Alessandro Meluzzi: differenze tra le versioni
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Avvicinatosi al cristianesimo della Chiesa ortodossa, nel maggio del [[2015]], padre Leopoldo Adeodato Mancini in punto di morte ha ordinato Alessandro Meluzzi [[presbitero]] [[Cristianesimo ortodosso in Italia|ortodosso]] della cosiddetta [[Chiesa ortodossa italiana autocefala]]<ref>{{cita web|url=http://www.newsfood.com/e-morto-padre-adeodato-leopoldo-mancini/|titolo=È morto Padre Adeodato Leopoldo Mancini|data=16 giugno 2016|accesso=20 gennaio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160130160952/http://www.newsfood.com/e-morto-padre-adeodato-leopoldo-mancini/|dataarchivio=30 gennaio 2016|urlmorto=sì}}</ref>, fondata dallo stesso Mancini. La Chiesa di Meluzzi non è riconosciuta da alcuna istituzione religiosa, come la [[Arcidiocesi ortodossa d'Italia e Malta|Sacra arcidiocesi ortodossa d'Italia e Malta]] ([[patriarcato ecumenico di Costantinopoli]]) né dalla [[Chiesa ortodossa russa]] in Italia ([[patriarcato di Mosca]]), ed è considerata una chiesa [[scisma]]tica o irregolare da tutti gli altri ortodossi italiani<ref name=fatto>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01/21/alessandro-meluzzi-vescovo-della-chiesa-ortodossa-ma-gli-esponenti-ufficiali-vicenda-che-ci-espone-al-ridicolo-la-sua-organizzazione-non-e-riconosciuta/2393563/ Alessandro Meluzzi, vescovo della Chiesa Ortodossa. Ma gli esponenti ufficiali: “Vicenda che ci espone al ridicolo. La sua organizzazione non è riconosciuta”]</ref>, seppure Meluzzi dichiari spesso la sua vicinanza alla spiritualità e alla cultura della [[Russia]] ortodossa.<ref name=putin/><ref>[https://m.facebook.com/alessandromeluzzi.official/posts/578496295908279 ]</ref> |
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Il 6 novembre 2015, dopo la morte di Mancini, Alessandro Meluzzi si è autoproclamato ''[[primate (ecclesiastico)|primate]]'' ([[arcivescovo]]) d'Italia, [[eparca]] di [[Ravenna]] e [[Aquileia]], e primate [[metropolita]] di questa Chiesa col nome di ''Alessandro I'', con il trattamento onorifico di ''[[Beatitudine (titolo)|Sua Beatitudine]]''.<ref name=zelig>{{cita web|url=https://www.corriere.it/cronache/16_gennaio_17/riecco-zelig-meluzzi-ora-diventato-alessandro-ded0e37a-bce9-11e5-9ebd-3d31e1693d62.shtml|autore= |
Il 6 novembre 2015, dopo la morte di Mancini, Alessandro Meluzzi si è autoproclamato ''[[primate (ecclesiastico)|primate]]'' ([[arcivescovo]]) d'Italia, [[eparca]] di [[Ravenna]] e [[Aquileia]], e primate [[metropolita]] di questa Chiesa col nome di ''Alessandro I'', con il trattamento onorifico di ''[[Beatitudine (titolo)|Sua Beatitudine]]''.<ref name=zelig>{{cita web|url=https://www.corriere.it/cronache/16_gennaio_17/riecco-zelig-meluzzi-ora-diventato-alessandro-ded0e37a-bce9-11e5-9ebd-3d31e1693d62.shtml|autore= |
Versione delle 14:25, 7 giu 2021
Alessandro Meluzzi | |
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Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 15 aprile 1994 – 8 maggio 1996 |
Legislatura | XII |
Gruppo parlamentare | Forza Italia |
Coalizione | Polo per le Libertà |
Circoscrizione | Piemonte 1 |
Collegio | Torino 7 |
Sito istituzionale | |
Senatore della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 9 maggio 1996 – 29 maggio 2001 |
Legislatura | XIII |
Gruppo parlamentare | Forza Italia (dal 9 maggio 1996 al 9 marzo 1998)
Unione Democratica per la Repubblica (dal 25 marzo 1998 al 24 febbraio 1999) Rinnovamento Italiano (dal 25 febbraio 1999 al 3 novembre 1999) Gruppo Misto - Centro Riformatore (dal 4 novembre 1999 al 22 dicembre 1999) Verdi - L'Ulivo (dal 23 dicembre 1999 al 10 febbraio 2000) Unione Democratici per l'Europa (dal 16 febbraio 2000 al 29 maggio 2001) |
