Proibizionismo: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|lo stesso concetto riferito alla cannabis|Proibizionismo della cannabis}}
{{nota disambigua|lo stesso concetto riferito alla cannabis|Proibizionismo della cannabis}}
{{P|Il testo sembra più un'apologia dell'antiproibizionismo, che una relazione storica sul proibizionismo negli USA.|storia|arg2=politica|aprile 2015}}


[[File:18th Amendment Pg1of1 AC.jpg|thumb|Il XVIII emendamento della costituzione degli Stati Uniti, che introdusse il divieto di fabbricazione e vendita di bevande alcoliche nel territorio statunitense]]
[[File:18th Amendment Pg1of1 AC.jpg|thumb|Il XVIII emendamento della costituzione degli Stati Uniti, che introdusse il divieto di fabbricazione e vendita di bevande alcoliche nel territorio statunitense]]
Con il termine '''proibizionismo''' s'intende per [[antonomasia]] il periodo fra il [[1920]] e il [[1933]] in cui negli [[Stati Uniti d'America]], tramite il [[Costituzione degli Stati Uniti d'America#Emendamenti successivi .2811-27.29|XVIII emendamento]] e il ''[[Volstead Act]]'', venne sancito il bando sulla fabbricazione, vendita, importazione e trasporto di [[Bevanda alcolica|alcool]]<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Jennifer Rosenberg|url=http://history1900s.about.com/od/1920s/p/prohibition.htm|titolo=Prohibition|sito=history1900s.about.com|accesso=30 marzo 2014}}</ref>; il proibizionismo in questo senso è conosciuto anche come ''The Noble Experiment''<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.nebraskastudies.org/0700/frameset_reset.html?http://www.nebraskastudies.org/0700/stories/0701_0125.html|titolo=Nebraska Prohibits Alcohol The "Noble Experiment"|sito=nebraskastudies.org|accesso=30 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130212221116/http://www.nebraskastudies.org/0700/frameset_reset.html?http%3A%2F%2Fwww.nebraskastudies.org%2F0700%2Fstories%2F0701_0125.html|dataarchivio=12 febbraio 2013|urlmorto=sì}}</ref>.
Con il termine '''proibizionismo''' s'intende per [[antonomasia]] il periodo fra il [[1920]] e il [[1933]] in cui negli [[Stati Uniti d'America]], tramite il [[Costituzione degli Stati Uniti d'America#Emendamenti successivi .2811-27.29|XVIII emendamento]] e il [[Volstead Act]], venne sancito il bando sulla fabbricazione, vendita, importazione e trasporto di [[Bevanda alcolica|alcool]];<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Jennifer Rosenberg|url=http://history1900s.about.com/od/1920s/p/prohibition.htm|titolo=Prohibition|sito=history1900s.about.com|accesso=30 marzo 2014}}</ref> il proibizionismo in questo senso è conosciuto anche come "The Noble Experiment".<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.nebraskastudies.org/0700/frameset_reset.html?http://www.nebraskastudies.org/0700/stories/0701_0125.html|titolo=Nebraska Prohibits Alcohol The "Noble Experiment"|sito=nebraskastudies.org|accesso=30 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130212221116/http://www.nebraskastudies.org/0700/frameset_reset.html?http%3A%2F%2Fwww.nebraskastudies.org%2F0700%2Fstories%2F0701_0125.html|dataarchivio=12 febbraio 2013|urlmorto=sì}}</ref>


Più specificatamente per "proibizionismo" oggi s'intende, nella sua accezione più comune e generale, quello in vigore dal [[1937]]<ref>anno di emanazione del ''[[Marijuana Tax Act]]''</ref> sui derivati della [[cannabis]]<ref name=autogenerato1>{{Cita web|lingua=en|autore=Bill St. Clair|url=http://billstclair.com/hemplie.html|titolo=The Lie of Cannabis Prohibition|data=10 marzo 2001|accesso=30 marzo 2014}}</ref>, contestato dal movimento [[antiproibizionismo|antiproibizionista]] che ne chiede la [[legalizzazione]] o anche la [[liberalizzazione]].
Più specificatamente per "proibizionismo" oggi s'intende, nella sua accezione più comune e generale, quello in vigore dal [[1937]]<ref>anno di emanazione del [[Marijuana Tax Act]]</ref> sui derivati della [[cannabis]],<ref name=autogenerato1>{{Cita web|lingua=en|autore=Bill St. Clair|url=http://billstclair.com/hemplie.html|titolo=The Lie of Cannabis Prohibition|data=10 marzo 2001|accesso=30 marzo 2014}}</ref> contestato dal movimento [[antiproibizionismo|antiproibizionista]] che ne chiede la [[legalizzazione]] o anche la [[liberalizzazione]].


Ci si può comunque riferire, con questo termine, a ogni interdizione al consumo o alla vendita di determinate sostanze definite illecite da parte di governi o enti sovranazionali come l'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]], col fine dichiarato di tutelare la salute pubblica e quella individuale dei cittadini. In questa chiave un proibizionismo è attualmente in vigore per sostanze come l'[[oppio]], l'[[eroina]], la [[cocaina]], i derivati della [[cannabis]] e molte altre, a seconda della zona geografica e del contesto culturale. Può comunque essere anche interpretata in questo senso ogni proibizione proveniente "dall'alto", come ad esempio quella in vigore sulla [[prostituzione nel mondo|prostituzione]].
Ci si può comunque riferire, con questo termine, a ogni interdizione al consumo o alla vendita di determinate sostanze definite illecite da parte di governi o enti sovranazionali come l'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]], col fine dichiarato di tutelare la salute pubblica e quella individuale dei cittadini. In questa chiave un proibizionismo è attualmente in vigore per sostanze come l'[[oppio]], l'[[eroina]], la [[cocaina]], i derivati della [[cannabis]] e molte altre, a seconda della zona geografica e del contesto culturale. Può comunque essere anche interpretata in questo senso ogni proibizione proveniente "dall'alto", come ad esempio quella in vigore sulla [[prostituzione nel mondo|prostituzione]].
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== Il proibizionismo di alcol negli Stati Uniti ==
== Il proibizionismo di alcol negli Stati Uniti ==
Il proibizionismo nacque negli [[Stati Uniti d'America]] su forte pressione delle cosiddette Società per la Sobrietà, gruppi [[Religione|religiosi]]<ref name=autogenerato14>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.jesus-is-savior.com/Evils%20in%20America/Alcohol%20Kills/prohibition.htm|titolo=PROHIBITION Was a Good Thing!|autore=David J. Stewart|sito=jesus-is-savior.com|data=5 dicembre 2007|accesso=30 marzo 2014}}</ref> e gruppi [[Politica|politici]] caratterizzati in genere da un forte [[Morale|moralismo]] e [[fondamentalismo]] rispetto alle posizioni sostenute<ref>{{Cita libro|autore=Joseph R. Gusfield|titolo=Symbolic Crusade: Status Politics and the American Temperance Movement|editore=University of Illinois Press|anno=1986}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.britannica.com/EBchecked/topic/1191955/fundamentalism/252663/Christian-fundamentalism-in-the-United-States|titolo=Fundamentalism|sito=[[Enciclopedia Britannica]]|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.answers.com/topic/what-was-the-temperance-movement|titolo=What was the temperance movement?|sito=Answers.com|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://law.jrank.org/pages/493/Alcohol-Crime-Prohibition-Experiment-temperance-movement.html|titolo=Alcohol and Crime: The Prohibition Experiment - The Temperance Movement|sito=law.jrank.org|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.prettygoodbritain.com/encyclopedia/temperance.html|titolo=Temperance|sito=prettygoodbritain.com|accesso=30 marzo 2014}}</ref>: alcuni di questi erano il ''Woman's Christian Temperance Union'', l{{'}}''Anti-Saloon League'', l{{'}}''American Temperance Society'', la ''Daughters of Temperance'', il ''Prohibition Party'', lo ''Scientific Temperance Federation'' e la ''New York Society for the Suppression of Vice''.
Il proibizionismo nacque negli [[Stati Uniti d'America]] su forte pressione delle cosiddette "Società per la Sobrietà", gruppi [[Religione|religiosi]]<ref name=autogenerato14>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.jesus-is-savior.com/Evils%20in%20America/Alcohol%20Kills/prohibition.htm|titolo=PROHIBITION Was a Good Thing!|autore=David J. Stewart|sito=jesus-is-savior.com|data=5 dicembre 2007|accesso=30 marzo 2014}}</ref> e gruppi [[Politica|politici]] caratterizzati in genere da un forte [[Morale|moralismo]] e [[fondamentalismo]] rispetto alle posizioni sostenute:<ref>{{Cita libro|autore=Joseph R. Gusfield|titolo=Symbolic Crusade: Status Politics and the American Temperance Movement|editore=University of Illinois Press|anno=1986}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.britannica.com/EBchecked/topic/1191955/fundamentalism/252663/Christian-fundamentalism-in-the-United-States|titolo=Fundamentalism|sito=[[Enciclopedia Britannica]]|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.answers.com/topic/what-was-the-temperance-movement|titolo=What was the temperance movement?|sito=Answers.com|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://law.jrank.org/pages/493/Alcohol-Crime-Prohibition-Experiment-temperance-movement.html|titolo=Alcohol and Crime: The Prohibition Experiment - The Temperance Movement|sito=law.jrank.org|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.prettygoodbritain.com/encyclopedia/temperance.html|titolo=Temperance|sito=prettygoodbritain.com|accesso=30 marzo 2014}}</ref> alcuni di questi erano il Woman's Christian Temperance Union, l'Anti-Saloon League, l'American Temperance Society, la Daughters of Temperance, il Prohibition Party, lo Scientific Temperance Federation e la New York Society for the Suppression of Vice. Quest'ultima società inoltre, tramite il fondatore [[Anthony Comstock]],<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://xroads.virginia.edu/~MA04/kane/30scensorship/comstock.htm|titolo=History: Comstock leads anti-obscenity crusade|sito=xroads.virginia.edu|accesso=30 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141106191611/http://xroads.virginia.edu/~MA04/kane/30scensorship/comstock.htm|dataarchivio=6 novembre 2014|urlmorto=sì}}</ref> dopo anni di pressioni sul [[Congresso degli Stati Uniti]] riuscì a far promulgare una legge che proibiva la spedizione a mezzo posta di stampe [[Erotismo|erotiche]] di ogni tipo (libri, riviste, foto, giornali), pubblicazioni riguardo al controllo delle nascite e testi di biologia che mostrassero rappresentazioni accurate del corpo umano<ref name=autogenerato7>{{Cita web|lingua=en|autore=Erik Loomis|url=https://alterdestiny.blogspot.com/2008/01/forgotten-american-bastard-blogging.html|titolo=Alterdestiny: Forgotten American Bastard Blogging: Anthony Comstock|sito=alterdestiny.blogspot.com|data=31 gennaio 2008|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref name=autogenerato18>{{Cita news|lingua=en|autore=James R. Petersen|url=http://www.nytimes.com/books/first/p/petersen-sex.html|titolo=The Century of Sex|pubblicazione=[[New York Times]]|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref name=autogenerato4>{{Cita web|lingua=en|url=https://historyhoydens.blogspot.com/2008/03/new-york-society-for-suppression-of.html|titolo=History Hoydens: The New York Society for the Suppression of Vice|sito=historyhoydens.blogspot.com|data=7 marzo 2008|accesso=30 marzo 2014}}</ref> e addirittura di corrispondenza epistolare privata con accenni o riferimenti di natura sessuale;<ref name=autogenerato7 /><ref name=autogenerato18 /><ref name=autogenerato4 /> vi fu anche un tentativo di vietare nei musei le statue e i quadri di nudo.


