera dell'Australia Australian Open Bandiera degli Stati Uniti Serena Williams 3-6, 65-7

Premi

Nella sua carriera, Marija Šarapova ha ottenuto diversi riconoscimenti dalla WTA[180] e da altre organizzazioni. Divisi per anni, i più importanti sono i seguenti:

2003
  • Miglior giovane promessa (WTA)
2004
  • Giocatrice dell'anno (WTA)
  • Giocatrice più migliorata (WTA)
2005
  • ESPY Award come miglior tennista[9]
2007
  • ESPY Award come miglior tennista[9]
2008
  • ESPY Award come miglior tennista[9]
2010
  • Giocatrice preferita dai fans (WTA)
2012
  • ESPY Award come miglior tennista[9]
2013
  • Miglior incontro dell'anno (WTA)
  • Profilo Twitter preferito (WTA)
2014
  • Miglior incontro del Grande Slam dell'anno (WTA)
  • Tweet preferito (WTA)
  • ESPY Award come miglior tennista[9]

Onorificenze

Ordine al merito per la Patria, Seconda Classe - nastrino per uniforme ordinaria
«Per la sua attività filantropica»
— 28 aprile 2012[181]
Ordine al merito per la Patria, Prima Classe - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il suo eccezionale contributo allo sviluppo delle culture motorie e sportive ai Giochi della XXX Olimpiade di Londra (Gran Bretagna)»
— 13 agosto 2012[182]

Note

  1. ^ a b c d Maria Sharapova, su wtatennis.com. URL consultato il 2 settembre 2017.
  2. ^ Maria Sharapova, in forma con una dieta proteica (e non solo tennis), su vanityfair.it, 29 giugno 2015. URL consultato il 9 novembre 2016.
  3. ^ silvano tauceri, Sharapova nuova numero 1, su ilgiornale.it, il giornale, 23 agosto 2005. URL consultato il 17 settembre 2016.
  4. ^ Luca Marianantoni, Brava Sara, grazie lo stesso, Roland Garros alla Sharapova, su gazzetta.it, Gazzetta della sport, 9 giugno 2012. URL consultato il 17 settembre 2016.
  5. ^ Compie oggi trent’anni Maria Sharapova, una delle più forti tenniste dei giorni nostri, su luinonotizie.it, Gazzetta della sport, 19 aprile 2017. URL consultato il 3 dicembre 2017.
  6. ^ (EN) Simon Briggs, US Open 2011: Elena Baltacha warns Heather Watson of the extreme intensity of Maria Sharapova, su telegraph.co.uk, The Telegraph, 28 agosto 2013. URL consultato il 4 febbraio 2015.
  7. ^ (EN) Notes& Netcords (PDF), su wtatennis.com, 16 luglio 2012. URL consultato il 4 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2014).
  8. ^ (EN) Maria Sharapova reclaims world number one ranking, su 3news.co.nz, 8 giugno 2012. URL consultato il 16 febbraio 2015.
  9. ^ a b c d e f (EN) 2014 ESPYS, su espn.go.com, ESPN. URL consultato il 15 febbraio 2015.
  10. ^ ESPY AWARDS: Trionfano Rafael Nadal e Maria Sharapova, snobbata Serena Williamse, su tennisworlditalia.com, 17 luglio 2014. URL consultato il 15 ottobre 2016.
  11. ^ Maria Sharapova wins Best Female Tennis Player ESPY 2012 award, su womenstennisblog.com, 12 luglio 2012. URL consultato il 15 ottobre 2016.
  12. ^ (EN) Simon Cambers, Maria Sharapova wins French Open to complete career grand slam, su theguardian.com, The Guardian, 9 giugno 2012. URL consultato il 22 agosto 2015.
  13. ^ (EN) Londra 2012, Tennis: Serena Williams oro, Maria Sharapova argento, su blitzquotidiano.it, 4 agosto 2012. URL consultato il 4 agosto 2012.
  14. ^ (EN) Sharapova, maledizione Williams [collegamento interrotto], su it.rbth.com, 4 agosto 2012. URL consultato il 4 agosto 2012.
  15. ^ la Fed Cup è della Repubblica Ceca, Russia ko, su corrieredellosport.it, 15 novembre 2015. URL consultato il 17 settembre 2016.