Coalizione | Polo per le Libertà |
Circoscrizione | Campania |
Collegio | Agropoli-Cilento |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | PCI (1970-1982) PSI (1982-1994) FI (1994-1998) UDR (1998-1999) RI (1999) UpR (1999) Verdi (1999-2000) UDEUR (2000-2001) |
Titolo di studio | Laurea in Medicina e Chirurgia; Specializzazione in Psichiatria |
Università | Università degli Studi di Torino |
Professione | Medico chirurgo specializzato in psichiatria |
Alessandro Meluzzi (Napoli, 9 ottobre 1955) è uno psichiatra, politico, religioso e saggista italiano.
Dopo la sua conversione al cristianesimo è divenuto diacono cattolico della Chiesa greco-melchita e poi presbitero della Chiesa ortodossa italiana autocefala, un ramo cristiano orientale non riconosciuto dalle altre Chiese ortodosse, celebrante il rito greco-bizantino ma derivato da una scissione dalla Chiesa assira d'Oriente di confessione nestoriana. Lo stesso anno è diventato primate, metropolita e arcivescovo di tale Chiesa, con il nome ecclesiastico-patriarcale di Alessandro I.[1]
Biografia
Studi e formazione
Nato a Napoli da una famiglia originaria di Rimini, trascorre parte della sua vita a Torino dove ha condotto gli studi, dapprima al Liceo Classico "Vittorio Alfieri" e poi presso l'Università degli Studi di Torino, dove si è laureato in Medicina e Chirurgia con 110/110 e lode e specializzato in Psichiatria. Ha lavorato come ricercatore presso il laboratorio del neurofisiologo Henri Laborit all'Hôpital Boucicaut e all'Istituto Pasteur di Parigi. In seguito ha conseguito il baccellierato in Filosofia magna cum laude presso il Pontificio ateneo Sant'Anselmo di Roma. È sposato con Maria Ardiles[2] e ha una figlia, Maria Araceli. Risiede da molti anni ad Albugnano.[3]
Attività politica
In gioventù militante prima nel Partito Comunista Italiano e successivamente nel Partito Socialista Italiano,[4] alle elezioni politiche italiane del 1994 è stato candidato alla Camera dei deputati dal Polo delle Libertà nel collegio di Torino 7, e ha sconfitto di poco Sergio Chiamparino, candidato dell'Alleanza dei Progressisti (35,59% contro 35,15%);[5] Ha aderito al gruppo di Forza Italia.
Alle successive elezioni del 1996 è stato candidato al Senato nel collegio di Agropoli dal Polo per le Libertà e ha sconfitto Pier Giovanni Maria Crocco dell'Ulivo.[6]
Nel marzo 1998 ha lasciato Forza Italia per aderire all'Unione Democratica per la Repubblica (UDR) di Francesco Cossiga. Con lo scioglimento del partito, il 24 febbraio 1999, insieme agli altri "cossighiani" ha aderito al gruppo parlamentare di Rinnovamento Italiano;[7] e per quella lista è stato candidato alle elezioni europee del 1999 nella circoscrizione Italia nord-occidentale, ottenendo 1.416 preferenze (primo della lista), ma senza essere eletto.[8] Nel novembre dello stesso anno lascia Rinnovamento Italiano e segue Cossiga nella nuova Unione per la Repubblica (che in Senato forma la componente "Centro Riformatore" nel gruppo misto), che abbandona poche settimane dopo, il 21 dicembre 1999, alla vigilia della fiducia al governo D'Alema II, quando passa alla Federazione dei Verdi.[9]
Nel febbraio del 2000, infine, dà vita, insieme a Stefano Pedica (un altro ex UDR), ai "Cristiano Democratici Europei", un movimento di ispirazione centrista, presente soprattutto nel Lazio, che aderisce all'Unione Democratici per l'Europa (UDEUR) di Clemente Mastella. Nel 2001, con la fine della legislatura abbandona l'attività politica.
