Hugues de Payns: differenze tra le versioni

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{{Spostare|Ugo dei Pagani|Nome in lingua (vedi [[Wikipedia:Titolo della voce#Nomi stranieri]]).}}
{{Bio
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| Nome = Ugo
| Nome = Ugo
| Cognome = dei Pagani
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| PostCognome =
| PostCognome = <ref name="Troncamento">La preposizione era soventemente [[stilizzazione|stilizzata]] per [[Apocope#Troncamenti con apostrofo|troncamento]] ('''de<nowiki>'</nowiki>'''), secondo la [[grafia barocca]].</ref>
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| PreData = in [[lingua latina|latino]] '''Hugo de Paganis'''; in [[lingua francese|francese]]: '''Hugues de(s) Pay(e)ns'''<ref name="Payens">''Payns'' è una forma recente, derivata per [[contrazione]] da ''Payens'' (lett.: Pagani).</ref> {{IPA|[yɡ dəˈpɛ̃]}}
| PreData = in [[lingua latina|latino]] ''Hugo de Paganis''; in [[lingua francese|francese]] ''Hugues de Payens''<ref name = "Payens">''Payns'' è una forma recente, derivata per [[abbreviazione|contrazione]] da ''Payens'', traduzione letterale di ''Pagani''.</ref>
| Sesso = M
| Sesso = M
| LuogoNascita = Nocera
| LuogoNascita = Nocera
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| LuogoNascitaAlt = o [[Payns]]<ref name = "Payens" /><ref name = "Bio">Vedi [[#Biografia|§ Biografia]].</ref>
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| GiornoMeseMorte =
| GiornoMeseMorte =
| AnnoMorte = XII secolo
| AnnoMorte = [[1136]] ca.
| Attività = nobile
| Attività2 = cavaliere
| Attività3 = monaco
| Epoca = XI
| Epoca = XI
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| Epoca2 = XII
| Attività = cavaliere
| Attività2 = religioso
| Categorie =
| Categorie =
| Nazionalità = italiano
| Nazionalità = normanno
| PostNazionalità = o [[Francia|francese]]<ref name="Bio"/>, primo maestro<ref>Il titolo di ''Gran Maestro'' è un'invenzione della [[storiografia]] successiva.</ref> dell'[[Cavalieri templari|ordine templare]]
| PostNazionalità = o [[franchi|franco]]<ref name = "Bio" />, fondatore e primo maestro dei [[Cavalieri templari|Poveri Commilitoni di Cristo e del Tempio di Salomone]], meglio noti come [[Cavalieri templari|Cavalieri Templari]]
| Immagine = De paynes.jpg
| Immagine = Ugo dei Pagani.jpg
| DimImmagine = 200
| DimImmagine =
| Didascalia = Un ipotetico ritratto ottocentesco di Hugues de Payens, ad opera del pittore franco-tedesco [[Henri Lehmann]] (1841; [[Reggia di Versailles]], [[Parigi]])
| Didascalia = Un ritratto [[XVI secolo|cinquecentesco]] di Ugo dei Pagani ([[Emilia]]).
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== Biografia ==
== Biografia ==
La nazionalità di Hugo de Paganis è un tema controverso, in quanto è variamente indicato come [[italia]]no o [[francia|francese]], a seconda delle fonti.
La sua nazionalità è un tema controverso:
* una parte degli studiosi crede che Ugo dei Pagani fosse un [[nobiltà|nobiluomo]] [[Normanni#Normanni in Italia meridionale|normanno]] dell'[[Italia meridionale]]; nato a [[Storia di Nocera#La civitas Nuceria|Nocera]], più tardi ribattezzata [[Nocera dei Pagani]], in [[Campania]];
* un'altra ritiene fosse in realtà [[franchi|franco]]; nato a [[Payns]]<ref name = "Payens" />, in [[Champagne (provincia)|Champagne]] - in latino ''Campania'' ([[omonimia]]).


Ulteriore dibattito è sorto sul suo luogo di morte, identificato talvolta in [[Italia]] e talaltra in [[Palestina]].
=== Versione italianista ===
Secondo un consistente gruppo di araldisti e di [[storiografia|storici]], [[araldica|araldisti]] ed [[enciclopedia|enciclopedisti]] di varia nazionalità<ref name="Italianisti">Vedi [[#Studiosi che sostengono questa tesi]].</ref>, Ugo dei Pagani, [[latinizzazione|latinizzato]] in Hugo de Paganis, appartenne ad una potente famiglia [[normanni|normanna]]<ref name="Casata">Vedi [[Pagano (famiglia)]].</ref>, da cui la città [[Campania|campana]] di [[Storia di Nocera#Nocera dei Pagani|Nocera dei Pagani]] avrebbe preso, secoli dopo la morte di Ugo, il nome.
A loro sostegno, nel [[1967]], lo storico Alfredo Gradilone ha pubblicato il testo di una lettera (trascritta dal [[lingua latina|latino]]), che Ugo dei Pagani avrebbe scritto nel [[1103]] da [[Gerusalemme]] allo zio, il [[nobile]] Leonardo Amarelli di [[Rossano (Italia)|Rossano]], per comunicargli la morte del cugino e compagno d'armi [[Alessandro Amarelli|Alessandro]], figlio di questi.<ref name="Amarelli">Leonardo Amarelli, di [[Rossano]], aveva sposato Ippolita dei Pagani, sorella di Pagano, da cui aveva avuto due figli: Alessandro e Anzoise.</ref>
Un passo della suddetta lettera, poi ripresa da Domenico Rotundo nel [[1983]], recita: {{Citazione|Ho scritto a mio padre in Nocera che mi faccia gratia venire a Rossano per consolare V.S. et a Madama Zia Hippolita [...]|<ref group="B." name="Gradilone"/><ref group="B." name="Rotundo 1983"/>
}}
Un'ulteriore indagine, portata avanti dal professor Mario Moiraghi, ha confermato tali tesi nei saggi ''L'italiano che fondò i Templari - Hugo de Paganis: cavaliere di Campania'' ([[2005]])<ref group="B." name="Moiraghi 2005"/> e ''Hugo de Paganis - Le prove della sua origine'' ([[2013]])<ref group="B." name="Moiraghi 2013"/>.<br />
Nel [[2012]], infine, il già citato Rotundo ed il ricercatore Gian Paolo Candido, mettendo insieme le [[#Bibliografia|fonti precedenti]], hanno ricostruito la genealogia della [[Pagano (famiglia)|famiglia Pagano]], spaziando dal [[1020]] al [[1627]]<ref group="B." name="Rotundo 2012"/>.