  16. ^ Tennis, Fed Cup: vince la Repubblica Ceca Russia k.o. nel doppio finale, su gazzetta.it, 15 novembre 2015. URL consultato il 27 ottobre 2016.
  17. ^ a b (EN) Linda Pearce, Sharapova's arrival a victory for mental toughness, su theage.com.au, 5 luglio 2004. URL consultato il 2 gennaio 2015.
  18. ^ Monica Seles: "Spero in uno Slam anche per la Radwanska", Sharapova? Una delle più grande competitor che il circuito abbia mai avuto, su tenniscircus.com. URL consultato il 5 luglio 2014.
  19. ^ a b c (EN) Maria Sharapova, su forbes.com, Forbes. URL consultato il 10 agosto 2015.
  20. ^ (EN) Career Prize Money Leaders (PDF), su wtatennis.com. URL consultato il 2 dicembre 2017.
  21. ^ Sharapova e Kournikova le più belle dello sport, su gazzetta.it, 17 dicembre 2009. URL consultato il 3 dicembre 2017.
  22. ^ Maria Sharapova, scopri la storia della tennista più bella del mondo, su cosmopolitan.com, 6 giugno 2017. URL consultato il 3 dicembre 2017.
  23. ^ Tutto quello che non sai su Maria Sharapova, su tenniscircus.com, 16 giugno 2014. URL consultato il 3 dicembre 2017.
  24. ^ Maria Sharapova, la tennista russa più bella di sempre, su themooodpost.it, 19 agosto 2014. URL consultato il 3 dicembre 2017.
  25. ^ Maria Sharapova, la più bella e la più ricca, su vanityfair.it, 16 agosto 2015. URL consultato il 3 dicembre 2017.
  26. ^ a b c Chernobyl cambiò la mia vita, in Corriere della Sera, 18 agosto 2010. URL consultato il 19 agosto 2010.
  27. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj ak (EN) Maria SHARAPOVA, su itftennis.com. URL consultato il 17 agosto 2015.
  28. ^ (EN) How Close Maria Sharapova Was To Being A Left-Handed Player, su worldtennismagazine.com, 22 marzo 2014. URL consultato il 18 febbraio 2015.
  29. ^ a b (EN) Jon Henderson, Sensational Sharapova is a Russian revelation, su theguardian.com, The Guardian, 4 luglio 2004. URL consultato il 17 agosto 2015.
  30. ^ Tennis, la Sharapova va oltre il Meldonium: iscritta ad Harvard, su gazzetta.it.
  31. ^ http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/ottobre/06/Maria_Charlie_Sharapova_fidanzata__ga_10_081006021.shtml?refresh_ce-cp, su archiviostorico.gazzetta.it.
  32. ^ Maria Sharapova & Sasha Vujacic – Engaged, su tmz.com, TMZ, 21 ottobre 2010. URL consultato il 21 ottobre 2010.
  33. ^ Maria Sharapova betrothed to guard, su sports.espn.go.com, ESPN, 21 ottobre 2010. URL consultato il 22 ottobre 2010.
  34. ^ The Fabulous Forum: Are Sasha Vujacic and Maria Sharapova dating?, su The Los Angeles Times, 3 novembre 2009. URL consultato il 18 giugno 2010.
  35. ^ La sexy Sharapova dice sì: si sposa con Vujacic, su sport.sky.it, 22 0ttobre 2010. URL consultato il 2 luglio 2017.
  36. ^ Sharapova-Vujacic addio Maria: "Ma resta un amico", su gazzetta.it, 31 agosto 2012. URL consultato il 2 luglio 2017.
  37. ^ Maria Sharapova: "Sono fidanzata con Dimitrov, ma non giocheremo di doppio misto!", su tennisworlditalia.com, 11 maggio 2013.
  38. ^ Break point: Maria Sharapova splits with fellow tennis star boyfriend Grigor Dimitrov after two years, in Daily Mail, London, 24 luglio 2013.
  39. ^ Kathy Ehrich-Dowd, Celebrity Q & A – Maria Sharapova, su people.com, People Magazine, 17 aprile 2006 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2008).
  40. ^ The Celebrity 100, su Forbes. URL consultato il 28 giugno 2011.
