Aldo Alessandrini: differenze tra le versioni

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==Seconda Guerra Mondiale==
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Pilota nei [[Campagna del Nordafrica|cieli del Mediterraneo]], nel giugno 1943 è a [[Comiso]] al comando del 3º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre. Inseguito alle vicende dell'[[Armistizio di Cassibile|Armistizio]] entrerà nell'[[Aeronautica Nazionale Repubblicana]]<ref>Cavagliano Carlo, ''I Messerschmitt del Comandante Drago'', Edizioni Eclettica, 2015</ref>. Da [[tenente colonnello]] è posto al comando del [[2º Gruppo caccia "Gigi Tre Osei"|2º Gruppo Caccia Gigi Tre Osei]] fino al marzo 1945 quando gli subentra il [[capitano]] (poi [[maggiore]]) [[Carlo Miani]].
Pilota nei [[Campagna del Nordafrica|cieli del Mediterraneo]], nel giugno 1943 è a [[Comiso]] al comando del 3º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre. In seguito alle vicende dell'[[Armistizio di Cassibile|Armistizio]] entrerà nell'[[Aeronautica Nazionale Repubblicana]]<ref name=Cavagliano>Cavagliano Carlo, ''I Messerschmitt del Comandante Drago'', Edizioni Eclettica, 2015</ref>. Da [[tenente colonnello]] è posto al comando del [[2º Gruppo caccia "Gigi Tre Osei"|2º Gruppo Caccia Gigi Tre Osei]] fino al marzo 1945 quando gli subentra il [[capitano]] (poi [[maggiore]]) [[Carlo Miani]]. Nell'aprile 1945, mentre attraversa la [[Galleria Vittorio Emanuele II|Galleria Vittorio Emanuele]] a Milano, è riconosciuto da un ex militare che lo denuncia alla [[polizia partigiana]] quale appartenente all'[[Aeronautica Nazionale Repubblicana|ANR]]<ref name=Cavagliano/>.

Nell'aprile 1945, mentre attraversa la [[Galleria Vittorio Emanuele II|Galleria Vittorio Emanuele]] a Milano, è riconosciuto da un ex militare che lo denuncia alla [[polizia partigiana]] quale appartenente all'[[Aeronautica Nazionale Repubblicana|ANR]]<sup>''idem''</sup>.
Non sono disponibili informazioni su eventuali abbattimenti nel periodo in cui ha prestato servizio con l'[[Aeronautica Nazionale Repubblicana|Aeronautica Repubblicana]].
Non sono disponibili informazioni su eventuali abbattimenti nel periodo in cui ha prestato servizio con l'Aeronautica Repubblicana.


==Dopoguerra==
==Dopoguerra==

Versione delle 18:50, 18 lug 2019

Aldo Alessandrini
NascitaAscoli Piceno, 8 luglio 1907
MorteAncona, 10 dicembre 1989
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Bandiera della Repubblica Sociale Italiana Repubblica Sociale Italiana
Forza armataRegia Aeronautica
Aeronautica Nazionale Repubblicana
SpecialitàCaccia
Unità351ª Squadriglia, 20º Gruppo; 3º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre, 2º Gruppo Caccia Terrestre
Reparto51º Stormo
Anni di servizio1928-1945
GradoTenente colonnello
GuerreSeconda Guerra Mondiale
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Aldo Alessandrini (Ascoli Piceno, 8 luglio 1907Ancona, 10 dicembre 1989[1]) è stato un aviatore italiano comandante del 3º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre della Regia Aeronautica, poi del 2º Gruppo Caccia Terrestre dell'Aeronautica Nazionale Repubblicana.

Biografia

Conseguita la maturità, nel 1928 concorre per la Regia Accademia Aeronautica dove nel 1931 è nominato sottotenente[2]; alla fine del decennio è comandante della 351ª Squadriglia del 20º Gruppo Caccia, unità con la quale partecipa all'esercitazione sui cieli di Roma nel 1939. I caccia G50 della 351ª portano a termine con successo il war game, mettendo in scacco gli SM79 del 12º Stormo Bombardamento Terrestre e palesando l'importanza della specialità caccia nella difesa dello spazio aereo e del territorio della Patria[3][4]. Il 1º ottobre dello stesso anno il 20º e il 21º Gruppo vengono accorpati in un nuovo Stormo, il 51° che, in onore della vittoria sui Sorci Verdi assume quale stemma un gatto nell'atto di afferrare tre topi.

Seconda Guerra Mondiale

Pilota nei cieli del Mediterraneo, nel giugno 1943 è a Comiso al comando del 3º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre. In seguito alle vicende dell'Armistizio entrerà nell'Aeronautica Nazionale Repubblicana[5]. Da tenente colonnello è posto al comando del 2º Gruppo Caccia Gigi Tre Osei fino al marzo 1945 quando gli subentra il capitano (poi maggiore) Carlo Miani. Nell'aprile 1945, mentre attraversa la Galleria Vittorio Emanuele a Milano, è riconosciuto da un ex militare che lo denuncia alla polizia partigiana quale appartenente all'ANR[5].

Non sono disponibili informazioni su eventuali abbattimenti nel periodo in cui ha prestato servizio con l'Aeronautica Repubblicana.

Dopoguerra

Sopravvissuto alla cattura, torna alla vita civile conducendo una vita discreta e ritirata fino alla sua morte sopraggiunta all'ospedale di Ancona il 10 dicembre 1989.

Note

  1. ^ Foglio Matricolare di Alessandrini Aldo, Archivio di Stato di Ascoli Piceno
  2. ^ idem
  3. ^ Circolo51.it, Come nacque il distintivo del 51º Stormo
  4. ^ Petrelli Marco, A Difendere i cieli d'Italia, Ed. Ciclostile, Massa 2014
  5. ^ a b Cavagliano Carlo, I Messerschmitt del Comandante Drago, Edizioni Eclettica, 2015