Si ritiene infatti che è Ugo dei Pagani sia una delle figure più danneggiate dalla ''[[damnatio memoriae]]'' che colpì l'[[cavalieri templari#Caduta e soppressione|ordine templare]] nel [[XIV secolo]].
Secondo questa versione dei fatti, Ugo, nato a Nocera da [[Pagano dei Pagani|Pagano]] ed Emma, esarebbe cresciuto tra Nocera e [[Forenza]] (di cui suo padre era feudatario), per poi arruolarsi con il cugino [[Alessandro Amarelli|Alessandro]]<ref name="Amarelli"/> nell'esercito normanno degli [[Altavilla]] (capitanato all'epoca da [[Boemondo I d'Antiochia|Boemondo]], [[Tancredi d'Altavilla|Tancredi]] e [[Riccardo di Salerno|Riccardo]]), partecipando alla [[prima crociata]]. Dopo la [[Assedio di Gerusalemme (1099)|presa di Gerusalemme]] ([[1099]]) e la morte di [[Goffredo di Buglione]] ([[1100]]), Ugo ed Alessandro, insieme ad altri otto nobili cavalieri (ognuno dei quali aveva al suo seguito tra i 20 e i 50 soldati semplici), chiesero ed ottennero da re [[Baldovino I di Gerusalemme|Baldovino I]] di poter formare un corpo di guardia, con l'obiettivo di proteggere i pellegrini cristiani dalle scorribande di predoni del deserto, stanziati lungo il [[Giordano (fiume)|fiume Giordano]]. Nel [[1103]] Alessandro, di pattuglia con 25 suoi soldati ed alcuni servitori, cadde in un'imboscata e - nonostante la vittoria sui nemici - morì pochi giorni dopo per le ferite riportate. Nella lettera di condoglianze scritta a suo zio Leonardo, Ugo riferirà, tra l'altro, di aver chiesto a suo padre «in Nocera» di far visita al suddetto zio e di volergli far visita lui stesso al più presto.<ref group="B." Name="Gradilone"/><ref group="B." Name="Rotundo 1983"/><ref group="B." name="Moiraghi 2005"/> In effetti, nel [[1105]] Ugo fu in Italia, portando con sé le ossa di san Giona, un monaco dell'ordine di [[Saba Archimandrita|san Saba]] vissuto nel [[VII secolo]] e molto venerato in [[Palestina]], tuttora conservate in un altare della [[cattedrale di San Prisco]] di Nocera.


=== Legami con l'Italia ===
I cavalieri, ridotti a nove per la prematura morte di Alessandro, tra il [[1118]] e il [[1119]] chiesero ed ottennero da re [[Baldovino II di Gerusalemme|Baldovino II]] di poter trasferire il proprio quartier generale nella [[moschea al-Aqsa]], all'epoca ritenuta un resto del [[tempio di Salomone]], e si iniziarono ad uno stile di vita [[Ordini religiosi cavallereschi|monastico-cavalleresco]], divenendo noti come ''[[cavalieri templari|pauperes commilitones Christi templique Salomonis]]'' (ovvero: poveri commilitoni di Cristo e del tempio di Salomone). La [[confraternita]], forte dell'appoggio di [[Bernardo di Chiaravalle|san Bernardo]], fu poi ufficializzata con il [[concilio di Troyes]] del [[1129]].
{{Vedi anche|Normanni#Normanni in Italia meridionale}}
[[File:Gelasii II Vitam.GIF|thumb|{{Citazione|[...] il confratello italiano Ugo dei Pagani, dalla città di [[Storia di Nocera#La civitas Nuceria|Nocera]], vicino [[Salerno]].|<ref group = "B." Name = "Gaetani" />}}
Una pagina dai diari sulla vita di [[Papa Gelasio II|Gelasio II]], pontefice tra il [[1118]] e il [[1119]].]]
Secondo vari [[storiografia|storici]], [[araldica|araldisti]] ed [[enciclopedia|enciclopedisti]], Ugo dei Pagani apparteneva infatti alla casata [[normanni|normanna]] dei [[Pagano (famiglia)|Pagano]], [[Signore (titolo nobiliare)|signori]] di [[Forenza]] e [[Patrizio (titolo)|patrizi]] di [[Storia di Nocera#La civitas Nuceria|Nocera]] - la città [[Campania|campana]] che avrebbe preso, secoli dopo, il nome di [[Storia di Nocera#Nocera dei Pagani|Nocera dei Pagani]].

Ugo, nato da Pagano ed Emma, sarebbe cresciuto tra Nocera e Forenza, per poi arruolarsi con il cugino Alessandro Amarelli<ref name = "Amarelli">Leonardo Amarelli di [[Rossano (Italia)|Rossano]] aveva sposato Ippolita dei Pagani, sorella di Pagano, da cui aveva avuto due figli: Alessandro e Anzoise.</ref> nell'esercito normanno degli [[Altavilla]] (capitanato all'epoca da [[Boemondo I d'Antiochia|Boemondo]], [[Tancredi d'Altavilla|Tancredi]] e [[Riccardo di Salerno|Riccardo]]), partecipando alla [[prima crociata]]. Dopo la [[Assedio di Gerusalemme (1099)|presa di Gerusalemme]] ([[1099]]) e la morte di [[Goffredo di Buglione]] ([[1100]]), Ugo ed Alessandro, insieme ad altri otto nobili cavalieri (ognuno dei quali aveva al suo seguito tra i 20 e i 50 soldati semplici<ref name = "Cavalieri">Vedi [[Cavalieri templari#Il sistema templare|Cavalieri templari § Il sistema templare]].</ref>), chiesero ed ottennero da re [[Baldovino I di Gerusalemme|Baldovino I]] di poter formare un corpo di guardia, con l'obiettivo di proteggere i pellegrini cristiani dalle scorribande di predoni del deserto, stanziati lungo il [[Giordano (fiume)|fiume Giordano]]. Nel [[1103]] Alessandro, di pattuglia con 25 suoi soldati ed alcuni servitori, cadde in un'imboscata e - nonostante la vittoria sui nemici - morì pochi giorni dopo per le ferite riportate. Nella lettera di condoglianze scritta a suo zio Leonardo ([[#Lettera Amarelli|§]]), Ugo riferirà, tra l'altro, di aver chiesto a suo padre «in Nocera» di far visita al suddetto zio e di volergli far visita lui stesso al più presto.<ref group = "B." Name = "Gradilone" /><ref group = "B." Name = "Rotundo 1983" /><ref group = "B." name = "Moiraghi 2005" />

In effetti, nel [[1105]] Ugo fu in Italia, portando con sé le ossa di san Giona, un monaco dell'ordine di [[Saba Archimandrita|san Saba]] vissuto nel [[VII secolo]] e molto venerato in [[Palestina]], tuttora conservate in un altare della [[Cattedrale di San Prisco (Nocera Inferiore)|cattedrale di San Prisco]] di Nocera.

