Film poliziottesco: differenze tra le versioni
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Il '''poliziottesco''' |
Il '''poliziottesco''' (conosciuto anche come '''poliziesco all'italiana''') è stato un [[generi cinematografici|genere cinematografico]] [[italia]]no in voga fra la metà degli [[anni 1960|anni sessanta]] ed i primissimi [[anni 1980|anni ottanta]] del [[XX secolo]], toccando il proprio culmine alla metà degli [[Anni 1970|anni settanta]]. |
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Le tematiche si basavano generalmente su indagini poliziesche che prendevano sovente spunto da fatti di cronaca nera dell'epoca, sviluppandoli in chiave enfatica, spesso in senso critico, a volte demagogica o in taluni casi anche comica. |
Le tematiche si basavano generalmente su indagini poliziesche che prendevano sovente spunto da fatti di cronaca nera dell'epoca, sviluppandoli in chiave enfatica, spesso in senso critico, a volte demagogica o in taluni casi anche comica. |
Versione delle 17:48, 30 lug 2017
Il poliziottesco (conosciuto anche come poliziesco all'italiana) è stato un genere cinematografico italiano in voga fra la metà degli anni sessanta ed i primissimi anni ottanta del XX secolo, toccando il proprio culmine alla metà degli anni settanta.
Le tematiche si basavano generalmente su indagini poliziesche che prendevano sovente spunto da fatti di cronaca nera dell'epoca, sviluppandoli in chiave enfatica, spesso in senso critico, a volte demagogica o in taluni casi anche comica.
Storia
La genesi del poliziottesco è legata, principalmente, ad uno dei generi di maggior diffusione nel mondo cinematografico, cioè il poliziesco; per quanto riguarda questo genere la prima produzione italiana ascrivibile ad esso risale agli albori del cinema sonoro con la pellicola di Guido Brignone Corte d'Assise, un dramma d'ambientazione giudiziaria interpretato da Elio Steiner e Lya Franca, che fu il secondo film sonoro italiano ad essere distribuito nelle sale cinematografiche (il primo fu il sentimentale La canzone dell'amore) nel gennaio del 1931.
Il punto di partenza del poliziottesco è invece dato, probabilmente, da un film di Carlo Lizzani del 1966: Svegliati e uccidi, con Robert Hoffman nella parte del criminale milanese Luciano Lutring e Gian Maria Volonté in quella di un ispettore di polizia che indaga sulla vicenda; altri episodi che sono solitamente annoverati tra gli albori del genere possono essere considerati Banditi a Milano sempre diretto da Lizzani del 1968, interpretati da Tomas Milian nel ruolo di un commissario napoletano dalla colorita umanità e Gian Maria Volonté nel ruolo del criminale torinese Pietro Cavallero, poi La polizia ringrazia di Stefano Vanzina (meglio conosciuto con lo pseudonimo di Steno) del 1972, interpretato da Enrico Maria Salerno, vagamente ispirato alla vicenda del Golpe Borghese, e soprattutto La polizia incrimina, la legge assolve di Enzo G. Castellari del 1973 con protagonista Franco Nero, che codificò definitivamente questo genere cinematografico. Il poliziottesco riscosse grande successo tra il pubblico (sia italiano che internazionale) per tutti gli anni settanta; in seguito, nel 1981, il filone si esaurirà, vedendo cessare quasi completamente la produzione di pellicole di questo genere.
Caratteristiche tipiche
Il poliziottesco italiano è pesantemente imparentato con alcuni omologhi statunitensi che presentavano figure di tutori della legge intransigenti, spesso violenti e immersi in una realtà urbana degradata come Serpico di Al Pacino, l'ispettore Callaghan di Clint Eastwood, il tenente Bullitt di Steve McQueen ed il poliziotto 'Popeye' interpretato da Gene Hackman ne Il braccio violento della legge; in Italia il genere raggiungerà il suo apice con la figura del commissario di ferro, atletico, agile e tutto d'un pezzo, interpretato da Maurizio Merli, celebre soprattutto per la cosiddetta trilogia del Commissario Betti. Il poliziottesco rispecchiava le realtà urbane italiane degli anni settanta e diverse tematiche spesso ricorrenti in queste pellicole (criminalità organizzata, traffico d'armi, prostituzione, spaccio e consumo di droga, criticità del sistema giudiziario) sono ancora oggi attuali.
