MacOS: differenze tra le versioni

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Disambiguazione – "macOS" rimanda qui. Se stai cercando il precedente sistema operativo per Apple Macintosh, vedi Mac OS.
macOS
sistema operativo
Logo
Logo
Scrivania di OS X 10.10 Yosemite
SviluppatoreApple
FamigliaBSD
Release iniziale10.0 (24 marzo 2001)
Release corrente10.12 beta (13 giugno 2016)
Tipo di kernelKernel ibrido (XNU basato su kernel Mach e FreeBSD)
Piattaforme supportatePowerPC (fino a Mac OS X 10.5), EM64T (fino a Mac OS X 10.6), X86-64 (attuale)
Metodo di aggiornamentoMac App Store
Tipo licenzaSoftware proprietario
LicenzaProprietaria (Apple Public Source License e Apple EULA)
Stadio di sviluppoin produzione
PredecessoreMac OS 9.2.2
Sito webwww.apple.com/it/osx/

macOS ( pronunciato in inglese come /mæk oʊ ɛs/) precedentemente noto come OS X (/oʊ ɛs tɛn/) e ancora prima come come Mac OS X (/mæk oʊ ɛs tɛn/)[1] è il sistema operativo sviluppato da Apple per i computer Macintosh, nato nel 2001 per combinare le note caratteristiche dell'interfaccia utente dell'originario Mac OS con l'architettura di un sistema operativo di derivazione UNIX[2] della famiglia BSD[3].

Nonostante il nome utilizzato fino alla versione 10.7.5, Mac OS X è un'altra versione rispetto a Mac OS nato nel 1984 con i primi computer Apple: venne completamente riscritto ed è di fatto un sistema operativo differente, di tipo UNIX certificato IEEE[4] compatibile al 100% con lo standard POSIX.

Mac OS X è un sistema operativo proprietario.[5] Solo dove diversamente indicato (come per lo strato del sistema basato su Darwin che è rilasciato sotto la licenza libera Apple Public Source License) sono presenti dei software che sono liberi (software libero) o open source.[6]

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Mac OS X.

Verso la metà degli anni novanta, Apple si trovava a fare i conti con un sistema operativo, il Mac OS, che aveva raggiunto i suoi limiti strutturali di sviluppo. L'architettura a multitasking cooperativo era ormai un tecnologia sorpassata e quindi nel 1994 decise di avviare il progetto Copland, con lo scopo di creare un nuovo sistema operativo moderno e libero dalle limitazioni tecniche del precedente Mac OS. Il progetto fallì nel 1996 per motivazioni tecniche e di politica interna (alcune migliorie di Copland vennero integrate nel Mac OS 8 rilasciato nel 1997). Apple decise quindi di tentare un'altra via, acquistando un sistema operativo esterno e adattandolo all'architettura Macintosh.

I vertici dell'Apple sondarono il mercato alla ricerca del nuovo sistema operativo e dopo una travagliata trattativa prima con Be Incorporated e poi con NeXT alla fine decisero di optare per OpenStep. Acquisirono dunque la NeXT, un'altra compagnia fondata da Steve Jobs dopo le sue dimissioni dalle Apple del 1986.

Dopo il fallimento del progetto del computer fatto per funzionare in simbiosi col NeXTSTEP, esso era stato convertito per molte altre piattaforme durante i primi anni novanta. Non divenne mai popolare per via degli alti costi delle licenze (in particolare le licenze per gli sviluppatori erano molto costose e quindi scoraggiavano la maggior parte dei programmatori); NeXT giustificava l'alto prezzo delle licenze affermando che agli alti costi erano legati anche un'alta qualità del software, ma questa giustificazione non convinse il mercato. Successivamente NeXT fece evolvere NeXTSTEP in OpenStep, una tecnologia che separava il livello applicativo da quello della gestione dell'hardware demandandolo a un sistema operativo sottostante; con questa tecnologia si poteva far funzionare un applicativo Open Step su molte piattaforme con minime modifiche. Durante quegli anni anche altre compagnie software si stavano muovendo nel campo della programmazione a oggetti. In particolare società come IBM, Apple e Microsoft stavano studiando e realizzando nuovi sistemi operativi e i relativi programmi di sviluppo orientati agli oggetti (anche se alcune iniziative fallirono, come ad esempio il progetto Taligent).

I piani di sviluppo originali prevedevano la realizzazione di un nuovo sistema operativo basato sulle librerie OpenStep in cui i programmi scritti per i precedenti Mac OS sarebbero stati eseguiti da un emulatore che li avrebbe separati dal nuovo sistema operativo. Il nuovo sistema operativo aveva il nome in codice di Rhapsody, e doveva essere disponibile per la fine del 1998.

I manager Apple si aspettavano che gli sviluppatori portassero i loro programmi sulla nuova piattaforma basata sulle librerie OpenStep, dato che queste consentivano uno sviluppo più flessibile, elegante e veloce delle applicazioni. La maggior parte degli sviluppatori tuttavia non aderì: la piattaforma Macintosh appariva al termine della sua vita e gli sviluppatori non volevano dedicare molto tempo e denaro allo sviluppo di programmi per una piattaforma che stava morendo.

I piani cambiarono radicalmente nel 1999, quando Steve Jobs, nel frattempo ritornato a capo dell'azienda, durante il Worldwide Developers Conference (conferenza degli sviluppatori Macintosh) annunciò l'abbandono del progetto Rhapsody. Al suo posto gli sviluppatori Apple avrebbero realizzato una versione moderna del Mac OS chiamato Mac OS X (X stava per decimo, pronunciato "ten" all'inglese), che avrebbe preso il meglio dei due precedenti sistemi. Da Rhapsody sarebbero arrivati il kernel e i servizi principali, l'ambiente POSIX e OpenStep, che avrebbe preso il nuovo nome Cocoa. Per semplificare l'adozione del nuovo sistema da parte degli sviluppatori sarebbe stato sviluppato Carbon, una riscrittura per il nuovo sistema delle vecchie API del Mac OS; il più alcune tecnologie importanti nate su Mac OS sarebbero state portate nel nuovo sistema (QuickTime, AppleEvents, Applescript, ColorSync e altro ancora). I cambiamenti annunciati furono accolti con favore dagli sviluppatori.

