BearShare

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Bearshare)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
BearShare
software
GenerePeer-to-peer
SviluppatoreFree Peers, Inc.
MusicLab, LLC.
Data prima versione4 dicembre 2000
Ultima versione10.0.0.98413 (29 gennaio 2013)
Sistema operativoMicrosoft Windows
LicenzaSoftware proprietario
Sito webwww.bearshare.com/

BearShare è stata un'applicazione di condivisione di file peer-to-peer, originariamente creata e distribuita da Free Peers Inc. per sistemi operativi Microsoft Windows. In seguito divenne una versione rinominata di iMesh ad opera di MusicLab LLC, strettamente integrata con il suo servizio di abbonamento musicale.

La mascotte simbolo di BearShare era un orso bruno che indossava delle cuffie di colore verde.[1][2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Bearshare venne lanciato il 4 dicembre 2000[1] come applicazione per la condivisione dei file in maniera decentralizzata, da persona a persona, attraverso il protocollo Gnutella. Al suo interno vennero incluse funzionalità innovative, che alla fine sono cresciute fino a includere IRC, una libreria gratuita di software e file multimediali chiamata BearShare Featured Artists, pagine di aiuto online e un forum di supporto, così come un lettore multimediale e una finestra della libreria per organizzare la raccolta multimediale dell'utente.[3]

I principali sviluppatori di BearShare furono i titolari di Free Peers Inc., Vincent Falco e Louis Tatta.[4]

Dopo essere entrato a far parte dei client Gnutella e del Gnutella Developers Forum (GDF), BearShare era considerato nel 2002 uno dei migliori client gnutella (assieme a Gtk-gnutella e LimeWire) per via della stabilità di rete e delle tante proposte migliorative formulate da Vincent Falco nel GDF,[5] ma non ottenne la stessa popolarità della rete edonkey a causa dell'iniziale impossibilità di condividere anche i file in download con il formato Partial File Sharing (PFS).

Dopo l'annuncio nel novembre 2002 da parte di Michael Stokes (sviluppatore di Shareaza) della creazione di Gnutella2 (che generò un forte dissenso all'interno del GDF), Vincent Falco inveì pesantemente contro le decisioni di Stokes e dichiarò apertamente di voler bloccare su BearShare qualsiasi connessione verso Shareaza.[6][7]

In seguito alla decisione emessa il 27 giugno 2005 dalla Corte Suprema degli Stati Uniti sul caso MGM Studios, Inc. v. Grokster, Ltd.,[8] i forum di supporto della community di BearShare vennero improvvisamente chiusi durante i negoziati per risolvere una causa imminente con la RIAA.[9][10][11] Il webmaster e l'amministratore del forum crearono immediatamente un nuovo sito chiamato Technutopia, in cui lo stesso staff di supporto continuò a supportare le versioni di Gnutella. Pochi mesi dopo la finestra Community, ormai inutilizzata, venne rimossa da BearShare 5.1.[12]

Il 4 maggio 2006, per scongiurare qualsiasi tipo di procedimento legale, Free Peers accettò sia la cessione di tutte le proprie risorse relative a BearShare in favore di MusicLab LLC (una filiale di iMesh), sia il pagamento di una sanzione pecuniaria pari a 30 milioni di dollari statunitensi come accordo extragiudiziale nei confronti della RIAA.[4][13][14][15][16]

Il 17 agosto 2006 MusicLab pubblicò una versione rinnovata e aggiornata di iMesh, denominata BearShareV6, che si collegava alla sua rete proprietaria iMesh al posto di Gnutella.[17] BearShareV6 e i suoi successori offrivano download di musica a pagamento nel formato WMA controllato dal DRM di PlaysForSure, nonché contenuti gratuiti in vari formati, principalmente MP3;[18] inoltre integravano anche un lettore multimediale ed alcune funzionalità online e di social networking, ma con uno stile Web 2.0, in qualche modo simile a MySpace o Facebook.[19][20] I contenuti gratuiti forniti dagli utenti venivano automaticamente verificati come non contraffatti utilizzando l'impronta digitale acustica prima che potessero essere condivisi. I file video di dimensioni superiori a 50 Mb e di durata superiore a 15 minuti non potevano essere condivisi, assicurandosi in questo modo che i programmi televisivi e i lungometraggi non potessero essere distribuiti liberamente sulla rete. Era possibile condividere solo un insieme limitato di formati di file audio e video, escludendo quindi tutte le altre tipologie di file (eseguibili, documenti, archivi compressi, ecc.).