La prima Società per la Sobrietà sorse nel [[1789]] presso una comune agricola. Il fenomeno prese piede quando, dal [[1808]] in poi, alcuni di questi movimenti riuscirono a trasformarsi in organizzazioni nazionali, capaci d'influenzare fortemente tramite i loro voti la politica di [[Washington]]. L'American Temperance Society ad esempio, fondata nel [[1826]], godette del rinnovato interesse del periodo per la [[religione]] e la moralità: dopo 12 anni dalla fondazione contava più di {{formatnum:8000}} gruppi locali e oltre un milione e mezzo di affiliati. Nel [[1839]] erano stampati diciotto differenti giornali pro "Sobrietà" e, nel medesimo tempo, molte chiese protestanti iniziarono a promuovere la sobrietà. Fra i numerosi scopi religiosi di queste società vi erano in primo piano il bando di ogni bevanda alcolica e del gioco d'azzardo, oltre a una forte castità dei costumi che contemplava temi che spaziavano dal [[Prostituzione|sesso a pagamento]] alla lunghezza delle gonne. A [[Norphlet]] (Arkansas), oltre al sesso pre-matrimoniale furono proibiti i rapporti sessuali "sconvenienti e lascivi" anche tra coppie sposate.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://xroads.virginia.edu/~hyper/allen/ch5.html|titolo=The Revolution in Manners and Morals|sito=xroads.virginia.edu|accesso=30 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140102201318/http://xroads.virginia.edu/~hyper/allen/ch5.html|dataarchivio=2 gennaio 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.webmoose.com/halloween/party/packet/timeline.pdf|formato=pdf|titolo=1920s Timeline|sito=webmoose.com|accesso=30 marzo 2014}}</ref>
Quest'ultima società inoltre, tramite il fondatore [[Anthony Comstock]]<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://xroads.virginia.edu/~MA04/kane/30scensorship/comstock.htm|titolo=History: Comstock leads anti-obscenity crusade|sito=xroads.virginia.edu|accesso=30 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141106191611/http://xroads.virginia.edu/~MA04/kane/30scensorship/comstock.htm|dataarchivio=6 novembre 2014|urlmorto=sì}}</ref>, dopo anni di pressioni sul [[Congresso degli Stati Uniti]], riuscì a far promulgare una legge che proibiva la spedizione a mezzo posta di stampe [[Erotismo|erotiche]] di ogni tipo (libri, riviste, foto, giornali, perfino pubblicazioni riguardo al controllo delle nascite e testi di biologia che mostrassero rappresentazioni accurate del corpo umano)<ref name=autogenerato7>{{Cita web|lingua=en|autore=Erik Loomis|url=https://alterdestiny.blogspot.com/2008/01/forgotten-american-bastard-blogging.html|titolo=Alterdestiny: Forgotten American Bastard Blogging: Anthony Comstock|sito=alterdestiny.blogspot.com|data=31 gennaio 2008|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref name=autogenerato18>{{Cita news|lingua=en|autore=James R. Petersen|url=http://www.nytimes.com/books/first/p/petersen-sex.html|titolo=The Century of Sex|pubblicazione=[[New York Times]]|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref name=autogenerato4>{{Cita web|lingua=en|url=https://historyhoydens.blogspot.com/2008/03/new-york-society-for-suppression-of.html|titolo=History Hoydens: The New York Society for the Suppression of Vice|sito=historyhoydens.blogspot.com|data=7 marzo 2008|accesso=30 marzo 2014}}</ref> e addirittura di corrispondenza epistolare privata con accenni o riferimenti di natura sessuale<ref name=autogenerato7 /><ref name=autogenerato18 /><ref name=autogenerato4 />; vi fu persino un tentativo di vietare nei musei le statue e i quadri di nudo.

La prima ''Società per la Sobrietà'' sorse nel [[1789]] presso una comune agricola; il fenomeno prese piede quando, dal [[1808]] in poi, alcuni di questi movimenti riuscirono a trasformarsi in organizzazioni nazionali, capaci d'influenzare fortemente, tramite i loro voti, la politica di [[Washington]]. L'''American Temperance Society'' ad esempio, fondata nel [[1826]], godette del rinnovato interesse del periodo per la [[religione]] e la moralità: dopo 12 anni dalla fondazione contava più di {{formatnum:8000}} gruppi locali e oltre un milione e mezzo di affiliati. Nel [[1839]] erano stampati diciotto differenti giornali pro sobrietà e, nel medesimo tempo, molte chiese protestanti iniziarono a promuovere la "Sobrietà". Fra i numerosi scopi "religiosi" di queste società vi erano in primo piano il bando di ogni bevanda alcolica e del gioco d'azzardo, oltre a una forte castità dei costumi, che contemplava temi spazianti dal sesso a pagamento alla lunghezza delle gonne (a [[Norphelt]], nell'[[Arkansas]], furono proibiti i rapporti sessuali "sconvenienti e lascivi" perfino tra coppie sposate, oltre al sesso pre-matrimoniale<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://xroads.virginia.edu/~hyper/allen/ch5.html|titolo=The Revolution in Manners and Morals|sito=xroads.virginia.edu|accesso=30 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140102201318/http://xroads.virginia.edu/~hyper/allen/ch5.html|dataarchivio=2 gennaio 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.webmoose.com/halloween/party/packet/timeline.pdf|formato=pdf|titolo=1920s Timeline|sito=webmoose.com|accesso=30 marzo 2014}}</ref>).


[[File:Detroit police prohibition.jpg|thumb|left|Scoperta e smantellamento di un laboratorio clandestino per la produzione di birra a Detroit]]
[[File:Detroit police prohibition.jpg|thumb|left|Scoperta e smantellamento di un laboratorio clandestino per la produzione di birra a Detroit]]
Va detto che l'[[Bevanda alcolica|alcol]] era soggetto, specie in quel periodo, a un eccesso di consumo che aveva delle conseguenze spesso devastanti a livello sociale, in particolar modo quando unito alla povertà e alla [[criminalità]]<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|autore=Avelardo Valdez|autore2=Charles D. Kaplan|autore3=Russell L. Curtis|url=http://cat.inist.fr/?aModele=afficheN&cpsidt=18956641|titolo=Aggressive crime, alcohol and drug use, and concentrated poverty in 24 U.S. urban areas|anno=2007|volume=33|numero=4|pp=595-603|editore=The American Journal of Drug and Alcohol Abuse|issn=0095-2990|accesso=30 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140102201255/http://cat.inist.fr/?aModele=afficheN&cpsidt=18956641|dataarchivio=2 gennaio 2014|urlmorto=sì}}</ref>. Si trova infatti causa prima del forte ascendente che le Società per la Sobrietà avevano soprattutto nei confronti delle donne, nel fatto che molte di loro erano costrette a subire maltrattamenti e violenze a causa di mariti o padri in stato di ubriachezza, ormai completamente dipendenti dalla sostanza; è accertato infatti che in alcuni soggetti l'assunzione di grossi quantitativi di alcol può aumentare l'aggressività, cosa su cui le Leghe fecero molto conto, riuscendo a fare proselitismi anche al di fuori dell'ambito religioso, a causa dell'esperienza diretta negativa che i futuri affiliati avevano avuto con la sostanza<ref>{{Cita web|lingua=en|urlarchivio=https://archive.is/20120718031448/http://www.athealth.com/consumer/disorders/angeralcohol.html|url=http://www.athealth.com/consumer/disorders/angeralcohol.html|titolo=Alcohol, Violence, and Aggression|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì|dataarchivio=18 luglio 2012}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.marininstitute.org/alcohol_policy/violence.htm|titolo=Violence and Alcohol Statistics|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110712220645/http://www.marininstitute.org/alcohol_policy/violence.htm|dataarchivio=12 luglio 2011}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://alcoholism.about.com/cs/abuse/a/blniaaa040303.htm|titolo=Alcohol and Violence Research|data=1º ottobre 2010|dataarchivio=18 luglio 2012|sito=alcoholism.about.com|accesso=30 marzo 2014}}</ref>.
Da considerare che l'[[Bevanda alcolica|alcol]] era soggetto a un eccesso di consumo, che aveva delle conseguenze spesso devastanti a livello sociale, in particolar modo quando unito alla povertà e alla [[criminalità]].<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|autore=Avelardo Valdez|autore2=Charles D. Kaplan|autore3=Russell L. Curtis|url=http://cat.inist.fr/?aModele=afficheN&cpsidt=18956641|titolo=Aggressive crime, alcohol and drug use, and concentrated poverty in 24 U.S. urban areas|anno=2007|volume=33|numero=4|pp=595-603|editore=The American Journal of Drug and Alcohol Abuse|issn=0095-2990|accesso=30 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140102201255/http://cat.inist.fr/?aModele=afficheN&cpsidt=18956641|dataarchivio=2 gennaio 2014|urlmorto=sì}}</ref> Questo è anche uno dei motivi del forte ascendente che le Società per la Sobrietà avevano soprattutto nei confronti delle donne, nel fatto che molte di loro erano costrette a subire maltrattamenti e violenze a causa di mariti o padri in stato di ubriachezza, ormai completamente [[Alcolismo|dipendenti]] dalla sostanza; è accertato che in alcuni soggetti l'assunzione di grossi quantitativi di alcol può aumentare l'aggressività, cosa su cui le Leghe fecero molto conto, riuscendo a fare proselitismi anche al di fuori dell'ambito religioso, a causa dell'esperienza diretta negativa che i futuri affiliati avevano avuto con l'alcol.<ref>{{Cita web|lingua=en|urlarchivio=https://archive.is/20120718031448/http://www.athealth.com/consumer/disorders/angeralcohol.html|url=http://www.athealth.com/consumer/disorders/angeralcohol.html|titolo=Alcohol, Violence, and Aggression|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì|dataarchivio=18 luglio 2012}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.marininstitute.org/alcohol_policy/violence.htm|titolo=Violence and Alcohol Statistics|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110712220645/http://www.marininstitute.org/alcohol_policy/violence.htm|dataarchivio=12 luglio 2011}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://alcoholism.about.com/cs/abuse/a/blniaaa040303.htm|titolo=Alcohol and Violence Research|data=1º ottobre 2010|dataarchivio=18 luglio 2012|sito=alcoholism.about.com|accesso=30 marzo 2014}}</ref>


All'inizio del Novecento e dell'era industriale s'insinuò inoltre la percezione che l'uso di alcol portasse a carenze sul lavoro, all'[[assenteismo]], allo spendere i soldi in bevande alcoliche piuttosto che in beni generati dal sistema produttivo: fra i nomi eccellenti che in questo periodo si dichiararono favorevoli alla proibizione totale ci sono [[John Davison Rockefeller|John D. Rockefeller]], [[Henry Ford]] ed Henry Joy<ref name=autogenerato10>{{Cita web|lingua=en|url=http://www2.potsdam.edu/hansondj/controversies/1091124904_7.html|titolo=National Prohibition of Alcohol in the U.S|sito=potsdam.edu|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://dgrim.blogspot.com/2007/06/great-scheme-alcohol-based-fuels-ford.html|titolo=Serendipity: The Great Scheme: Alcohol-based fuels, Ford, Rockefeller, and Prohibition|sito=dgrim.blogspot.com|data=26 giugno 2007|accesso=30 marzo 2014}}</ref>, i quali aderirono all'''Anti-Saloon League'' apportando enormi quantità di denaro.
All'inizio del Novecento e dell'era industriale s'insinuò inoltre la percezione che l'uso di alcol portasse a carenze sul lavoro, all'[[assenteismo]], allo spendere i soldi in bevande alcoliche piuttosto che in beni generati dal sistema produttivo: fra i nomi eccellenti che in questo periodo si dichiararono favorevoli alla proibizione totale ci sono [[John Davison Rockefeller|John D. Rockefeller]], [[Henry Ford]] e [[Henry Bourne Joy]],<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://dgrim.blogspot.com/2007/06/great-scheme-alcohol-based-fuels-ford.html|titolo=Serendipity: The Great Scheme: Alcohol-based fuels, Ford, Rockefeller, and Prohibition|sito=dgrim.blogspot.com|data=26 giugno 2007|accesso=30 marzo 2014}}</ref> i quali aderirono all'Anti-Saloon League apportando enormi quantità di denaro. Con tali fondi a disposizione l'Anti-Saloon League ottenne in questo periodo una grande visibilità e un potere in grado di esercitare forti pressioni sulla politica nazionale. Le campagne per il regime "dry" (asciutto) iniziarono ad essere incentrate sui numeri: "I liquori sono responsabili del 25% della miseria, del 37% del depauperamento, del 45,8% della nascita di bambini deformi, del 25% delle malattie mentali, del 19,5% dei divorzi e del 50% dei crimini commessi nel nostro Paese", citano le statistiche del Congresso fornite dall'Anti-Saloon League nel [[1914]].<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Bob Ramsey|url=http://www.druglibrary.org/SCHAFFER/people/hobson/captain_hobson.htm|titolo=Captain Hobson - The Father of American Prohibition|sito=druglibrary.org|data=novembre 1995|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Thomas Dahlheimer|url=https://thomas-dahlheimer.blogspot.com/2008/12/solving-alcohol-abuse-epidemic_07.html|titolo=Indigenous Peoples Rights Activist: Solving The Alcohol Abuse Epidemic|sito=thomas-dahlheimer.blogspot.com|data=7 dicembre 2008|accesso=30 marzo 2014}}</ref>