  41. ^ Henin is best of her generation, BBC, 15 maggio 2008. URL consultato il 23 luglio 2008.
  42. ^ Billie Jean King's text inspired Sharapova, NBC Sports, 26 gennaio 2008. URL consultato il 24 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2008).
  43. ^ Bren O'Brien at, Maria not ready for veteran's list – Tennis – Sportal Australia, su sportal.com.au. URL consultato l'11 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2012).
  44. ^ Alfredo Corallo, Maria, tra smash e... brufoli: a Milano nasce una Dea, su sport.sky.it, 30 novembre 2012. URL consultato il 18 agosto 2015.
  45. ^ (EN) Maria SHARAPOVA, Maria Sharapova, su itftennis.com, p. Ultima partita a partire dall'alto, sezione "Activity". URL consultato il 18 agosto 2015.
  46. ^ Maria Sharapova, su inftennis.com. URL consultato il 16 marzo 2012.
  47. ^ Australian Open Women's singles first round results, su theguardian.com, 14 gennaio 2003. URL consultato il 18 agosto 2015.
  48. ^ Zenetti beats older sister, su usatoday.com, 6 marzo 2003. URL consultato il 18 agosto 2015.
  49. ^ (EN) Jon Henderson, Sensational Sharapova is a Russian revelation, su theguardian.com, The Guardian, 4 luglio 2004. URL consultato il 2 marzo 2015.
  50. ^ (EN) http://articles.chicagotribune.com/2005-08-06/sports/0508060130_1_jpmorgan-chase-open-lindsay-davenport-ncaa-division-iii-men, su chicagotribune.com, 5 agosto 2005. URL consultato il 20 agosto 2015.
  51. ^ (EN) Siberian beauty Maria Sharapova becomes world's No.1, su pravda.ru, 22 agosto 2005. URL consultato il 20 agosto 2015.
  52. ^ (FR) Davenport en n°1, su eurosport.fr, 28 agosto 2005. URL consultato il 20 agosto 2015.
  53. ^ a b c d e f g (EN) WTA TENNIS RANKINGS HISTORY - The No. 1 Players, su tennis-x.com. URL consultato il 20 agosto 2005.
  54. ^ Keith Hawkins, Sharapova not fazed by streaker, Dementieva, su sports.espn.go.com, espn.go.com, 6 luglio 2006. URL consultato il 16 marzo 2012.
  55. ^ (EN) Sharapova powers to US Open title, su news.bbc.co.uk, BBC, 10 settembre 2006. URL consultato il 2 marzo 2015.
  56. ^ (EN) Sony Ericsson Championships (PDF), su wtatennis.com. URL consultato il 20 agosto 2015.
  57. ^ (EN) Paul Logothetis, Henin-Hardenne beats Mauresmo for first WTA Championships title, su usatoday.com, 11 dicembre 2006. URL consultato il 20 agosto 2015.
  58. ^ a b (EN) Sharapova quits Tokyo semi, su abc.net.eu, 3 febbraio 2007. URL consultato il 21 agosto 2013.
  59. ^ (EN) Lynn Zinser, Sharapova Is Dazzling, Roddick Just Dominant, su nytimes.com, New York Times, 29 agosto 2007. URL consultato il 21 agosto 2015.
  60. ^ (EN) Giles Mole, Maria Sharapova dropped for Fed Cup final, su telegraph.co.uk, The Telegraph, 18 luglio 2007. URL consultato il 21 agosto 2015.
  61. ^ Federer trova Djokovic E la Sharapova dà forfait, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 12 agosto 2007. URL consultato il 21 agosto 2015.
  62. ^ (EN) Piers Newbery, Sharapova wins Aussie Open title, su news.bbc.co.uk, 26 gennaio 2008. URL consultato il 17 agosto 2015.
  63. ^ a b (EN) Maria SHARAPOVA, su fedcup.com. URL consultato il 21 agosto 2015.
  64. ^ (EN) Steve Bierley, ATP and WTA are anything but tennis authorities, su theguardian.com, The Guardian, 27 marzo 2008. URL consultato il 21 agosto 2015.
  65. ^ Forfait Sharapova a Roma Finale Jankovic-Cornet, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 17 maggio 2008. URL consultato il 21 agosto 2015.
