Émile Bertaux: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Opere principali
Riga 19: Riga 19:


== Biografia ==
== Biografia ==
Émile Bertaux divenne professore di storia dell'arte cristiana del Medioevo alla [[Sorbona]]. Fu poi direttore degli studi per la sezione di storia dell'arte all'[[Istituto Francese di Firenze|Istituto francese di Firenze]] (1909), e primo direttore del [[museo Jacquemart-André]] dal 1912 e caporedattore della ''Gazette des fine arts''. Si dedicò principalmente allo studio della storia dell'arte e fu autore dei volumi corrispondenti alla pittura ispanica del tardo medioevo nella ''Histoire de l'Art'' di André Michel.<ref>{{cita libro|nome=Cristina|cognome=Mendoza|titolo=Ramon Casas: retrats al carbó: col·leció de gabinet de dibuixos i gravats del museu nacional d'art de Catalunya|lingua=ca|data=1995|città=Barcelona|editore=Ausa|oclc=35904215|isbn=84-8043-009-5}}</ref> Partecipò alla [[prima guerra mondiale]] come tenente-interprete ed inseguito promosso capitano a capo dei servizi segreti della direzione aeronautica.
Émile Bertaux divenne professore di storia dell'arte cristiana del Medioevo alla [[Sorbona]]. Fu poi direttore degli studi per la sezione di storia dell'arte all'[[Institut français de Florence|Istituto francese di Firenze]] (1909), e primo direttore del [[museo Jacquemart-André]] dal 1912 e caporedattore della ''Gazette des fine arts''. Si dedicò principalmente allo studio della storia dell'arte e fu autore dei volumi corrispondenti alla pittura ispanica del tardo medioevo nella ''Histoire de l'Art'' di André Michel.<ref>{{cita libro|nome=Cristina|cognome=Mendoza|titolo=Ramon Casas: retrats al carbó: col·leció de gabinet de dibuixos i gravats del museu nacional d'art de Catalunya|lingua=ca|data=1995|città=Barcelona|editore=Ausa|oclc=35904215|isbn=84-8043-009-5}}</ref> Partecipò alla [[prima guerra mondiale]] come tenente-interprete ed in seguito promosso capitano a capo dei servizi segreti della direzione aeronautica.


Morì nel 1917 a seguito di una malattia contratta durante una missione nella [[Somme (dipartimento)|Somme]].<ref>{{cita pubblicazione|curatore=Georges Besançon|autore=J. L.|titolo=Le capitain Emile Bertaux|lingua=fr|pubblicazione=L'aérophile|numero=1-2|città=Paris|p=33|data=15 gennaio 1917|url=https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k65518819|accesso=27 luglio 2013}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|autore=L. Hautecœur|titolo=Émile Bertaux|lingua=fr|pubblicazione=Bulletin des écrivains|data=febbraio 1917|numero=28|città=Paris|editore=Simart|url=https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k2040614k|accesso=27 luglio 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.inha.fr/fr/ressources/publications/publications-numeriques/dictionnaire-critique-des-historiens-de-l-art/bertaux-emile.html|titolo=BERTAUX, Émile|sito=INHA|data=2011-07-25|lingua=fr|accesso=2023-03-27}}</ref>
Morì nel 1917 a seguito di una malattia contratta durante una missione nella [[Somme (dipartimento)|Somme]].<ref>{{cita pubblicazione|curatore=Georges Besançon|autore=J. L.|titolo=Le capitain Emile Bertaux|lingua=fr|pubblicazione=L'aérophile|numero=1-2|città=Paris|p=33|data=15 gennaio 1917|url=https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k65518819|accesso=27 luglio 2013}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|autore=L. Hautecœur|titolo=Émile Bertaux|lingua=fr|pubblicazione=Bulletin des écrivains|data=febbraio 1917|numero=28|città=Paris|editore=Simart|url=https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k2040614k|accesso=27 luglio 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.inha.fr/fr/ressources/publications/publications-numeriques/dictionnaire-critique-des-historiens-de-l-art/bertaux-emile.html|titolo=BERTAUX, Émile|sito=INHA|data=2011-07-25|lingua=fr|accesso=2023-03-27}}</ref>

Versione delle 23:15, 27 ago 2023

Émile Bertaux (Fontenay-sous-Bois, 23 maggio 1869Parigi, 8 gennaio 1917) è stato uno storico dell'arte francese.[1]

Émile Bertaux ritratto da Ramon Casas

Biografia

Émile Bertaux divenne professore di storia dell'arte cristiana del Medioevo alla Sorbona. Fu poi direttore degli studi per la sezione di storia dell'arte all'Istituto francese di Firenze (1909), e primo direttore del museo Jacquemart-André dal 1912 e caporedattore della Gazette des fine arts. Si dedicò principalmente allo studio della storia dell'arte e fu autore dei volumi corrispondenti alla pittura ispanica del tardo medioevo nella Histoire de l'Art di André Michel.[2] Partecipò alla prima guerra mondiale come tenente-interprete ed in seguito promosso capitano a capo dei servizi segreti della direzione aeronautica.

Morì nel 1917 a seguito di una malattia contratta durante una missione nella Somme.[3][4][5]

Il suo nome è inciso nel Pantheon sul muro in memoria degli scrittori morti per la Francia.

Opere principali

Note

  1. ^ Émile Bertaux, in Enciclopedia fridericiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2005. URL consultato il 27 marzo 2023.
  2. ^ (CA) Cristina Mendoza, Ramon Casas: retrats al carbó: col·leció de gabinet de dibuixos i gravats del museu nacional d'art de Catalunya, Barcelona, Ausa, 1995, ISBN 84-8043-009-5, OCLC 35904215.
  3. ^ (FR) J. L., Le capitain Emile Bertaux, in Georges Besançon (a cura di), L'aérophile, n. 1-2, Paris, 15 gennaio 1917, p. 33. URL consultato il 27 luglio 2013.
  4. ^ (FR) L. Hautecœur, Émile Bertaux, in Bulletin des écrivains, n. 28, Paris, Simart, febbraio 1917. URL consultato il 27 luglio 2023.
  5. ^ (FR) BERTAUX, Émile, su INHA, 25 luglio 2011. URL consultato il 27 marzo 2023.

Bibliografia

  • Virgilio C. Galati, 1899-1903-1904, Émile Bertaux: Architettura e Arte in Terra d'Otranto, dai trulli alle specchie, dalle cripte bizantine alle chiese normanne, in Ferruccio Canali e Virgilio C. Galati (a cura di), Paesaggi, città e monumenti di Salento e Terra d'Otranto tra Otto e Novecento: una piccola patria d'eccellenza, dalla conoscenza alla valutazione e alla tutela dei monumenti nei resoconti di letterati, viaggiatori, studiosi e funzionari, Firenze, Emmebi, 2017, pp. 713-731, ISBN 978-88-98019-53-3.

Altri progetti

Controllo di autoritàVIAF (EN32117063 · ISNI (EN0000 0001 2023 4013 · BAV 495/121240 · ULAN (EN500086562 · LCCN (ENn80040633 · GND (DE131394002 · BNF (FRcb12589810n (data) · J9U (ENHE987007271889205171 · NSK (HR000605716