Nello stesso clima di moralismo inviso a ogni tipo di uso, anche moderato, di qualsiasi sostanza alterante in cui venne bandito tramite l'[[Harrison Narcotics Act]] del [[1914]] l'uso dell'[[oppio]], venne sancito il bando sull'alcol tramite il [[Volstead Act]] del [[1919]] e il [[Costituzione degli Stati Uniti d'America#Emendamenti successivi .2811-27.29|XVIII emendamento]] degli Stati Uniti, entrato in vigore il 16 gennaio [[1920]]. La sera del 15 gennaio in tutti gli Stati Uniti decine di migliaia di persone si riversarono nei negozi per fare rifornimento delle ultime bottiglie legalmente in vendita. Il senatore [[Andrew Volstead]], che promosse la legge, dichiarò all'indomani dell'entrata in vigore: «I quartieri umili presto apparterranno al passato. Le prigioni e i riformatori resteranno vuoti. Tutti gli uomini cammineranno di nuovo eretti, tutte le donne sorrideranno e tutti i bambini rideranno. Le porte dell'inferno si sono chiuse per sempre».<ref name="autogenerato15">{{Cita web|lingua=en|autore=Harry G. Levine|autore2=Craig Reinarman|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120125021651/http://www.drugtext.org/library/articles/craig101.htm|url=http://www.drugtext.org/library/articles/craig101.htm|titolo=Temperance, Prohibition, Alcohol Control|sito=drugtext.org|dataarchivio=25 gennaio 2012|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|autore=|url=http://www.wowessays.com/dbase/aa2/lpf266.shtml|titolo=Prohibition: The Power Is In The People|sito=WowEssays.com|data=|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111122144528/http://www.wowessays.com/dbase/aa2/lpf266.shtml|dataarchivio=22 novembre 2011}}</ref> Dal giorno successivo il prezzo dell'alcol schizzò alle stelle, facendo nascere il conseguente [[mercato nero]].
Con tali fondi a disposizione l'<nowiki/>''Anti-Saloon League'' ottenne in questo periodo una grande visibilità e un potere in grado di esercitare forti pressioni sulla politica nazionale. Le campagne per il regime "dry" (asciutto) iniziarono ad essere incentrate sui numeri: "I liquori sono responsabili del 25% della miseria, del 37% del depauperamento, del 45,8% della nascita di bambini deformi, del 25% delle malattie mentali, del 19,5% dei divorzi e del 50% dei crimini commessi nel nostro Paese", citano le statistiche del Congresso fornite dall'''Anti-Saloon League'' nel [[1914]]<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Bob Ramsey|url=http://www.druglibrary.org/SCHAFFER/people/hobson/captain_hobson.htm|titolo=Captain Hobson - The Father of American Prohibition|sito=druglibrary.org|data=novembre 1995|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Thomas Dahlheimer|url=https://thomas-dahlheimer.blogspot.com/2008/12/solving-alcohol-abuse-epidemic_07.html|titolo=Indigenous Peoples Rights Activist: Solving The Alcohol Abuse Epidemic|sito=thomas-dahlheimer.blogspot.com|data=7 dicembre 2008|accesso=30 marzo 2014}}</ref>.


[[File:21Club.JPG|thumb|upright=1.4|Il 21Club di New York, famoso ''speak-easy'' ai tempi del proibizionismo.]]
Nello stesso clima di moralismo inviso a ogni tipo di uso, anche moderato, di qualsiasi sostanza alterante in cui venne bandito tramite l{{'}}''[[Harrison Narcotics Act]]'' del [[1914]] l'uso dell'[[oppio]], venne sancito il bando sull'alcol tramite il ''[[Volstead Act]]'' del [[1919]] e il [[Costituzione degli Stati Uniti d'America#Emendamenti successivi .2811-27.29|XVIII emendamento]] degli Stati Uniti, entrato in vigore il 16 gennaio [[1920]]. La sera del 15 gennaio in tutti gli Stati Uniti decine di migliaia di persone si riversarono nei negozi per fare rifornimento delle ultime bottiglie legalmente in vendita. Il senatore [[Andrew Volstead]], che promosse la legge, dichiarò all'indomani dell'entrata in vigore: "I quartieri umili presto apparterranno al passato. Le prigioni e i riformatori resteranno vuoti. Tutti gli uomini cammineranno di nuovo eretti, tutte le donne sorrideranno e tutti i bambini rideranno. Le porte dell'inferno si sono chiuse per sempre"<ref name="autogenerato15">{{Cita web|lingua=en|autore=Harry G. Levine|autore2=Craig Reinarman|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120125021651/http://www.drugtext.org/library/articles/craig101.htm|url=http://www.drugtext.org/library/articles/craig101.htm|titolo=Temperance, Prohibition, Alcohol Control|sito=drugtext.org|dataarchivio=25 gennaio 2012|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|autore=|url=http://www.wowessays.com/dbase/aa2/lpf266.shtml|titolo=Prohibition: The Power Is In The People|sito=WowEssays.com|data=|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111122144528/http://www.wowessays.com/dbase/aa2/lpf266.shtml|dataarchivio=22 novembre 2011}}</ref>. Dal giorno successivo il prezzo dell'alcol schizzò alle stelle, facendo nascere il conseguente [[mercato nero]].
Già a mezzanotte e tre quarti del 15 gennaio, a [[Chicago]], una banda armata assaltò un treno e rapinò un carico di [[whisky]] del valore di {{formatnum:100000}} dollari, dando così ufficialmente i natali al [[contrabbando]] e al mercato nero sugli alcolici;<ref>{{Cita libro|autore=Guido Blumir|autore2=[[Silvia Ziche]]|titolo=Marihuana. Uno scandalo internazionale|editore=Einaudi|anno=2002|isbn=978-88-06-16079-1}}</ref> le prime conseguenze della proibizione sono infatti la comparsa di alcol (spesso in forma adulterata) sul mercato nero relazionato al traffico criminale, oltre al suo aumento esponenziale di valore in quanto la proibizione sancisce un'apparente rarità del prodotto che i trafficanti, istituiti in cartelli, mantengono in piedi.<ref>{{Cita web|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091203150448/http://www.associatedcontent.com/article/502645/the_unintended_consequences_of_prohibition.html?cat=37|url=http://www.associatedcontent.com/article/502645/the_unintended_consequences_of_prohibition.html?cat=37|titolo=The Unintended Consequences of Prohibition|sito=associatedcontent.com|data=2 gennaio 2008|dataarchivio=3 dicembre 2009|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.independent.org/store/book_detail.asp?bookID=13|titolo=Drug War Crimes: The Consequences of Prohibition|sito=The Independent Institute|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.drugpolicy.org/library/drug_prohibition_p1.cfm|titolo=Drug Prohibition in the United States: Costs, Consequences, and Alternatives. Part 1|sito=drugpolicy.org|accesso=30 marzo 2014}}</ref>


Dopo l'istituzione del proibizionismo, milioni di americani vollero continuare a bere ed erano disposti a pagare quanto richiesto dal mercato nero per farlo; il prezzo degli alcolici aumentava di dieci volte dopo l'acquisto all'ingrosso in paesi dov'era ancora legale, come il [[Canada]] o il [[Messico]], e il conseguente contrabbando in territorio statunitense. Sovente gli alcolici arrivavano con barche via mare, altre volte (fenomeno questo che, a un certo punto, divenne molto diffuso) venivano direttamente istituiti laboratori clandestini, anche nei boschi, dove si realizzavano [[birra]] o surrogati del whisky e di altri superalcolici, chiamati generalmente "[[Moonshine (whisky)|moonshine]]", adulterati con vari coloranti e liquidi da taglio.
[[File:21Club.JPG|thumb|upright=1.4|Il ''21Club'' di New York, famoso ''speak-easy'' ai tempi del proibizionismo.]]
Già a mezzanotte e tre quarti del 15 gennaio, a [[Chicago]], una banda armata assaltò un treno e rapinò un carico di [[whisky]] del valore di {{formatnum:100000}} dollari, dando così ufficialmente i natali al [[contrabbando]] e al mercato nero sugli alcolici<ref>{{Cita libro|autore=Guido Blumir|autore2=[[Silvia Ziche]]|titolo=Marihuana. Uno scandalo internazionale|editore=Einaudi|anno=2002|isbn=978-88-06-16079-1}}</ref>; le prime conseguenze logiche della proibizione, di qualunque sostanza, sono infatti la sua comparsa (spesso in forma adulterata, impura e realmente pericolosa in quanto non soggetta a controlli sanitari e qualitativi) sul mercato nero relazionato al traffico criminale, oltre al suo aumento esponenziale di valore in quanto la proibizione sancisce un'apparente rarità del prodotto che i narcotrafficanti, istituiti in cartelli, mantengono in piedi così come i prezzi standardizzati<ref>{{Cita web|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091203150448/http://www.associatedcontent.com/article/502645/the_unintended_consequences_of_prohibition.html?cat=37|url=http://www.associatedcontent.com/article/502645/the_unintended_consequences_of_prohibition.html?cat=37|titolo=The Unintended Consequences of Prohibition|sito=associatedcontent.com|data=2 gennaio 2008|dataarchivio=3 dicembre 2009|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.independent.org/store/book_detail.asp?bookID=13|titolo=Drug War Crimes: The Consequences of Prohibition|sito=The Independent Institute|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.drugpolicy.org/library/drug_prohibition_p1.cfm|titolo=Drug Prohibition in the United States: Costs, Consequences, and Alternatives. Part 1|sito=drugpolicy.org|accesso=30 marzo 2014}}</ref>.


All'inizio le bottiglie venivano vendute in negozi di generi comuni, che tenevano una modesta quantità da parte a fronte dell'elevato margine di guadagno comparato al rischio. In seguito iniziarono a diffondersi in tutti gli Stati Uniti i cosiddetti ''[[Speakeasy (proibizionismo)|speakeasy]]'', sorte di club con ingresso tramite parola d'ordine dove si poteva bere tranquillamente. Nel [[1920]], anno dell'entrata in vigore del proibizionismo, nella sola [[New York]] erano presenti {{formatnum:32000}} ''speakeasy'', contro i soli {{formatnum:15000}} bar legittimi di prima della proibizione.<ref>{{Cita web|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090713042808/http://www.mcny.org/sidebars/1093.html|url=http://www.mcny.org/sidebars/1093.html|titolo=The Speakeasy at 1220 Fifth|sito=Museum of the City of New York|data=|dataarchivio=13 luglio 2009|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Barry Popik|url=http://www.barrypopik.com/index.php/new_york_city/entry/speakeasy_speak_easy/|titolo=The Big Apple: Speakeasy (Speak-easy)|data=11 gennaio 2009|accesso=30 marzo 2014}}</ref>
Dopo l'istituzione del proibizionismo, infatti, milioni di americani vollero continuare a bere ed erano disposti a pagare quanto richiesto dal mercato nero per farlo; il prezzo degli alcolici aumentava di dieci volte dopo l'acquisto all'ingrosso in paesi dov'era ancora legale, come il [[Canada]] o il [[Messico]], e il conseguente contrabbando in territorio statunitense. Sovente gli alcolici arrivavano con barche via mare, altre volte (fenomeno questo che, a un certo punto, divenne molto diffuso) venivano direttamente istituiti laboratori clandestini, perfino nei boschi, dove si realizzavano [[birra]] o surrogati del whisky e di altri superalcolici, chiamati generalmente "[[Moonshine (whisky)|moonshine]]", adulterati con vari coloranti e liquidi da taglio.