  66. ^ (EN) Sharapova to Miss Olympics, US Open Due to Shoulder Tear, su tennis-x.com, 1º agosto 2008. URL consultato il 21 agosto 2015.
  67. ^ (EN) Per ora la Sharapova fa solo la doppista, su it.eurosport.com, Eurosport, 19 marzo 2009. URL consultato il 21 agosto 2015.
  68. ^ Vanni Gibertini, Anche Sharapova rinuncia a Miami, su ubitennis.com, 18 marzo 2010. URL consultato il 21 agosto 2015.
  69. ^ Giovanni Marino, Fenomeno Na Li l'avida del tennis, su repubblica.it, la Repubblica, 29 gennaio 2011. URL consultato il 21 agosto 2015.
  70. ^ La caviglia tradisce la Sharapova, su it.eurosport.com, Eurosport, 29 settembre 2011. URL consultato il 22 agosto 2015.
  71. ^ (EN) Maria Sharapova Out Of WTA Championships, Ensuring Caroline Wozniacki No. 1 Ranking, su huffingtonpost.com, The Huffington Post, 26 ottobre 2011. URL consultato il 22 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  72. ^ (EN) Singles Rankings (PDF), su wtatennis.com, 7 novembre 2011. URL consultato il 21 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2015).
  73. ^ (EN) Kvitova, Sharapova power into second round, su abc.net.eu, 17 gennaio 2012. URL consultato il 22 agosto 2015.
  74. ^ (EN) Rankings as of 30 January 2012, su wtatennis.com, 30 gennaio 2012. URL consultato il 22 agosto 2015.
  75. ^ (EN) Rankings as of 13 February 2012, su wtatennis.com, 13 febbraio 2012. URL consultato il 22 agosto 2015.
  76. ^ Valentina Clemente, TERRA BLU, MADRID CHIEDE FIDUCIA, su tennis.it. URL consultato il 22 agosto 2015.
  77. ^ Sharapova regina sotto la pioggia, su ubitennis.com, 20 maggio 2012. URL consultato il 20 maggio 2012.
  78. ^ Roland Garros: Sharapova troppo forte per la Errani, su it.eurosport.yahoo.com, eurosport.yahoo.com, 9 giugno 2012. URL consultato il 19 giugno 2012.
  79. ^ Ubaldo Scanagatta, Sharapova forza 4 quanti gli Slam!, su ubitennis.com, 9 giugno 2012. URL consultato il 19 giugno 2012.
  80. ^ Luigi Ansaloni, L'erba amara delle regine, su ubitennis.com, 2 luglio 2012. URL consultato il 2 luglio 2012.
  81. ^ (EN) Rankings as of 09 July 2012, su wtatennis.com, 9 luglio 2012. URL consultato il 22 agosto 2015.
  82. ^ Maria Sharapova portabandiera della Russia, su ilmattino.it. URL consultato il 22 agosto 2015.
  83. ^ Marco Barbonaglia, Serena Williams polverizza la Sharapova e conquista l'oro a Londra, su ilsole24ore.com, 4 agosto 2012. URL consultato il 4 agosto 2012.
  84. ^ (EN) Sharapova pulls out of Rogers Cup, su thestar.com, 8 agosto 2012. URL consultato il 22 agosto 2015.
  85. ^ (EN) Maria Sharapova withdraws from Western & Southern Open, su usatoday.com, 10 agosto 2012. URL consultato il 22 agosto 2015.
  86. ^ (EN) Rankings as of 10 September 2012, su wtatennis.com, 10 settembre 2012. URL consultato il 22 agosto 2015.
  87. ^ (EN) Maria Sharapova pulls out of Brisbane International, su bbc.com, BBC, 1º gennaio 2013. URL consultato il 22 agosto 2015.
  88. ^ Internazionali di tennis Roma 2013: Sharapova si ritira, Errani in semifinale, su outdoorblog.it, 17 maggio 2013. URL consultato il 17 maggio 2013.
  89. ^ Roland Garros. trionfa Serena Williams Sharapova giù dal torno con onore, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 8 giugno 2013. URL consultato l'8 giugno 2013.
  90. ^ (EN) Rankings as of 10 June 2013, su wtatennis.com, 10 giugno 2013. URL consultato il 22 agosto 2015.