Nonostante spesso la maggior parte di questi film siano politicamente intrisi di un notevole grado di qualunquismo, anche se non mancano caratterizzazioni di destra e di sinistra, il genere ha anche molti debiti col cosiddetto cinema di impegno civile italiano, portato alla ribalta da autori quali Marco Bellocchio, Francesco Rosi, Florestano Vancini, Elio Petri, Giuliano Montaldo e Damiano Damiani (questi ultimi due poi si cimenteranno direttamente con tale filone).
I protagonisti sono quasi sempre dei commissari di polizia sui generis che si sentono incompresi dai propri superiori, molto spesso anarcoidi ma essenzialmente onesti e spinti da una genuina generosità e innegabile dedizione al corpo anche se d'indole violenta e quasi sempre inclini ad utilizzare, per raggiungere i propri scopi, gli stessi metodi e ad abbassarsi allo stesso livello dei delinquenti (e dei terroristi) che insanguinavano le strade d'Italia negli anni di piombo e che loro si proponevano di combattere. Per nulla moralisti, sovente distinguono tra chi ruba per vivere e chi vuole creare deliberatamente un danno agli altri, arrivando in certi casi a tollerare i primi.
Più raramente, il ruolo di protagonisti era affidato invece a dei comuni cittadini i quali, dopo esser stati vittime di qualche episodio criminoso (rapine, pestaggi, sequestri, omicidi di persone a loro care) ed aver toccato con mano le inefficienze e lentezze dell'ordinamento giuridico italiano, decidono di farsi giustizia da soli, diventando una sorta di vendicatori, talvolta agendo essi stessi con metodi criminali e perciò ricercati ed arrestati dalle forze dell'ordine. Esempi in tal senso sono Il cittadino si ribella, Il giustiziere sfida la città e L'uomo della strada fa giustizia.
Un importante sottogenere - che riscosse grande successo di pubblico - fu il poliziottesco comico, soprattutto grazie alla figura del colorito poliziotto Nico Giraldi (detto Nico Er Pirata), interpretato da Tomas Milian (e doppiato da Ferruccio Amendola), connotato da una forte carica romanesca, nato nel 1976 da un'idea di Bruno Corbucci e Mario Amendola. La saga del commissario Giraldi non è da confondere con quella avente come protagonista il delinquente dall'animo buono Sergio Marazzi detto Er monnezza, sempre interpretato da Tomas Milian (e doppiato anch'esso da Ferruccio Amendola) e caratterizzato anche lui da una forte romanità.
Si annovera in questo filone comico una vena napoletana con il commissario Rizzo (detto Piedone), interpretato da Bud Spencer; tali film erano un incrocio tra la commedia e l'action-movie, e La poliziotta diretto da Steno ed interpretato da Mariangela Melato.
La cosiddetta Trilogia del milieu, diretta da Fernando Di Leo in cui invece i protagonisti sono dei criminali, sebbene venga indicato come poliziottesco, presenta caratteristiche per lo più del noir e del thriller.
Differenze con altri generi
La differenza stilistica tra il poliziottesco e il genere poliziesco/noir è da individuare nella predilezione per l'azione e la violenza, entrambe piuttosto spiccate ed esplicite; inoltre il titolo è quasi sempre riferito all'impressione che si tratti più di un film che narra di poliziotti e della loro aura di vendicatori, piuttosto che di film imperniati su indagini e con un finale rassicurante in cui la legge vince sulla delinquenza; scelta, quest'ultima, diffusa nei film a carattere poliziesco dell'epoca, anche se con alcune eccezioni.