Nel 2018 si avvicina a Fratelli d'Italia diventandone militante l'anno successivo.
È stato anche console onorario del Paraguay.[10] Aderente alla massoneria, che ha abbandonato nel 2003,[11] è stato a lungo seguace del controverso ex sacerdote Pierino Gelmini.[12] È sostenitore del leader russo Vladimir Putin in quanto rappresenterebbe "l’unico e ultimo argine della civiltà europea".[13]
Attività professionale
Meluzzi sostiene di aver redatto oltre duecento pubblicazioni scientifiche (delle quali non vi è traccia su motori di ricerca specialistici come PubMed o ResearchGate) e più di venti monografie in materia psicologica, psicoterapeutica, psichiatrica e antropologico-filosofica. È inoltre autore di varie pubblicazioni dedicate alla religione.
Come autore televisivo ha collaborato a diverse trasmissioni Rai (Rai Parlamento, Uno Mattina, Domenica In, L'Italia sul 2), Mediaset (Mattino Cinque, Pomeriggio Cinque, Domenica Live, Quarta Repubblica, Quarto Grado) e Telelombardia.
Come criminologo è stato consulente della difesa di Rudy Guede (sostenendo l'estraneità di tutti gli indagati) e di Massimo Giuseppe Bossetti. Ha espresso posizioni di garantismo penale in molti processi.
Ha tenuto inoltre diverse docenze a contratto nella formazione universitaria.[senza fonte]
Attività clericale
Da giovane avrebbe voluto divenire un religioso francescano o rosminiano.[14] Meluzzi è stato membro della massoneria del Grande Oriente d'Italia sino alla riconversione al cristianesimo.
Diacono cattolico greco-melchita
Nel 2007, presso l'Arcieparchia di Homs in Siria, è stato consacrato diacono della Chiesa cattolica greco-melchita, di rito bizantino ma in comunione con il Papa nella Chiesa cattolica romana (Chiese cattoliche di rito orientale), non essendo la sua richiesta di ordinazione diaconale stata accettata dalla Chiesa latina.[15] Viene poi allontanato dal clero cattolico, a suo dire per la sua passata adesione alla massoneria, che gli ha comportato anche una scomunica ipso facto ribadita anche nel 2011 dalla curia romana dopo l'ordinazione[16][17], non potendo Meluzzi usufruire della dispensa speciale.[18] Dopo la rinuncia al pontificato da parte di Benedetto XVI, nonostante le simpatie per il cattolicesimo, specie i rami tradizionalisti latini e quelli di rito greco-bizantino, Meluzzi si allontana dalla Chiesa di Roma.
