Hyaenasuchus whaitsi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Hyaenasuchus)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Hyaenasuchus
Cranio di Hyaenasuchus whaitsi
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
OrdineTherapsida
Sottordine† Therocephalia
FamigliaTrochosuchidae
GenereHyaenasuchus
SpecieH. whaitsi

Hyaenasuchus whaitsi è un terapside estinto, appartenente ai terocefali. Visse nel Permiano medio (circa 265 - 260 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Sudafrica.

Questo animale era di grandi dimensioni: il solo cranio era lungo circa 25 centimetri e si suppone che l'intero animale potesse raggiungere i due metri di lunghezza. Il cranio era dotato di un muso allungato, orbite piccole e grandi finestre temporali che si aprivano in alto e lateralmente. Hyaenasuchus era caratterizzato dalla presenza di doppi canini su ogni ramo mascellare: questi canini erano eccezionalmente sviluppati, sia in lunghezza che in robustezza, ed erano più robusti rispetto a quelli dell'affine Trochosaurus. Il cranio stesso era più robusto, e l'occipite era più inclinato verso il basso rispetto a quello di Trochosaurus.

Classificazione

[modifica | modifica wikitesto]

Hyaenasuchus whaitsi venne descritto per la prima volta da Robert Broom nel 1908, sulla base di resti fossili ritrovati in Sudafrica in terreni del Permiano medio (Capitaniano, "zona a Tapinocephalus") in un luogo noto come Rietfontein. Hyaenasuchus (il cui nome significa "coccodrillo iena") è un rappresentante piuttosto arcaico dei terocefali, un gruppo di terapsidi molto differenziati, vissuti tra il Permiano e il Triassico. Hyaenasuchus era uno dei terocefali più antichi e anche uno dei più basali. Altri terocefali affini sono il già citato Trochosaurus e l'ancor più arcaico Lycosuchus.

Paleoecologia

[modifica | modifica wikitesto]

Hyaenasuchus doveva essere uno dei più grandi ed efficienti carnivori del suo ambiente, grazie ai potenti doppi canini superiori simili a zanne.

  • R. Broom. 1913. A revision of the reptiles of the Karroo. Annals of the South African Museum 7(6):361-366
  • L. D. Boonstra. 1969. The fauna of the Tapinocephalus Zone (Beaufort Beds of the Karoo). Annals of the South African Museum 56(1):1-73