Giovanni Paolo Colonna

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Giovanni Paolo Colonna ritratto da Giovanni Maria Viani, in un dipinto conservato presso il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.

Giovanni Paolo Colonna (Bologna, 16 giugno 1637Bologna, 28 novembre 1695) è stato un compositore e organista italiano del periodo barocco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fu allievo di Agostino Filippuzzi a Bologna e, a Roma, di Antonio Maria Abbatini, di Orazio Benevoli e di Giacomo Carissimi. Per un breve periodo fu forse organista della chiesa romana di Sant'Apollinare. Nel 1659 divenne secondo organista della basilica di San Petronio a Bologna e nel novembre del 1674 ne fu eletto maestro di cappella; preferì conservare questo incarico a quello, offertogli dal papa Innocenzo XII, di maestro di cappella della basilica di San Pietro in Vaticano. Fu prediletto dal sacro romano imperatore Leopoldo I d'Asburgo e da Francesco II d'Este duca di Modena, anch'essi musicisti esperti, e fu riconosciuto altresì come il massimo compositore vivente da Angelo Berardi, importante teorico musicale del secondo '600. Importante didatta, fu maestro dei fratelli Antonio e Giovanni Bononcini tra gli altri.

Composizioni[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Le contese di Pallade e Venere (Bologna, 29 novembre 1666)
  • L'alloro trionfato (Bologna, 1672)
  • Olocausto d'encomi (Bologna, 1672)[1]
  • Le stelle combattute dagli elementi (Ferrara, 1676)
  • Pelope e Ippodamia (Bologna, 1678)
  • Amilcare di Cipro (Bologna, 8 dicembre 1692)

Oratorii[modifica | modifica wikitesto]

  • Il trionfo della fede (in collaborazione con F. Pratichista e G. B. Vitali; Bologna, 17 marzo 1672; perduto)
  • La morte di sant'Antonio da Padova (Bologna, 12 giugno 1676; perduto)
  • Il Sansone (Bologna, 1677; perduto)
  • Santa Teodora (Bologna, 1678; perduto)
  • Il transito di san Giuseppe (Bologna, 1678)
  • Salomone amante (Bologna, 16 marzo 1679)
  • San Basilio (Bologna, 2 settembre 1679; perduto)
  • Tre Magi (Bologna, 1682 circa; perduto)
  • Giudith = Bettuglia liberata (Modena, 1684; perduto)
  • Absalone (Modena, 1684)
  • Il Mosè legato di Dio e liberatore del popolo ebreo (Modena, 1686)
  • La profezia d'Eliseo nell'assedio di Samaria (Modena, 1686)
  • La caduta di Gierusalemme sotto l'imperio di Sedecia ultimo re d'Israelle (Modena, 1688)
  • Giuliano apostata (Modena, 1694; perduto)

Composizioni sacre[modifica | modifica wikitesto]

Ne sopravvivono oltre un centinaio, a stampa e manoscritte, nei fondi bibliotecari di Bologna, Modena, Londra, Oxford e Vienna in particolare.

Registrazioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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