All'inizio le bottiglie venivano vendute in negozi di generi comuni, che tenevano una modesta quantità da parte a fronte dell'elevato margine di guadagno comparato al rischio; in seguito iniziarono a fiorire in tutti gli Stati Uniti i cosiddetti ''[[Speakeasy (proibizionismo)|speakeasy]]'', sorte di club con ingresso tramite parola d'ordine dove si poteva bere tranquillamente. Nel [[1920]], anno dell'entrata in vigore del proibizionismo, nella sola [[New York]] erano presenti {{formatnum:32000}} ''speakeasy'', contro i soli {{formatnum:15000}} bar legittimi di prima della proibizione<ref>{{Cita web|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090713042808/http://www.mcny.org/sidebars/1093.html|url=http://www.mcny.org/sidebars/1093.html|titolo=The Speakeasy at 1220 Fifth|sito=Museum of the City of New York|data=|dataarchivio=13 luglio 2009|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Barry Popik|url=http://www.barrypopik.com/index.php/new_york_city/entry/speakeasy_speak_easy/|titolo=The Big Apple: Speakeasy (Speak-easy)|data=11 gennaio 2009|accesso=30 marzo 2014}}</ref>.


=== Proibizionismo e criminalità ===
=== Proibizionismo e criminalità ===
[[File:AlCaponemugshotCPD-2.jpg|thumb|left|[[Al Capone]], il gangster che fu il più importante ''boss'' del traffico di alcolici.]]
[[File:AlCaponemugshotCPD-2.jpg|thumb|left|[[Al Capone]], il gangster che fu tra i più importanti boss del traffico di alcolici.]]
Il proibizionismo e i "[[Anni ruggenti|ruggenti anni venti]]" furono indissolubilmente collegati alla nascita del fenomeno noto come [[gangster]]ismo<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.davidpietrusza.com/gangster-links.html|titolo=Roaring 20s Gangster Links|data=davidpietrusza.com|accesso=30 marzo 2014}}</ref>, periodo la cui figura di spicco fu [[Al Capone]]; la sua fortuna infatti, così come quella di molti altri criminali conclamati e non<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.answers.com/topic/joseph-kennedy-sr|titolo=Joseph Kennedy, Sr.|sito=Answers.com|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Andy McCutcheon|url=http://www.lavidaocean.com/the-rum-runners/|titolo=The Rum Runners|sito=lavidaocean.com|data=6 settembre 2009|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140218075512/http://www.lavidaocean.com/the-rum-runners/|dataarchivio=18 febbraio 2014}}</ref><ref name=autogenerato8>{{Cita web|lingua=en|autore=Cecil Adams|url=http://www.straightdope.com/columns/read/716/what-is-the-true-source-of-the-kennedy-familys-wealth|titolo=What is the true source of the Kennedy family's wealth?|sito=straightdope.com|data=1º giugno 1990|accesso=30 marzo 2014}}</ref>, fu raggiunta tramite i proventi del traffico di [[Bevanda alcolica|alcol]], sfruttando la proibizione e la conseguente crescita esponenziale del prezzo, oltre al fatto che, essendo la sostanza in questione non controllata e illecita, era possibile utilizzare metodi estranei al comune mercato per imporre il proprio prodotto e/o ottenere condizioni più favorevoli in generale.
Il proibizionismo e i "[[Anni ruggenti|ruggenti anni venti]]" furono indissolubilmente collegati alla nascita del fenomeno noto come [[gangster]]ismo,<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.davidpietrusza.com/gangster-links.html|titolo=Roaring 20s Gangster Links|data=davidpietrusza.com|accesso=30 marzo 2014}}</ref> periodo la cui figura di spicco fu [[Al Capone]]; la sua fortuna infatti, così come quella di molti altri criminali conclamati e non,<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Andy McCutcheon|url=http://www.lavidaocean.com/the-rum-runners/|titolo=The Rum Runners|sito=lavidaocean.com|data=6 settembre 2009|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140218075512/http://www.lavidaocean.com/the-rum-runners/|dataarchivio=18 febbraio 2014}}</ref><ref name=autogenerato8>{{Cita web|lingua=en|autore=Cecil Adams|url=http://www.straightdope.com/columns/read/716/what-is-the-true-source-of-the-kennedy-familys-wealth|titolo=What is the true source of the Kennedy family's wealth?|sito=straightdope.com|data=1º giugno 1990|accesso=30 marzo 2014}}</ref> fu raggiunta tramite i proventi del traffico di [[Bevanda alcolica|alcol]], sfruttando la proibizione e la conseguente crescita esponenziale del prezzo, oltre al fatto che, essendo la sostanza in questione non controllata e illecita, era possibile utilizzare metodi estranei al comune mercato per imporre il proprio prodotto e/o ottenere condizioni più favorevoli in generale.


All'inizio Capone si rifornì da importatori della [[Florida]], di [[New York]], di [[Detroit]] o dai distillatori clandestini di [[Chicago]], per poi rivendere gli alcolici agli ''[[Speakeasy (proibizionismo)|speakeasy]]'', ovvero locali in cui si vendevano bevande alcoliche al pubblico illegalmente, spesso in regime di esclusiva: questo garantiva all'esercizio commerciale prezzi più favorevoli e tagliava, a favore dell'offerente, la concorrenza di altre bande criminali<ref name=autogenerato11>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.historylearningsite.co.uk/prohibition_and_the_gangsters.htm|titolo=Prohibition and the Gangsters|sito=historylearningsite.co.uk|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|autore=John Simkin|url=http://www.spartacus.schoolnet.co.uk/USAcapone.htm|titolo=Al Capone|sito=spartacus.schoolnet.co.uk|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140102191614/http://www.spartacus.schoolnet.co.uk/USAcapone.htm|dataarchivio=2 gennaio 2014}}</ref><ref name=autogenerato19>{{Cita web|lingua=en|url=http://xroads.virginia.edu/~HYPER/ALLEN/ch10.html|titolo=Alcohol and Al Capone|sito=xroads.virginia.edu|accesso=30 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131217013312/http://xroads.virginia.edu/~hyper/Allen/ch10.html|dataarchivio=17 dicembre 2013|urlmorto=sì}}</ref>. Anche l'esclusiva, a differenza che nel mercato legale, era ottenuta con mezzi spesso coercitivi, applicando una legge propria che esulava da governo e [[polizia]], la quale tra l'altro veniva sistematicamente corrotta<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://gangresearch.net/cpdhistory.htm|titolo=Police Corruption|sito=gangresearch.net|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20021127145155/http://www.drugpolicy.org/law/police/|dataarchivio=27 novembre 2002|url=http://www.drugpolicy.org/law/police/|titolo=Police Corruption|sito=drugpolicy.org|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.vintageperiods.com/prohibition.php|titolo=1920s' Prohibition: Moonshine, Bootleggers, and Speakeasies|accesso=30 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140320073908/http://www.vintageperiods.com/prohibition.php|dataarchivio=20 marzo 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.druglibrary.org/prohibitionresults3.htm|titolo=Did Alcohol Prohibition increase crime?|sito=druglibrary.org|accesso=30 marzo 2014}}</ref>. Fra le bande di malavitosi iniziarono violenti scontri a colpi di mitra [[Thompson Submachine Gun|Thompson]] nelle strade delle città, allo scopo di guadagnare territorio (esattamente come accade fra le bande di oggi legate al narcotraffico); chi avesse voluto entrare nel mercato avrebbe dovuto armarsi e strutturare un'organizzazione criminale per competere con quelle esistenti.
All'inizio Capone si rifornì da importatori della [[Florida]], di [[New York]], di [[Detroit]] o dai distillatori clandestini di [[Chicago]], per poi rivendere gli alcolici agli ''[[Speakeasy (proibizionismo)|speakeasy]]'', ovvero locali in cui si vendevano bevande alcoliche al pubblico illegalmente, spesso in regime di esclusiva: questo garantiva all'esercizio commerciale prezzi più favorevoli e tagliava, a favore dell'offerente, la concorrenza di altre bande criminali.<ref name=autogenerato11>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.historylearningsite.co.uk/prohibition_and_the_gangsters.htm|titolo=Prohibition and the Gangsters|sito=historylearningsite.co.uk|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|autore=John Simkin|url=http://www.spartacus.schoolnet.co.uk/USAcapone.htm|titolo=Al Capone|sito=spartacus.schoolnet.co.uk|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140102191614/http://www.spartacus.schoolnet.co.uk/USAcapone.htm|dataarchivio=2 gennaio 2014}}</ref><ref name=autogenerato19>{{Cita web|lingua=en|url=http://xroads.virginia.edu/~HYPER/ALLEN/ch10.html|titolo=Alcohol and Al Capone|sito=xroads.virginia.edu|accesso=30 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131217013312/http://xroads.virginia.edu/~hyper/Allen/ch10.html|dataarchivio=17 dicembre 2013|urlmorto=sì}}</ref> Anche l'esclusiva, a differenza che nel mercato legale, era ottenuta con mezzi spesso coercitivi, applicando una legge propria che esulava da governo e [[polizia]], la quale tra l'altro veniva sistematicamente corrotta.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://gangresearch.net/cpdhistory.htm|titolo=Police Corruption|sito=gangresearch.net|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20021127145155/http://www.drugpolicy.org/law/police/|dataarchivio=27 novembre 2002|url=http://www.drugpolicy.org/law/police/|titolo=Police Corruption|sito=drugpolicy.org|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.vintageperiods.com/prohibition.php|titolo=1920s' Prohibition: Moonshine, Bootleggers, and Speakeasies|accesso=30 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140320073908/http://www.vintageperiods.com/prohibition.php|dataarchivio=20 marzo 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.druglibrary.org/prohibitionresults3.htm|titolo=Did Alcohol Prohibition increase crime?|sito=druglibrary.org|accesso=30 marzo 2014}}</ref> Fra le bande di malavitosi iniziarono violenti scontri a colpi di mitra [[Thompson Submachine Gun|Thompson]] nelle strade delle città, allo scopo di guadagnare territorio (esattamente come accade fra le bande di oggi legate al narcotraffico); chi avesse voluto entrare nel mercato avrebbe dovuto armarsi e strutturare un'organizzazione criminale per competere con quelle esistenti.


Si trattava di un giro d'affari nell'ordine di miliardi di dollari dell'epoca, esentasse; Capone era il numero uno del ''business'' nella città di [[Chicago]], con un accertamento fiscale datato [[1927]] di oltre cento milioni di dollari<ref name=autogenerato19 /><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.triviaplaying.com/80_history_Q_.htm|titolo=Historical Trivia Questions and Answers|sito=triviaplaying.com|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.wisegeek.com/who-is-al-capone.htm|titolo=Who is Al Capone?|sito=wisegeek.com|accesso=30 marzo 2014}}</ref>. I proventi del "narcotraffico" di Capone venivano reinvestiti in altre attività, legali e illegali, servirono a pagare la sua candidatura in politica e il controllo che egli esercitava sul [[Comune|Municipio]], perfino nella figura del [[sindaco]] [[William "Big Bill" Hale Thompson, Jr.]]<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.myalcaponemuseum.com/id160.htm|titolo=William Hale Thompson|sito=myalcaponemuseum.com|data=dicembre 2009|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090216135204/http://www.encyclopedia.com/topic/William_Hale_Thompson.aspx|dataarchivio=16 febbraio 2009|url=http://www.encyclopedia.com/topic/William_Hale_Thompson.aspx|titolo=William Hale Thompson Facts, information, pictures|sito=Encyclopedia.com|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.liceoberchet.it/ricerche/geo4d_05/ricco_povero/occ_afr_occ_eo/al_capone.htm|titolo=Al Capone|sito=liceoberchet.it|accesso=30 marzo 2014}}</ref>, e sulla polizia. "Ho fatto i soldi fornendo un prodotto richiesto dalla gente. Se questo è illegale, anche i miei clienti, centinaia di persone della buona società, infrangono la legge. La sola differenza fra noi è che io vendo e loro comprano. Tutti mi chiamano gangster. Io mi definisco un uomo d'affari"<ref>Andrew Sinclair, ''Prohibition. The Era of Excess'', Faber & Faber, London, 1962, p. 233</ref>, ebbe a dichiarare Capone durante una delle frequenti interviste che ormai rilasciava come personaggio pubblico.
Si trattava di un giro d'affari nell'ordine di miliardi di dollari dell'epoca, esentasse; Capone era il numero uno del business nella città di [[Chicago]], con un accertamento fiscale datato [[1927]] di oltre cento milioni di dollari.<ref name=autogenerato19 /><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.triviaplaying.com/80_history_Q_.htm|titolo=Historical Trivia Questions and Answers|sito=triviaplaying.com|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.wisegeek.com/who-is-al-capone.htm|titolo=Who is Al Capone?|sito=wisegeek.com|accesso=30 marzo 2014}}</ref> I proventi del "narcotraffico" di Capone venivano reinvestiti in altre attività, legali e illegali, servirono a pagare la sua candidatura in politica e il controllo che egli esercitava sul [[Comune|Municipio]], perfino nella figura del [[sindaco]] [[William Hale Thompson]],<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.myalcaponemuseum.com/id160.htm|titolo=William Hale Thompson|sito=myalcaponemuseum.com|data=dicembre 2009|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090216135204/http://www.encyclopedia.com/topic/William_Hale_Thompson.aspx|dataarchivio=16 febbraio 2009|url=http://www.encyclopedia.com/topic/William_Hale_Thompson.aspx|titolo=William Hale Thompson Facts, information, pictures|sito=Encyclopedia.com|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.liceoberchet.it/ricerche/geo4d_05/ricco_povero/occ_afr_occ_eo/al_capone.htm|titolo=Al Capone|sito=liceoberchet.it|accesso=30 marzo 2014}}</ref> e sulla polizia. Capone, durante una delle frequenti interviste che ormai rilasciava come personaggio pubblico, ebbe a dichiarare: «Ho fatto i soldi fornendo un prodotto richiesto dalla gente. Se questo è illegale, anche i miei clienti, centinaia di persone della buona società, infrangono la legge. La sola differenza fra noi è che io vendo e loro comprano. Tutti mi chiamano gangster. Io mi definisco un uomo d'affari».<ref>Andrew Sinclair, ''Prohibition. The Era of Excess'', Faber & Faber, London, 1962, p. 233</ref>