Il poliziottesco talvolta appare come un sottogenere di commistione tra molti generi "adulti": il noir e l'horror, talvolta con un notevole apporto splatter (genere in auge in Italia già alla metà degli anni sessanta, mutuato da autori quali Dario Argento, Mario Bava e Lucio Fulci), ed una metamorfosi dello spaghetti-western, dal quale provengono registi ed attori. Quest'ultima si evince principalmente dalla visione da far west che veniva data alle realtà urbane italiane (luoghi principali nei quali venivano ambientati questi film) in quel periodo storico.
La posizione della critica
La critica italiana dell'epoca non amava il poliziottesco: spesso infatti questi film venivano accusati di dare messaggi talvolta ambigui e reazionari, di fascismo, qualunquismo, alla critica dell'ordinamento giuridico e talvolta dell'apologia della violenza e della giustizia spicciola ed immediata. Gli articoli dedicati a queste opere erano per lo più brevi e marginali e quasi sempre in tono molto dispregiativo; questi film erano inoltre rimproverati dalla critica di proporre sempre la stessa storia e gli stessi personaggi.
Solo a partire dalla metà degli anni novanta, anche grazie a riviste di genere come Nocturno e Cine 70, il genere è stato rivalutato. Anche il regista Quentin Tarantino ha più volte ribadito il suo apprezzamento per questi film e questi registi.[1]
Attori
- Mario Adorf
- Helmut Berger
- Marcel Bozzuffi
- Pier Paolo Capponi
- Claudio Cassinelli
- Joe Dallesandro
- Franco Gasparri
- Giuliano Gemma
- Richard Harrison
- George Hilton
- Ray Lovelock
- Luc Merenda
- Maurizio Merli
- Tomas Milian
- Franco Nero
- Ivan Rassimov
- Antonio Sabàto
- Enrico Maria Salerno
- John Saxon
- Henry Silva
- Fabio Testi
Attrici
- Barbara Bouchet
- Florinda Bolkan
- Janet Agren
- Agostina Belli
- Laura Belli
- Femi Benussi
- Delia Boccardo
- Martine Brochard
- Silvia Dionisio
- Ely Galleani
- Mariangela Giordano
- Olga Karlatos
- Dagmar Lassander
- Malisa Longo
- Mariangela Melato
- Marisa Mell
- Marcella Michelangeli
- Silvia Monti
- Maria Rosaria Omaggio
- Luciana Paluzzi
- Lia Tanzi
Registi
- Enzo G. Castellari
- Umberto Lenzi
- Roberto Infascelli
- Stelvio Massi
- Romolo Guerrieri
- Fernando Di Leo
- Alfonso Brescia
- Mario Caiano
- Bruno Corbucci
- Sergio Corbucci
- Massimo Dallamano
- Damiano Damiani
- Alberto De Martino
- Luciano Ercoli
- Mino Guerrini
- Carlo Lizzani
- Michele Lupo
- Sergio Martino
- Vittorio Salerno
- Sergio Sollima
- Duccio Tessari
Filmografia
Precursori
In ordine cronologico (elenco non esaustivo)
- Corte d'assise (1930) di Guido Brignone
- Il testimone (1945) di Pietro Germi
- Il bandito (1946) di Alberto Lattuada
- La fumeria d'oppio (1947) di Raffaello Matarazzo
- Gioventù perduta (1947) di Pietro Germi
- In nome della legge (1949) di Pietro Germi
- I fuorilegge (1949) di Aldo Vergano
- Contro la legge (1950) di Flavio Calzavara
- Il brigante Musolino (1950) di Mario Camerini
- La strada buia (1950) di Marino Girolami
- I falsari (1951) di Franco Rossi
- La città si difende (1951) di Pietro Germi