Durante lo sviluppo di OS X, gli strati più bassi del sistema operativo, composti dal kernel XNU e dallo strato BSD, vennero riorganizzati e ridistribuiti con una licenza Open source, la Apple Public Source License. Il pacchetto completo si chiama Darwin. Darwin fornisce un sistema operativo molto stabile, solido ed efficiente, anche paragonato agli altri sistemi operativi di derivazione Unix, sebbene non sia molto diffuso al di fuori della comunità Macintosh. Un'altra modifica sostanziale rispetto a OpenStep è l'abbandono del motore grafico basato sul linguaggio PostScript in favore di un motore grafico senza licenze chiamato Quartz basato su PDF. Durante la fase finale di sviluppo il linguaggio Java divenne uno scottante argomento di discussione e, vista l'attenzione dedicata al linguaggio dagli sviluppatori e dai media, si cercò di rendere la piattaforma Macintosh lo strumento ideale per lo sviluppo delle applicazioni in Java, includendo nelle API di Cocoa il supporto diretto del linguaggio Java (originariamente l'unico modo per utilizzare le API OpenStep era tramite il linguaggio di programmazione Objective C, una versione a oggetti del C evolutasi parallelamente al C++, ma che non ha raggiunto sufficiente notorietà e diffusione).

La prima versione del Mac OS X venne presentata nel 2001. Di seguito gli aggiornamenti si sono susseguiti con una cadenza quasi semestrale. Col raggiungimento della maturità del sistema, Apple decise di allungarne i cicli di sviluppo, così da mantenere la piattaforma di sviluppo più stabile, e con Mac OS X Snow Leopard venne abbandonato il supporto ai processori PowerPC, ma le applicazioni scritte su questa base potevano comunque essere utilizzate grazie a un emulatore chiamato Rosetta (rimosso successivamente in OS X Lion).

A Lion è seguita la release la 10.8, nome in codice OS X Mountain Lion, disponibile per tutti i Macintosh con processore Intel.

Il 2 giugno 2014 durante il WWDC Apple ha annunciato la nuova versione di OS X, la 10.10 denominata Yosemite la cui beta per gli sviluppatori è stata rilasciata la stessa sera. Yosemite aggiunge molte novità tra cui: Chiamate, Messaggi, un nuova grafica in stile Flat (iOS 7) e molte altre. Per la prima volta con questa versione è stata rilasciata la versione beta anche al primo milioni di utenti non sviluppatori che hanno aderito al progetto OS X Public Beta.

L'8 giugno 2015 durante il WWDC Apple ha annunciato la nuova versione di OS X, la 10.11 denominata El Capitan, la cui beta per gli sviluppatori è stata rilasciata la stessa sera. Una delle modifiche principali a livello di sistema è l'introduzione della tecnologia Metal, che consente di migliorare la gestione della grafica, ottimizzando l'interazione tra la CPU principale e il processore grafico. Secondo Apple, questa tecnologia consente un incremento della velocità di rendering fino al 50% e un aumento di efficienza fino al 40%.[7]

Nel corso del WWDC 2016 è stato annunciata la nuova edizione del sistema operativo che assume la denominazione di macOS Sierra. Tra le novità presentate nel corso della conferenza figurano la presenza di Siri e la possibilità di liberare spazio sul disco eliminando automaticamente i duplicati e trasferendo i file meno utilizzati su Mac, oltre alla funzionalità di condividere gli appunti da iPad e iPhone direttamente sul desktop.

Descrizione

Mac OS X include tutte le più comuni utility e shell di comando UNIX, una completa macchina Java implementata nativamente,[8] nonché i principali linguaggi di scripting come Perl, PHP, tcl, Ruby e Python, ed è certificato da The Open Group come conforme allo standard UNIX 03,[9][10] dal suo rilascio 10.5 in poi.

Mac OS X è stato creato combinando:

  • Darwin, un sistema operativo libero e completo sviluppato da Apple Computer, della famiglia Open source BSD, derivato da Unix, con kernel XNU basato sul microkernel Mach, ispirato e ibridato al kernel del sistema operativo FreeBSD con ampie porzioni di codice NetBSD;[11]
  • una serie di I/O kit, Frameworks, un set di librerie ottimizzate che facilitano il porting del codice UNIX e alcuni set di API (carbon e cocoa), sviluppate da NEXTStep e Apple Computer;
  • un'interfaccia grafica (GUI), chiamata Aqua, sviluppata da Apple Computer;

Il sistema operativo ha avuto il suo primo rilascio commerciale nel 2001.

È implementato per processori PowerPC G3, PowerPC G4 e PowerPC G5 prodotti da IBM e Motorola (ora Freescale Semiconductor), per processori Intel (probabilmente su tutti i processori con istruzioni SSE2), e per processori ARM Cortex.

Mac OS X manteneva transitoriamente, fino al rilascio della versione Leopard per PowerPC, una retrocompatibilità quasi assoluta con le applicazioni Macintosh anche molto datate grazie alla caratteristica di poter caricare, all'occorrenza, il Mac OS Classic in una macchina virtuale, all'interno di un apposito task isolato e chiuso dal resto del sistema. Inoltre le API Carbon hanno consentito una veloce conversione di molti applicativi da Mac OS 9 a Mac OS X dando modo di completare la transizione.

Una tecnologia simile chiamata Rosetta viene utilizzata per permettere l'utilizzo delle applicazioni compilate per processori PowerPC su macchine Intel (viene installata in automatico e gratuitamente se e quando necessario). L'eredità del NeXTSTEP è ancora presente, si nota anche dal fatto che molte primitive iniziano con la sigla "NS" (contrazione di NEXTStep). Le API NEXTStep/OpenStep sono state integrate nel sistema operativo nelle API Cocoa.

Mac OS X è in grado di eseguire direttamente molti programmi per BSD e GNU/Linux attraverso la compilazione dei sorgenti (make) e, in alcuni casi, tramite il ricorso alla gestione grafica via Apple X11, presente di serie nel sistema operativo anche se normalmente non utilizzato dalle applicazioni per OS X che utilizzano nativamente il motore grafico Quartz.

Esistono vari progetti che provvedono a rendere disponibili molti binari precompilati (packages): ciòe evita all'utente di dover configurare e compilare i sorgenti (ports), un'operazione non sempre agevole, dato che solitamente viene eseguita da riga di comando (terminal). bI più famosi sono il progetto Fink e il progetto DarwinPorts.