  91. ^ Sharapova Ko, addio US Open, su ubitennis.com, 22 agosto 2013. URL consultato il 22 agosto 2013.
  92. ^ (EN) Maria Sharapova to miss season-ending WTA tournament, su csmonitor.com, 7 ottobre 2013. URL consultato il 22 agosto 2015.
  93. ^ (EN) David Kent, Dutch of class for Sharapova as Russian ace hires new coach Groeneveld, su dailymail.co.uk, Daily Mail, 21 novembre 2013. URL consultato il 22 agosto 2015.
  94. ^ (EN) Rankings as of 17 March 2014, su wtatennis.com, 17 marzo 2014. URL consultato il 22 agosto 2015.
  95. ^ Roland Garros: trionfo Sharapova, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 7 giugno 2014. URL consultato il 7 giugno 2014.
  96. ^ Challenge Round. Sharapova, obbiettivo numero 1, su oktennis.it, 12 giugno 2014. URL consultato il 12 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  97. ^ Maria Sharapova e le superfici: terraiola o no?, su ubitennis.com, 7 novembre 2014. URL consultato il 27 luglio 2015.
  98. ^ WTA Cincinnati: Sharapova niente finale, ci va la Ivanovic, su eurosport.yahoo.it, 17 agosto 2014. URL consultato il 17 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2014).
  99. ^ (EN) Rankings as of 08 September 2014, su wtatennis.com, 8 settembre. URL consultato il 22 agosto 2015.
  100. ^ (EN) MARIA SHARAPOVA'S ROAD TO SINGAPORE, su wtafinals.com. URL consultato il 17 settembre 2014.
  101. ^ WTA Pechino: Sharapova batte Kvitova e torna numero 2 del mondo, su oktennis.it, 5 ottobre 2014. URL consultato il 5 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2014).
  102. ^ Uragano Maria in corsa per la vetta del mondo [collegamento interrotto], su it.rbth.com, 8 ottobre 2014. URL consultato l'8 ottobre 2014.
  103. ^ (EN) Merlisa Lawrence Corbett, What Maria Sharapova Must Do to Take over WTA's No. 1 Rank from Serena Williams, su bleacherreport.com, 9 ottobre 2014. URL consultato il 22 agosto 2015.
  104. ^ Tennis, Wta Finals: vittorie amare per Ivanovic e Sharapova, Radwanska e Halep in semifinale, su repubblica.it, 24 ottobre 2014. URL consultato il 24 ottobre 2014.
  105. ^ Sharapova: "Complessivamente sono soddisfatta della mia stagione, su ubitennis.com, 25 ottobre 2014. URL consultato il 25 ottobre 2014.
  106. ^ (EN) Tennis, Sharapova si ritira dalla semifinale ad Acapulco. A Dubai: Federer-Djokovic in finale, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 27 febbraio 2015. URL consultato il 22 agosto 2015.
  107. ^ (EN) Rankings as of 27 April 2015, su wtatennis.com, 27 aprile 2015. URL consultato il 22 agosto 2015.
  108. ^ (EN) Rankings as of 18 May 2015, su wtatennis.com, 18 maggio 2015. URL consultato il 22 agosto 2015.
  109. ^ (EN) Rankings as of 08 June 2015, su wtatennis.com, 8 giugno 2015. URL consultato il 22 agosto 2015.
  110. ^ (EN) Rankings as of 13 July 2015, su wtatennis.com, 13 luglio 2015. URL consultato il 22 agosto 2015.
  111. ^ (EN) Sharapova Qualifies For WTA Finals, su wtafinals.com, 10 settembre 2015. URL consultato il 15 ottobre 2015.
  112. ^ (EN) Maria Sharapova retires from comeback match with arm injury at Wuhan Open, su espn.go.com, ESPN. URL consultato il 29 settembre 2015.
  113. ^ (EN) Maria Sharapova, su wtatennis.com. URL consultato l'11 novembre 2015 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2015).
  114. ^ Tennis, Australian Open: Serena stende Sharapova, semifinale con Radwanska, in gazzetta.it, 26 gennaio 2016.
  115. ^ Newnotizie, Doping, Sharapova annuncia: "Sono stata trovata positiva", su newnotizie.it. URL consultato il 7 marzo 2016.