- Il bivio (1951) di Fernando Cerchio
- Ombre sul Canal Grande (1951) di Glauco Pellegrini
- Processo alla città (1952) di Luigi Zampa
- Processo contro ignoti (1952) di Guido Brignone
- Ai margini della metropoli (1953) di Carlo Lizzani
- La ladra (1955) di Mario Bonnard
- Terrore sulla città (1956) di Anton Giulio Majano
- La sfida (1957) di Francesco Rosi
- Un maledetto imbroglio (1959) di Pietro Germi
- Il magistrato (1959) di Luigi Zampa
- Il gobbo (1960) di Carlo Lizzani
- L'assassino (1961) di Elio Petri
- Caccia all'uomo (1961) di Riccardo Freda
- La banda Casaroli (1962) di Florestano Vancini
- Mafioso (1962) di Alberto Lattuada
- Lo sgarro (1962) di Silvio Siano
- Salvatore Giuliano (1962) di Francesco Rosi
- Le mani sulla città (1963) di Francesco Rosi
Poliziotteschi
- Svegliati e uccidi (1966) di Carlo Lizzani
- Tecnica di un omicidio (1966) di Franco Prosperi
- Omicidio per appuntamento (1967) di Mino Guerrini
- Colpo doppio del camaleonte d'oro (1967) di Giorgio Stegani
- I criminali della metropoli (1967) di Gino Mangini
- A suon di lupara (1967) di Luigi Petrini
- Qualcuno ha tradito (1967) di Franco Prosperi
- Sequestro di persona (1967) di Gianfranco Mingozzi
- Banditi a Milano (1968) di Carlo Lizzani
- Il giorno della civetta (1968) di Damiano Damiani
- I bastardi (1968) di Duccio Tessari
- Gangsters '70 (1968) di Mino Guerrini
- Roma come Chicago (1968) di Alberto De Martino (conosciuto anche con il titolo Banditi a Roma)
- Quella carogna dell'ispettore Sterling (1968) di Emilio P. Miraglia
- Un corpo caldo per l'inferno (1968) di Franco Montemurro
- A qualsiasi prezzo (1968) di Emilio P. Miraglia
- Comandamenti per un gangster (1968) di Alfio Caltabiano
- I diamanti che nessuno voleva rubare (1968) di Gino Mangini
- Gangsters per un massacro (1968) di Gianfranco Parolini
- I protagonisti (1968) di Marcello Fondato
- Stuntman (1968) di Marcello Baldi
- La legge dei gangsters (1969) di Siro Marcellini
- Un detective (1969) di Romolo Guerrieri
- Gli intoccabili (1969) di Giuliano Montaldo
- I ragazzi del massacro (1969) di Fernando Di Leo
- Sedia elettrica (1969) di Demofilo Fidani
- Pelle di bandito (1969) di Piero Livi
- Colpo rovente (1969) di Piero Zuffi
- Barbagia (1969) di Carlo Lizzani
- C'era una volta un gangster (1969) di Marco Masi
- Il commissario Pepe (1969) di Ettore Scola
- La vera storia di Frank Mannata (1969) di Saverio Setò
- Tempo di Charleston (1969) di Julio Diamante
- Scacco alla mafia (1970) di Lorenzo Sabatini
- Bocche cucite (1970) di Pino Tosini
- Città violenta (1970) di Sergio Sollima
- E venne il giorno dei limoni neri (1970) di Camillo Bazzoni
- L'interrogatorio (1970) di Vittorio De Sisti
- L'uomo dagli occhi di ghiaccio (1971) di Alberto De Martino
- Policeman (1971) di Sergio Rossi
- Milano calibro 9 (1972) di Fernando Di Leo
- Un uomo dalla pelle dura (1972) di Franco Prosperi
- La polizia ringrazia (1972) di Stefano Vanzina
- Abuso di potere (1972) di Camillo Bazzoni
- I familiari delle vittime non saranno avvertiti (1972) di Alberto De Martino
