Charles Stanhope, III conte di Stanhope: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Pil56-bot (discussione | contributi)
m →‎Collegamenti esterni: smistamento lavoro sporco e fix vari
Il torchio Stanhope
Riga 63: Riga 63:
Nel 1805 fu inviato in missione straordinaria come ambasciatore presso la Corte di Vienna.
Nel 1805 fu inviato in missione straordinaria come ambasciatore presso la Corte di Vienna.


=== Affari, scienza e scrittura ===
=== Il torchio Stanhope ===
Stanhope era uno scienziato compiuto. Egli è stato eletto Fellow della Royal Society, nel novembre 1772, e ha dedicato gran parte del suo reddito alla sperimentazione nel campo della scienza e della filosofia. Ha inventato un metodo di fissaggio degli edifici a partire dal fuoco (che, tuttavia, si è rivelata impraticabile), la stampa e la [[Lente di Stanhope|lente]], che portano il suo nome.
Stanhope era uno scienziato compiuto. Egli è stato eletto Fellow della Royal Society, nel novembre 1772, e ha dedicato gran parte del suo reddito alla sperimentazione nel campo della scienza e della filosofia. Ha inventato un metodo di fissaggio degli edifici a partire dal fuoco (che, tuttavia, si è rivelata impraticabile) e la [[lente di Stanhope]].

Ma il suo nome è legato soprattutto al [[torchio tipografico]] in ghisa che inventò nel 1800 e che si diffuse in tutta Europa. In Italia, dove fu fabbricato dalle ditte [[Paravia|G.B. Paravia]] di Torino e [[Amos Dell'Orto]] di Monza,<ref>{{Cita libro|autore=James Moran|titolo=Printing Presses: History and Development from the Fifteenth Century to Modern Times|città=London|editore=Faber and Faber|anno=1973|pp=49-57|lingua=en}}</ref> il suo uso è comprovato per la prima volta nella stampa della "quarantana" de ''[[I promessi sposi]]'' di [[Alessandro Manzoni]].<ref>{{Cita libro|autore=Conor Fahy|sezione=Per la stampa dell'edizione definitiva dei Promessi sposi|titolo=Saggi di bibliografia testuale|città=Padova|editore=Editrice Antenore|anno=1987|pp=213-244, in particolare pp. 217-219 e tavv. XIII-XIV|isbn=88-8455-056-4}}</ref> La sua robustezza permise di ingrandirne le dimensioni e di stampare un'area fino a quattro volte maggiore, consentendo così di aumentare la produzione.


=== Matrimonio ===
=== Matrimonio ===

Versione delle 20:47, 28 set 2022

Charles Stanhope, III conte di Stanhope
Ritratto del Conte Stanhope ad opera di John Opie
Conte di Stanhope
In carica1786 –
1816
PredecessorePhilip Stanhope, II conte di Stanhope
SuccessorePhilip Henry Stanhope, IV conte di Stanhope
Nascita3 agosto 1753
Morte15 dicembre 1816
SepolturaChevening
DinastiaStanhope
PadrePhilip Stanhope, II conte di Stanhope
MadreLady Grizel Hamilton
ConsorteLady Hester Pitt
Lady Louisa Grenville

Charles Stanhope, III conte di Stanhope (3 agosto 175315 dicembre 1816), è stato un nobile, scienziato e ambasciatore inglese.

Biografia

Era il figlio di Philip Stanhope, II conte di Stanhope, e di sua moglie Lady Grizel Hamilton. Studiò a Eton e all'Università di Ginevra. Mentre a Ginevra, si dedicò allo studio della matematica sotto Georges-Louis Le Sage, e acquistò un intenso amore per la libertà.

Carriera politica

In politica era un democratico.[cosa vuol dire?] Durante le sessioni del 1783 e del 1784 ha sostenuto William Pitt.

È stato il presidente della "Società Rivoluzione", fondata in onore della Gloriosa rivoluzione del 1688, i cui membri, nel 1790, espressero la loro solidarietà con gli obiettivi della Rivoluzione francese. Nel 1794 supportò Thomas Muir.

Nel 1805 fu inviato in missione straordinaria come ambasciatore presso la Corte di Vienna.

Il torchio Stanhope

Stanhope era uno scienziato compiuto. Egli è stato eletto Fellow della Royal Society, nel novembre 1772, e ha dedicato gran parte del suo reddito alla sperimentazione nel campo della scienza e della filosofia. Ha inventato un metodo di fissaggio degli edifici a partire dal fuoco (che, tuttavia, si è rivelata impraticabile) e la lente di Stanhope.

Ma il suo nome è legato soprattutto al torchio tipografico in ghisa che inventò nel 1800 e che si diffuse in tutta Europa. In Italia, dove fu fabbricato dalle ditte G.B. Paravia di Torino e Amos Dell'Orto di Monza,[1] il suo uso è comprovato per la prima volta nella stampa della "quarantana" de I promessi sposi di Alessandro Manzoni.[2] La sua robustezza permise di ingrandirne le dimensioni e di stampare un'area fino a quattro volte maggiore, consentendo così di aumentare la produzione.

Matrimonio

Sposò, il 19 dicembre 1774, Lady Hester Pitt (19 ottobre 1755-20 luglio 1780), figlia di William Pitt, I conte di Chatham e Primo Ministro. Ebbero tre figlie:

  • Lady Ester Lucy Stanhope (1776-1839);
  • Lady Griselda Stanhope (1778-1851), sposò, il 29 agosto 1800, John Tickell;
  • Lady Lucy Rachel Stanhope (1780-1814), sposò, il 26 aprile 1796, Thomas Taylor, ebbero una figlia.

Sua moglie morì nel 1790.

Nel 1781 sposò Louisa Grenville (1758-1829), figlia e unica erede di Henry Grenville, governatore di Barbados nel 1746 e ambasciatore presso la Porta Ottomana nel 1762. Ebbero un figlio:

Morte

Morì il 15 dicembre 1816 presso la sede della famiglia Chevening, nel Kent.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN7382080 · ISNI (EN0000 0000 8353 8893 · CERL cnp01312615 · LCCN (ENn85067370 · GND (DE104324643 · BNF (FRcb107210032 (data) · J9U (ENHE987007425963705171
  1. ^ (EN) James Moran, Printing Presses: History and Development from the Fifteenth Century to Modern Times, London, Faber and Faber, 1973, pp. 49-57.
  2. ^ Conor Fahy, Per la stampa dell'edizione definitiva dei Promessi sposi, in Saggi di bibliografia testuale, Padova, Editrice Antenore, 1987, pp. 213-244, in particolare pp. 217-219 e tavv. XIII-XIV, ISBN 88-8455-056-4.