Alessandro I arcivescovo della Chiesa ortodossa | |
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Incarichi attuali | Primate arcivescovo d'Italia, eparca di Ravenna e Aquileia e metropolita della Chiesa ortodossa italiana autocefala |
Nato | 9 agosto 1955 |
Ordinato presbitero | 6 novembre 2015 |
Consacrato vescovo | 6 novembre 2015 |
Elevato arcivescovo | 15 gennaio 2016 |
Autoproclamazione a "primate Alessandro I"
Avvicinatosi al cristianesimo della Chiesa ortodossa, nel maggio del 2015, padre Leopoldo Adeodato Mancini in punto di morte ha ordinato Alessandro Meluzzi presbitero ortodosso della cosiddetta Chiesa ortodossa italiana autocefala[19], fondata dallo stesso Mancini. La Chiesa di Meluzzi non è riconosciuta da alcuna istituzione religiosa, come la Sacra arcidiocesi ortodossa d'Italia e Malta (patriarcato ecumenico di Costantinopoli) né dalla Chiesa ortodossa russa in Italia (patriarcato di Mosca), ed è considerata una chiesa scismatica o irregolare da tutti gli altri ortodossi italiani[16], seppure Meluzzi dichiari spesso la sua vicinanza alla spiritualità e alla cultura della Russia ortodossa.[13][20]
Il 6 novembre 2015, dopo la morte di Mancini, Alessandro Meluzzi si è autoproclamato primate (arcivescovo) d'Italia, eparca di Ravenna e Aquileia, e primate metropolita di questa Chiesa col nome di Alessandro I, con il trattamento onorifico di Sua Beatitudine.[1][21] Ha dichiarato di voler proclamare santi di questa Chiesa i defunti sacerdoti cattolici Gianni Baget Bozzo (sospeso a divinis per la sua attività politica) e Pierino Gelmini (dimesso dallo stato clericale su propria richiesta, in seguito a procedimenti giudiziari).[22][23]
Posizioni controverse
In alcune apparizioni televisive intorno al 2010 Meluzzi ha assunto posizioni cristiane conservatrici in materia di famiglia e società, soprattutto contro l'aborto, il matrimonio omosessuale e l'eutanasia. Ha definito gli omosessuali "disabili della procreazione" e dichiarato che "è evidente che alla base dell'omosessualità c'è quasi sempre un problema psicologico", subendo l'accusa di omofobia.[24][25]
Ha suscitato polemiche una sua intervista sulla pedofilia, toccando anche i casi coinvolgenti la Chiesa, affermando che il carcere non sempre compatibile con il soggetto pedofilo in quanto secondo la sua opinione professionale e religiosa "certi pedofili non commettono reato e nemmeno peccato".[26]
Meluzzi ha sostenuto l'esistenza e la veridicità della teoria del complotto sul piano Kalergi (sulla presunta sostituzione etnica degli europei voluta dalle élite) e che papa Francesco, eletto nel periodo dell'allontanamento di Meluzzi dalla Chiesa di Roma, fosse complice del piano: «Un Papa», ha detto in un'intervista, «che sta riducendo la dottrina cattolica all’idea che tutta l'Africa possa entrare in Europa come se questo dovesse riequilibrare le colpe del colonialismo occidentale».[27][28]
È stato oggetto di critiche per aver diffuso un fotomontaggio in cui alla scritta "Arbeit macht frei" sul cancello di Auschwitz si sostituisce quella simbolo della lotta al COVID-19 "andrà tutto bene".[29]
Opere
- Droga informazione, con Giangiulio Ambrosini e Mario Eandi, Torino, Socet, 1980.
- Dalla critica della psichiatria ad una psichiatria critica. Nuove vie per l'assistenza psichiatrica, a cura di e con Luigi Ravizza, Torino, Minerva medica, 1985.
- Il sesso e il nascere. Comportamento, sessualità, riproduzione. Dagli atti del Convegno, Torino, 16-17-18 febbraio 1984, a cura di e con Giovanni Menaldo, Torino, Ecosistema, 1986.
- La luce come terapia. Cronobiologia, psichiatria e neuroscienze, con Tania Margiotta e Gianni Francesetti, Pavia, EMI, 1990.
- Psicoendocrinoimmunologia della schizofrenia, con Michela Gecele, Torino, Centro scientifico, 1992. ISBN 88-7640-213-6.
- Ulisse e il monaco zen. Manuale di viaggio verso il terzo millennio, Bergamo, Larus, 1994; Torino, IDM, 1999. ISBN 88-86671-15-6.
- Il sesso. Bestialità e religione, Firenze, Loggia de' Lanzi, 1995. ISBN 88-8105-044-7.
- La via degli spiriti animali. Dalle grotte di Altamira alla Pet-therapy, Bresso, Gruppo Futura, 1997. ISBN 88-256-1337-7.
- Un male perbene. Anoressia, bulimia, dipendenze alimentari, a cura di, Torino, Omega, 1998. ISBN 88-7241-365-6.