[[File:Baldwin II ceeding the Temple of Salomon to Hugues de Payens and Gaudefroy de Saint-Homer.jpg|thumb|Baldovino II cede il Tempio di Salomone ad Ugo dei Pagani e [[Goffredo di Sant'Omero]].<br />
([[Guglielmo di Tiro]], ''[[Historia rerum in partibus transmarinis gestarum]]'').]]
I cavalieri, ridotti a nove per la prematura morte di Alessandro, tra il [[1118]] e il [[1119]] chiesero ed ottennero da re [[Baldovino II di Gerusalemme|Baldovino II]] di poter trasferire il proprio quartier generale nella [[moschea al-Aqsa]], all'epoca ritenuta un resto del [[tempio di Salomone]], e si iniziarono ad uno stile di vita [[Ordini religiosi cavallereschi|monastico-cavalleresco]], divenendo noti come ''[[cavalieri templari|pauperes commilitones Christi templique Salomonis]]'' (ovvero: poveri commilitoni di Cristo e del tempio di Salomone). La [[Confraternita (Chiesa cattolica)|confraternita]], forte dell'appoggio di [[Bernardo di Chiaravalle|san Bernardo]], fu poi ufficializzata con il [[concilio di Troyes]] del [[1129]].


Nel [[1136]] le fonti su Ugo diventano molto più oscure; lasciò la guida dalla confraternita a [[Robert de Craon]] e probabilmente tornò in Italia, cadendo nell'anonimato.<br />
Nel [[1136]] le fonti su Ugo diventano molto più oscure; lasciò la guida dalla confraternita a [[Robert de Craon]] e probabilmente tornò in Italia, cadendo nell'anonimato.<br />
Giacerebbe nella [[Chiesa di San Giacomo (Ferrara)|chiesetta di San Giacomo]], a [[Ferrara]], fatta costruire da un suo parente.<ref group="B." Name="Guarini"/><ref group="B." name="Moiraghi 2005"/>
Giacerebbe nella [[Chiesa di San Giacomo (Ferrara)|chiesetta di San Giacomo]], a [[Ferrara]], fatta costruire da un suo parente.<ref group = "B." Name = "Guarini" /><ref group = "B." name = "Capone">{{cita|1 = Capone & al.|3 = Capone|titolo = Guida all'Italia dei templari}}.</ref><ref group = "B." name = "Moiraghi 2005" />

==== Lettera Amarelli ====
La ''lettera Amarelli'' è una lettera che Ugo dei Pagani avrebbe scritto nel [[1103]] da [[Gerusalemme]] allo zio, il [[nobiltà|nobile]] Leonardo Amarelli di [[Rossano (Italia)|Rossano]], per comunicargli la morte del cugino e compagno d'armi Alessandro, figlio di questi.<ref name = "Amarelli" />

Un suo passo recita:
{{Citazione
|Ho scritto a mio padre a Nocera di farmi il piacere di venire a Rossano per consolare vostra signoria e madama zia Ippolita [...]
|
|Ho scritto à mio padre in Nocera che mi facci gratia venire a Russano per consolare vostra Signoria et à Madamma Zia Hippolita [...]
|lingua = {{abbr|IT|italiano}} medievale
}}

La trascrizione italiana medievale, antecedente il 1469, fu poi vagliata nel 1617 da un [[notaio]], che ne certificò la conformità all'originale latina (all'epoca ancora integra).
{{Citazione
|Io notaio Giovanni Bernardino Frecentesio [...] certifico che la presente è copia estratta da una lettera in cartapecora in forma latina, con l'impressione di un sigillo posto in calce a tergo, a me esibita da Cornelio Amarelli, dei nobili della Città di Rossano [...], con la quale concorda [...].<br />
Chiamato a testimoniare, feci la presente dichiarazione e la firmai, a Napoli, il 4 di agosto del 1617.
|
|''Fidem facio ego notarius Joannes Berardinus Frecentesius de Neap. In Curia Julij Cesaris Guadagni Regie Curie Notarij p.ntem copiam fuisse extractam a quadam litera in cartamembrana descripta latine Impressione sigilli in pede suprascritto a tergo mihi exibita a Cornelio Amarelli Nobilium Civitatis Rossani Regni huius ipsius exibente de facta coll.onem concordat com mihi tamen semper salua.''<br />
''Et in fidem rogatus pr.tem feci et signavi Neap. Die quarta Aug.ti 1617.''
|lingua = la
}}

In tempi più recenti, la lettera è stata oggetto di studio da parte di vari ricercatori, che ne hanno sostenuto l'affidabilità.<ref group = "B." name = "Gradilone" /><ref group = "B." name = "Rotundo 1983" /><ref group = "B." name = "Moiraghi 2005" />