Nel [[1929]] il Congresso votò un ampliamento alla legge sul proibizionismo: ritenendo che la stessa non avesse funzionato, per quasi un decennio, a causa della sua blandezza<ref name="autogenerato14" />, si approvò una norma che stabiliva pene detentive anche per chi consumasse [[Bevanda alcolica|alcol]], mentre fino a quel momento erano vietate solo la produzione, l'importazione e la vendita. La teoria era che, se si arrestava chi beveva, ci sarebbero state meno vittime dell'alcol e dei crimini correlati. Fino a quel momento, innegabilmente, gli unici che stavano traendo guadagno a vario titolo dalla proibizione erano coloro i quali l'avevano concepita e coloro i quali la sfruttavano per evaderla.


[[File:5 Prohibition Disposal(9) (cropped).jpg|thumb|upright=1.2|Sequestro e sversamento nelle fogne di un barile di alcool durante il proibizionismo.]]
[[File:5 Prohibition Disposal(9) (cropped).jpg|thumb|upright=1.2|Sequestro e sversamento nelle fogne di un barile di alcool durante il proibizionismo.]]
Si aprì così una fase di forte belligeranza fra la polizia e le bande criminali, in risposta a efferati atti di sangue come la [[strage di San Valentino]] e al conseguente malcontento dell'opinione pubblica, che iniziava a domandarsi se proibire una sostanza fosse il modo più razionale per arginare gli eventuali problemi collegati al suo consumo<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.mysterynet.com/vdaymassacre/|titolo=St. Valentine's Day Massacre with Pictures - 1929 - Al Capone True Crime Story|sito=mysterynet.com|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060813100554/http://www.mysterynet.com/vdaymassacre/|dataarchivio=13 agosto 2006}}</ref>. Il 14 febbraio [[1929]], infatti, la banda di [[Al Capone]] tese un agguato per sterminare quella del concorrente [[Bugs Moran]]: travestiti da poliziotti, i suoi uomini fecero irruzione in un garage al 2122 di North Clark Street, sede del quartier generale della [[North Side Gang]], organizzazione capeggiata in passato da [[Dean O'Banion]] e guidata poi da George "Bugs" Moran, principale concorrente di "Big Al" nel mercato degli alcolici; allineati i sette presenti lungo un muro, come per un normale controllo di polizia, li fucilarono alla schiena. L'episodio resta a tutt'oggi uno dei più cruenti regolamenti di conti della storia della malavita e destò all'epoca un forte scandalo nell'opinione pubblica.
Nel [[1929]] il Congresso votò un ampliamento alla legge sul proibizionismo, ritenendo che la stessa non avesse funzionato, per quasi un decennio, a causa della sua blandezza.<ref name="autogenerato14" /> Si approvò quindi una norma che stabiliva pene detentive anche per chi consumasse [[Bevanda alcolica|alcol]], mentre fino a quel momento erano vietate solo la produzione, l'importazione e la vendita; la teoria era che, se si arrestava chi beveva, ci sarebbero state meno vittime dell'alcol e dei crimini correlati. Si aprì così una fase di forte belligeranza fra la polizia e le bande criminali, in risposta a efferati atti di sangue come la [[strage di San Valentino]] e al conseguente malcontento dell'opinione pubblica, che iniziava a domandarsi se proibire una sostanza fosse il modo più razionale per arginare gli eventuali problemi collegati al suo consumo.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.mysterynet.com/vdaymassacre/|titolo=St. Valentine's Day Massacre with Pictures - 1929 - Al Capone True Crime Story|sito=mysterynet.com|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060813100554/http://www.mysterynet.com/vdaymassacre/|dataarchivio=13 agosto 2006}}</ref> Il 14 febbraio [[1929]] la banda di [[Al Capone]] tese un agguato per sterminare quella del concorrente [[Bugs Moran]]: travestiti da poliziotti, i suoi uomini fecero irruzione in un garage al 2122 di North Clark Street, sede del quartier generale della [[North Side Gang]], organizzazione capeggiata in passato da [[Dean O'Banion]] e guidata poi da George "Bugs" Moran, principale concorrente di "Big Al" nel mercato degli alcolici; allineati i sette presenti lungo un muro, come per un normale controllo di polizia, li fucilarono alla schiena. L'episodio resta a tutt'oggi uno dei più cruenti regolamenti di conti della storia della malavita e destò all'epoca un forte scandalo nell'opinione pubblica. Venne istituito un regime di [[tolleranza zero]] nei confronti della "[[droga]]" e degli "spacciatori": la polizia sparava in modo sensazionalistico ai barili sui camion, spaccava a manganellate le bottiglie nei locali sotto gli occhi dei giornali, ingaggiava frequenti conflitti a fuoco in strada con i [[gangster]]. Le vittime fra gli agenti furono molte, così come quelle fra i cittadini inermi, ai quali bastava un gesto equivoco per finire sotto i proiettili della polizia: la [[commissione Wickersham]], istituita dal [[Presidente degli Stati Uniti d'America|presidente degli Stati Uniti]] [[Herbert Hoover|Hoover]], documentò decine di casi di vittime civili.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://law.jrank.org/pages/11309/Wickersham-Commission.html|titolo=Wickersham Commission|sito=law.jrank.org|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>Wickersham Commission, "Report on the Enforcement of the Prohibition Laws of the United States", 71st Congress, 3rd Session, H.D. 722, Vol.1, pp. 149-223</ref>

Venne istituito un regime di [[tolleranza zero]] nei confronti della "[[droga]]" e degli "spacciatori": la polizia sparava in modo sensazionalistico ai barili sui camion, spaccava a manganellate le bottiglie nei locali sotto gli occhi dei giornali, ingaggiava frequenti conflitti a fuoco in strada con i [[gangster]]. Le vittime fra gli agenti furono molte, così come quelle fra i cittadini inermi, ai quali bastava un gesto equivoco per finire sotto i proiettili della polizia: la [[commissione Wickersham]], istituita dal [[Presidente degli Stati Uniti d'America|presidente degli Stati Uniti]] [[Herbert Hoover|Hoover]], documentò decine di casi di vittime civili<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://law.jrank.org/pages/11309/Wickersham-Commission.html|titolo=Wickersham Commission|sito=law.jrank.org|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>Wickersham Commission, "Report on the Enforcement of the Prohibition Laws of the United States", 71st Congress, 3rd Session, H.D. 722, Vol.1, pp. 149-223</ref>.
[[File:Pauline Sabin.jpg|thumb|left|Pauline Sabin, fondatrice della ''Women's Organization for National Prohibition Reform'', associazione che propugnava la fine del proibizionismo]]
[[Al Capone]] venne imprigionato per [[evasione fiscale]] ad [[Atlanta]] nel [[1932]], ma molti altri che avevano fatto fortuna col ''business'' dell'[[Bevanda alcolica|alcol]] proibito continuarono a mantenere in piedi il loro impero per decenni, come [[Lucky Luciano]], o provvidero a renderlo completamente legale, come [[Joseph P. Kennedy]], contrabbandiere di alcol negli anni della proibizione e padre del futuro presidente degli Stati Uniti [[John Fitzgerald Kennedy]]<ref name=autogenerato8 /><ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Robert Warinner|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20020701190326/http://www.tafkac.org/politics/kennedy_fortune.html|dataarchivio=1º luglio 2002|url=http://tafkac.org/politics/kennedy_fortune.html|titolo=Politics/kennedy fortune|sito=tafkac.org|data=11 febbraio 1997|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì}}</ref>. I più grossi finanziatori dell'''Anti-Saloon League'' (coloro i quali avevano apportato i maggiori capitali e quindi il maggior potere all'istituzione, ossia [[Henry Bourne Joy]] della casa automobilistica [[Packard]] e il magnate del [[petrolio]] [[John Davison Rockefeller|John D. Rockefeller]]<ref name=autogenerato10 /><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.prohibitionrepeal.com/history/people.asp|titolo=Prohibition People and Terms|sito=ProhibitionRepeal.com|accesso=30 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140407054312/http://www.prohibitionrepeal.com/history/people.asp|dataarchivio=7 aprile 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref name=autogenerato16>{{Cita web|lingua=en|autore=David J. Stewart|url=http://www.jesus-is-savior.com/Evils%20in%20America/Alcohol%20Kills/anti-saloon_quitters.htm|titolo=Anti-Saloon League Quitters!|sito=jesus-is-savior.com|accesso=30 marzo 2014}}</ref>) avevano appoggiato la Sobrietà perché ritenevano che gli operai non avrebbero bevuto prima di lavorare o sul posto di lavoro, aumentando e rendendo più efficiente la produttività, e perché avrebbero speso i loro soldi in beni prodotti dalle imprese, piuttosto che sperperarli nei bar.


