Porta Sant'Isaia: differenze tra le versioni

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'''Porta Sant'Isaia''' (''pôrta Sant Iṡî'' in [[Dialetto bolognese|bolognese]], un tempo conosciuta anche come '''Porta Pia''') era una delle porte della [[Mura di Bologna#La terza cinta: la Circla|terza cinta muraria]] di [[Bologna]]. Venne demolita insieme alle mura della terza cinta della città nei primi anni del [[Novecento]].
'''Porta Sant'Isaia''' (''pôrta Sant Iṡî'' in [[dialetto bolognese]], un tempo conosciuta anche come '''Porta Pia''') era una delle porte della [[Mura di Bologna#La terza cinta: la Circla|terza cinta muraria]] di [[Bologna]]. Venne demolita insieme alle mura della terza cinta della città nei primi anni del [[Novecento]].


== Storia ==
== Storia ==

Versione delle 19:45, 30 nov 2023

Porta Sant'Isaia
Mura di Bologna
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàBologna
Coordinate44°29′40.85″N 11°19′42.92″E / 44.49468°N 11.32859°E44.49468; 11.32859
Informazioni generali
Tipoporta cittadina
Costruzione1567-1568
Demolizione1903
Condizione attualeabbattuta
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

Porta Sant'Isaia (pôrta Sant Iṡî in dialetto bolognese, un tempo conosciuta anche come Porta Pia) era una delle porte della terza cinta muraria di Bologna. Venne demolita insieme alle mura della terza cinta della città nei primi anni del Novecento.

Storia

Porta Sant'Isaia si trovava all'incrocio tra l'omonima via ed i Viali di Circonvallazione. Rispetto alle altre porte ha avuto un'esistenza breve: fu infatti costruita nel 1568 per consolidare il varco principale sul lungo lato occidentale delle mura, dopo che la porta del Pratello, edificata nel XIII secolo, era stata chiusa nel 1445 in seguito ai disordini connessi all'uccisione di Annibale I Bentivoglio. Si apriva sull'importante arteria che portava alla Certosa, poi a Casteldebole e di lì a Zola Predosa. Fu demolita nel 1903, anche a seguito di un recente e rovinoso crollo di un suo cornicione che portò al ferimento di una donna. [1]

Note

Voci correlate

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