La versione 10.3 è la prima che include Apple X11, la versione Apple del gestore grafico X11 per applicazioni Unix, fornito come componente opzionale dall'installazione standard. Apple X11 si basa sul progetto XFree86 versione 4.3 e X11R6.6 e fornisce un gestore grafico integrato col Mac OS X, dato che condivide lo stesso aspetto delle finestre, utilizza la tecnologia Quartz per il disegno dell'interfaccia grafica e si avvantaggia dell'accelerazione OpenGL. Esempi di applicazioni per Mac OS X che utilizzano server X11 sono OpenOffice.org per Mac e Gimp per Mac. Il supporto a X11 è stato dismesso con la versione OS X Mountain Lion.

Caratteristiche significative

  • Usa il Portable Document Format (PDF) come base per il motore grafico Quartz
  • OpenGL e Metal vengono utilizzati per la gestione e il ridisegno della grafica tridimensionale
  • Icone a 16 milioni di colori, scalate con continuità (fino a un massimo di 128×128 pixel, con Mac OS X 10.5 il limite è stato portato a 512×512 e con Mac OS X 10.7 a 1024×1024)
  • Utilizzo di ombre attorno alle finestre e agli elementi isolati per fornire un senso di profondità
  • Correttore ortografico incluso in tutte le finestre editabili e altri servizi derivati dalla tecnologia NeXT
  • Antialiasing su tutti gli elementi dell'interfaccia grafica
  • Nuovi elementi dell'interfaccia come le finestre non-modali (finestre di dialogo collegate alle finestre principali, utilizzate per fornire una chiara indicazione visuale della provenienza delle finestre)
  • Riquadri sovrapponibili (l'organizzazione delle finestre può parzialmente sovrapporsi se è utile)
  • Supporto del gestore colori ColorSync integrato nel motore grafico (per stampa e multimedia a livello professionale)
  • OpenGL (dalla versione 10.2) gestore di finestre nello schermo con accelerazione hardware. La tecnologia viene chiamata Quartz Extreme
  • Exposé (dalla versione 10.3) tramite la pressione di un tasto mostra tutte le finestre miniaturizzandole sullo schermo
  • Uso pervasivo dell'Unicode all'interno del sistema operativo
  • Architettura a strati per le localizzazioni, in modo da separare il codice dai messaggi di testo da localizzare
  • FileVault (dalla versione 10.3) utilizzato per cifrare e decifrare in modo trasparente la cartella principale dell'utente con Advanced Encryption Standard (AES) con chiave a 128-bit
  • Dashboard (dalla versione 10.4) supporto di mini applicazioni richiamabili con la pressione di un tasto
  • Spotlight (dalla versione 10.4) tecnologia di ricerca integrata nel sistema operativo che indicizza file e messaggi per una ricerca istantanea nell'hard disk
  • Automator (dalla versione 10.4) un applicativo creato per programmare graficamente operazioni ripetitive
  • Time Machine (dalla versione 10.5) un sistema di backup incrementale automatico
  • Boot Camp (dalla versione 10.5) un applicativo creato per facilitare l'installazione di Windows sui Mac con CPU Intel
  • Spaces (dalla versione 10.5) un applicativo in grado di moltiplicare virtualmente i desktop
  • OpenCL (dalla versione 10.6) sfruttamento dell'acceleratore grafico hardware (schede grafiche) per computazione in compiti diversi dal rendering video, utilizzando le Gpu come coprocessori matematici
  • Grand Central Dispatch (GCD) (dalla versione 10.6) sfruttamento dei multiprocessori e/o multicore a ogni livello di scalabilità, regolando in modo dinamico i thread multipli a vantaggio del multitasking e reattività del sistema

Requisiti

  • Mac PowerPC

Questi Mac, a seconda del modello hardware, hanno montato dal Mac OS X iniziale vers. 10.0 fino al 10.5.

Mac OS X 10.2 Jaguar requisiti
Processore PowerPC G3, G4, G5 (almeno 233 MHz).
Memoria 128 megabyte (Raccomandata 256/512 MB)
Spazio libero su disco -
Altro -
Mac OS X 10.3 Panther requisiti
Processore Qualunque PowerPC a partire dal G3 (in computer Blue & White o iBook)
Memoria almeno 512 MB di RAM fisica
Spazio libero su disco almeno 5 GB di spazio libero su hard disk
(7 GB se si installano anche gli strumenti di sviluppo Xcode)
Altro lettore DVD per l'installazione, *XPostFacto open source utility
Mac OS X 10.4 Tiger requisiti
Processore qualunque PowerPC a partire dal G3 (in computer con porte FireWire)
Memoria almeno 512 MB di RAM fisica
Spazio libero su disco almeno 5 GB di spazio libero su hard disk
(7 GB se si installano anche gli strumenti di sviluppo Xcode)
Altro lettore DVD Dual Layer per l'installazione
Mac OS X 10.5 Leopard requisiti
Processore Qualunque PowerPC a partire dal G4
Memoria almeno 1 GB di RAM fisica
Spazio libero su disco almeno 9 GB di spazio libero su hard disk
Altro lettore DVD Dual Layer per l'installazione
  • Mac Intel

Questi Mac, a seconda del modello hardware, hanno montato dal Mac OS X vers. 10.4.4 (non in vendita) fino al 10.10.

Mac OS X 10.6 Snow Leopard requisiti minimi
Processore Intel
Memoria almeno 1 Gb di RAM fisica
Spazio libero su disco almeno 5 GB di spazio libero su hard disk
(7 GB se si installano anche gli strumenti di sviluppo Xcode)
Altro lettore DVD Dual Layer per l'installazione
Mac OS X 10.7 Lion requisiti minimi
Processore Intel Core 2 Duo
Memoria almeno 2 GB di RAM fisica
Spazio libero su disco almeno 5 GB di spazio libero su hard disk
(7 GB se si installano anche gli strumenti di sviluppo Xcode)
Altro connessione a Internet: Mac OS X 10.7 è installabile
attraverso il Mac App Store.
OS X 10.8 Mountain Lion requisiti minimi
Processore Intel Core 2 Duo
Memoria almeno 2 GB di RAM fisica
Spazio libero su disco almeno 8 GB di spazio libero su hard disk
Altro connessione a Internet: OS X 10.8 è installabile
attraverso il Mac App Store.
OS X 10.9 Mavericks requisiti minimi
Processore Intel Core 2 Duo (>=1,4 GHz)
Memoria 2GB di RAM
Spazio libero su disco 8GB di disco fisso
GPU 64MB di memoria RAM per la GPU
Altro connessione a Internet: OS X 10.9 è installabile
attraverso il Mac App Store.
OS X 10.10 Yosemite requisiti minimi
Mac Mac (metà 2007 o più recente)