[[File:Pauline Sabin.jpg|thumb|left|Pauline Sabin, fondatrice della Women's Organization for National Prohibition Reform, associazione che propugnava la fine del proibizionismo]]
La verità era però che chi voleva bere, dopo l'entrata in vigore del proibizionismo, poteva tranquillamente bere ancora, che i lavoratori scarsamente produttivi a causa dell'alcol lo erano ancora meno a causa dei beveroni adulterati che ingerivano (è dovuta al proibizionismo, ad esempio, l'insorgenza dell'avvelenamento da metanolo<ref name=autogenerato6>{{Cita web|lingua=en|autore=Stanton Peele|url=http://www.peele.net/faq/prohibition.html|titolo=Was Prohibition of alcohol good for us?|sito=peele.net|data=30 settembre 2010|accesso=30 marzo 2014}}</ref>) e che tramite la proibizione e il relativo decuplicarsi dei prezzi correlato al [[mercato nero]], i cittadini spendevano per bere molti più soldi di prima. Joy e Rockefeller uscirono quindi dalla ''Anti-Saloon League'' e confluirono nella neonata ''Association Against the Prohibition Emendament'' (Associazione contro l'emendamento sulla proibizione)<ref name="autogenerato15" /><ref name="autogenerato16" />. Joy ebbe a dichiarare "Ho fatto un errore. Mi sono stupidamente sbagliato. L'America deve aprire gli occhi"<ref>{{Cita libro|autore=Jon Roper|titolo=The Contours of American Politics: An Introduction|editore=Wiley|anno=2002|isbn=978-0-7456-2061-9}}</ref>.
[[Al Capone]] venne imprigionato per [[evasione fiscale]] ad [[Atlanta]] nel [[1932]] ma molti altri che avevano fatto fortuna col business dell'[[Bevanda alcolica|alcol]] proibito continuarono a mantenere in piedi il loro impero per decenni, come [[Lucky Luciano]], o provvidero a renderlo completamente legale, come [[Joseph P. Kennedy]], contrabbandiere di alcol negli anni della proibizione e padre del futuro presidente degli Stati Uniti [[John Fitzgerald Kennedy]].<ref name=autogenerato8 /><ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Robert Warinner|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20020701190326/http://www.tafkac.org/politics/kennedy_fortune.html|dataarchivio=1º luglio 2002|url=http://tafkac.org/politics/kennedy_fortune.html|titolo=Politics/kennedy fortune|sito=tafkac.org|data=11 febbraio 1997|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì}}</ref> I più grossi finanziatori dell'Anti-Saloon League, per esempio coloro i quali avevano apportato i maggiori capitali e quindi il maggior potere all'istituzione come Henry Bourne Joy della casa automobilistica [[Packard]] e il magnate del petrolio [[John Davison Rockefeller|John D. Rockefeller]],<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.prohibitionrepeal.com/history/people.asp|titolo=Prohibition People and Terms|sito=ProhibitionRepeal.com|accesso=30 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140407054312/http://www.prohibitionrepeal.com/history/people.asp|dataarchivio=7 aprile 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref name=autogenerato16>{{Cita web|lingua=en|autore=David J. Stewart|url=http://www.jesus-is-savior.com/Evils%20in%20America/Alcohol%20Kills/anti-saloon_quitters.htm|titolo=Anti-Saloon League Quitters!|sito=jesus-is-savior.com|accesso=30 marzo 2014}}</ref> avevano appoggiato la Sobrietà perché ritenevano che gli operai non avrebbero bevuto prima di lavorare o sul posto di lavoro, aumentando e rendendo più efficiente la produttività, e perché avrebbero speso i loro soldi in beni prodotti dalle imprese piuttosto che sperperarli nei bar. In realtà chi voleva bere, anche dopo l'entrata in vigore del proibizionismo, poteva farlo ancora e i lavoratori scarsamente produttivi a causa dell'alcol lo erano ancora meno a causa dei beveroni adulterati che ingerivano (è dovuta al proibizionismo, ad esempio, l'insorgenza dell'avvelenamento da metanolo<ref name=autogenerato6>{{Cita web|lingua=en|autore=Stanton Peele|url=http://www.peele.net/faq/prohibition.html|titolo=Was Prohibition of alcohol good for us?|sito=peele.net|data=30 settembre 2010|accesso=30 marzo 2014}}</ref>) e che tramite la proibizione e il relativo decuplicarsi dei prezzi correlato al [[mercato nero]], i cittadini spendevano per bere molti più soldi di prima. Joy e Rockefeller uscirono quindi dalla Anti-Saloon League e confluirono nella neonata Association Against the Prohibition Emendament (Associazione contro l'emendamento sulla proibizione),<ref name="autogenerato15" /><ref name="autogenerato16" /> Joy ebbe a dichiarare: «Ho fatto un errore. Mi sono stupidamente sbagliato. L'America deve aprire gli occhi».<ref>{{Cita libro|autore=Jon Roper|titolo=The Contours of American Politics: An Introduction|editore=Wiley|anno=2002|isbn=978-0-7456-2061-9}}</ref>


Altro motivo fondamentale per il cambio di fronte dei grossi imprenditori, oltre al riscontro delle incoerenze della proibizione, fu che il Governo degli Stati Uniti, avendo perso svariati miliardi di dollari l'anno con la cancellazione della tassazione sulle bevande alcoliche, fu costretto a istituire una nuova tassa che penalizzava le grandi imprese e i contribuenti più ricchi. Passarono così al fronte antiproibizionista anche colossi come la dirigenza di [[General Motors]] e il presidente della banca [[JPMorgan Chase|J.P. Morgan Guarantee Trust Co.]], [[Charles Hamilton Sabin]]<ref>{{Cita web|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060925194855/http://www.town.southampton.ny.us/specialgallery/bayberry/charles_poster.pdf|dataarchivio=25 settembre 2006|url=http://www.town.southampton.ny.us/specialgallery/bayberry/charles_poster.pdf|formato=pdf|titolo=Bayberry Land Biography Charles Hamilton Sabin 1868-1933|sito=town.southampton.ny.us|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita libro|lingua=en|autore=David E. Kyvig, Honorée Fanonne Jeffers|titolo=Repealing National Prohibition|url=http://books.google.it/books?id=XsYi06oDpHMC|editore=Kent State University Press|anno=2000|isbn=978-0-87338-672-2}}</ref>. Anche la moglie di quest'ultimo, [[Pauline Morton Sabin]]<ref name="autogenerato5">{{Cita web|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060925194629/http://www.town.southampton.ny.us/specialgallery/bayberry/pauline_poster.pdf|url=http://www.town.southampton.ny.us/specialgallery/bayberry/pauline_poster.pdf|formato=pdf|titolo=Bayberry Land Biography Pauline Morton Smith Sabin
Altro motivo fondamentale per il cambio di fronte dei grossi imprenditori, oltre al riscontro delle incoerenze della proibizione, fu che il Governo degli Stati Uniti, avendo perso svariati miliardi di dollari l'anno con la cancellazione della tassazione sulle bevande alcoliche, fu costretto a istituire una nuova tassa che penalizzava le grandi imprese e i contribuenti più ricchi. Passarono così al fronte antiproibizionista anche colossi come la dirigenza di [[General Motors]] e il presidente della banca [[JPMorgan Chase|J.P. Morgan Guarantee Trust Co.]], [[Charles Hamilton Sabin]].<ref>{{Cita web|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060925194855/http://www.town.southampton.ny.us/specialgallery/bayberry/charles_poster.pdf|dataarchivio=25 settembre 2006|url=http://www.town.southampton.ny.us/specialgallery/bayberry/charles_poster.pdf|formato=pdf|titolo=Bayberry Land Biography Charles Hamilton Sabin 1868-1933|sito=town.southampton.ny.us|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita libro|lingua=en|autore=David E. Kyvig, Honorée Fanonne Jeffers|titolo=Repealing National Prohibition|url=http://books.google.it/books?id=XsYi06oDpHMC|editore=Kent State University Press|anno=2000|isbn=978-0-87338-672-2}}</ref> Anche la moglie di quest'ultimo, [[Pauline Morton Sabin]],<ref name="autogenerato5">{{Cita web|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060925194629/http://www.town.southampton.ny.us/specialgallery/bayberry/pauline_poster.pdf|url=http://www.town.southampton.ny.us/specialgallery/bayberry/pauline_poster.pdf|formato=pdf|titolo=Bayberry Land Biography Pauline Morton Smith Sabin
Davis 1887-1955|sito=town.southampton.ny.us|dataarchivio=25 settembre 2006|urlmorto=sì}}</ref><ref name="The End of Gender Solidarity">{{Cita pubblicazione|lingua=en|autore=Caryn E. Neumann|urlarchivio=https://archive.is/20071225202207/http://www.questia.com/PM.qst?a=o&d=98495624|dataarchivio=25 dicembre 2007|url=https://www.questia.com/googleScholar.qst;jsessionid=LTQGk5J1mnmJyQL7wpYzCcVrMhhqvDCxpYQzPtzbc0jxjmTGMWTV!-1392827226!-755419558?docId=98495624|titolo=The End of Gender Solidarity: the History of the Women's Organization for National Prohibition Reform in the United States, 1929-1933|rivista=Journal of Women's History|volume=9|numero=2|anno=1997|urlmorto=sì}}</ref>, fu una grande sostenitrice della Temperanza, affermando: "Sono favorevole pensando ai miei ragazzi. Penso che un mondo senza liquori sarebbe un bel mondo"<ref name="autogenerato2">{{Cita web|lingua=en|autore=David J. Hanson|url=http://www2.potsdam.edu/hansondj/controversies/1131637220.html|titolo=Repeal of Prohibition in the U.S|sito=potsdam.edu|accesso=30 marzo 2014}}</ref>.
Davis 1887-1955|sito=town.southampton.ny.us|dataarchivio=25 settembre 2006|urlmorto=sì}}</ref><ref name="The End of Gender Solidarity">{{Cita pubblicazione|lingua=en|autore=Caryn E. Neumann|urlarchivio=https://archive.is/20071225202207/http://www.questia.com/PM.qst?a=o&d=98495624|dataarchivio=25 dicembre 2007|url=https://www.questia.com/googleScholar.qst;jsessionid=LTQGk5J1mnmJyQL7wpYzCcVrMhhqvDCxpYQzPtzbc0jxjmTGMWTV!-1392827226!-755419558?docId=98495624|titolo=The End of Gender Solidarity: the History of the Women's Organization for National Prohibition Reform in the United States, 1929-1933|rivista=Journal of Women's History|volume=9|numero=2|anno=1997|urlmorto=sì}}</ref> che in precedenza fu una grande sostenitrice della "[[Movimento per la temperanza|Temperanza]]", affermando: «Sono favorevole pensando ai miei ragazzi. Penso che un mondo senza liquori sarebbe un bel mondo».


Dopo l'esplosione degli ''speakeasy'' e del whisky, più pratico da trasportare della meno potente birra, nelle neonate fiaschette da tasca, molte donne iniziarono a cambiare idea<ref name="autogenerato5" />. Nel maggio [[1929]] la Sabin organizzò un incontro presso un albergo di [[Chicago]], rivolto a mogli e madri di famiglie dell'alta società; in quell'occasione dichiarò: "Non vogliamo che i nostri ragazzi crescano nell'atmosfera degli ''speakeasy''. Prima del proibizionismo i miei figli non avevano accesso all'alcol, ora lo trovano ovunque". Da quell'esperienza nacque la WONPR, ''Women Organization for National Prohibition Reform'' (Organizzazione delle donne per la riforma della proibizione nazionale), lega antiproibizionista che dopo due anni contava {{formatnum:300000}} adesioni, dopo quattro anni un milione e mezzo<ref name="The End of Gender Solidarity" /><ref name="autogenerato2" /><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.wonpr.org/|titolo=Women's Organization for National Prohibition Reform|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|dataarchivio=13 novembre 2009|url=http://www.hagley.lib.de.us/library/collections/manuscripts/womenorgprohibreformabst.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091113152804/http://www.hagley.lib.de.us/library/collections/manuscripts/womenorgprohibreformabst.html|titolo=Women's Organization for National Prohibition Reform (WONPR), Pennsylvania Division, Records|sito=Hagley Museum and Library|urlmorto=sì}}</ref>. La Sabin tenne perfino un discorso al [[Congresso degli Stati Uniti]], dove venne applaudita da tutti i parlamentari<ref name=autogenerato2 />, molti dei quali, avendo raggiunto quella posizione tramite le [[Società di Temperanza|Società per la Sobrietà]], non osavano parlare contro la proibizione per quanto fossero convinti della sua erroneità e pericolosità sociale. Il Presidente [[Herbert Hoover|Hoover]], eletto nel [[1928]], non volle prendersi la responsabilità di abrogare la legge, limitandosi a istituire la [[Commissione Wickersham]] per indagare sui risultati della proibizione. Si dovette aspettare [[Franklin Delano Roosevelt|Roosevelt]] che, nella campagna elettorale del [[1932]], dichiarò di voler cancellare il proibizionismo, ottenendo l'appoggio della Sabin e di tutto l'elettorato a lei collegato.
Dopo l'esplosione degli ''speakeasy'' e del whisky, più pratico da trasportare della meno potente birra, nelle neonate fiaschette da tasca, molte donne iniziarono a cambiare idea.<ref name="autogenerato5" /> Nel maggio [[1929]] la Sabin organizzò un incontro presso un albergo di [[Chicago]], rivolto a mogli e madri di famiglie dell'alta società; in quell'occasione dichiarò: «Non vogliamo che i nostri ragazzi crescano nell'atmosfera degli ''speakeasy''. Prima del proibizionismo i miei figli non avevano accesso all'alcol, ora lo trovano ovunque». Da quell'esperienza nacque la WONPR, Women Organization for National Prohibition Reform (Organizzazione delle donne per la riforma della proibizione nazionale), lega antiproibizionista che dopo due anni contava {{formatnum:300000}} adesioni, dopo quattro anni un milione e mezzo.<ref name="The End of Gender Solidarity" /><ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.wonpr.org/|titolo=Women's Organization for National Prohibition Reform|accesso=30 marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|dataarchivio=13 novembre 2009|url=http://www.hagley.lib.de.us/library/collections/manuscripts/womenorgprohibreformabst.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091113152804/http://www.hagley.lib.de.us/library/collections/manuscripts/womenorgprohibreformabst.html|titolo=Women's Organization for National Prohibition Reform (WONPR), Pennsylvania Division, Records|sito=Hagley Museum and Library|urlmorto=sì}}</ref> La Sabin tenne perfino un discorso al [[Congresso degli Stati Uniti]], dove venne applaudita da tutti i parlamentari, molti dei quali, avendo raggiunto quella posizione tramite il [[Movimento per la temperanza]], non osavano parlare contro la proibizione per quanto fossero convinti della sua erroneità e pericolosità sociale. Il Presidente [[Herbert Hoover|Hoover]], eletto nel [[1928]], non volle prendersi la responsabilità di abrogare la legge, limitandosi a istituire la [[Commissione Wickersham]] per indagare sui risultati della proibizione. Si dovette aspettare [[Franklin Delano Roosevelt|Roosevelt]] che, nella campagna elettorale del [[1932]], dichiarò di voler cancellare il proibizionismo, ottenendo l'appoggio della Sabin e di tutto l'elettorato a lei collegato.


