Associazione Sportiva Bari 1951-1952: differenze tra le versioni
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Nella stagione 1951-1952, per effetto della nuova riforma dei campionati ideata dal presidente della [[FIGC]] [[Ottorino Barassi]] (che prese da lui il nome di "[[lodo Barassi]]") e pubblicata il 28 |
Nella stagione 1951-1952, per effetto della nuova riforma dei campionati ideata dal presidente della [[FIGC]] [[Ottorino Barassi]] (che prese da lui il nome di "[[lodo Barassi]]") e pubblicata il 28 giugno 1951, per ogni girone della Serie C (categoria in cui era retrocesso il Bari nella [[Serie B 1950-1951|stagione precedente]]) la prima classificata non sarà automaticamente promossa in [[Serie B|cadetteria]], mentre dalla quinta classificata in giù le formazioni saranno tutte retrocesse nella nuova "[[IV Serie]]" (la riforma operò praticamente una trasformazione della [[Serie C|terza serie]] a girone unico, introducendo fra questa e la [[Promozione (calcio)|Promozione]] regionale la IV Serie, che fu una competizione semi-professionistica; le prime classificate di ogni girone disputarono un girone finale per la promozione, mentre le quarte giocarono un "girone-salvezza"). |
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Versione delle 00:52, 21 nov 2015
Template:Stagione squadra di calcio Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti l'Associazione Sportiva Bari nelle competizioni ufficiali della stagione 1951-1952.
Stagione
Le vicissitudini societarie e il lodo Barassi
Nell'estate del 1951 il commendator Tommaso Annoscia, deciso ad abbandonare definitivamente il mondo del Calcio, intavola con il senatore romano Renato Angiolillo trattative per la vendita dell'A.S. Bari;[1] l'accordo fallisce a causa dalle ripetute indecisioni dei proprietari del pacchetto azionario biancorosso (sicché Angiolillo, stanco, rifiutò di continuare a trattare)[1]. Don Tommaso e i suoi soci abbandonano quindi l'azienda calcistica,[1] che il Comune di Bari mette in commissariamento per evitare la scomparsa del Bari Calcio (non avendo presentato nessun altro offerte d'acquisto)[1] e nominando un consiglio direttivo presieduto dal commissario straordinario Florenzo Brattelli, avvocato, presidente del Circolo della Vela di Bari.[1]
Nella stagione 1951-1952, per effetto della nuova riforma dei campionati ideata dal presidente della FIGC Ottorino Barassi (che prese da lui il nome di "lodo Barassi") e pubblicata il 28 giugno 1951, per ogni girone della Serie C (categoria in cui era retrocesso il Bari nella stagione precedente) la prima classificata non sarà automaticamente promossa in cadetteria, mentre dalla quinta classificata in giù le formazioni saranno tutte retrocesse nella nuova "IV Serie" (la riforma operò praticamente una trasformazione della terza serie a girone unico, introducendo fra questa e la Promozione regionale la IV Serie, che fu una competizione semi-professionistica; le prime classificate di ogni girone disputarono un girone finale per la promozione, mentre le quarte giocarono un "girone-salvezza").
Il campionato
Brattelli, inesperto nella gestione di una società calcistica e circondato da pochi collaboratori,[1] deve badare sia al saldo dei debiti verso l'amministrazione precedente che al rinnovo dei contratti di diversi atleti della rosa;[1] sia pure agevolato da alcuni club e atleti con cui tratta (anche per i pagamenti e per gli ingaggi) rinfoltisce i quadri della formazione biancorossa.[1] A grande richiesta dei tifosi torna Vincenzo Orlando,[1] vanno via Paolo Giammarco (che negli ultimi anni non ha giocato con continuità, causa problemi fisici)[1] e Josef Fabian; l'allenatore Raffaele Costantino viene confermato.[1]
I galletti ottengono nelle prime nove giornate 5 vittorie e 4 pareggi, per poi subire due sconfitte consecutive, la prima a Cosenza e la seconda in casa, 1-2 nel derby contro il Lecce (con i due goal dei salentini viziati da fuorigioco e il rigore del possibile 2-2 fallito da Sabbatini); due giorni dopo quest'incontro (il 4 dicembre) Costantino viene esonerato (ufficialmente per motivi di salute; da questo momento l'allenatore barese chiude definitivamente i rapporti professionali con l'A.S. Bari) e sostituito dal foggiano Vincenzo Marsico.[1] Nel frattempo, nel mercato suppletivo è stato ceduto Severino Cavone. Con il tecnico dauno, fino a fine girone d'andata i biancorossi ottengono altre 4 vittorie, un pareggio (nell'ultima d'andata, 0-0 allo stadio della Vittoria con la Nissena) e una sconfitta esterna (1-0) con il Foggia, per un totale di 23 punti validi per il secondo posto del girone, a 3 lunghezze dal capolista Toma Maglie allenato da Quario.
