354P/LINEAR

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Cometa
354P/LINEAR
Stella madreSole
Scoperta6 gennaio 2010
ScopritoreLINEAR
Designazioni
alternative
P/2010 A2 (LINEAR)
Parametri orbitali
(all'epoca 2457720,5
28 novembre 2016[1])
Semiasse maggiore2,2899152 au
Perielio2,0048522 au
Afelio2,575 au
Periodo orbitale3,47 anni
Inclinazione orbitale5,25552°
Eccentricità0,1244863
Longitudine del
nodo ascendente
320,22668°
Argom. del perielio132,84528°
Anomalia media5,65349°
Par. Tisserand (TJ)3,583[2] (calcolato)
Ultimo perielio8 novembre 2016 (osservato)
27 aprile 2020[3](calcolato)
Prossimo perielio14 ottobre 2023[3]
MOID da Terra1,02428 au[2]
Dati fisici
Dimensioni~150 m (diametro)[4]
Dati osservativi
Magnitudine app.~20[5] (max)
Magnitudine ass.15,5
Magnitudine ass.15,5[2] (totale)

354P/LINEAR è un cometa periodica del Sistema solare di circa 150 m di diametro,[4] scoperto il 6 gennaio 2010 nell'ambito del programma LINEAR del Lincoln Laboratory per la ricerca sistematica di asteroidi.[5]

Il presunto nucleo visibile nell'angolo in basso a sinistra del campo di detriti.

L'oggetto è stato scoperto il 6 gennaio 2010 come un oggetto della ventesima magnitudine[6] nell'ambito del programma Lincoln Near-Earth Asteroid Research (LINEAR) gestito dal Lincoln Laboratory del MIT,[5] il cui scopo è la ricerca sistematica di asteroidi near-Earth. È stato utilizzato un telescopio riflettore di un metro di diametro con una fotocamera a CCD.

Identificato inizialmente come una cometa periodica, per alcuni appartenente alla fascia principale degli asteroidi (main belt comet),[7] per altri alla famiglia cometaria di Giove nel gruppo della Cometa Encke,[2] ha ricevuto una designazione cometaria dal Minor Planet Center: P/2010 A2.

Ha subito manifestato delle particolarità, avendo una coda debole senza presentare una reale chioma.[6] Analisi successive di immagini ottenute il 25 ed il 29 gennaio con il Telescopio spaziale Hubble (HST) suggeriscono che la coda sia stata generata da una recente collisione tra due asteroidi piuttosto che dalla sublimazione di ghiaccio cometario.[4] Un ulteriore dato notevole è rappresentato dalla posizione relativa del nucleo, sbilanciata rispetto all'asse della coda e all'esterno di quella che dovrebbe essere la chioma, situazione che non presenta precedenti nell'osservazione delle comete.[4] La coda potrebbe essere creata da particelle millimetriche soffiate via dalla pressione della radiazione solare.[7]

Una prima orbita è stata calcolata dopo 26 giorni di osservazioni. Questi primi calcoli suggeriscono che l'oggetto percorra un'orbita con bassa eccentricità, inclinata di circa 5° rispetto al piano dell'eclittica. Sembrerebbe che 354P/LINEAR sia transitato dal perielio, a circa 2 UA dal Sole, nei primi giorni del mese di dicembre,[2] poco più di un mese prima della sua scoperta. Con un afelio a circa 2,6 UA, l'orbita di P/2010 A2 è sempre contenuta entro il limite della neve del Sistema solare, posto a 2,7 UA.[8] Oltre tale limite, i ghiacci delle molecole volatili (acqua, ammoniaca, ecc.) sono generalmente più comuni. Tuttavia non è ancora possibile escludere la possibilità che la coda sia costituita da gas fuoriuscito dal nucleo dell'oggetto in seguito alla sublimazione di ghiacci contenuti al suo interno.[9]

L'orbita di 354P/LINEAR è coerente con la sua appartenenza alla famiglia asteroidale di Flora,[4][7] un insieme di oggetti che sembrano essere i resti di una collisione che, più di cento milioni di anni fa, ha frammentato un oggetto principale in tantissimi pezzi, conservando la stessa composizione e seguendo la medesima orbita.

La cometa non è stata osservata nel suo passaggio al perielio nel 2020.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I dati di 354P dal sito MPC.
  2. ^ a b c d e I dati di 354P dal sito JPL.
  3. ^ a b I dati di 354P dal sito di Kazuo Kinoshita
  4. ^ a b c d e (EN) J.D. Harrington, Suspected Asteroid Collision Leaves Trailing Debris, su nasa.gov, NASA, 2 febbraio 2010. URL consultato il 4 febbraio 2010.
  5. ^ a b c (EN) B.G. Marsden, MPEC 2010-A32 : Comet P/2010 A2 (LINEAR), su minorplanetcenter.org, Minor Planet Center, UAI, 7 gennaio 2010. URL consultato il 19 marzo 2011.
  6. ^ a b (EN) Jonathan Shanklin, BAA Comet Section: Comets discovered in 2010, su ast.cam.ac.uk, Institute of Astronomy (British Astronomical Association), 18 gennaio 2010. URL consultato il 04-022010.
  7. ^ a b c (EN) Tony Phillips, Hubble Sees Suspected Asteroid Collision, su science.nasa.gov, Science@NASA, 2 febbraio 2010. URL consultato il 21 gennaio 2021.
  8. ^ (EN) Ice line, in Glossary of Astronomical Terms, Raymond Harris. URL consultato il 4 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2010).
  9. ^ (EN) David Jewitt, P/2010 A2 (LINEAR): The 5th Main-Belt Comet, su www2.ess.ucla.edu, UCLA (Deparment of Earth and Space Sciences). URL consultato il 4 febbraio 2010.

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