- La mano lunga del padrino (1972) di Nardo Bonomi
- Camorra (1972) di Pasquale Squitieri
- La mala ordina (1972) di Fernando Di Leo
- Torino nera (1972) di Carlo Lizzani
- Un uomo da rispettare (1972) di Michele Lupo
- Afyon - Oppio (1972) di Ferdinando Baldi
- Ricatto alla mala (1972) di Antonio Isasi-Isasmendi
- Blood story (1972) di Amasi Damiani
- Il vero e il falso (1972) di Eriprando Visconti
- Senza ragione (1973) di Silvio Narizzano
- Number One (1973) di Gianni Buffardi
- Il re della mala (1973) di Jurgen Roland
- Il boss (1973) di Fernando Di Leo
* Dagli archivi della polizia criminale (1973) di Paolo Lombardo
- Milano rovente (1973) di Umberto Lenzi
- Si può essere più bastardi dell'ispettore Cliff? (1973) di Massimo Dallamano
- La legge della Camorra (1973) di Demofilo Fidani
- L'onorata famiglia - Uccidere è cosa nostra (1973) di Tonino Ricci
- No il caso è felicemente risolto (1973) di Vittorio Salerno
- Tony Arzenta - Big Guns (1973) di Duccio Tessari
- La polizia incrimina, la legge assolve (1973) di Enzo G. Castellari
- Milano trema: la polizia vuole giustizia (1973) di Sergio Martino
- La polizia è al servizio del cittadino? (1973) di Romolo Guerrieri
- Baciamo le mani (1973) di Vittorio Schiraldi
- La mano spietata della legge (1973) di Mario Gariazzo
- Revolver (1973) di Sergio Sollima
- La polizia sta a guardare (1973) di Roberto Infascelli
- Gli amici degli amici hanno saputo (1973) di Fulvio Marcolin
- L'amico del padrino (1973) di Frank Agrama
- Così bello così corrotto così conteso (1973) di Sergio Gobbi
- Il consigliori (1973) di Alberto De Martino
- Hanno ucciso un altro bandito (1973) di Guglielmo Garroni
- La mano nera (1973) di Antonio Racioppi
- La padrina (1973) di Giuseppe Vari
- Dio, sei proprio un padreterno! (1973) di Michele Lupo
- Studio legale per una rapina (1973) di Tanio Boccia
- L'ultima chance (1973) di Maurizio Lucidi
- Violenza contro la violenza (1973) di Rolf Olsen
- 24 ore... non un minuto di più (1973) di Franco Bottari
- Sgarro alla camorra (1973) di Ettore Maria Fizzarotti
- Quelli che contano (1974) di Andrea Bianchi
- Un tipo con una faccia strana ti cerca per ucciderti (1974) di Tulio Demicheli
- I guappi (1974) di Pasquale Squitieri
- Cani arrabbiati (1974) di Mario Bava (mai uscito nelle sale)
- Piazza pulita (1974) di Luigi Vanzi
- Il poliziotto è marcio (1974) di Fernando Di Leo
- Squadra volante (1974) di Stelvio Massi
- A pugni nudi (1974) di Marcello Zeani
- Il testimone deve tacere (1974) di Giuseppe Rosati
- Uomini duri (1974) di Duccio Tessari
- Processo per direttissima (1974) di Lucio De Caro
- La polizia indaga: siamo tutti sospettati (1974) di Michel Wym
- Milano odia: la polizia non può sparare (1974) di Umberto Lenzi
- Fatevi vivi, la polizia non interverrà (1974) di Giovanni Fago
- La polizia chiede aiuto (1974) di Massimo Dallamano
- Il cittadino si ribella (1974) di Enzo G. Castellari
- Un uomo, una città (1974) di Romolo Guerrieri
- Milano: il clan dei calabresi (1974) di Giorgio Stegani