=== La fine del proibizionismo ===
=== La fine del proibizionismo ===
[[File:After End of Prohibition New York Times 1933 3.jpg|thumb|right|300px|Americani festeggiano la fine del proibizionismo, 1933]]
[[File:After End of Prohibition New York Times 1933 3.jpg|thumb|right|300px|Americani festeggiano la fine del proibizionismo, 1933]]
Alle ore 17.27 (''[[Eastern Standard Time]]'') di martedì 5 dicembre [[1933]], si sancì la fine del [[Costituzione degli Stati Uniti d'America#Emendamenti successivi .2811-27.29|XVIII emendamento]] e del ''[[Volstead Act]]'' con l'entrata in vigore del [[Costituzione degli Stati Uniti d'America#Emendamenti successivi .2811-27.29|XXI emendamento]], che ratificava il ''[[Blaine Act]]'' del 17 febbraio<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=David Wilma|url=http://www.historylink.org/index.cfm?DisplayPage=output.cfm&File_Id=3343|titolo=Prohibition ends on December 5, 1933.|sito=HistoryLink.org|data=7 giugno 2001|accesso=30 marzo 2014}}</ref>: milioni di americani poterono acquistare l'alcol liberalizzato e regolarmente tassato, facendo impennare le entrate del Governo e nei sei mesi seguenti vennero anche creati circa un milione di posti di lavoro collegati all'industria degli alcolici. Migliaia di affiliati a bande criminali correlate al mercato nero dell'alcol videro andare in fumo, da un giorno all'altro, un affare da milioni di dollari<ref name="autogenerato11" /><ref>{{Cita web|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20031127094343/http://www.courseworkbank.co.uk/coursework/why_did_prohibition_fail_-_gangsters_widespread_illegal_drinking_lack_support_impossibility_enforcement_corruption_1910/|dataarchivio=27 novembre 2003|url=http://www.courseworkbank.co.uk/coursework/why_did_prohibition_fail_-_gangsters_widespread_illegal_drinking_lack_support_impossibility_enforcement_corruption_1910/|titolo=Why did prohibition fail? - Gangsters, Widespread illegal drinking, lack of support, impossibility of enforcement, corruption.|sito=courseworkbank.co.uk|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì}}</ref>.
Alle ore 17.27 ([[ora standard orientale]]) di martedì 5 dicembre [[1933]], si sancì la fine del [[Costituzione degli Stati Uniti d'America#Emendamenti successivi .2811-27.29|XVIII emendamento]] e del [[Volstead Act]] con l'entrata in vigore del [[Costituzione degli Stati Uniti d'America#Emendamenti successivi .2811-27.29|XXI emendamento]], che ratificava il [[Blaine Act]] del 17 febbraio:<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=David Wilma|url=http://www.historylink.org/index.cfm?DisplayPage=output.cfm&File_Id=3343|titolo=Prohibition ends on December 5, 1933.|sito=HistoryLink.org|data=7 giugno 2001|accesso=30 marzo 2014}}</ref> milioni di americani poterono acquistare l'alcol liberalizzato e regolarmente tassato, facendo impennare le entrate del Governo e nei sei mesi seguenti vennero anche creati circa un milione di posti di lavoro collegati all'industria degli alcolici. Migliaia di affiliati a bande criminali correlate al mercato nero dell'alcol videro andare in fumo, da un giorno all'altro, un affare da milioni di dollari.<ref name="autogenerato11" /><ref>{{Cita web|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20031127094343/http://www.courseworkbank.co.uk/coursework/why_did_prohibition_fail_-_gangsters_widespread_illegal_drinking_lack_support_impossibility_enforcement_corruption_1910/|dataarchivio=27 novembre 2003|url=http://www.courseworkbank.co.uk/coursework/why_did_prohibition_fail_-_gangsters_widespread_illegal_drinking_lack_support_impossibility_enforcement_corruption_1910/|titolo=Why did prohibition fail? - Gangsters, Widespread illegal drinking, lack of support, impossibility of enforcement, corruption.|sito=courseworkbank.co.uk|accesso=30 marzo 2014|urlmorto=sì}}</ref>


== Riferimenti cinematografici e televisivi ==
== Riferimenti cinematografici e televisivi ==

Versione delle 16:39, 2 apr 2021

Disambiguazione – Se stai cercando lo stesso concetto riferito alla cannabis, vedi Proibizionismo della cannabis.
Il XVIII emendamento della costituzione degli Stati Uniti, che introdusse il divieto di fabbricazione e vendita di bevande alcoliche nel territorio statunitense

Con il termine proibizionismo s'intende per antonomasia il periodo fra il 1920 e il 1933 in cui negli Stati Uniti d'America, tramite il XVIII emendamento e il Volstead Act, venne sancito il bando sulla fabbricazione, vendita, importazione e trasporto di alcool;[1] il proibizionismo in questo senso è conosciuto anche come "The Noble Experiment".[2]

Più specificatamente per "proibizionismo" oggi s'intende, nella sua accezione più comune e generale, quello in vigore dal 1937[3] sui derivati della cannabis,[4] contestato dal movimento antiproibizionista che ne chiede la legalizzazione o anche la liberalizzazione.

Ci si può comunque riferire, con questo termine, a ogni interdizione al consumo o alla vendita di determinate sostanze definite illecite da parte di governi o enti sovranazionali come l'ONU, col fine dichiarato di tutelare la salute pubblica e quella individuale dei cittadini. In questa chiave un proibizionismo è attualmente in vigore per sostanze come l'oppio, l'eroina, la cocaina, i derivati della cannabis e molte altre, a seconda della zona geografica e del contesto culturale. Può comunque essere anche interpretata in questo senso ogni proibizione proveniente "dall'alto", come ad esempio quella in vigore sulla prostituzione.

I "proibizionismi" possono essere generalmente distinti in due tipologie: quelli più blandi, che proibiscono solo la vendita e il traffico della sostanza considerata illecita, e quelli a regime di tolleranza zero, dove anche il semplice consumo è sanzionato, amministrativamente o penalmente.

Il proibizionismo di alcol negli Stati Uniti

Il proibizionismo nacque negli Stati Uniti d'America su forte pressione delle cosiddette "Società per la Sobrietà", gruppi religiosi[5] e gruppi politici caratterizzati in genere da un forte moralismo e fondamentalismo rispetto alle posizioni sostenute:[6][7][8][9][10] alcuni di questi erano il Woman's Christian Temperance Union, l'Anti-Saloon League, l'American Temperance Society, la Daughters of Temperance, il Prohibition Party, lo Scientific Temperance Federation e la New York Society for the Suppression of Vice. Quest'ultima società inoltre, tramite il fondatore Anthony Comstock,[11] dopo anni di pressioni sul Congresso degli Stati Uniti riuscì a far promulgare una legge che proibiva la spedizione a mezzo posta di stampe erotiche di ogni tipo (libri, riviste, foto, giornali), pubblicazioni riguardo al controllo delle nascite e testi di biologia che mostrassero rappresentazioni accurate del corpo umano[12][13][14] e addirittura di corrispondenza epistolare privata con accenni o riferimenti di natura sessuale;[12][13][14] vi fu anche un tentativo di vietare nei musei le statue e i quadri di nudo.

La prima Società per la Sobrietà sorse nel 1789 presso una comune agricola. Il fenomeno prese piede quando, dal 1808 in poi, alcuni di questi movimenti riuscirono a trasformarsi in organizzazioni nazionali, capaci d'influenzare fortemente tramite i loro voti la politica di Washington. L'American Temperance Society ad esempio, fondata nel 1826, godette del rinnovato interesse del periodo per la religione e la moralità: dopo 12 anni dalla fondazione contava più di 8 000 gruppi locali e oltre un milione e mezzo di affiliati. Nel 1839 erano stampati diciotto differenti giornali pro "Sobrietà" e, nel medesimo tempo, molte chiese protestanti iniziarono a promuovere la sobrietà. Fra i numerosi scopi religiosi di queste società vi erano in primo piano il bando di ogni bevanda alcolica e del gioco d'azzardo, oltre a una forte castità dei costumi che contemplava temi che spaziavano dal sesso a pagamento alla lunghezza delle gonne. A Norphlet (Arkansas), oltre al sesso pre-matrimoniale furono proibiti i rapporti sessuali "sconvenienti e lascivi" anche tra coppie sposate.[15][16]

Scoperta e smantellamento di un laboratorio clandestino per la produzione di birra a Detroit

Da considerare che l'alcol era soggetto a un eccesso di consumo, che aveva delle conseguenze spesso devastanti a livello sociale, in particolar modo quando unito alla povertà e alla criminalità.[17] Questo è anche uno dei motivi del forte ascendente che le Società per la Sobrietà avevano soprattutto nei confronti delle donne, nel fatto che molte di loro erano costrette a subire maltrattamenti e violenze a causa di mariti o padri in stato di ubriachezza, ormai completamente dipendenti dalla sostanza; è accertato che in alcuni soggetti l'assunzione di grossi quantitativi di alcol può aumentare l'aggressività, cosa su cui le Leghe fecero molto conto, riuscendo a fare proselitismi anche al di fuori dell'ambito religioso, a causa dell'esperienza diretta negativa che i futuri affiliati avevano avuto con l'alcol.[18][19][20]

All'inizio del Novecento e dell'era industriale s'insinuò inoltre la percezione che l'uso di alcol portasse a carenze sul lavoro, all'assenteismo, allo spendere i soldi in bevande alcoliche piuttosto che in beni generati dal sistema produttivo: fra i nomi eccellenti che in questo periodo si dichiararono favorevoli alla proibizione totale ci sono John D. Rockefeller, Henry Ford e Henry Bourne Joy,[21] i quali aderirono all'Anti-Saloon League apportando enormi quantità di denaro. Con tali fondi a disposizione l'Anti-Saloon League ottenne in questo periodo una grande visibilità e un potere in grado di esercitare forti pressioni sulla politica nazionale. Le campagne per il regime "dry" (asciutto) iniziarono ad essere incentrate sui numeri: "I liquori sono responsabili del 25% della miseria, del 37% del depauperamento, del 45,8% della nascita di bambini deformi, del 25% delle malattie mentali, del 19,5% dei divorzi e del 50% dei crimini commessi nel nostro Paese", citano le statistiche del Congresso fornite dall'Anti-Saloon League nel 1914.[22][23]

Nello stesso clima di moralismo inviso a ogni tipo di uso, anche moderato, di qualsiasi sostanza alterante in cui venne bandito tramite l'Harrison Narcotics Act del 1914 l'uso dell'oppio, venne sancito il bando sull'alcol tramite il Volstead Act del 1919 e il XVIII emendamento degli Stati Uniti, entrato in vigore il 16 gennaio 1920. La sera del 15 gennaio in tutti gli Stati Uniti decine di migliaia di persone si riversarono nei negozi per fare rifornimento delle ultime bottiglie legalmente in vendita. Il senatore Andrew Volstead, che promosse la legge, dichiarò all'indomani dell'entrata in vigore: «I quartieri umili presto apparterranno al passato. Le prigioni e i riformatori resteranno vuoti. Tutti gli uomini cammineranno di nuovo eretti, tutte le donne sorrideranno e tutti i bambini rideranno. Le porte dell'inferno si sono chiuse per sempre».[24][25] Dal giorno successivo il prezzo dell'alcol schizzò alle stelle, facendo nascere il conseguente mercato nero.