MacBook (fine 2008 in alluminio, inizio 2009 o più recente)

MacBook Pro (metà/fine 2007 o più recente)

MacBook Air (fine 2008 o più recente)

Mac mini (inizio 2009 o più recente)

Mac Pro (inizio 2008 o più recente)

Xserve (inizio 2009)

Memoria 2GB di memoria
Spazio libero su disco 8GB di spazio di libero su disco
Altro connessione a Internet: OS X 10.10 è installabile
attraverso il Mac App Store.
OS X El Capitan requisiti minimi
Mac tutti i modelli compatibili con OS X Yosemite
Memoria 2GB di memoria
Spazio libero su disco 8,8GB di spazio libero su disco
Altro connessione a Internet: OS X 10.11 è installabile
attraverso il Mac App Store.

Nomi in codice

Tutti i nomi in codice utilizzati per i rilasci ufficiali di Mac OS X fino al 2012 sono derivati da quelli di Felidi o "grandi felini", mentre dal 2013 prendono il nome di località californiane.

La versione 10.0 si chiamava Cheetah (Ghepardo), la 10.1 Puma, la 10.2 Jaguar (Giaguaro), la 10.3 Panther (Pantera), la 10.4 Tiger (Tigre), la 10.5 Leopard (Leopardo), la 10.6 Snow Leopard (Leopardo delle nevi), la 10.7 Lion (Leone), la 10.8 Mountain Lion (Leone di montagna, più comunemente conosciuto come Puma). Uniche eccezioni alla linea di felini fino al 2012 sono state la release a "uso interno" e mai rilasciata pubblicamente, Mac OS X v.0 (corrispondente al Mac OS X Server 1.0), che aveva nome in codice Kodiak (un orso).

A partire da 10.2 Jaguar, Apple decise di utilizzare i nomi in codice anche come nomi commerciali del Mac OS X. Nel gennaio 2003 Apple registrò come marchi registrati Tiger (Tigre, usato per la versione 10.4), Leopard (Leopardo, usato per la versione 10.5), Lynx (Lince, attualmente non usato) e Cougar (Coguaro, attualmente non usato). I brand names Lynx e Cougar, in precedenza registrati, furono lasciati decadere, pertanto si ipotizzò che per i successivi rilasci, la linea di felini venisse abbandonata, per lasciare il passo a una nuova riscrittura della parte desktop iOS oriented del sistema con relativo nuovo brand name di diversa natura.

Curiosamente, molti nomi delle varie versioni di OS X del sistema operativo sono identici ai nomi dei cloni Mac venduti nel 1997 da Shaye Mac Clones Compatible Systems e bloccati da Apple nel 1998, sollevando ipotesi su come sia sorta l'idea dei felini negli ambiti Apple.[12]

Dalla versione OS X 10.9 Mavericks, distribuita al WWDC 2013, Apple ha basato i nuovi nomi su località simbolo della California;[13] difatti Mavericks si riferisce a uno spot californiano per la pratica del surf, così come OS X 10.10 Yosemite, distribuito al WWDC 2014, si riferisce al famoso parco nazionale. Allo stesso modo anche la versione OS X 10.11 El Capitan, distribuita al WWDC 2015, prende il nome da una montagna situato all'interno del parco Yosemite.

Dalla versione 10.12 (denominata "Sierra" in onore delle montagne del Sierra Nevada), presentata al WWDC 2016, il nome del S. O. cambia da OS X a macOS, seguendo la lineup degli altri sistemi operativi di casa Apple quali iOS, watchOS e tvOS. Novità più importante di questa release è l'introduzione di Siri su Mac

Versioni

Kodiak

Rilascio a uso interno, non pubblico, 16 marzo 1999

  • Transizione NEXTStep / Darwin OS
  • Conosciuto unicamente come Mac OS X, nome in codice Kodiak
  • Sviluppo della versione iniziale Mac OS X Server 1.0 (fino alla versione 1.2v3)

Beta

Rilasci Developers Previews a uso degli sviluppatori

Public Beta

Lo stesso argomento in dettaglio: Mac OS X Public Beta.

Mac OS X Public Beta, rilasciato il 13 settembre 2000.

Mac OS X 10.0

Lo stesso argomento in dettaglio: Mac OS X 10.0 Cheetah.

Il 24 marzo 2001, Apple presenta Mac OS X versione 10.0. Viene elogiato per la sua stabilità e relativa completezza (considerando che era una completa riscrittura del sistema operativo) ma viene anche criticato per la lentezza e per la mancanza di alcune caratteristiche presenti nella precedente versione, come per esempio la masterizzazione dei CD o DVD. Molte persone (incluso Steve Jobs) lo considerano un'ottima beta ma non un vero sistema operativo.

Mac OS X 10.1

Lo stesso argomento in dettaglio: Mac OS X 10.1 Puma.

Nel settembre del 2001 viene rilasciato l'aggiornamento gratuito a 10.1 che migliora la velocità e colma le principali lacune come l'impossibilità di masterizzare e la mancanza di un lettore di DVD.

Mac OS X 10.2

Lo stesso argomento in dettaglio: Mac OS X 10.2 Jaguar.

Nel 2002, Apple presenta Jaguar, la versione 10.2 di Mac OS X che apporta notevoli miglioramenti alla velocità, introduce un nuovo motore grafico e apporta più di 150 migliorie al sistema operativo. La versione 10.2 è la prima a sopportare solo macchine dotate delle New World ROM (Questo è vero in parte in quanto il 10.2 si installa con successo anche sui PowerBook G3 con ROM ibride e non ancora interamente New World)

Mac OS X 10.3

Lo stesso argomento in dettaglio: Mac OS X 10.3 Panther.