- Perché si uccide un magistrato (1974) di Damiano Damiani
- Ordine firmato in bianco (1974) di Gianni Manera
- Corruzione al palazzo di giustizia (1974) di Marcello Aliprandi
- Crazy Joe (1974) di Carlo Lizzani
- Quel ficcanaso dell'ispettore Lawrence (1974) di Juan Bosch
- Il giudice e la minorenne (1974) di Franco Nucci
- Il giustiziere sfida la polizia (1974) di León Klimovsky
- Hold-up: Istantanea di una rapina (1974) di German Lorente
- Il siculo (1974) di Francesco Arminio
- Ultimatum alla polizia (1974) diretto da Marc Simenon
- A Venezia come Roma, Milano, Torino la spirale del crimine (1974) di registi vari
- L'ambizioso (1975) di Pasquale Squitieri
- La città gioca d'azzardo (1975) di Sergio Martino
- Storie di vita e malavita (1975) di Carlo Lizzani
- La polizia ha le mani legate (1975) di Luciano Ercoli
- La polizia accusa: il Servizio Segreto uccide (1975) di Sergio Martino
- L'uomo della strada fa giustizia (1975) di Umberto Lenzi
- Mark il poliziotto (1975) di Stelvio Massi
- Roma violenta (1975) di Franco Martinelli
- Il giustiziere sfida la città (1975) di Umberto Lenzi
- Morte sospetta di una minorenne (1975) di Sergio Martino
- La città sconvolta: caccia spietata ai rapitori (1975) di Fernando Di Leo
- ...a tutte le auto della polizia (1975) di Mario Caiano
- La polizia interviene: ordine di uccidere! (1975) di Giuseppe Rosati
- Roma drogata la polizia non può intervenire (1975) di Lucio Marcaccini
- Lo sgarbo (1975) di Marino Girolami
- Fango bollente (1975), regia di Vittorio Salerno
- Vai gorilla (1975) di Tonino Valerii
- Mark il poliziotto spara per primo (1975) di Stelvio Massi
- Il tempo degli assassini (1975) di Marcello Andrei
- Due Magnum 38 per una città di carogne (1975) di Mario Pinzauti
- Fermi tutti: è una rapina (1975) di Enzo Battaglia
- Gente di rispetto (1975) di Luigi Zampa
- Squadra speciale antirapina (1975) di José Antonio De La Loma
- L'uomo che sfidò l'organizzazione (1975) di Sergio Grieco
- Roma a mano armata (1976) di Umberto Lenzi
- Milano violenta (1976) di Mario Caiano
- Uomini si nasce poliziotti si muore (1976) di Ruggero Deodato
- La polizia ordina: sparate a vista (1976) di Giuseppe Giulio Negri
- Gli amici di Nick Hezard (1976) di Fernando Di Leo
- La legge violenta della squadra anticrimine (1976) di Stelvio Massi
- Poliziotti violenti (1976) di Michele Massimo Tarantini
- Roma: l'altra faccia della violenza (1976) di Marino Girolami
- Quelli della calibro 38 (1976) di Massimo Dallamano
- Napoli violenta (1976) di Umberto Lenzi
- Il grande racket (1976) di Enzo G.Castellari
- Paura in città (1976) di Giuseppe Rosati
- Il trucido e lo sbirro (1976) di Umberto Lenzi
- Liberi armati pericolosi (1976) di Romolo Guerrieri
- Con la rabbia agli occhi (1976) di Antonio Margheriti
- Mark colpisce ancora (1976) di Stelvio Massi
- I padroni della città (1976) di Fernando Di Leo
- Italia a mano armata (1976) di Marino Girolami
- Genova a mano armata (1976) di Mario Lanfranchi
- Il conto è chiuso (1976) di Stelvio Massi
