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File:Valentin-Gomez-Madrid-retrato-de-Maria-a.jpg

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Dettagli

Fotografo
Valentín Gómez  (fl. 1896–1910)  wikidata:Q65548729
 
Valentín Gómez
Nomi alternativi
Valentin Gomez
Descrizione fotografo spagnolo
Studio fotografico Valentin Gomez in Madrid, Carrera de San Jeronimo, 16 Tel.542
Periodo di attività 1896 Modifica su Wikidata–1910 Modifica su Wikidata
Luogo di attività
carrera de San Jerónimo (1896–1910) Modifica su Wikidata
Authority file
creator QS:P170,Q65548729
Descrizione
Italiano: Fotografia che ritrae una signora in piedi in abito lungo che tiene nella mano sinistra un ventaglio chiuso e lunghi guanti bianchi. Indossa al polso sinistro un braccialetto liscio con impresso il nome "MARIA". Sul polso destro indossa un altro bracciale simile di cui non si riesce a leggere il nome impresso che sembra essere di quattro lettere.
Data inizio del primo decennio del XX sec.
date QS:P571,+1900-00-00T00:00:00Z/8,P4241,Q40719727
Note

Valentin Gomez era il fotografo di corte accreditato in Madrid con elegante studio fotografico nella centralissima carrera de San Jeronimo, 16.

Una fotografia misteriosa

La donna ritratta, che ho chiamato Maria, per via del nome inciso sul braccialetto che indossa al polso sinistro, ma di cui ignoro la vera identità, ha una somiglianza impressionante con Vicenta Verdier, la vittima del efferato e tuttora impunito, delitto della centralissima calle de Tudescos a Madrid avvenuto il 13 giugno 1907.

Vicenta Verdier, di umili origini, era stata per 15 anni l'amante di Jose Maria Romillo Romillo, ricco e influente uomo d'affari di area politica repubblicana liberale di Madrid di inizio '900.

Il nome Maria che si intravede inciso sul braccialetto sinistro potrebbe riferirsi alla seconda parte del nome di Jose Maria, tenuto conto che Vicenta aveva l'abitudine di scrivere il nome dell'amante un po dovunque per sentirlo sempre legato a lei, in modo quasi scaramantico. In questo caso sul braccialetto destro potrebbe essere stato inciso Jose. Colpisce la assoluta linearità di questo braccialetto e della sua scritta incisa che fa pensare più a un bracciale da schiava che a un monile femminile di quell'epoca.

Questa fotografia, scattata nello studio di Valentin Gomez, fa parte del mio archivio personale. Appartenne a mia madre la cui sorella era la nuora di uno dei due cugini di Jose Maria Romillo Romillo che furono coinvolti loro malgrado dalla stampa spagnola in questo fatto di cronaca nera che fece scalpore all'epoca dei fatti. Nel gruppo di fotografie appartenute a mia madre questa è anche l'unica dell'epoca scattata in uno studio fotografico di Madrid, città all'epoca mai abitata dai miei nonni materni asturiani. Questa provenienza può rinforzare l'ipotesi che la donna ritratta possa essere effettivamente Vicenta Verdier la cui somiglianza è indiscutibile.

La carrera de San Jeronimo di Madrid non è molto distante dalla plaza del Callao e da la calle de Tudescos.

Un mistero nel mistero, legato alla morte violenta di Vicenta Verdier, fu la totale mancanza di fotografie rilevata nella casa della vittima, per cui si dedusse fossero state sottratte dall'assassino. Solo quella pubblicata sui giornali dell'epoca fu trovata per caso, abbandonata dietro a una porta della casa della vittima, dal famoso cronista Alfonso che ebbe occasione di visitare la casa della vittima con il commissario Fernandez Luna. Trovandosi dietro a una porta, la fotografia, sfuggì alla vista dell'assassino che dovette invece asportare le altre foto della vittima esistenti sul luogo del delitto. La fotografia originale, poi pubblicata sui giornali dell'epoca, fu consegnata da Alfonso al commisario Fernandez Luna dopo averne fatto delle copie per la Polizia e per i giornali. Il giornale ABC infatti la pubblicò il giorno dopo il delitto nel suo numero del 14 giugno 1907. Una foto dell'amante servì invece per un tentativo di ricatto nei confronti dello stesso Jose Maria Romillo Romillo da parte di due poliziotti: l'ispettore Salvador Sanchez Octavio de Toledo e l' agente Antonio Ruiz Valdivia, che furono subito licenziati e deferiti al tribunale. Di questa foto, mai pubblicata, non è rimasta traccia e neppure si è mai saputo come venne in possesso dei due poliziotti.

La completa assenza di fotografie dei protagonisti e delle persone coinvolte caratterizza questo fatto di cronaca nera di inizio del XX secolo.

Fonte proprio archivio di Albertomos

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attuale01:48, 8 giu 2010Miniatura della versione delle 01:48, 8 giu 20101 071 × 1 567 (192 KB)Albertomos{{Information |Description={{it|1=Fotografia che ritrae una signora in piedi in abito lungo con nella mano sinistra un ventaglio chiuso e al braccio indossa un braccialetto liscio con impresso il nome "MARIA". }} |Source=archivio Albertomos |Author=Valent

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