Mac OS X 10.3 Panther, viene presentato il 24 ottobre, 2003, apporta molte nuove funzionalità al sistema operativo, modifica l'interfaccia grafica Aqua introducendo un tema "metallizzato" e incrementa ulteriormente la velocità del sistema, a tal punto da essere considerato il primo OS della filosofia X.

  • Aggiornato il Finder con il nuovo tema metallico e aggiunta la funzione di ricerca rapida
  • Exposé, il nuovo metodo di organizzazione delle finestre
  • Cambio Utente Rapido, un tecnologia che consente di loggare un altro utente rimanendo connessi
  • iChat AV software di videoconferenza
  • Velocizzazione del motore di disegno dei file PDF e incremento della velocità del lettore di sistema
  • Supporto diretto dei Fax
  • Notevole miglioramento della compatibilità con reti Windows
  • FileVault: tecnologia di cifratura e decifratura delle cartelle utenti in tempo reale
  • Incremento di velocità dell'intero sistema e supporto dei G5

Mac OS X 10.4

Lo stesso argomento in dettaglio: Mac OS X 10.4 Tiger.

Mac OS X 10.4 Tiger viene presentato il 29 aprile 2005. Tiger include oltre 200 migliorie e un migliore supporto dell'architettura a 64 bit dei processori PowerPC G5.

Con l'inizio della transizione di Apple verso l'uso di CPU Intel, a partire dalla versione 10.4.4, Tiger viene ricompilato per le supportare entrambe le architetture PPC e Intel. I nuovi Mac utilizzano processori sviluppati da Intel, sono in grado di far funzionare Windows anche grazie al software Boot Camp distribuito gratuitamente in versione beta a tempo e che sarà integrato in Mac OS X 10.5.

  • Spotlight: Ricerca rapida anche dentro i file
  • Dashboard: Accessori per compiti comuni accessibili con un click
  • Automator: Automatizza i compiti ripetitivi programmando il computer in modo grafico
  • 64-bit supporto della gestione a 64 bit per i G5
  • Safari RSS
  • QuickTime 7 e supporto al nuovo codec video H.264 e all'alta definizione
  • Videoconferenze con più utenti in contemporanea su iChat e supporto del codec H.264
  • Core Image: tecnologia per la realizzazione di effetti video in tempo reale
  • Core Audio: tecnologia per il supporto di audio a 64 bit
  • Accelerazione via hardware delle primitive grafiche Quartz
  • Esteso il supporto dei formato PDF, compresa la cifratura a 40 bit
  • Supporto a Xgrid
  • La versione di Tiger inclusa nei Mac prodotti dal 2006 possedeva anche Front Row

Mac OS X 10.5

Lo stesso argomento in dettaglio: Mac OS X 10.5 Leopard.

La prima beta per gli sviluppatori è stata rilasciata durante il Worldwide Developers Conference del 7 agosto 2006. È commercializzato a partire dal 26 ottobre 2007.[14] Leopard, inoltre, ha ricevuto la certificazione Open Brand UNIX 03 in quanto conforme alle specifiche SUSv3 e POSIX 1003.1 per API, utility shell e thread C.[15] È parzialmente 64-bit, e può eseguire applicazioni 32-bit in modo nativo. Leopard 10.5 è il primo sistema operativo di Apple a supportare ufficialmente sui Mac con CPU Intel il boot nativo di Windows XP e Vista tramite una funzione chiamata Boot camp che era stata disponibile precedentemente in versione beta a tempo con Tiger.

Mac OS X 10.6

Lo stesso argomento in dettaglio: Mac OS X 10.6 Snow Leopard.

Apple ha annunciato alla WWDC 2008 l'uscita della nuova versione di Mac OS X chiamata Snow Leopard. Il rilascio ufficiale è avvenuto il 28 agosto 2009.[16] A detta di Apple, dopo l'introduzione di così tante novità con Mac OS X Leopard, la cosa migliore da fare è "prendersi una pausa" e "cambiare obiettivi". Ciò significa che Snow Leopard sarà incentrato soprattutto sull'ottimizzazione di ciò che c'è già.

Le novità principali sono la riscrittura dell'OS per renderlo completamente a 64 bit, pur mantenendo ta compatibilità per i processori a 32 bit quali gli Intel Core Solo/Core Duo (presenti nei primi Macintosh basati su Intel), un più evoluto supporto multicore e l'eliminazione del codice PowerPC (di conseguenza non sarà compatibile con i Mac G4 e G5, dopo l'eliminazione del codice G3 da Leopard). QuickTime X che supporta svariati tipi di codec audio/video, l'upload diretto di video su YouTube, la registrazione video del proprio schermo, possibilità di tagliare spezzoni di video grazie al video editor.

Il sistema operativo include alcune tecnologie atte a meglio sfruttare i processori multicore e le moderne schede grafiche che vengono vendute con i computer attuali.

Mac OS X 10.7

Lo stesso argomento in dettaglio: Mac OS X 10.7 Lion.

Lion è stato presentato il 20 ottobre 2010 durante il keynot Back to the Mac a San Francisco. Il 24 febbraio 2011 è stata inviata agli sviluppatori la pima developer preview di OS X 10.7. Il 1º luglio 2011 è stata resa accessibile agli svilappatori la Golden Master, ultimo stadio di sviluppo del sistema operativo. L'aggiornamento è stato reso disponibile sul Mac App Store il 20 luglio 2011, con un peso di 3,49 GB. Poche settimane dopo, apple ha messo in vendita alcune Pendrive USB per poter installare il sistema operativo senza passare attraverso lo store.

Come novità ci sono:

  • Mission Control: una nuova organizzazione delle finestre che unisce Spaces a Exposè
  • Abbandono di Rosetta (emulazione di software per architettura PowerPC) e di Front Row
  • Nuovi gesti multitouch ispirati a iOS
  • Applicazioni a tutto schermo
  • Mac App Store nativo (già disponibile per Snow Leopard con l'aggiornamento 10.6.7)
  • LaunchPad: una sorta di Springboard in stile iPad su Mac, per trovare velocemente tutte le app e con la possibilità di creare cartelle
  • Riprendi (Resume): ora OS X salva il lavoro automaticamente prima di spegnere il Mac e lo riavvia dopo il successivo avvio di sistema, inclusa la disposizione delle cartelle
  • AirDrop: condivisione dei file via Wi-Fi con i Mac nelle vicinanze senza alcun tipo di configurazione
  • L'applicazione Mail è stata completamente ridisegnata
  • Abbandono di iSync (software per sincronizzare dispositivi mobili che non fossero iPod o iPhone)
  • Altre nuove funzioni.