- I violenti di Roma bene (1976) di Segri-Ferrara (Sergio Grieco-Massimo Felisatti)
- I ragazzi della Roma violenta (1976) di Renato Savino
- L'unica legge in cui credo (1976) di Claudio Giorgi
- Una Magnum Special per Tony Saitta (1976) di Alberto De Martino
- Come cani arrabbiati (1976) di Mario Imperoli
- Gli esecutori (1976) di Maurizio Lucidi
- Pronto ad uccidere (1976) di Franco Prosperi
- L'ultima volta (1976) di Aldo Lado
- Sangue di sbirro (1976) di Alfonso Brescia
- Il cinico, l'infame, il violento (1977) di Umberto Lenzi
- Napoli spara! (1977) di Mario Caiano
- La banda del trucido (1977) di Stelvio Massi
- Il prefetto di ferro (1977) di Pasquale Squitieri
- Quelli dell'antirapina: 4 minuti per 4 miliardi (1977) di Gianni Siragusa
- Polizia selvaggia (1977) di Guido Zurli
- Napoli si ribella (1977) di Michele Massimo Tarantini
- La polizia è sconfitta (1977) di Domenico Paolella
- Poliziotto sprint (1977) di Stelvio Massi
- La via della droga (1977) di Enzo G.Castellari
- La banda del gobbo (1977) di Umberto Lenzi
- La malavita attacca... la polizia risponde! (1977) di Mario Caiano
- Torino violenta (1977) di Carlo Ausino
- La belva col mitra (1977) di Sergio Grieco
- La banda Vallanzasca (1977) di Mario Bianchi
- Goodbye & Amen (1977) di Damiano Damiani
- Quel pomeriggio maledetto (1977) di Mario Siciliano
- Canne mozze (1977) di Mario Imperoli
- Ritornano quelli della calibro 38 (1977) di Giuseppe Vari
- La bravata (1977) di Roberto Bianchi Montero
- L'avvocato della mala (1977) di Alberto Marras
- Io ho paura (1977) di Damiano Damiani
- Dove volano i corvi d'argento (1977) di Piero Livi
- No alla violenza (1977) di Tano Cimarosa
- Onore e guapparia (1977) di Tiziano Longo
- Operazione Kappa: sparate a vista (1977) di Luigi Petrini
- I gabbiani volano basso (1977) di Giorgio Cristallini
- Corleone (1978) di Pasquale Squitieri
- Milano... difendersi o morire (1978) di Gianni Martucci
- Poliziotto senza paura (1978) di Stelvio Massi
- Diamanti sporchi di sangue (1978) di Fernando Di Leo
- Indagine su un delitto perfetto (1978) di Giuseppe Rosati
- L'ultimo guappo (1978) di Alfonso Brescia
- Napoli... i 5 della squadra speciale (1978) di Mario Bianchi
- Sono stato un agente C.I.A. (1978) di Romolo Guerrieri
- Provincia violenta (1978) di Mario Bianchi
- Il commissario Verrazzano (1978) di Franco Prosperi
- Napoli... serenata calibro 9 (1978) di Alfonso Brescia
- Il commissario di ferro (1978) di Stelvio Massi
- Un poliziotto scomodo (1978) di Stelvio Massi
- Il braccio violento della mala (1978) di Sergio Garrone
- L'arma (1978) di Pasquale Squitieri
- Non sparate sui bambini (1978) di Gianni Crea (conosciuto anche con il titolo Squadra antisequestro)
- Quando i picciotti sgarrano (1978) di Romolo Cappadonia (distribuito solo in Sicilia)
- Porci con la P.38 (1978) di Gianfranco Pagani
- Bersaglio altezza uomo (1979) di Guido Zurli
- Il mammasantissima (1979) di Alfonso Brescia
- Un uomo in ginocchio (1979) di Damiano Damiani
- Da Corleone a Brooklyn (1979) di Umberto Lenzi