  116. ^ (EN) Tennis Anti-Doping Programme statement regarding Maria Sharapova, su ITF Tennis.com, International Tennis Federation, 7 marzo 2016.
  117. ^ (EN) Decision in the case of Maria Sharapova, su ITF tennis.com, International Tennis Federation, 8 giugno 2016. URL consultato l'8 giugno 2016.
  118. ^ (EN) Summary of Major Modifications and Explanatory Notes (PDF), in World Anti-Doping Agency - 2016 Prohibited List, 16 settembre 2015.
  119. ^ All About Meldonium, the Banned Drug Used by Sharapova, in The New York Times, 8 marzo 2016.
  120. ^ Tennis, il Tas riduce da 24 a 15 mesi la squalifica di Maria Sharapova, in corriere.it, 4 ottobre 2016.
  121. ^ Tennis, doping: Maria Sharapova in campo dal 26 aprile. Pena ridotta dal TAS, in Sportface.it, 4 ottobre 2016.
  122. ^ Tennis, Sharapova in campo. Per ora solo per beneficenza, in gazzetta.it, 10 ottobre 2016.
  123. ^ Maria Sharapova torna in campo a Las Vegas: un sorriso contro le critiche (VIDEO), in ubitennis.com, 11 ottobre 2016.
  124. ^ Tennis, Maria Sharapova torna in campo e cede a Monica Puig: “non sarà semplice tornare a competere”, in sportfair.it, 16 dicembre 2016.
  125. ^ Ufficiale: Maria Sharapova tornerà nel WTA di Stoccarda, su ubitennis.com. URL consultato il 10 gennaio 2017.
  126. ^ WTA STOCCARDA - Una sontuosa Kristina Mladenovic spezza il sogno della Sharapova e raggiunge la finale!, su tennisworlditalia.com, 29 aprile 2017.
  127. ^ La Bouchard attacca la Sharapova: "Ha imbrogliato, non doveva tornare, su it.eurosport.com, 27 aprile 2017.
  128. ^ Bouchard festeggia la vittoria sulla Sharapova: "Molte giocatrici erano con me", su it.eurosport.com, 9 maggio 2017.
  129. ^ Halep; "Augurare buona fortuna a Bouchard? io non ci parlo proprio, su oktennis.it, 9 maggio 2017.
  130. ^ Kuznetsova: “Bouchard non parla con nessuno”, su oktennis.it, 10 maggio 2017.
  131. ^ Internazionali Roma, Sharapova si ritira: guai fisici contro la Lucic-Baroni, su unionesarda.it, 16 maggio 2017.
  132. ^ Sharapova, giornata nera: si ritira a Roma e niente Roland Garros, su gazzettadiparma.it, 16 maggio 2017.
  133. ^ ennis, Sharapova rinuncia a Wimbledon, su tuttosport.com, 11 giugno 2017.
  134. ^ Tennis, Us Open: la Sharapova vince e piange "Sotto gli Swarovski, c'è di più", su gazzetta.it, 29 agosto 2017.
  135. ^ Consuelo Motta, SERENA WILLIAMS: “ADORO GIOCARE CONTRO LA SHARAPOVA!”, su tennis.it. URL consultato il 13 febbraio 2015.
  136. ^ a b c (EN) Jeff Cooper, Maria Sharapova Profile, su tennis.about.com. URL consultato il 3 gennaio 2015.
  137. ^ (EN) Craig O'Shannessy, Match of the Day: Maria can end hoodoo, su ausopen.com, 30 gennaio 2015. URL consultato il 30 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2015).
  138. ^ (EN) Maria Sharapova Scouting report, su thetennistimes.com, 1º settembre 2008. URL consultato il 3 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2011).
  139. ^ Andrea Scodeggio, Roland Garros - è sempre Sharapova: terza rimonta e terza finale consecutiva, su oktennis.it, 17 luglio 2012. URL consultato il 17 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2014).
  140. ^ (EN) Friday 10 to 1: player habits, su tennis.com.au, 22 giugno 2012. URL consultato l'11 febbraio 2015.
  141. ^ (EN) Maria Sharapova Serve Analysis - A Look Behind the Sharapova Serve Technique, su optimumtennis.net. URL consultato l'11 febbraio 2015.