OS X 10.8

Lo stesso argomento in dettaglio: OS X 10.8 Mountain Lion.

Con questa nuova major release, il sistema perde il sostantivo distintivo "Mac" e si chiama semplicemente "OS X". Con questo aggiornamento Apple ha affermato di essere la compagnia con i software più comunicativi fra loro ovvero iOS e Mac OS X. La prima "Developer Preview" di OS X 10.8 Mountain Lion è stato inviata agli sviluppatori il 16 febbraio 2012. Integra alcune caratteristiche viste antecedentemente in iOS 5. La versione definitiva è stata rilasciate al pubblico il 25 luglio 2012 tramite il Mac App Store.

Novità:

  • Migliore integrazione di iCloud
  • iMessage
  • Promemoria
  • Note
  • Centro Notifiche
  • Condivisione fogli
  • Integrazione con Twitter
  • Game Center
  • AirPlay Mirroring
  • Gatekeeper
  • Dettatura vocale (in italiano dalla versione 10.8.2)
  • Integazione con Facebook (dalla versione 10.8.2)
  • Altre 200 nuove funzioni

OS X 10.9

Lo stesso argomento in dettaglio: OS X 10.9 Mavericks.

È stato presentato il 10 giugno 2013 durante il WWDC 2013, ed è stato rilasciato al pubblico il 22 ottobre, sotto forma di upgrade gratuito dal Mac App Store. È stato il secondo sistema operativo Apple il cui aggiornamento è stato offerto gratuitamente agli utenti e anche per questo motivo è stato installato dal 51% degli utenti nel primo anno (fonte WWDC del 2/6/2014). Mavericks è una località al largo della costa nord della California famosa per le sue onde da surf.

Novità:

OS X 10.10

Lo stesso argomento in dettaglio: OS X 10.10 Yosemite.

È stato presentato il 2 giugno 2014 durante il WWDC 2014, reso disponibile al download per gli sviluppatori la sera stessa e rilasciato al pubblico il 16 ottobre 2014. Yosemite è un parco della California. Con questo sistema operativo viene introdotto un nuovo design più pulito e con effetti traslucidi. Introdotto il Centro Notifiche con possibilità di visualizzare notifiche e widget. Spotlight è stato migliorato, ora cerca risultati su Wikipedia e introdotta una nuova grafica con una barra grande al centro. Migliorato Safari e aggiornata Mail con l'aggiunta di Markup, editing istantaneo per foto direttamente sull'app. Aggiunto iCloud Drive, nuovo servizio per lo storage di file sincronizzato con iCloud e con tutti i dispositivi apple. Aggiunta la linea Continuity, i Mac, gli iPad e gli iPod Touch possono inviare SMS tramite la rete dell'iPhone; lo stesso succede per le chiamate. Aggiunta la funzionalità Handoff, una funzione che permette agli utenti di modificare documenti aperti su un Mac anche su iPad in tempo reale.

OS X 10.11

Lo stesso argomento in dettaglio: OS X 10.11 El Capitan.

OS X El Capitan è la dodicesima versione del sistema operativo OS X di Apple. È stato presentato ufficialmente al pubblico da Craig Federighi l'8 giugno 2015 a San Francisco, durante l'Apple WWDC. La nuova versione è stata rilasciata il 30 settembre 2015.

Una delle modifiche principali a livello di sistema è l'introduzione della tecnologia Metal, che consente di migliorare la gestione della grafica, ottimizzando l'interazione tra la CPU principale e il processore grafico. Secondo Apple, questa tecnologia consente un incremento della velocità di rendering fino al 50% e un aumento di efficienza fino al 40%. Un'altra funzionalità di sistema nuova è il supporto della modalità split view, che visualizza affiancate a schermo intero due applicazioni in esecuzione a scelta, con la possibilità di ritornare in qualsiasi momento alla modalità di visualizzazione ordinaria della Scrivania.

Sono state introdotte anche delle migliorie alla ricerca sul sistema tramite Spotlight, con un potenziamento degli algoritmi di ricerca e con la possibilità di eseguire ricerche anche usando frasi in linguaggio naturale, e all'utility Mission Control per l'organizzazione del desktop.

Per quanto riguarda le applicazioni fornite col sistema, al client di posta Mail sono state aggiunte il supporto delle schede (tab), una gestione migliorata della modalità a schermo intero, un potenziamento del sistema di completamento automatico del testo e il supporto di nuovi comandi gestuali. Il browser Safari supporta una nuova modalità aggiuntiva di gestione dei siti preferiti, con il meccanismo del pinning; la possibilità di silenziare l'audio a livello del singolo tab di visualizzazione; un'interazione migliorata con Apple TV per lo streaming di contenuti video direttamente da web. Sono state potenziate inoltre altre applicazioni come Note, Foto e Mappe, con l'aggiunta a quest'ultima dei dati relativi alle reti di trasporto pubbliche.

Per le versioni di sistema in lingua cinese e giapponese, sono state introdotte nuove famiglie di caratteri e, per la lingua giapponese, dei miglioramenti al metodo di scrittura.

Per quanto riguarda gli strumenti di sviluppo, il sistema estende il supporto alla codifica di applicazioni tramite il linguaggio Swift 2.

macOS Sierra

Lo stesso argomento in dettaglio: macOS Sierra.

Nel corso del WWDC 2016 è stato annunciata la nuova edizione del sistema operativo che assume la denominazione di macOS Sierra. Tra le novità presentate nel corso della conferenza figurano la presenza di Siri e la possibilità di liberare spazio sul disco eliminando automaticamente i duplicati e trasferendo i file meno utilizzati su Mac, oltre alla funzionalità di condividere gli appunti da iPad e iPhone direttamente sul desktop.