Il girone di ritorno alterna due iniziali sconfitte consecutive di misura (1-0, rispettivamente in casa con il Benevento e a Crotone) a una serie positiva di cinque turni con un bottino di 7 punti; lo 0-1 casalingo con la Palmese penultima in classifica nell'8ª giornata di ritorno apre un periodo di alternanza fra vittorie e sconfitte (con il Bari battuto in tutti quattro i derby di calendario). La squadra è minata da vari infortuni (fra i quali quelli di Bretti e Meneghetti, due fra i più proficui marcatori stagionali biancorossi);[2] il pubblico barese, non soddisfatto dei risultati e delle prestazioni dei galletti li contesta sempre maggiormente.[2] Nella prima decade di aprile Brattelli viene squalificato dalla federazione per aver criticato pubblicamente il lodo Barassi, l'11 aprile l'intero consiglio direttivo del Bari si dimette per solidarietà all'ex commissario; diventa nuovo commissario straordinario l'avvocato Francesco Saverio Lonero (che dovrà formare una nuova dirigenza per l'anno successivo)[2]. L'andamento altalenante dei baresi fa perdere a questi le prime posizioni di classifica e a seguito dell'1-3 interno a beneficio del Foggia nella 31ª giornata (quartultima di ritorno) viene licenziato anche Marsico.[2] Con il 3-1 subìto sul campo del Marsala nella penultima giornata i biancorossi escono matematicamente anche dalla lotta per il quarto posto (perché il Molfetta quarto in classifica e quel giorno vincente a Benevento, allunga a cinque punti il vantaggio sul Bari); rimasto con 39 punti in sesta posizione nel girone dopo la sconfitta 4-2 nell'ultima giornata a Caltanissetta (con doppietta del rientrato Bretti)[2], il Bari verrà quindi piazzato in IV Serie, pochi anni dopo soprannominata "la categoria degli umili".[2]
Maglie[3]
Le divise per la stagione '51-'52 sono state le seguenti:
Organigramma societario[3]
Area direttiva
- Commissario straordinario: Florenzo Brattelli fino al 9/10 aprile 1952; poi Francesco Saverio Lonero.
Area tecnica
- Direttore tecnico: Alfredo Zallone
- Direttore Sportivo: Donato Accettura
- Allenatore: Raffaele Costantino da inizio campionato fino al 4 dicembre 1951; Vincenzo Marsico fino a fine aprile 1952. Ignota la situazione nelle ultime tre giornate (ma certamente non è stato ufficializzato alcun allenatore, anche a detta del testo "90 Bari").
- Accompagnatore: comm. Angelo Albanese
Rosa
|
Calciomercato[1]
Sessione estiva
Arrivi | |||
---|---|---|---|
R. | Nome | da | Modalità |
P | Manlio Grandi | Fiorentina | prestito[1] |
D | Alvaro Bruni | Fiorentina | definitivo |
D | Domenico Carofiglio | Benevento | definitivo (350 mila lire)[1] |
D | Ermes Medici | Lazio | definitivo[1] |
C | Guerrino Carraro | Pisa | definitivo (ingaggio 1,8 milioni di lire)[1] |
C | Giuseppe Santamato | Seregno | definitivo[1] |
A | Umberto Galetti | Lazio | definitivo[1] |
A | Franco Meneghetti | - | definitivo (ingaggio 1,5 milioni di lire)[1] |
A | Vincenzo Orlando | Livorno | definitivo |
A | Sergio Trevisan | ? | definitivo |
Partenze | |||
---|---|---|---|
R. | Nome | da | Modalità |
D | Aristide Griffith | Salernitana | definitivo |
C | Paolo Giammarco | - | svincolato[1] |
C | Elio Grani | Torino | fine prestito |
A | Giacomo Cosmano | Crotone | definitivo (350 mila lire)[1] |
A | Josef Fabian | Cannes | definitivo[1] |
Sessione autunnale (Novembre)[1]
Arrivi | |||
---|---|---|---|
R. | Nome | da | Modalità |
C | Luciano Soldat | Milan | definitivo |
C | Sergio Trevisan | ? | definitivo |
Partenze | |||
---|---|---|---|
R. | Nome | a | Modalità |
P | Antonio Cortigiano | Foggia | definitivo |
D | Adone Stellin | Toma Maglie | definitivo |
A | Severino Cavone | Palo | definitivo |
Statistiche
Statistiche di squadra
Competizione | Punti | In casa | In trasferta | Neutro | Totale | D.R. | ||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
G | V | N | P | Gf | Gs | G | V | N | P | Gf | Gs | G | V | N | P | Gf | Gs | G | V | N | P | Gf | Gs | |||
Campionato | 36 | 17 | 11 | 2 | 4 | 36 | 16 | 16 | 3 | 5 | 8 | 20 | 20 | 1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | 34 | 14 | 8 | 12 | 56 | 36 | +20 |
Statistiche dei giocatori
Giocatore | Torneo misto pugliese | |
---|---|---|
F. Achilli | 8 | 0 |
M. Brenco | 27 | 1 |
L. Bretti | 32 | 13 |
A. Bruni | 29 | 0 |
E. Canonico | 28 | 3 |
D. Carofiglio | 3 | 0 |
G. Carraro | 22 | 5 |
M. Cataldo | 4 | -? |
N. Chiricallo | 4 | 0 |
L. Filippelli | 24 | 0 |
U. Galetti | 11 | 2 |
M. Grandi | 29 | -? |
E. Medici | 32 | 0 |
A. Lo Vecchio Musti | 6 | 0 |
F. Meneghetti | 24 | 9 |
G. Mongelli | 4 | 0 |
V. Orlando | 23 | 0 |
V. Sabbatini | 21 | 2 |
G. Santamato | 2 | 0 |
L. Soldat | 9 | 1 |
S. Trevisan | 1 | 0 |
M. Voros | 29 | 18 |
Note
Bibliografia
- Gianni Antonucci, 1908-1998 90 Bari, Bari, Uniongrafica Corcelli, 1998.
- Almanacco illustrato del Calcio, Rizzoli Edizioni, 1952, p. 195.