  142. ^ a b c (EN) Joel Drucker, Lingering injuries or limitations coming to light for Sharapova, su sports.espn.go.com, ESPN, 3 ottobre 2007. URL consultato il 3 gennaio 2015.
  143. ^ (EN) Diane Pucin, Maria Sharapova can't control her serve, su latimes.com, 9 agosto 2009. URL consultato il 3 gennaio 2015.
  144. ^ (EN) Mark Hodgkinson, Wimbledon 2010: Maria Sharapova fighting fit at last and ready to reclaim her SW19 crown, su telegraph.co.uk, The Telegraph, 21 giugno 2010. URL consultato il 3 gennaio 2015.
  145. ^ (EN) Maria Sharapova Serve Analysis – A Look Behind the Sharapova Serve Technique, su optimumtennis.net. URL consultato il 3 gennaio 2015.
  146. ^ (EN) Chris Chase, The genesis of Maria Sharapova's ‘cow on ice' comment, su ca.sports.yahoo.com, 2 giugno 2011. URL consultato il 3 gennaio 2015.
  147. ^ (EN) Singles Clay Court Career (PDF), su wtatennis.com. URL consultato il 22 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2015).
  148. ^ (EN) Kurt Badenhausen, Mayweather Tops List Of The World's 100 Highest-Paid Athletes, su forbes.com, Forbes, 18 giugno 2012. URL consultato il 4 gennaio 2015.
  149. ^ (EN) Maria Sharapova Net Worth, su therichest.com. URL consultato il 18 aprile 2015.
  150. ^ (EN) CAREER PRIZE MONEY LEADERS (PDF), su wtatennis.com. URL consultato il 6 maggio 2015.
  151. ^ Maria Sharapova - Forbes Profile, su forbes.com. URL consultato il 27 agosto 2012.
  152. ^ Alessandro Brunetti, Maria Sharapova l'atleta donna più pagata al mondo (per l'11º anno di fila): 26 milioni di euro, su it.eurosport.com, Eurosport, 12 agosto 2015. URL consultato il 17 agosto 2015.
  153. ^ a b c (EN) Eric Wilson, Maria Sharapova Extends Her Reach, su nytimes.com, The New York Times, 25 maggio 2011. URL consultato il 4 gennaio 2015.
  154. ^ (EN) PepsiCo Inks Sharapova To Promote Gatorade, Tropicana Brands, su sportsbusinessdaily.com, 3 gennaio 2007. URL consultato il 4 gennaio 2015.
  155. ^ (EN) Rod Gilmour, Maria Sharapova loses tennis fizz as Pepsi end deal, su telegraph.co.uk, The Telegraph, 16 aprile 2009. URL consultato il 4 gennaio 2015.
  156. ^ (EN) Simon Cambers, Maria Sharapova signs £43m deal with Nike, su theguardian.com, The Guardian, 12 gennaio 2010. URL consultato il 4 gennaio 2015.
  157. ^ (EN) Paul Gittings, Grand slam designs: Maria Sharapova's fashion statement, su cnn.com, CNN, 27 gennaio 2012. URL consultato il 4 gennaio 2015.
  158. ^ (EN) Michael Harley, Porsche picks Maria Sharapova as brand ambassador, su autoblog.com, 23 aprile 2013. URL consultato il 4 gennaio 2015.
  159. ^ (EN) Prince Tennis, su bloomberg.com. URL consultato il 10 agosto 2015.
  160. ^ (EN) Maria Sharapova, su tennis-warehouse.com. URL consultato il 2 settembre 2015.
  161. ^ http://www.repubblica.it/sport/tennis/2016/03/08/news/tennis_sharapova_abbandonata_dagli_sponsor_ci_saranno_altri_casi_-135016921/
  162. ^ https://www.lastampa.it/2016/03/14/motori/attualita/sponsorizzazioni-porsche-scarica-la-sharapova-vw-rallenta-sul-calcio-Y0HPfhJX82WUTFWvHTr5vM/pagina.html
  163. ^ http://www.sportmediaset.mediaset.it/tennis/tennis/anche-l-onu-scarica-maria-sharapova_1091948-201602a.shtml
  164. ^ Nike non abbandona Maria Sharapova dopo la squalifica per doping, su askanews.it, 9 giugno 2016. URL consultato il 9 giugno 2016.