- Viaggio nelle profezie. Visioni, presagi e nuovo millennio, Venezia, Tascabili Marsilio, 1998. ISBN 88-317-7077-2.
- E se la mente guarisse il cancro? Un'ipotesi di lavoro per la cura "dolce" delle malattie neoplastiche, con Livia Ileana Duce, Torino, Centro scientifico, 1999. ISBN 88-7640-314-0.
- Oltre le sbarre. Percorsi di riabilitazione psicologica e sociale fuori dal carcere, a cura di, Torino, Centro scientifico, 2000. ISBN 88-7640-489-9.
- Pet therapy. Aiutarsi con gli animali, con Alessandra Boratti, Silvio Lorenzetto, Giuseppe Zolesi, Torino, Omega, 2000. ISBN 88-7241-303-6.
- NeoMonasteri e riEvoluzione. Utopia, comunità e spiritualità nell'era della new economy, Marsilio, Venezia, 2001. ISBN 88-317-7261-9.
- Esistenza individuale e vita comunitaria, in Grande Oriente d'Italia, Palazzo Giustiniani, Le vie del dialogo. Atti della Gran Loggia 2002. Rimini 5-7 aprile, Milano, Mimesis, 2004. ISBN 88-8483-211-X.
- ErosAgape. Un'unica forma d'amore, Roma, OCD, 2006. ISBN 88-7229-331-6.
- Il soffio della vita, con Roberto Milone, Roma, OCD, 2007. ISBN 978-88-7229-350-8.
- Cristoterapia. Dialogo di vita. Fonte di speranza, con Pierino Gelmini, Roma, OCD, 2008. ISBN 978-88-7229-383-6.
- Abbracciare la croce. Dolore, libertà e tenerezza in Dio, Roma, OCD, 2009. ISBN 978-88-7229-443-7.
- L'infinito mi ha cercato. Da Marx a Gesù una vita in cammino, Casale Monferrato, Piemme, 2009. ISBN 978-88-566-0412-2.
- Insieme per sempre. La vita e il cuore delle donne, a cura di e con Karen Visani e Laura Massari, Morena, OCD, 2009. ISBN 978-88-7229-462-8.
- Uomini e donne. Naufraghi del millennio, Roma, Aliberti, 2009. ISBN 978-88-7424-506-2.
- Ho visto e ho creduto. I neocattolici, lo scisma silenzioso e il soffio dello Spirito, con Paolo Gambi, Milano, Piemme, 2010. ISBN 978-88-566-1310-0.
- Maranathà. Signore, mostraci il tuo volto nella splendida imperfezione del creato, Roma, OCD, 2010. ISBN 978-88-7229-484-0.
- Educazione, profezia, mistero, Roma, OCD, 2011. ISBN 978-88-7229-518-2.
- Ho seguito il mio maestro. Educazione, famiglia, donne, amore, coppia, con Paolo Gambi, Milano, Piemme incontri, 2011. ISBN 978-88-566-1968-3.
- La notte oscura. Mistica e psicologia, con Eduardo Sanz de Miguel, Roma, OCD, 2012. ISBN 978-88-7229-550-2.
- Crimini e Mass Media. Distorsioni e suggestioni di stampa e tv nei grandi casi di cronaca nera, Formigine, Infinito, 2014. ISBN 978-88-6861-020-3.
- Follie. Storie di delitti e castighi, Torino, Politeia, 2012. ISBN 978-88-96461-06-8.
- Il fascino del male, Reggio Emilia, Imprimatur, 2014. ISBN 978-88-6830-108-8.
- Il maschio fragile. Scopri il bastardo che c'è in te, Siena, Cantagalli, 2015. ISBN 978-88-6879-067-7.
- Madri assassine. Dal dramma di Medea alla psicopatologia del quotidiano, Reggio Emilia, Imprimatur, 2015. ISBN 978-88-6830-289-4.
- La vergogna. Un'emozione antica, Milano, Paoline, 2015. ISBN 978-88-315-4645-4.