Comparazione delle versioni di OS X

Versione Nome in codice Ultima release Data di rilascio Piattaforme supportate Note
Kodiak Kodiak - 16 marzo 1999 PowerPC Solo a uso interno, mai rilasciata al pubblico
Beta Beta Public Beta 13 settembre 2000 Rilasciato solo a uso degli sviluppatori
Mac OS X 10.0 Cheetah 10.0.4 24 marzo 2001 PowerPC È la prima versione ufficiale del sistema operativo a base UNIX sviluppato da Apple per i computer Macintosh
Mac OS X 10.1 Puma 10.1.5 25 settembre 2001
Mac OS X 10.2 Jaguar 10.2.8 18 settembre 2002 Il sistema operativo è stato ben accolto dagli utenti Macintosh che lo hanno definito un grande passo nel campo della stabilità e della velocità in generale
Mac OS X 10.3 Panther 10.3.9 24 ottobre 2003 Mac OS X Panther richiede una New World ROM quindi alcuni vecchi Mac (come il Power Macintosh G3 e il “Wall Street” PowerBook G3) sono impossibilitati a eseguire Panther di default
Mac OS X 10.4 Tiger 10.4.11 29 aprile 2005 PowerPC

Intel

Apple ha dichiarato che il sistema operativo ha oltre duecento nuove caratteristiche e migliorie rispetto alla precedente versione
Mac OS X 10.5 Leopard 10.5.8 26 ottobre 2007 Apple ha dichiarato di aver venduto due milioni di copie del sistema operativo in meno di quattro giorni superando ampiamente il precedente record di vendite del Mac OS X 10.4 e rendendo Leopard il sistema operativo di maggior successo prodotto da Apple. Il 15 gennaio la società ha comunicato di aver venduto cinque milioni di copie del sistema operativo, raggiungendo quindi il 19% dei Macintosh sul mercato
Mac OS X 10.6 Snow Leopard 10.6.8 28 agosto 2009 Intel IA-32

Intel x86-64

Questa versione del sistema operativo non è focalizzata sull'introduzione di nuove funzionalità, ma piuttosto sul miglioramento delle prestazioni, dell'efficienza e nella riduzione dello spazio occupato su disco. Molte applicazioni fornite con il sistema sono state riscritte per sfruttare al meglio l'hardware moderno. Sono stati creati anche nuovi framework, come OpenCL che consente agli sviluppatori di sfruttare la scheda grafica nelle loro applicazioni. Inoltre, Snow Leopard si può installare solo su computer Macintosh con processore Intel, pur consentendo, tramite Rosetta, l'esecuzione di applicazioni compilate per i processori PowerPC
Mac OS X 10.7 Lion 10.7.5 20 luglio 2011 Intel x86-64 A partire da Lion vengono abbandonate alcune tecnologie di OS X (Front Row e Rosetta) e non sono più installati di default il plugin Adobe Flash e il Java Runtime Environment
OS X 10.8 Mountain Lion 10.8.5 25 luglio 2012 Così come lo fu Snow Leopard con Leopard, questa versione del sistema operativo non è focalizzata sull'introduzione di nuove funzionalità, ma piuttosto sul miglioramento delle prestazioni e dell'efficienza. L'installazione prevede computer Mac prodotti dal 2008.
OS X 10.9 Mavericks 10.9.5 22 ottobre 2013 È stato il primo sistema operativo desktop Apple al cui aggiornamento è stato offerto gratuitamente agli utenti e anche per questo motivo è stato installato dal 51% degli utenti nel primo anno
OS X 10.10 Yosemite 10.10.5 16 ottobre 2014 Adotta un nuova interfaccia grafica piatta ispirata a quella adottata da iOS 7, migliora l'integrazione con iOS con nuove funzioni e presenta diverse altre miglioria, come quelle al Finder, a Spotlight, al Centro Notifiche a Messaggi, a Safari e a Mail. In più, introduce le funzioni Handoff, iCloud Drive e Continuity per la connessione istantanea tra tutti i dispositivi Apple
OS X 10.11 El Capitan 10.11 30 settembre 2015 La novità maggiore è rappresentata dall'uso del motore grafico Metal, che consente di migliorare la gestione della grafica, aumentando la velocità di rendering fino al 50%. In più, introduce la funzione Split view. Miglioramenti generali alle applicazioni, come Mappe, Foto e Note e migliore interazione con gli altri prodotti Apple (Apple TV).

Vulnerabilità

Tradizionalmente considerato uno dei sistemi operativi meno vulnerabili da attacchi malevoli e virus assieme a Red Hat Enterprise Linux[17], Mac OS X non può comunque essere considerato al sicuro da attacchi informatici, da assalti di hacker-cracker o da installazione di codice malevolo, benché la maggior parte della falle di sicurezza individuate e corrette nel corso del tempo non riguardassero in realtà il sistema operativo ma altre applicazioni.[18]

Nell'edizione 2007 del Pwn2Own, una coppia di hacker (Dino Dai Zovi e Shane Macaulay) riuscì a sfruttare una vulnerabilità dello JavaScript per perforare il sistema. Nell'edizione 2008 fu portato con successo un altro attacco, sfruttando una falla di un componente Open del browser di default Safari.

Nel 2010 la società Secunia, azienda specializzata nell'analisi e scoperta di vulnerabilità software, riporta la maggiore vulnerabilità dei software Apple rispetto a tutti gli altri concorrenti, la quale risulta essere comunque tra le società con più vulnerabilità già a partire dal 2005.[19]

Nel 2011 emergono le prime indiscrezioni circa Mac Defender, un malware mascherato da antivirus che gira su MAC OS X.

Le vulnerabilità sono diventate critiche nel 2012 con il diffondersi del malware Flashback[20], seguito a breve dal malware Sab.Pub; la società kaspersky Lab, ha evidenziato come Apple sia impreparata e indietro rispetto alla concorrenza per la risposta al malware[21]. Le critiche sono state mosse anche per la gestione delle password, in quanto alcune di esse vengono salvate in chiaro (senza crittografia)[22].

Nel 2014 una vulnerabilità riguardante la crittografia SSL ha lasciato per circa un mese gli utenti non adeguatamente protetti, in particolar modo i loro dati sensibili[23].

Diffusione

Al WWDC 2014, Apple annuncia che il numero di utenti Mac ha superato quota 80 milioni.[24]

A gennaio 2016 Apple detiene, con OS X, il 4,99% del mercato, risultando il quarto sistema operativo più diffuso al mondo.[25] La quota sale all'8,94% e al secondo posto dopo Windows se si considerano solo i sistemi operativi desktop,[26] e supera il 15,38% limitando la statistica agli Stati Uniti.[27]

Derivazioni

Mac OS X Server

Lo stesso argomento in dettaglio: Mac OS X Server.