==== Studiosi che sostengono questa tesi ====
==== Letteratura ====
Si annoverano, fra i tanti:
Si annoverano, fra i tanti sostenitori di questa tesi:
{{Colonne}}
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* [[Carlo Sigonio]]<ref group = "B." Name = "Sigonio">{{cita|1 = Sigonio|3 = Sigonio|titolo = Historiarum de regno Italiae}}.</ref>
* Bernardo Giustinian
* [[Carlo Sigonio]]<ref group="B." Name="Sigonio">{{cita|1=Sigonio|3=Sigonio|titolo=Historiarum de regno Italiae}}.</ref>
* Heinrich Pantaleon<ref group = "B." Name = "Pantaleon">{{cita|1 = Pantaleon|3 = Pantaleon|titolo = Militaris ordinis Johannitarum, Rhodiorum aut Melitensium equitum historia}}.</ref>
* Heinrich Pantaleon<ref group="B." Name="Pantaleon">{{cita|1=Pantaleon|3=Pantaleon|titolo=Militaris ordinis Johannitarum, Rhodiorum aut Melitensium equitum historia}}.</ref>
* Scipione Mazzella<ref group = "B." Name = "Mazzella">{{cita|1 = Mazzella|3 = Mazzella|titolo = Le vite dei re di Napoli: con le loro effigie dal naturale}}.</ref>
* Scipione Mazzella<ref group="B." Name="Mazzella">{{cita|1=Mazzella|3=Mazzella|titolo=Le vite dei re di Napoli: con le loro effigie dal naturale}}.</ref>
* Filiberto Campanile<ref group = "B." Name = "Campanile">{{cita|1 = Campanile|3 = Campanile|titolo = L'armi, overo le insegne dei nobili}}.</ref>
* Filiberto Campanile<ref group="B." Name="Campanile">{{cita|1=Campanile|3=Campanile|titolo=L'armi, overo le insegne dei nobili}}.</ref>
* [[Marco Antonio Guarini]]<ref group = "B." Name = "Guarini">{{cita|1 = Guarini|3 = Guarini|titolo = Compendio historico di Ferrara}}.</ref>
* Pierre Dupuy<ref group="B." Name="Dupuy HCT">{{cita|1=Dupuy|3=DupuyHCT|titolo=Histoire de la condamnation des Templiers}}.</ref><ref group="B." Name="Dupuy HOMT">{{cita|1=Dupuy|3=DupuyHOMT|titolo=Histoire de l'ordre militaire des Templiers}}.</ref>
* Frans Mennens<ref group = "B." Name = "Mennens">{{cita|1 = Mennens|3 = Mennens|titolo = Militarium ordinum origines}}.</ref>
* Frans Mennens<ref group="B." Name="Mennens">{{cita|1=Mennens|3=Mennens|titolo=Militarium ordinum origines}}.</ref>
* [[Antonino Amico]]<ref group = "B." Name = "Amico">{{cita|1 = Amico|3 = Amico|titolo = Brevis et exacta notitia originis Sacrae Domus Templi}}.</ref>
* [[Antonino Amico]]<ref group="B." Name="Amico">{{cita|1=Amico|3=Amico|titolo=Brevis et exacta notitia originis Sacrae Domus Templi}}.</ref>
* [[Costantino Gaetani]]<ref group = "B." Name = "Gaetani">{{cita|1 = Gaetani|3 = Gaetani|titolo = Vita di Papa Gelasio II}}.</ref>
* [[Marco Antonio Guarini]]<ref group="B." Name="Guarini">{{cita|1=Guarini|3=Guarini|titolo=Compendio historico di Ferrara}}.</ref>
* Blaise François de Pagan<ref group = "B." Name = "dePagan">{{cita|1 = Pagan|3 = dePagan|titolo = Les fortifications du comte de Pagan}}.</ref>
* Pierre Dupuy<ref group = "B." Name = "Dupuy HCT">{{cita|1 = Dupuy|3 = DupuyHCT|titolo = Histoire de la condamnation des Templiers}}.</ref><ref group = "B." Name = "Dupuy HOMT">{{cita|1 = Dupuy|3 = DupuyHOMT|titolo = Histoire de l'ordre militaire des Templiers}}.</ref>
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* [[Costantino Gaetani]]<ref group="B." Name="Gaetani">{{cita|1=Gaetani|3=Gaetani|titolo=Vita di Papa Gelasio II}}.</ref>
* Bernardo Giustinian<ref group = "B." Name = "Giustinian">{{cita|1 = Giustinian|3 = Giustinian|titolo = Historie cronologiche}}.</ref>
* Blaise François de Pagan<ref group="B." Name="dePagan">{{cita|1=Pagan|3=dePagan|titolo=Les fortifications du comte de Pagan}}.</ref>
* [[Johann Jacob Hofmann]]<ref group = "B." Name = "Hofmann">{{cita|1 = Hofmann|3 = Hofmann|titolo = Lexicon universale}}.</ref>
* [[Johann Jacob Hofmann]]<ref group="B." Name="Hofmann">{{cita|1=Hofmann|3=Hofmann|titolo=Lexicon universale}}.</ref>
* [[Karl Baedeker]]<ref group = "B." Name = "Baedeker">{{cita|1 = Baedeker|3 = Baedeker|titolo = Italy: handbook for travellers}}.</ref>
* [[Karl Baedeker]]<ref group="B." Name="Baedeker">{{cita|1=Baedeker|3=Baedeker|titolo=Italy: handbook for travellers}}.</ref>
* [[Giovan Battista di Crollalanza]]<ref group = "B." name = "Crollalanza">{{cita|1 = Di Crollalanza|3 = Crollalanza|titolo = Dizionario storico-blasonico}}.</ref>
* [[Umberto Benigni]]<ref group = "B." name = "Benigni">{{cita|1 = Benigni|3 = Benigni|titolo = Catholic Encyclopedia}}.</ref>
* [[Giovan Battista di Crollalanza]]
* [[Umberto Benigni]]<ref group="B." name="Benigni">{{cita|1=Benigni|3=Benigni|titolo=Catholic Encyclopedia}}.</ref>
* Alfredo Gradilone<ref group = "B." Name = "Gradilone">{{cita|1 = Gradilone|3 = Gradilone|titolo = Storia di Rossano}}.</ref>
* Domenico Rotundo<ref group = "B." name = "Rotundo 1983">{{cita|1 = Rotundo|3 = Rotundo1983|titolo = Templari, misteri e cattedrali}}.</ref><ref group = "B." name = "Rotundo 2005">{{cita|1 = Rotundo|3 = Rotundo2005|titolo = Nuceria Paganorum - Le origini di Ugone dei Pagani: fondatore e 1º Gran Maestro dei Cavalieri Templari}}.</ref><ref group = "B." name = "Rotundo 2012">{{cita|1 = Rotundo|3 = Rotundo2012|titolo = Le origini nocerine di Ugone dei Pagani e i suoi misteriosi rapporti con i saraceni}}.</ref>
* Alfredo Gradilone<ref group="B." Name="Gradilone">{{cita|1=Gradilone|3=Gradilone|titolo=Storia di Rossano}}.</ref>
* Domenico Rotundo<ref group="B." name="Rotundo 1983">{{cita|1=Rotundo|3=Rotundo1983|titolo=Templari, misteri e cattedrali}}.</ref><ref group="B." name="Rotundo 2005">{{cita|1=Rotundo|3=Rotundo2005|titolo=Nuceria Paganorum - Le origini di Ugone dei Pagani: fondatore e 1º Gran Maestro dei Cavalieri Templari}}.</ref><ref group="B." name="Rotundo 2012">{{cita|1=Rotundo|3=Rotundo2012|titolo=Le origini nocerine di Ugone dei Pagani e i suoi misteriosi rapporti con i saraceni}}.</ref>
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* Francesco Belsito<ref group = "B." name = "Belsito">{{cita|1 = Belsito|3 = Belsito|titolo = Storia di Nocera}}.</ref>
* Mario Moiraghi<ref group="B." name="Moiraghi 2005">{{cita|1=Moiraghi|3=Moiraghi2005|titolo=L'italiano che fondò i Templari - Hugo de Paganis: cavaliere di Campania}}.</ref><ref group="B." name="Moiraghi 2013">{{cita|1=Moiraghi|3=Moiraghi2013|titolo=Hugo de Paganis - Le prove della sua origine}}.</ref>
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La storiografia francesista, nulla fino al [[XVIII secolo]]<ref group="B." Name="Moiraghi 2005"/><ref group="B." Name="Moiraghi 2013"/>, iniziò però ad affermarsi dopo che, nel [[1879]], Paulin Paris pubblicò la sua originale traduzione in francese degli scritti di [[Guglielmo di Tiro]] (''Guillaume de Tyr et ses continuateurs, texte francais du XIIIe siecle, revu et annoté par M. Paulin Paris''), in cui tradusse il latino «Hugo de Paganis» come «Hues de Paiens delez Troies», localizzandolo così nella [[Champagne-Ardenne|Champagne]] ed originando una versione storiografica largamente sostenuta nel mondo accademico.
La storiografia francesista, nulla fino al [[XVIII secolo]]<ref group = "B." Name = "Moiraghi 2005" /><ref group = "B." Name = "Moiraghi 2013" />, iniziò però ad affermarsi dopo che, nel [[1879]], Paulin Paris pubblicò la sua originale traduzione in francese degli scritti di [[Guglielmo di Tiro]] (''Guillaume de Tyr et ses continuateurs, texte francais du XIIIe siecle, revu et annoté par M. Paulin Paris''), in cui tradusse il latino «Hugo de Paganis» come «Hues de Paiens delez Troies», localizzandolo così nella [[Champagne-Ardenne|Champagne]] ed originando una versione storiografica largamente sostenuta nel mondo accademico.