Il 21Club di New York, famoso speak-easy ai tempi del proibizionismo.

Già a mezzanotte e tre quarti del 15 gennaio, a Chicago, una banda armata assaltò un treno e rapinò un carico di whisky del valore di 100 000 dollari, dando così ufficialmente i natali al contrabbando e al mercato nero sugli alcolici;[26] le prime conseguenze della proibizione sono infatti la comparsa di alcol (spesso in forma adulterata) sul mercato nero relazionato al traffico criminale, oltre al suo aumento esponenziale di valore in quanto la proibizione sancisce un'apparente rarità del prodotto che i trafficanti, istituiti in cartelli, mantengono in piedi.[27][28][29]

Dopo l'istituzione del proibizionismo, milioni di americani vollero continuare a bere ed erano disposti a pagare quanto richiesto dal mercato nero per farlo; il prezzo degli alcolici aumentava di dieci volte dopo l'acquisto all'ingrosso in paesi dov'era ancora legale, come il Canada o il Messico, e il conseguente contrabbando in territorio statunitense. Sovente gli alcolici arrivavano con barche via mare, altre volte (fenomeno questo che, a un certo punto, divenne molto diffuso) venivano direttamente istituiti laboratori clandestini, anche nei boschi, dove si realizzavano birra o surrogati del whisky e di altri superalcolici, chiamati generalmente "moonshine", adulterati con vari coloranti e liquidi da taglio.

All'inizio le bottiglie venivano vendute in negozi di generi comuni, che tenevano una modesta quantità da parte a fronte dell'elevato margine di guadagno comparato al rischio. In seguito iniziarono a diffondersi in tutti gli Stati Uniti i cosiddetti speakeasy, sorte di club con ingresso tramite parola d'ordine dove si poteva bere tranquillamente. Nel 1920, anno dell'entrata in vigore del proibizionismo, nella sola New York erano presenti 32 000 speakeasy, contro i soli 15 000 bar legittimi di prima della proibizione.[30][31]

Proibizionismo e criminalità

Al Capone, il gangster che fu tra i più importanti boss del traffico di alcolici.

Il proibizionismo e i "ruggenti anni venti" furono indissolubilmente collegati alla nascita del fenomeno noto come gangsterismo,[32] periodo la cui figura di spicco fu Al Capone; la sua fortuna infatti, così come quella di molti altri criminali conclamati e non,[33][34] fu raggiunta tramite i proventi del traffico di alcol, sfruttando la proibizione e la conseguente crescita esponenziale del prezzo, oltre al fatto che, essendo la sostanza in questione non controllata e illecita, era possibile utilizzare metodi estranei al comune mercato per imporre il proprio prodotto e/o ottenere condizioni più favorevoli in generale.

All'inizio Capone si rifornì da importatori della Florida, di New York, di Detroit o dai distillatori clandestini di Chicago, per poi rivendere gli alcolici agli speakeasy, ovvero locali in cui si vendevano bevande alcoliche al pubblico illegalmente, spesso in regime di esclusiva: questo garantiva all'esercizio commerciale prezzi più favorevoli e tagliava, a favore dell'offerente, la concorrenza di altre bande criminali.[35][36][37] Anche l'esclusiva, a differenza che nel mercato legale, era ottenuta con mezzi spesso coercitivi, applicando una legge propria che esulava da governo e polizia, la quale tra l'altro veniva sistematicamente corrotta.[38][39][40][41] Fra le bande di malavitosi iniziarono violenti scontri a colpi di mitra Thompson nelle strade delle città, allo scopo di guadagnare territorio (esattamente come accade fra le bande di oggi legate al narcotraffico); chi avesse voluto entrare nel mercato avrebbe dovuto armarsi e strutturare un'organizzazione criminale per competere con quelle esistenti.

Si trattava di un giro d'affari nell'ordine di miliardi di dollari dell'epoca, esentasse; Capone era il numero uno del business nella città di Chicago, con un accertamento fiscale datato 1927 di oltre cento milioni di dollari.[37][42][43] I proventi del "narcotraffico" di Capone venivano reinvestiti in altre attività, legali e illegali, servirono a pagare la sua candidatura in politica e il controllo che egli esercitava sul Municipio, perfino nella figura del sindaco William Hale Thompson,[44][45][46] e sulla polizia. Capone, durante una delle frequenti interviste che ormai rilasciava come personaggio pubblico, ebbe a dichiarare: «Ho fatto i soldi fornendo un prodotto richiesto dalla gente. Se questo è illegale, anche i miei clienti, centinaia di persone della buona società, infrangono la legge. La sola differenza fra noi è che io vendo e loro comprano. Tutti mi chiamano gangster. Io mi definisco un uomo d'affari».[47]

Sequestro e sversamento nelle fogne di un barile di alcool durante il proibizionismo.

Nel 1929 il Congresso votò un ampliamento alla legge sul proibizionismo, ritenendo che la stessa non avesse funzionato, per quasi un decennio, a causa della sua blandezza.[5] Si approvò quindi una norma che stabiliva pene detentive anche per chi consumasse alcol, mentre fino a quel momento erano vietate solo la produzione, l'importazione e la vendita; la teoria era che, se si arrestava chi beveva, ci sarebbero state meno vittime dell'alcol e dei crimini correlati. Si aprì così una fase di forte belligeranza fra la polizia e le bande criminali, in risposta a efferati atti di sangue come la strage di San Valentino e al conseguente malcontento dell'opinione pubblica, che iniziava a domandarsi se proibire una sostanza fosse il modo più razionale per arginare gli eventuali problemi collegati al suo consumo.[48] Il 14 febbraio 1929 la banda di Al Capone tese un agguato per sterminare quella del concorrente Bugs Moran: travestiti da poliziotti, i suoi uomini fecero irruzione in un garage al 2122 di North Clark Street, sede del quartier generale della North Side Gang, organizzazione capeggiata in passato da Dean O'Banion e guidata poi da George "Bugs" Moran, principale concorrente di "Big Al" nel mercato degli alcolici; allineati i sette presenti lungo un muro, come per un normale controllo di polizia, li fucilarono alla schiena. L'episodio resta a tutt'oggi uno dei più cruenti regolamenti di conti della storia della malavita e destò all'epoca un forte scandalo nell'opinione pubblica. Venne istituito un regime di tolleranza zero nei confronti della "droga" e degli "spacciatori": la polizia sparava in modo sensazionalistico ai barili sui camion, spaccava a manganellate le bottiglie nei locali sotto gli occhi dei giornali, ingaggiava frequenti conflitti a fuoco in strada con i gangster. Le vittime fra gli agenti furono molte, così come quelle fra i cittadini inermi, ai quali bastava un gesto equivoco per finire sotto i proiettili della polizia: la commissione Wickersham, istituita dal presidente degli Stati Uniti Hoover, documentò decine di casi di vittime civili.[49][50]

Pauline Sabin, fondatrice della Women's Organization for National Prohibition Reform, associazione che propugnava la fine del proibizionismo

Al Capone venne imprigionato per evasione fiscale ad Atlanta nel 1932 ma molti altri che avevano fatto fortuna col business dell'alcol proibito continuarono a mantenere in piedi il loro impero per decenni, come Lucky Luciano, o provvidero a renderlo completamente legale, come Joseph P. Kennedy, contrabbandiere di alcol negli anni della proibizione e padre del futuro presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy.[34][51] I più grossi finanziatori dell'Anti-Saloon League, per esempio coloro i quali avevano apportato i maggiori capitali e quindi il maggior potere all'istituzione come Henry Bourne Joy della casa automobilistica Packard e il magnate del petrolio John D. Rockefeller,[52][53] avevano appoggiato la Sobrietà perché ritenevano che gli operai non avrebbero bevuto prima di lavorare o sul posto di lavoro, aumentando e rendendo più efficiente la produttività, e perché avrebbero speso i loro soldi in beni prodotti dalle imprese piuttosto che sperperarli nei bar. In realtà chi voleva bere, anche dopo l'entrata in vigore del proibizionismo, poteva farlo ancora e i lavoratori scarsamente produttivi a causa dell'alcol lo erano ancora meno a causa dei beveroni adulterati che ingerivano (è dovuta al proibizionismo, ad esempio, l'insorgenza dell'avvelenamento da metanolo[54]) e che tramite la proibizione e il relativo decuplicarsi dei prezzi correlato al mercato nero, i cittadini spendevano per bere molti più soldi di prima. Joy e Rockefeller uscirono quindi dalla Anti-Saloon League e confluirono nella neonata Association Against the Prohibition Emendament (Associazione contro l'emendamento sulla proibizione),[24][53] Joy ebbe a dichiarare: «Ho fatto un errore. Mi sono stupidamente sbagliato. L'America deve aprire gli occhi».[55]

Altro motivo fondamentale per il cambio di fronte dei grossi imprenditori, oltre al riscontro delle incoerenze della proibizione, fu che il Governo degli Stati Uniti, avendo perso svariati miliardi di dollari l'anno con la cancellazione della tassazione sulle bevande alcoliche, fu costretto a istituire una nuova tassa che penalizzava le grandi imprese e i contribuenti più ricchi. Passarono così al fronte antiproibizionista anche colossi come la dirigenza di General Motors e il presidente della banca J.P. Morgan Guarantee Trust Co., Charles Hamilton Sabin.[56][57] Anche la moglie di quest'ultimo, Pauline Morton Sabin,[58][59] che in precedenza fu una grande sostenitrice della "Temperanza", affermando: «Sono favorevole pensando ai miei ragazzi. Penso che un mondo senza liquori sarebbe un bel mondo».

Dopo l'esplosione degli speakeasy e del whisky, più pratico da trasportare della meno potente birra, nelle neonate fiaschette da tasca, molte donne iniziarono a cambiare idea.[58] Nel maggio 1929 la Sabin organizzò un incontro presso un albergo di Chicago, rivolto a mogli e madri di famiglie dell'alta società; in quell'occasione dichiarò: «Non vogliamo che i nostri ragazzi crescano nell'atmosfera degli speakeasy. Prima del proibizionismo i miei figli non avevano accesso all'alcol, ora lo trovano ovunque». Da quell'esperienza nacque la WONPR, Women Organization for National Prohibition Reform (Organizzazione delle donne per la riforma della proibizione nazionale), lega antiproibizionista che dopo due anni contava 300 000 adesioni, dopo quattro anni un milione e mezzo.[59][60][61] La Sabin tenne perfino un discorso al Congresso degli Stati Uniti, dove venne applaudita da tutti i parlamentari, molti dei quali, avendo raggiunto quella posizione tramite il Movimento per la temperanza, non osavano parlare contro la proibizione per quanto fossero convinti della sua erroneità e pericolosità sociale. Il Presidente Hoover, eletto nel 1928, non volle prendersi la responsabilità di abrogare la legge, limitandosi a istituire la Commissione Wickersham per indagare sui risultati della proibizione. Si dovette aspettare Roosevelt che, nella campagna elettorale del 1932, dichiarò di voler cancellare il proibizionismo, ottenendo l'appoggio della Sabin e di tutto l'elettorato a lei collegato.

La fine del proibizionismo

Americani festeggiano la fine del proibizionismo, 1933

Alle ore 17.27 (ora standard orientale) di martedì 5 dicembre 1933, si sancì la fine del XVIII emendamento e del Volstead Act con l'entrata in vigore del XXI emendamento, che ratificava il Blaine Act del 17 febbraio:[62] milioni di americani poterono acquistare l'alcol liberalizzato e regolarmente tassato, facendo impennare le entrate del Governo e nei sei mesi seguenti vennero anche creati circa un milione di posti di lavoro collegati all'industria degli alcolici. Migliaia di affiliati a bande criminali correlate al mercato nero dell'alcol videro andare in fumo, da un giorno all'altro, un affare da milioni di dollari.[35][63]

Riferimenti cinematografici e televisivi

Note

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