Acido α-amminobutirrico

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Acido α-amminobutirrico
Nome IUPAC
acido 2-amminobutanoico
Nomi alternativi
AABA

acido α-amminobutirrico

omoalanina

Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC4H9NO2
Massa molecolare (u)103,1
Aspettosolido
Numero CAS1492-24-6
Numero EINECS220-616-5, 201-296-6 e 220-084-4
PubChem6657 e 517460
SMILES
CCC(C(=O)O)N
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)1,105
Temperatura di fusione300 °C (ca. 573,2 K)
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H317
Consigli P280 [1]

L'acido α-amminobutirrico (AABA), noto anche come acido 2-amminobutanoico o omoalanina, è un α-amminoacido isomero dell'acido amminobutirrico.

Come gli altri due isomeri (l'acido β-amminobutirrico e l'acido γ-amminobutirrico) è un neurotrasmettitore diffuso tra gli eucarioti, dove può svolgere un ruolo antidepressivo.[2][3] Tutti e tre sono amminoacidi non proteinogenici, ossia assenti nelle proteine.

Sintesi e reazioni

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L'omoalanina viene biosintetizzata nelle piante e nei batteri mediante transaminazione dell'acido 2-ossobutanoico, un metabolita intermedio della biosintesi dell'isoleucina, un amminoacido essenziale. AABA è usato dalle sintasi peptidiche non ribosomiali per sintetizzare proteine e peptidi contenenti amminoacidi non proteinogenici, come ad esempio l'acido oftalmico. Durante la fermentazione alcolica, AABA viene scomposto dai microorganismi in 1-propanolo.

L'acido α-aminobutirrico può essere prodotto in laboratorio dalla treonina, per idrolisi con acido cloridrico. Si ottiene anche dall'acido 2-bromobutanoico per reazione con ammoniaca.

La concentrazione plasmatica del neurotrasmettitore AABA si è dimostrata essere collegata a sintomi depressivi in persone anziane.[3] Si è osservato che un basso livello plasmatico di AABA è correlato alla presenza di sintomi depressivi.[3]

Un basso livello citoplasmatico di AABA nelle cellule cardiache sembra essere correlato al livello citoplasmatico del glutatione: un basso livello di AABA determina un basso livello di glutatione e dunque un maggior rischio di cardiomiopatie.[4]

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 22.12.2010
  2. ^ (EN) PubChem, 2-Aminobutyric acid, su pubchem.ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 30 marzo 2022.
  3. ^ a b c Yusuke Adachi, Kenji Toyoshima e Rumi Nishimoto, Association between plasma α-aminobutyric acid and depressive symptoms in older community-dwelling adults in Japan, in Geriatrics & Gerontology International, vol. 19, n. 3, 18 dicembre 2018, pp. 254–258, DOI:10.1111/ggi.13585. URL consultato il 30 marzo 2022.
  4. ^ (EN) Yasuhiro Irino, Ryuji Toh e Manabu Nagao, 2-Aminobutyric acid modulates glutathione homeostasis in the myocardium, in Scientific Reports, vol. 6, n. 1, 9 novembre 2016, pp. 36749, DOI:10.1038/srep36749. URL consultato il 30 marzo 2022.

Voci correlate

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