=== Versione francesista ===
=== Legami con la Francia ===
[[File:Hugues de Payens (Versailles).jpg|thumb|Un ritratto ipotetico di Hugues de Payens, di [[Henri Lehmann]], 1841 ([[Reggia di Versailles]]).]]
Secondo altri studiosi, Ugo nacque dunque a [[Payns]], a circa 10&nbsp;km da [[Troyes]], in [[Champagne-Ardenne|Champagne]], [[Francia]]; era un cavaliere signore di [[Montigny-les-Monts]], piccolo borgo a 23&nbsp;km da [[Troyes]], ma aveva possedimenti terrieri anche presso Tonnerre, a circa 30&nbsp;km da [[Auxerre]]. Era un signore della media aristocrazia e aveva stretti legami con i signori di Troyes poiché la sua firma appare in alcuni atti del conte di Champagne insieme a quella di altri signori locali; era inoltre imparentato con i Montbard, la famiglia della madre di [[Bernardo di Chiaravalle|San Bernardo]]. Aveva una moglie ed almeno un figlio, Tebaldo, poi abate del monastero di Sainte-Colombe a [[Troyes]].
Secondo altri studiosi, Ugo - ''Hugues de Payens'' o ''Hugues de Payns'' (<small>pronuncia:</small> {{IPA|[yɡ də pɛ̃]}})<ref name = "Payens" /> - nacque dunque a [[Payns]], a circa 10&nbsp;km da [[Troyes]], in [[Champagne-Ardenne|Champagne]], [[Francia]]; era un cavaliere signore di [[Montigny-les-Monts]], piccolo borgo a 23&nbsp;km da [[Troyes]], ma aveva possedimenti terrieri anche presso Tonnerre, a circa 30&nbsp;km da [[Auxerre]]. Era un signore della media aristocrazia e aveva stretti legami con i signori di Troyes poiché la sua firma appare in alcuni atti del conte di Champagne insieme a quella di altri signori locali; era inoltre imparentato con i Montbard, la famiglia della madre di [[Bernardo di Chiaravalle|San Bernardo]]. Aveva una moglie ed almeno un figlio, Tebaldo, poi abate del monastero di Sainte-Colombe a [[Troyes]].


Partecipò forse alla [[Prima Crociata]] (1096-1099), servendo nell'esercito di [[Goffredo di Buglione]] e tornò in [[Francia]] nel 1100, ma la prima data sicura è il 1104, anno in cui accompagna il conte Ugo di Champagne nel suo primo pellegrinaggio in [[Terrasanta]]. Nel 1114 riparte di nuovo per la Terrasanta e vi resta diversi anni.
Partecipò forse alla [[prima crociata]] (1096-1099), servendo nell'esercito di [[Goffredo di Buglione]] e tornò in [[Francia]] nel 1100, ma la prima data sicura è il 1104, anno in cui accompagna il conte Ugo di Champagne nel suo primo pellegrinaggio in [[Terrasanta]]. Nel 1114 riparte di nuovo per la Terrasanta e vi resta diversi anni.


L'Ordine dei Templari viene fondato, secondo lo storico tedesco R. Hiestand, tra il gennaio e il settembre del 1120, da lui e da [[Goffredo di Saint-Omer]] e, secondo la tradizione, da altri sette cavalieri, due dei quali fratelli e tutti parenti per sangue o matrimonio, per un totale di nove.
L'Ordine dei Templari viene fondato, secondo lo storico tedesco R. Hiestand, tra il gennaio e il settembre del 1120, da lui e dal [[fiamminghi|fiammingo]] [[Goffredo di Sant'Omero]] e, secondo la tradizione, da altri sette cavalieri, due dei quali fratelli e tutti parenti per sangue o matrimonio, per un totale di nove.


I nomi degli altri cavalieri fondatori furono [[Payen de Montdidier]], [[Archambaud de Saint-Amand]], [[André de Montbard]], [[Geoffrey Bison]] e due altri riportati solo con i nomi di Rossal e Gondemar. Il nome del nono cavaliere resta sconosciuto. Si tratta probabilmente di un numero che non va preso alla lettera, di carattere simbolico.
I nomi degli altri cavalieri fondatori furono [[Payen de Montdidier]], [[Archambaud de Saint-Amand]], [[André de Montbard]], [[Geoffrey Bison]] e due altri riportati solo con i nomi di Rossal e Gondemar. Il nome del nono cavaliere resta sconosciuto. Si tratta probabilmente di un numero che non va preso alla lettera, di carattere simbolico.


