Dorotea di Danimarca (1546-1617)

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Dorotea di Danimarca
Duchessa consorte di Brunswick-Lüneburg
In carica1561 –
1592
PredecessoreSofia di Meclemburgo-Schwerin
SuccessoreSofia Dorotea di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg
NascitaKolding, 29 agosto 1546
MorteWinsen, 16 gennaio 1617
Casa realeCasato degli Oldenburg
PadreCristiano III di Danimarca
MadreDorotea di Sassonia-Lauenburg
Consorte diGuglielmo il Giovane di Brunswick-Lüneburg

Dorothea di Danimarca (Kolding, 29 agosto 1546Winsen, 16 gennaio 1617) è stata una principessa danese e duchessa consorte di Brunswick-Lüneburg.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlia di Cristiano III di Danimarca, re di Danimarca, Norvegia e Svezia, e di sua moglie, Dorotea di Sassonia-Lauenburg, figlia di Magnus I di Sassonia-Lauenburg.

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Sposò il 12 ottobre 1561[1], Guglielmo di Brunswick-Lüneburg, figlio del duca Ernesto il Confessore. Al suo arrivo, Dorotea portò con sé dalla Danimarca una carrozza nuziale placcata in oro, che venne utilizzata nuovamente per il matrimonio di sua figlia Sofia nel 1599[2] e che, attualmente, fa parte delle collezioni d'arte della Fortezza di Coburgo.

Diede alla luce quindici figli[3]:

La coppia si occupò personalmente dell'educazione dei figli nello spirito del luteranesimo, cosa insolita anche per le famiglie principesche dell'epoca[4].

Dall'autunno del 1577, il duca Guglielmo manifestò i primi disturbi di malattia mentale, che inizialmente migliorarono, ma si ripresentarono nel 1582. La duchessa Dorotea chiese consiglio a parenti e medici, ma nessuno poté effettivamente aiutarla. Discusse con gli alti funzionari del ducato per la sua richiesta che il Duca fosse rinchiuso per la sua sicurezza e quella della famiglia. Alla fine dovette intervenire anche l'imperatore Rodolfo II che inviò una commissione imperiale, la quale raccomandò una custodia rigorosa. Fortunatamente i problemi psicologici scomparvero per diversi anni, ma nel 1587 ricominciarono. Il duca Guglielmo non fu più in grado di svolgere le sue funzioni e fu posto agli arresti domiciliari nella sua residenza di Celle. Poiché i figli erano ancora minorenni, il governatore e i consiglieri assunsero l'amministrazione del Principato di Lüneburg Il margravio Giorgio Federico di Brandeburgo, sposato con la figlia maggiore di Dorotea, Sofia, fu nominato reggente. Tuttavia, la supervisione effettiva dell'amministrazione statale fu affidata a Dorotea, che dovette effettivamente assumere i compiti del duca.

Dorotea trascorse il tempo con i suoi figli principalmente nel monastero di Medingen, che era stato convertito in monastero femminile, e nel suo castello di Wittum, a Winsen. Nonostante le misure di austerità della duchessa, il principato si trovò in difficoltà economiche a causa della doppia gestione della corte[5].

Vedovanza[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1592 morì il duca Guglielmo e il figlio maggiore, Ernesto, assunse il governo. Dorotea poté ritirarsi a Winsen, dove fece dipingere la cappella del castello di Winsen secondo il programma teologico dell'ortodossia luterana. Secondo Schulz, Dorotea fu testimone dei trenta roghi pubblici di streghe davanti alla “Porta di Luhdorf” tra il 1611 e il 1614[6][7]. Delle sue otto figlie, solo quattro si sposarono, tre vivevano con la madre a Winsen, alcuni dei figli vivevano a Celle presso la corte o a Winsen.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Dorotea si ammalò nel 1616 e morì il 6 gennaio 1617, all'età di 71 anni. La salma è stata trasportata a Celle. La sepoltura avvenne solo il 16 febbraio nella cripta ducale sotto il coro della chiesa cittadina di Celle.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Cristiano I di Danimarca Dietrich di Oldenburg  
 
Edvige di Schauenburg  
Federico I di Danimarca  
Dorotea di Brandeburgo Giovanni l'Alchimista  
 
Barbara di Sassonia-Wittenberg  
Cristiano III di Danimarca  
Giovanni I di Brandeburgo Alberto III di Brandeburgo  
 
Margherita di Baden  
Anna del Brandeburgo  
Margherita di Sassonia Guglielmo III di Sassonia  
 
Anna d'Asburgo  
Dorotea di Danimarca  
Giovanni V di Sassonia-Lauenburg Bernardo III di Sassonia-Lauenburg  
 
Adelaide di Pomerania-Stolp  
Magnus I di Sassonia-Lauenburg  
Dorotea di Hohenzollern Federico II di Brandeburgo  
 
Caterina di Sassonia  
Dorotea di Sassonia-Lauenburg  
Enrico IV di Brunswick-Lüneburg Guglielmo IV di Brunswick-Lüneburg  
 
Elisabetta di Stolberg-Wernigerode  
Caterina di Braunschweig-Lüneburg  
Caterina di Pomerania-Wolgast Eric II di Pomerania-Wolgast  
 
Sofia di Pomerania-Stolp  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Oldenburg 2
  2. ^ Das fürstliche Beilager Herzog Johann Casimirs auf Schloss Heldburg und in Coburg. siehe: Norbert Klaus Fuchs: Das Heldburger Land–ein historischer Reiseführer. Verlag Rockstuhl, Bad Langensalza 2013, ISBN 978-3-86777-349-2
  3. ^ Welf 6
  4. ^ Peter Kuhlbrodt, Clara grevin undt fraw zu Schwartzburgk wittwe (1571–1658). Leben und Wirken einer geborenen Herzogin in Heringen (Helme) (PDF), su lesser-stiftung.de, 2008, p. 6. URL consultato il 30 giugno 2013.
  5. ^ Kuhlbrodt: Clara grevin undt fraw zu Schwartzburgk wittwe (1571–1658), S. 9f
  6. ^ Heinrich Schulz, Chronik von Wilsede, Hrsg. vom Verein Naturschutzpark e. V., Stuttgart/Hamburg, Verein Naturschutzpark e. V., 1967, pp. 49.
  7. ^ Heinrich Schulz-Egestorf, Chronik von Sahrendorf im Kreise Harburg. Geschichte der unter der Grundherrschaft des Michaelisklosters in Lüneburg stehenden Höfe, Hamburg-Harburg, Helms-Museum, 1963, pp. 32.

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