- Ammonire i peccatori, con la collaborazione di Andrea Grippo, Venezia, Marcianum press, 2016. ISBN 978-88-6512-440-6.
- Dei delitti e delle pene 2.0, con Maria Araceli Meluzzi, Roma, Eurilink, 2016. ISBN 978-88-97931-80-5.
- I dorostellati. Psicopolitica all'italiana dalla DC a Grillo. Conversazione col giornalista Giuliano Ramazzina, Venezia, Marcianum press, 2017. ISBN 978-88-6512-574-8.
- Il se e il ma delle investigazioni. Riflessioni tra criminologia, diritto ed esperienza sul campo, con Fabio Federici, Mantova, Oligo, 2017. ISBN 978-88-85723-00-9.
- Un solo Dio per tutti? Politica e Fede nelle Religioni del Libro, con Giuseppe Romeo, Reggio Emilia, Imprimatur, 2017. ISBN 978-88-6830-616-8.
- Il crime analyst. Le nuove frontiere delle scienze crimino-investigative, con Fabio Federici, Mantova, Oligo, 2018. ISBN 978-88-85723-13-9.
- Menti insolite. Radiografia di cinque femminicidi, con Fabio Federici e Massimo Numa, Mantova, Oligo, 2018. ISBN 978-88-85723-24-5.
- Fantasmi in Vaticano. I misteri di Emanuela Orlandi, con Margherita Lepore, Padova, Il Torchio, 2018. ISBN 978-88-98669-74-5.
- Da Pietroburgo a Costantinopoli. Le missioni di spionaggio dell'agente-abate Joannes Baptista Casti, con Fabio Marco Fabbri, Acireale, Bonanno, 2019. ISBN 978-88-6318-219-4.
- Italia rivolta ideale. Identità, felicità, sicurezza, sovranità, Feletto Umberto, Tavagnacco-Segno, 2019. ISBN 978-88-93183-91-8.
- Il sesto pilastro. La sessualità nell'Islam, con Andrea Grippo, Feletto Umberto, Tavagnacco-Segno, 2019. ISBN 978-88-93183-97-0.
- Mafia nigeriana. Origini, rituali, crimini, con Giorgia Meloni e Valentina Mercurio, Mantova, Oligo, 2019. ISBN 978-88-85723-25-2.
- Culture esoteriche e significati nascosti. I segreti della Reggia di Caserta, con Tiziana Barrella, Milano, Libraio Editore, 2019. ISBN 978-88-31937-15-3.
- Contagio. Dalla peste al coronavirus, con Walter Pasini, Firenze, Vallecchi, 2020. ISBN 978-88-8252-106-6.
Note
- ^ a b Aldo Grasso, Riecco «zelig-Meluzzi»: ora è Alessandro I. Il medico diventato vescovo ortodosso adesso sia più indulgente (con gli altri), su corriere.it, Corriere della Sera, 17 gennaio 2016. URL consultato il 20 gennaio 2016.
- ^ Nessuna vendetta contro Meluzzi - la Repubblica.it
- ^ Era uno dei criminologi più famosi della tv. Oggi, la vita di Alessandro Meluzzi è cambiata per sempre. "Il perché della mia scelta? Semplice..." | Caffeina Magazine, su caffeinamagazine.it. URL consultato il 18 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2018).
- ^ Marcenaro, l'addio può attendere - la Repubblica.it
- ^ Camera del 27 marzo 1994 - Collegio Torino 7, in Archivio Storico delle Elezioni, Ministero dell'Interno. URL consultato il 27 aprile 2014.
- ^ Senato del 21 aprile 1996 - Collegio Agropoli, in Archivio Storico delle Elezioni, Ministero dell'Interno. URL consultato il 27 aprile 2014.
- ^ Senato/ Nasce nuovo gruppo Rinnovamento Italiano - Cossighiani, Sudnews, 25 febbraio 1999. URL consultato il 27 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2014).
- ^ Europee del 13 giugno 1999 - Circoscrizione ITALIA NORD-OCCIDENTALE, in Archivio Storico delle Elezioni, Ministero dell'Interno. URL consultato il 27 aprile 2014.