Nel 1126 il suo signore, il conte Ugo di Champagne, compie il suo terzo pellegrinaggio in Terrasanta ed entra a far parte dei [[Templari]] abbandonando le sue proprietà in [[Francia]], il che fa pensare, dati gli stretti rapporti tra i due, che il conte di Champagne abbia preso parte alla nascita dell'Ordine. Nel 1127 ritorna in [[Francia]] quale inviato del re insieme ad altri cinque cavalieri Templari e a diversi religiosi per far conoscere l'Ordine, reclutare nuovi adepti o combattenti per la Terra Santa e dare all'ordine una regola approvata dagli ecclesiastici; il viaggio è probabilmente finanziato da re [[Baldovino II di Gerusalemme|Baldovino II]] che invia una lettera a San Bernardo incitandolo affinché l'Ordine abbia la protezione della Chiesa. Nel 1128 Ugo incontra [[Folco d'Angiò]], signore d'[[Angiò]], [[Turenna]] e [[Maine]] e gli espone la proposta di Baldovino II di sposare sua figlia [[Melisenda di Gerusalemme|Melisenda]] poiché non aveva figli maschi. Folco era noto al re di Gerusalemme poiché aveva preso la croce nel 1120, era stato il primo autore di una donazione all'Ordine dei Templari ed era un abile amministratore e diplomatico, costretto a destreggiarsi poiché vassallo di [[Enrico I d'Inghilterra]] e di [[Luigi VI di Francia]]. Folco accetta la proposta di Baldovino II e Ugo lo aiuta a risolvere l'annoso conflitto con un suo vassallo, Ugo d'Amboise, che a sua volta prende la croce. Ugo prosegue il suo viaggio in Francia giungendo nel [[Poitou]] e poi in [[Normandia]] dove viene ricevuto da [[Enrico I Plantageneto]], il quale lo invia in [[Inghilterra]] e in [[Scozia]], poi giunge nelle [[Fiandre]], quindi nella sua [[Champagne]] nel 1129 con al seguito un nutrito gruppo di cavalieri pronti a prendere la croce e a seguirlo in [[Terra Santa]]. Durante il suo viaggio Ugo, come d'altronde gli altri templari suoi compagni che compivano viaggi simili in altre regioni della [[Francia]] e dell'Europa, ricevette diverse donazioni a favore dell'Ordine che ne costituirono una solida base in Occidente; ad esse si aggiungono i possedimenti lasciati dagli stessi templari fondatori tra cui lo stesso Ugo.
Nel 1126 il suo signore, il conte Ugo di Champagne, compie il suo terzo pellegrinaggio in Terrasanta ed entra a far parte dei [[Cavalieri templari|Templari]] abbandonando le sue proprietà in [[Francia]], il che fa pensare, dati gli stretti rapporti tra i due, che il conte di Champagne abbia preso parte alla nascita dell'Ordine. Nel 1127 ritorna in [[Francia]] quale inviato del re insieme ad altri cinque cavalieri Templari e a diversi religiosi per far conoscere l'Ordine, reclutare nuovi adepti o combattenti per la Terrasanta e dare all'ordine una regola approvata dagli ecclesiastici; il viaggio è probabilmente finanziato da re [[Baldovino II di Gerusalemme|Baldovino II]] che invia una lettera a San Bernardo incitandolo affinché l'Ordine abbia la protezione della Chiesa. Nel 1128 Ugo incontra [[Folco V d'Angiò|Folco d'Angiò]], signore d'[[Angiò]], [[Turenna]] e [[Maine]] e gli espone la proposta di Baldovino II di sposare sua figlia [[Melisenda di Gerusalemme|Melisenda]] poiché non aveva figli maschi. Folco era noto al re di Gerusalemme poiché aveva preso la croce nel 1120, era stato il primo autore di una donazione all'Ordine dei Templari ed era un abile amministratore e diplomatico, costretto a destreggiarsi poiché vassallo di [[Enrico I d'Inghilterra]] e di [[Luigi VI di Francia]]. Folco accetta la proposta di Baldovino II e Ugo lo aiuta a risolvere l'annoso conflitto con un suo vassallo, Ugo d'Amboise, che a sua volta prende la croce. Ugo prosegue il suo viaggio in Francia giungendo nel [[Poitou]] e poi in [[Normandia]] dove viene ricevuto da [[Enrico I d'Inghilterra|Enrico I]], il quale lo invia in [[Inghilterra]] e in [[Scozia]], poi giunge nelle [[Fiandre]], quindi nella sua [[Champagne]] nel 1129 con al seguito un nutrito gruppo di cavalieri pronti a prendere la croce e a seguirlo in [[Terrasanta]]. Durante il suo viaggio Ugo, come d'altronde gli altri templari suoi compagni che compivano viaggi simili in altre regioni della [[Francia]] e dell'Europa, ricevette diverse donazioni a favore dell'Ordine che ne costituirono una solida base in Occidente; ad esse si aggiungono i possedimenti lasciati dagli stessi templari fondatori tra cui lo stesso Ugo.

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Il 13 gennaio 1129, su sua richiesta, si riunisce il [[Concilio di Troyes]] che stabilisce la Regola dell'Ordine in base alle parole di Ugo, come d'altronde viene riportato nel testo della regola. San [[Bernardo di Chiaravalle]] consacrò l'Ordine, diventandone così il fondatore, scrisse la regola (il celebre [[De laude novae militiae]]) insieme al resto del Concilio, la quale prevedeva povertà, [[castità]] e obbedienza tra le altre cose, doveri di tutti i canonici. Hugues però era sposato ma, visto che si sposò prima di essere sottoposto ai voti monastici, poteva essere fatta un'eccezione. Nonostante ciò, per essere veramente la guida dei suoi cavalieri, Hugues abbandonò la moglie e prese gli stessi voti degli altri cavalieri. Nel 1130 Ugo è nel sud della Francia, presso il Rodano, accompagnato da Folco d'Angiò e dal figlio Tebaldo, divenuto nel frattempo abate di Saint-Colombe a [[Troyes]], poi giunge ad [[Avignone]], quindi a [[Marsiglia]] dove si imbarca per [[Gerusalemme]].
Il 13 gennaio 1129, su sua richiesta, si riunisce il [[Concilio di Troyes]] che stabilisce la Regola dell'Ordine in base alle parole di Ugo, come d'altronde viene riportato nel testo della regola. San [[Bernardo di Chiaravalle]] consacrò l'Ordine, diventandone così il fondatore, scrisse la regola (il celebre ''[[De laude novae militiae]]'') insieme al resto del Concilio, la quale prevedeva povertà, [[castità]] e obbedienza tra le altre cose, doveri di tutti i canonici. Hugues però era sposato ma, visto che si sposò prima di essere sottoposto ai voti monastici, poteva essere fatta un'eccezione. Nonostante ciò, per essere veramente la guida dei suoi cavalieri, Hugues abbandonò la moglie e prese gli stessi voti degli altri cavalieri. Nel 1130 Ugo è nel sud della Francia, presso il Rodano, accompagnato da Folco d'Angiò e dal figlio Tebaldo, divenuto nel frattempo abate di Saint-Colombe a [[Troyes]], poi giunge ad [[Avignone]], quindi a [[Marsiglia]] dove si imbarca per [[Gerusalemme]].


Ugo condusse l'Ordine dei Templari quale Maestro per 16 anni fino alla propria morte, avvenuta nel [[1136]] in [[Palestina]], ponendo i fondamenti di quella che sarebbe divenuta anche un'influente organizzazione militare e finanziaria. Gli succedette [[Robert de Craon]].
Ugo condusse l'Ordine dei Templari quale Maestro per 16 anni fino alla propria morte, avvenuta nel [[1136]] in [[Palestina]], ponendo i fondamenti di quella che sarebbe divenuta anche un'influente organizzazione militare e finanziaria. Gli succedette [[Robert de Craon]].