  165. ^ (EN) Danielle Rossingh, Sugarpova Candy: Sharapova's Sweet Taste of Success, su businessweek.com, 17 gennaio 2013. URL consultato il 4 gennaio 2015.
  166. ^ (EN) Sugarpova, su sugarpova.com. URL consultato il 2 settembre 2015.
  167. ^ Svetlana Borisova, Il dolce businesss della Sharapova [collegamento interrotto], su it.rbth.com, 21 agosto 2012. URL consultato il 2 settembre 2015.
  168. ^ (EN) Darren Rovell, No name switch for Maria Sharapova, su espn.go.com, ESPN, 20 agosto 2013. URL consultato il 4 gennaio 2013.
  169. ^ Monica Scillia, Sharapova e Azarenka: le "urla" quotate, su it.eurosport.yahoo.com, yahoo.com. URL consultato il 16 marzo 2012.
  170. ^ (EN) World No8 criticises Maria Sharapova's 'pretty annoying' grunts, su theguardian.com, The Guardian, 24 gennaio 2012. URL consultato il 6 febbraio 2015.
  171. ^ (EN) Sharapova: I'm not sure what grunting does, su espn.co.uk, ESPN, 12 dicembre 2013. URL consultato il 6 febbraio 2015.
  172. ^ (EN) Steve Tignor, The Rally: The Politics of Grunting, su tennis.com, 24 aprile 2014. URL consultato il 6 febbraio 2015.
  173. ^ (EN) Tennis grunting ban supported by Maria Sharapova and Martina Navratilova, su examiner.com, 1º ottobre 2012. URL consultato il 6 febbraio 2015.
  174. ^ (EN) Pawan Atri, Top 5 Tennis Players with the Most Eccentric Rituals or Habits, su tennisearth.com, 8 aprile 2013. URL consultato il 6 febbraio 2015.
  175. ^ (EN) David Boroff, Sharapova puts loss in perspective, su espn.com, ESPN, 6 settembre 2004. URL consultato il 16 febbraio 2015.
  176. ^ (EN) Tennis Stars Sharapova and Capriati to Headline December 18 Hurricane Benefit, su prnewswire.com, 30 novembre 2004. URL consultato il 17 febbraio 2015.
  177. ^ Foundation-Maria Sharapova Official Website, su mariasharapova.com, 16 marzo 2012. URL consultato il 16 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2009).
  178. ^ a b c d (EN) Maria Sharapova, su undp.org. URL consultato il 16 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2015).
  179. ^ (EN) Sochi 2014: Maria Sharapova reliving childhood memories at home of Winter Olympics, su sports.ndtv.com, 6 febbraio 2014. URL consultato il 17 febbraio 2015.
  180. ^ (EN) WTA AWARDS, su wtatennis.com. URL consultato il 13 febbraio 2015.
  181. ^ (RU) Указ Президента Российской Федерации от 28.04.2012 № 529 "О награждении государственными наградами Российской Федерации", su pravo.gov.ru, 1º maggio 2012. URL consultato il 13 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2012).
  182. ^ (RU) УКАЗ Президента РФ от 13.08.2012 N 1165 "О НАГРАЖДЕНИИ ГОСУДАРСТВЕННЫМИ НАГРАДАМИ РОССИЙСКОЙ ФЕДЕРАЦИИ, su graph.document.kremlin.ru, 13 agosto 2012. URL consultato il 13 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2013).

Altri progetti

Collegamenti esterni

Wikimedaglia
Wikimedaglia
Questa è una voce di qualità.
È stata riconosciuta come tale il giorno 11 settembre 2015 — vai alla segnalazione.
Naturalmente sono ben accetti altri suggerimenti e modifiche che migliorino ulteriormente il lavoro svolto.

Segnalazioni  ·  Criteri di ammissione  ·  Voci di qualità in altre lingue

Controllo di autoritàVIAF (EN84236875 · ISNI (EN0000 0001 1449 9621 · SBN RL1V000647 · LCCN (ENn2007044204 · GND (DE1141394359 · BNF (FRcb177512067 (data) · NDL (ENJA01025809