Esiste una versione di Mac OS X ottimizzata per l'uso sui server, identica alla versione desktop eccetto per la presenza del BSD Subsystem (altrimenti opzionale nella versione Client) e per l'inclusione di una serie di pannelli, controlli e programmi, ovvero interfacce end user, atti alla gestione dei diversi servizi di rete comunque inclusi nel sistema operativo. I principali servizi comprendono la gestione di server mail, il gestore di reti SMB Samba, il gestore del server LDAP e un configuratore del server DNS, nonché una serie di utilità per il controllo e/o configurazione dei daemon di rete o locali.

La versione ottimizzata Server esiste sin dal rilascio interno iniziale del primo Mac OS X v.0 corrispondente al Mac OS X Server 1.0. Poi segue parallelamente a ogni susseguente rilascio l'update corrispondente con la stessa denominazione in codice e cifra identificativa del Mac OS X Client. A partire da OS X 10.7 Lion, Mac OS X Server viene unificata con la release client del sistema, confluendo nello stesso prodotto.

iOS

Lo stesso argomento in dettaglio: iOS.

Per i dispositivi mobili, Apple ha introdotto una versione ad hoc del sistema operativo OS X chiamata iOS, implementando integralmente tutta la struttura e servizi con la variante di una nuova interfaccia grafica touch oriented e alcuni script che automatizzano e/o limitano alcuni aspetti del suo funzionamento.

Lingue

OS X è disponibile nelle seguenti lingue:

Curiosità

È esistito un sistema operativo libero denominato Pear OS rappresentato dal logo della pera morsicata e che si prefiggeva di essere una distribuzione Linux graficamente simile a Mac OS X. Pear OS era basato su Ubuntu ed è stato creato dal francese David Tavares[28]. All'inizio del 2014 il progetto Pear OS è stato chiuso dal suo creatore[29], e i sorgenti sono confluiti nel nuovo progetto Clementine OS[30].

Note

  1. ^ Dalla versione 10.8.0 prende il nome di OS X e dalla 10.12.0 macOS.
  2. ^ (EN) Mac OS X for UNIX Users (PDF), su images.apple.com, Apple Inc.. URL consultato il 10 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2009).
  3. ^ (EN) Welcome to www.bsd.org!, su bsd.org. URL consultato l'8 luglio 2014.
  4. ^ Ieee Posix certificazioni ufficiali, su get.posixcertified.ieee.org. [collegamento interrotto]
  5. ^ (EN) Software License Agreement for Mac OS X, su store.apple.com. URL consultato l'8 luglio 2014.
  6. ^ (EN) Apple Open Source, su opensource.apple.com. URL consultato l'8 luglio 2014.
  7. ^ Apple, a giugno la Wwdc: iOS 10, MacOs e possibili sorprese, su Repubblica.it. URL consultato il 25 aprile 2016.
  8. ^ (EN) Apple developers java faq, su developer.apple.com. [collegamento interrotto]
  9. ^ Core le fondamenta, su apple.com (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2009).
    «nota 1 a piè di pagina»
  10. ^ Mac Os X certificato ufficialmente com sistema Unix, su macitynet.it, Macity, 2 agosto 2007.
  11. ^ (EN) Products based on NetBSD, su netbsd.org. URL consultato l'8 luglio 2014.
  12. ^ (EN) Shaye Mac Clones (Shaye MacOS-Compatibles), su everymac.com. URL consultato l'8 luglio 2014.
  13. ^ WWDC '13: Apple shifts Mac OS X brand with debut of 'Mavericks' | ZDNet, su ZDNet. URL consultato il 3 novembre 2015.
  14. ^ Apple annuncia Leopard: Arriva il 26 ottobre, su tevac.com, Tevac.it, 16 ottobre 2007. URL consultato il 16 ottobre 2007. [collegamento interrotto]
  15. ^ (EN) Certificazione UNIX 03 a Mac OS X 10.5, su opengroup.org. URL consultato l'8 luglio 2014.
  16. ^ Snow Leopard debutta sui Mac il 28 agosto, su zeusnews.it, ZEUS News, 24 agosto 2009. URL consultato l'8 luglio 2014.
  17. ^ Sistemi operativi, ecco chi vince la classifica delle vulnerabilità - TechWEEKeurope
  18. ^ Apple in cima alla classifica dei software con più vulnerabilità | Hardware Upgrade
  19. ^ (EN) Secunia Half Year Report 2010 (PDF), su secunia.com. URL consultato l'8 luglio 2014.
  20. ^ Flashback in calo, ma critiche in aumento, su webnews.it, Webnews, 12 aprile 2012. URL consultato l'8 luglio 2014.
  21. ^ Kaspersky Lab: Apple impreparata sulla sicurezza, futuro allarme malware, su pianetatech.it, Pianeta Tech, 27 aprile 2012. URL consultato l'8 luglio 2014.
  22. ^ Apple svela le password in chiaro, su punto-informatico.it, Punto Informatico. URL consultato l'8 luglio 2014.
    «C'è un problema nell'aggiornamento OSX 10.7.3: la tecnologia FileVault di prima generazione dimentica di cifrare le chiavi di amministratore»
  23. ^ (EN) Vulnerability Summary for CVE-2014-1266, su web.nvd.nist.gov, National Vulnerabilty Database, 22 febbraio 2014. URL consultato il 18 gennaio 2016.
  24. ^ (EN) Mac Installed Base, su aaplinvestors.net, AAPL Investors.net, 2014. URL consultato il 18 gennaio 2016.
  25. ^ (EN) Top 8 Desktop, Mobile & Tablet Operating Systems on Jan 2016, su gs.statcounter.com, StatCounter.com. URL consultato il 18 gennaio 2016.
  26. ^ (EN) Top 7 Desktop OSs on Jan 2016, su gs.statcounter.com, StatCounter. URL consultato il 18 gennaio 2016.
  27. ^ (EN) Top 7 Desktop OSs in the US on Jan 2016, su gs.statcounter.com, StatCounter.com. URL consultato il 18 gennaio 2016.
  28. ^ Pear OS, su linux.wikia.com. URL consultato l'8 luglio 2014.
  29. ^ Pear OS Chiude, già rimossi i link per il download
  30. ^ Clementine OS, la rinascita di Pear OS

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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