- Gardenia, il giustiziere della mala (1979) di Domenico Paolella
- Napoli storia d'amore e di vendetta (1979) di Mario Bianchi
- I guappi non si toccano (1979) di Mario Bianchi
- I contrabbandieri di Santa Lucia (1979) di Alfonso Brescia
- Sbirro, la tua legge è lenta... la mia no! (1979) di Stelvio Massi
- Napoli... la camorra sfida, la città risponde (1979) di Alfonso Brescia
- Torino centrale del vizio (1979) di Renato Polselli e Bruno Vani (conosciuto anche con il titolo Ora per ora, attimo per attimo)
- Tony, l'altra faccia della Torino violenta (1980) di Carlo Ausino
- La tua vita per mio figlio (1980) di Alfonso Brescia
- L'avvertimento (1980) di Damiano Damiani
- La pagella (1980) di Ninì Grassia
- Il giorno del Cobra (1980) di Enzo G. Castellari
- Luca il contrabbandiere (1980) di Lucio Fulci
- Il bandito dagli occhi azzurri (1980) di Alfredo Giannetti
- Mafia una legge che non perdona (1980 di Roberto Girometti
- Poliziotto solitudine e rabbia (1980) di Stelvio Massi
- Cappotto di legno (1981) di Gianni Manera
- Napoli, Palermo, New York il triangolo della camorra (1981) di Alfonso Brescia
- Uomini di parola (1981) di Tano Cimarosa
- Avvoltoi sulla città (1981) di Gianni Siragusa (uscito solo all'estero)
Poliziotteschi comici
- L'altra faccia del padrino (1973) di Franco Prosperi
- Piedone lo sbirro (1973) di Steno
- Tutti figli di Mammasantissima (1973) di Alfio Caltabiano
- Piedino il questurino (1974) di Franco Lo Cascio
- La poliziotta (1974) di Steno
- Piedone a Hong Kong (1975) di Bruno Corbucci
- Colpo in canna (1975) di Fernando Di Leo
- La mafia mi fa un baffo (1975) di Riccardo Garrone
- Squadra antiscippo (1976) di Bruno Corbucci
- Squadra antifurto (1976) di Bruno Corbucci
- Squadra antitruffa (1977) di Bruno Corbucci
- Piedone l'africano (1978) di Steno
- Squadra antimafia (1978) di Bruno Corbucci
- Squadra antigangsters (1979) di Bruno Corbucci
- Assassinio sul Tevere (1979) di Bruno Corbucci
- Delitto a Porta Romana (1980) di Bruno Corbucci
- Piedone d'Egitto (1980) di Steno
- Delitto al ristorante cinese (1981) di Bruno Corbucci
- Delitto sull'autostrada (1982) di Bruno Corbucci
- Delitto in Formula Uno (1984) di Bruno Corbucci
- Delitto al Blue Gay (1984) di Bruno Corbucci
Note
- ^ Valeria Gandus. Cine Revival: i B-Movie italiani degli anni settanta «Panorama.it», 4 ottobre 2004
Bibliografia
- Daniele Magni e Silvio Giobbio "Ancora più... Cinici infami e violenti - Dizionario dei film polizieschi italiani anni '70", Bloodbuster Edizioni, 2010, ISBN 978-88-902087-4-4
- Roberto Curti, "Italia odia. Il cinema poliziesco italiano", Edizioni Lindau, 2006, ISBN 88-7180-586-0
- Giovanni Buttafava, "Procedure sveltite", in "Il Patalogo Due. Annuario 1980 dello spettacolo, Volume secondo - Cinema e televisione"*, Ubulibri/Electa, 1980
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Il poliziottesco dal sito della Rai
- Pollanet Squad - Sito sul poliziottesco
- Claudio Fabretti, Rock in Onda: Italia a mano armata (MP3), su ondarock.it, Radio Città Aperta, 17 gennaio 2014. parte 1 parte 2