- ^ Riccardo Bruno, Meluzzi lascia Cossiga per i Verdi. Manconi: deve essere un equivoco, Corriere della Sera, 22 dicembre 1999, p. 5. URL consultato il 27 aprile 2014 (archiviato dall'url originale in data pre 1/1/2016 ).
- ^ Breve biografia, su ilgiardinodeilibri.it. URL consultato il 14 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2016).
- ^ Marco Bardesono, Lo psichiatra Meluzzi diventa vescovo (ortodosso) e primate d’Italia, su corriere.it, Corriere della Sera, 15 gennaio 2016. URL consultato il 20 gennaio 2016.
- ^ Il massone «in sonno» che ha trovato la fede in sala vip - Corriere della Sera
- ^ a b "Vescovo per rappresentare Putin in Italia"
- ^ Cfr. Biografia sul sito ufficiali
- ^ Meluzzi si fa diacono, su magister.blogautore.espresso.repubblica.it. URL consultato il 3 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2013).
- ^ a b Alessandro Meluzzi, vescovo della Chiesa Ortodossa. Ma gli esponenti ufficiali: “Vicenda che ci espone al ridicolo. La sua organizzazione non è riconosciuta”
- ^ La Chiesa ortodossa italiana: "Ecco come stanno le cose con Meluzzi"
- ^ La dispensa, possibile in certi casi, non è però concessa a chi è nato all'esterno di una Chiesa Uniate come la Melchita o non è in essa accolto per criteri esclusivamente di parentela con un altro melchita prossimo. Questo è normato dai Canoni relativi del "Codex Iuris Ecclesiarum Orientalium", il diritto universale delle Chiese Orientali in comunione con Roma).
- ^ È morto Padre Adeodato Leopoldo Mancini, su newsfood.com, 16 giugno 2016. URL consultato il 20 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2016).
- ^ [1]
- ^ Eventi, su chiesaortodossaitaliana.org. URL consultato il 2 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2016).
- ^ Oliviero Marchesi, Alessandro Meluzzi: ora sono Sua Beatitudine Alessandro Primo, in Dipiù, 11 gennaio 2016, pp. 10-15.
- ^ (da NOTIZIE Archiviato il 24 novembre 2019 in Internet Archive.)
- ^ http://www.famigliearcobaleno.org/Evidenza.asp?id=38 Famiglie Arcobaleno.:. "Pomeriggio 5 sui figli delle coppie lesbiche, se questa è informazione" di Chiara Lalli] Archiviato il 25 giugno 2010 in Internet Archive.
- ^ Alessandro Meluzzi, su ioacquaesapone.it. URL consultato il 25 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2011).
- ^ Meluzzi: certi pedofili non commettono reato e nemmeno peccato - AgoraVox Italia, su agoravox.it. URL consultato il 29 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2018).
- ^ Come ti smonto il piano Kalergi in sette punti, in Lettera43, 12 agosto 2018. URL consultato il 5 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2018).
- ^ “ Piano Kalergi ”: la fake news di chi, negli immigrati, vede un complotto, in VIVICENTRO, 24 aprile 2018. URL consultato il 5 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2018).
- ^ "Andrà tutto bene" nella foto di Auschwitz
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Alessandro Meluzzi
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alessandro Meluzzi
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su alessandromeluzzi.com.
- Alessandro Meluzzi, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Alessandro Meluzzi, su Senato.it - XIII legislatura, Parlamento italiano.
- Registrazioni di Alessandro Meluzzi, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- (EN) Alessandro Meluzzi, su IMDb, IMDb.com.
- Alessandro Meluzzi, su Camera.it - XII legislatura, Parlamento italiano.
- Sito della Chiesa ortodossa italiana autocefala
- Meluzzi il primate scomunicato e una certa “Massoneria”, di Leo Lyon Zagami su www.umsoi.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 78599106 · ISNI (EN) 0000 0000 4768 8237 · SBN CFIV014830 · GND (DE) 1052944981 · CONOR.SI (SL) 126756451 |
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