Uno storico del Seicento, [[Marco Antonio Guarini]], sostiene che Hugues de Payns sia sepolto nella [[Chiesa di San Giacomo (Ferrara)|chiesa di San Giacomo a Ferrara]].<ref>Capone Ferrari Bianca, Imperio Loredana, Valentini Enzo ''Guida all'Italia dei templari. Gli insediamenti templari in Italia'', Roma 1997. pag.125</ref>
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== Note ==
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Un ritratto cinquecentesco di Ugo dei Pagani (Emilia).

Ugo dei Pagani (in latino Hugo de Paganis; in francese Hugues de Payens[1]; Nocera o Payns[1][2], 1074 ca. – Ferrara o Palestina[2], 1136 ca.) è stato un cavaliere e religioso normanno o franco[2], fondatore e primo maestro dei Poveri Commilitoni di Cristo e del Tempio di Salomone, meglio noti come Cavalieri Templari.

Biografia

La sua nazionalità è un tema controverso:

Ulteriore dibattito è sorto sul suo luogo di morte, identificato talvolta in Italia e talaltra in Palestina.

Si ritiene infatti che è Ugo dei Pagani sia una delle figure più danneggiate dalla damnatio memoriae che colpì l'ordine templare nel XIV secolo.

Legami con l'Italia

Lo stesso argomento in dettaglio: Normanni § Normanni in Italia meridionale.
«[...] il confratello italiano Ugo dei Pagani, dalla città di Nocera, vicino Salerno
Una pagina dai diari sulla vita di Gelasio II, pontefice tra il 1118 e il 1119.

Secondo vari storici, araldisti ed enciclopedisti, Ugo dei Pagani apparteneva infatti alla casata normanna dei Pagano, signori di Forenza e patrizi di Nocera - la città campana che avrebbe preso, secoli dopo, il nome di Nocera dei Pagani.

Ugo, nato da Pagano ed Emma, sarebbe cresciuto tra Nocera e Forenza, per poi arruolarsi con il cugino Alessandro Amarelli[3] nell'esercito normanno degli Altavilla (capitanato all'epoca da Boemondo, Tancredi e Riccardo), partecipando alla prima crociata. Dopo la presa di Gerusalemme (1099) e la morte di Goffredo di Buglione (1100), Ugo ed Alessandro, insieme ad altri otto nobili cavalieri (ognuno dei quali aveva al suo seguito tra i 20 e i 50 soldati semplici[4]), chiesero ed ottennero da re Baldovino I di poter formare un corpo di guardia, con l'obiettivo di proteggere i pellegrini cristiani dalle scorribande di predoni del deserto, stanziati lungo il fiume Giordano. Nel 1103 Alessandro, di pattuglia con 25 suoi soldati ed alcuni servitori, cadde in un'imboscata e - nonostante la vittoria sui nemici - morì pochi giorni dopo per le ferite riportate. Nella lettera di condoglianze scritta a suo zio Leonardo (§), Ugo riferirà, tra l'altro, di aver chiesto a suo padre «in Nocera» di far visita al suddetto zio e di volergli far visita lui stesso al più presto.[B. 2][B. 3][B. 4]

In effetti, nel 1105 Ugo fu in Italia, portando con sé le ossa di san Giona, un monaco dell'ordine di san Saba vissuto nel VII secolo e molto venerato in Palestina, tuttora conservate in un altare della cattedrale di San Prisco di Nocera.

Baldovino II cede il Tempio di Salomone ad Ugo dei Pagani e Goffredo di Sant'Omero.
(Guglielmo di Tiro, Historia rerum in partibus transmarinis gestarum).

I cavalieri, ridotti a nove per la prematura morte di Alessandro, tra il 1118 e il 1119 chiesero ed ottennero da re Baldovino II di poter trasferire il proprio quartier generale nella moschea al-Aqsa, all'epoca ritenuta un resto del tempio di Salomone, e si iniziarono ad uno stile di vita monastico-cavalleresco, divenendo noti come pauperes commilitones Christi templique Salomonis (ovvero: poveri commilitoni di Cristo e del tempio di Salomone). La confraternita, forte dell'appoggio di san Bernardo, fu poi ufficializzata con il concilio di Troyes del 1129.

Nel 1136 le fonti su Ugo diventano molto più oscure; lasciò la guida dalla confraternita a Robert de Craon e probabilmente tornò in Italia, cadendo nell'anonimato.
Giacerebbe nella chiesetta di San Giacomo, a Ferrara, fatta costruire da un suo parente.[B. 5][B. 6][B. 4]

Lettera Amarelli

La lettera Amarelli è una lettera che Ugo dei Pagani avrebbe scritto nel 1103 da Gerusalemme allo zio, il nobile Leonardo Amarelli di Rossano, per comunicargli la morte del cugino e compagno d'armi Alessandro, figlio di questi.[3]

Un suo passo recita:

(IT medievale)

«Ho scritto à mio padre in Nocera che mi facci gratia venire a Russano per consolare vostra Signoria et à Madamma Zia Hippolita [...]»

(IT)

«Ho scritto a mio padre a Nocera di farmi il piacere di venire a Rossano per consolare vostra signoria e madama zia Ippolita [...]»

La trascrizione italiana medievale, antecedente il 1469, fu poi vagliata nel 1617 da un notaio, che ne certificò la conformità all'originale latina (all'epoca ancora integra).

(LA)

«Fidem facio ego notarius Joannes Berardinus Frecentesius de Neap. In Curia Julij Cesaris Guadagni Regie Curie Notarij p.ntem copiam fuisse extractam a quadam litera in cartamembrana descripta latine Impressione sigilli in pede suprascritto a tergo mihi exibita a Cornelio Amarelli Nobilium Civitatis Rossani Regni huius ipsius exibente de facta coll.onem concordat com mihi tamen semper salua.
Et in fidem rogatus pr.tem feci et signavi Neap. Die quarta Aug.ti 1617.»

(IT)

«Io notaio Giovanni Bernardino Frecentesio [...] certifico che la presente è copia estratta da una lettera in cartapecora in forma latina, con l'impressione di un sigillo posto in calce a tergo, a me esibita da Cornelio Amarelli, dei nobili della Città di Rossano [...], con la quale concorda [...].
Chiamato a testimoniare, feci la presente dichiarazione e la firmai, a Napoli, il 4 di agosto del 1617.»

In tempi più recenti, la lettera è stata oggetto di studio da parte di vari ricercatori, che ne hanno sostenuto l'affidabilità.[B. 2][B. 3][B. 4]

Letteratura

Si annoverano, fra i tanti sostenitori di questa tesi:

La storiografia francesista, nulla fino al XVIII secolo[B. 4][B. 23], iniziò però ad affermarsi dopo che, nel 1879, Paulin Paris pubblicò la sua originale traduzione in francese degli scritti di Guglielmo di Tiro (Guillaume de Tyr et ses continuateurs, texte francais du XIIIe siecle, revu et annoté par M. Paulin Paris), in cui tradusse il latino «Hugo de Paganis» come «Hues de Paiens delez Troies», localizzandolo così nella Champagne ed originando una versione storiografica largamente sostenuta nel mondo accademico.

Legami con la Francia

Un ritratto ipotetico di Hugues de Payens, di Henri Lehmann, 1841 (Reggia di Versailles).

Secondo altri studiosi, Ugo - Hugues de Payens o Hugues de Payns (pronuncia: [yɡ də pɛ̃])[1] - nacque dunque a Payns, a circa 10 km da Troyes, in Champagne, Francia; era un cavaliere signore di Montigny-les-Monts, piccolo borgo a 23 km da Troyes, ma aveva possedimenti terrieri anche presso Tonnerre, a circa 30 km da Auxerre. Era un signore della media aristocrazia e aveva stretti legami con i signori di Troyes poiché la sua firma appare in alcuni atti del conte di Champagne insieme a quella di altri signori locali; era inoltre imparentato con i Montbard, la famiglia della madre di San Bernardo. Aveva una moglie ed almeno un figlio, Tebaldo, poi abate del monastero di Sainte-Colombe a Troyes.

Partecipò forse alla prima crociata (1096-1099), servendo nell'esercito di Goffredo di Buglione e tornò in Francia nel 1100, ma la prima data sicura è il 1104, anno in cui accompagna il conte Ugo di Champagne nel suo primo pellegrinaggio in Terrasanta. Nel 1114 riparte di nuovo per la Terrasanta e vi resta diversi anni.

L'Ordine dei Templari viene fondato, secondo lo storico tedesco R. Hiestand, tra il gennaio e il settembre del 1120, da lui e dal fiammingo Goffredo di Sant'Omero e, secondo la tradizione, da altri sette cavalieri, due dei quali fratelli e tutti parenti per sangue o matrimonio, per un totale di nove.

I nomi degli altri cavalieri fondatori furono Payen de Montdidier, Archambaud de Saint-Amand, André de Montbard, Geoffrey Bison e due altri riportati solo con i nomi di Rossal e Gondemar. Il nome del nono cavaliere resta sconosciuto. Si tratta probabilmente di un numero che non va preso alla lettera, di carattere simbolico.

Nel 1126 il suo signore, il conte Ugo di Champagne, compie il suo terzo pellegrinaggio in Terrasanta ed entra a far parte dei Templari abbandonando le sue proprietà in Francia, il che fa pensare, dati gli stretti rapporti tra i due, che il conte di Champagne abbia preso parte alla nascita dell'Ordine. Nel 1127 ritorna in Francia quale inviato del re insieme ad altri cinque cavalieri Templari e a diversi religiosi per far conoscere l'Ordine, reclutare nuovi adepti o combattenti per la Terrasanta e dare all'ordine una regola approvata dagli ecclesiastici; il viaggio è probabilmente finanziato da re Baldovino II che invia una lettera a San Bernardo incitandolo affinché l'Ordine abbia la protezione della Chiesa. Nel 1128 Ugo incontra Folco d'Angiò, signore d'Angiò, Turenna e Maine e gli espone la proposta di Baldovino II di sposare sua figlia Melisenda poiché non aveva figli maschi. Folco era noto al re di Gerusalemme poiché aveva preso la croce nel 1120, era stato il primo autore di una donazione all'Ordine dei Templari ed era un abile amministratore e diplomatico, costretto a destreggiarsi poiché vassallo di Enrico I d'Inghilterra e di Luigi VI di Francia. Folco accetta la proposta di Baldovino II e Ugo lo aiuta a risolvere l'annoso conflitto con un suo vassallo, Ugo d'Amboise, che a sua volta prende la croce. Ugo prosegue il suo viaggio in Francia giungendo nel Poitou e poi in Normandia dove viene ricevuto da Enrico I, il quale lo invia in Inghilterra e in Scozia, poi giunge nelle Fiandre, quindi nella sua Champagne nel 1129 con al seguito un nutrito gruppo di cavalieri pronti a prendere la croce e a seguirlo in Terrasanta. Durante il suo viaggio Ugo, come d'altronde gli altri templari suoi compagni che compivano viaggi simili in altre regioni della Francia e dell'Europa, ricevette diverse donazioni a favore dell'Ordine che ne costituirono una solida base in Occidente; ad esse si aggiungono i possedimenti lasciati dagli stessi templari fondatori tra cui lo stesso Ugo.

Chiesa di San Giacomo (Ferrara).

Il 13 gennaio 1129, su sua richiesta, si riunisce il Concilio di Troyes che stabilisce la Regola dell'Ordine in base alle parole di Ugo, come d'altronde viene riportato nel testo della regola. San Bernardo di Chiaravalle consacrò l'Ordine, diventandone così il fondatore, scrisse la regola (il celebre De laude novae militiae) insieme al resto del Concilio, la quale prevedeva povertà, castità e obbedienza tra le altre cose, doveri di tutti i canonici. Hugues però era sposato ma, visto che si sposò prima di essere sottoposto ai voti monastici, poteva essere fatta un'eccezione. Nonostante ciò, per essere veramente la guida dei suoi cavalieri, Hugues abbandonò la moglie e prese gli stessi voti degli altri cavalieri. Nel 1130 Ugo è nel sud della Francia, presso il Rodano, accompagnato da Folco d'Angiò e dal figlio Tebaldo, divenuto nel frattempo abate di Saint-Colombe a Troyes, poi giunge ad Avignone, quindi a Marsiglia dove si imbarca per Gerusalemme.

Ugo condusse l'Ordine dei Templari quale Maestro per 16 anni fino alla propria morte, avvenuta nel 1136 in Palestina, ponendo i fondamenti di quella che sarebbe divenuta anche un'influente organizzazione militare e finanziaria. Gli succedette Robert de Craon.

Uno storico del Seicento, Marco Antonio Guarini, sostiene che Hugues de Payns sia sepolto nella chiesa di San Giacomo a Ferrara.[B. 6]

Note

  1. ^ a b c d Payns è una forma recente, derivata per contrazione da Payens, traduzione letterale di Pagani.
  2. ^ a b c Vedi § Biografia.
  3. ^ a b Leonardo Amarelli di Rossano aveva sposato Ippolita dei Pagani, sorella di Pagano, da cui aveva avuto due figli: Alessandro e Anzoise.
  4. ^ Vedi Cavalieri templari § Il sistema templare.

Note bibliografiche

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Maestro dell'Ordine dei Templari Successore
Titolo inesistente 1118-1136 Robert de Craon
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