Nell'agosto 2006 MusicLab pubblicò una variante del servant gnutella originale di BearShare, chiamata BearFlix, che venne modificato per limitare la condivisione, le ricerche e i download di immagini e video. I video condivisi erano limitati in lunghezza e durata in maniera simile a BearShareV6. La prima versione ad implementare tali caratteristiche è stata la versione 1.2.1.[21] I suoi numeri di versione sembrano iniziare a partire da 1.1.2.1 nell'interfaccia utente, ma sulla rete gnutella si presentano come versioni da 6.1.2.1 a 6.2.2.530. Da allora questa versione è stata interrotta da MusicLab e non è più disponibile sui loro siti web.

Il 27 ottobre 2008, in risposta all'incertezza sul futuro di PlaysForSure,[22] MusicLab aggiunse il supporto per iPod in BearShareV7.

Dal 12 giugno 2016 BearShare non è più disponibile per il download. Il sito ufficiale è rimasto attivo con un messaggio che ne annunciava la dismissione fino a marzo 2017.[23]

Versioni[modifica | modifica wikitesto]

Free Peers distribuì inizialmente 3 versioni del servant gnutella BearShare: Free, Lite e Pro. La versione Free aveva limiti prestazionali più elevati rispetto alla versione Lite ma conteneva alcuni adware.[24][25] La versione Pro aveva limiti più alti rispetto sia alla versione Free sia alla versione Lite, ma costava 24 dollari. I numeri di versione di questa serie andavano da 1.0 a 5.2.5.9. Sebbene mancasse il supporto di MusicLab, le versioni BearShare dalla 4.7 alla 5.2.5.6 furono il secondo servant più popolare su gnutella, insieme a LimeWire.

Le versioni iniziali di Bearshare contenevano ed installavano deliberatamente gli spyware Savenow e Onflow per il tracciamento delle attività dell'utente sul proprio PC.[26]

Alcuni fan di vecchia data delle versioni gnutella tendevano a preferire l'ultima delle versioni beta, la 5.1.0 beta25,[27] perché non conteneva adware, era codificata per livelli di prestazioni all'incirca tra le versioni Pro e quelle normali (supportate dalla pubblicità) ed aveva la capacità unica di passare dalla modalità leaf a quella ultrapeer su richiesta, una funzionalità ritenuta necessaria per test efficaci. Nessun altro servant gnutella godette di questa capacità.

L'ultima versione di BearShare, la V10, era disponibile tramite download gratuito[28] e le funzionalità "Pro" potevano essere sbloccate con un abbonamento di 6 o 12 mesi. L'accesso ai contenuti premium richiedeva un abbonamento mensile di 9,95 dollari. I clienti residenti in Canada e negli Stati Uniti potevano optare per un abbonamento mensile di 14,95 dollari, denominato BearShare ToGo, che consentiva il download di musica premium sui lettori musicali portatili.[29]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) First official BearShare version release by FreePeers.com, BearShare, 4 dicembre 2000 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2001).
  2. ^ Bearshare, su Punto Informatico. URL consultato il 19 maggio 2024.
  3. ^ (EN) User Guide, su technutopia.com, BearShare (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2012).
  4. ^ a b (EN) Thomas Mennecke, BearShare Settles for $30 Million, su slyck.com, Slyck News, 5 maggio 2006 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2012).
  5. ^ (EN) Farhad Manjoo, Gnutella bandwidth bandits, Salon, 9 agosto 2002. URL consultato il 19 maggio 2024.
  6. ^ (EN) Thomas Mennecke, Gnutella vs. Gnutella2, Part 1, su mp3newswire.net, 25 febbraio 2003 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2003).
  7. ^ (FR) Shareaza bientôt banni de Gnutella ?, su numerama.com, Numerama, 15 febbraio 2003. URL consultato il 19 maggio 2024.
  8. ^ (EN) Ina Fried, Grokster case: Winners and losers, su cnet.com, CNET, 27 giugno 2005. URL consultato il 19 maggio 2024.
  9. ^ (EN) RIAA Sends P2Ps ‘Cease And Desist’ Letters, su billboard.com, Billboard, 20 settembre 2005. URL consultato il 19 maggio 2024.
  10. ^ (EN) StreamCast Reports Failure of Talks With Film and Music Firms, in Los Angeles Times, 8 aprile 2006. URL consultato il 19 maggio 2024.
  11. ^ (EN) Dawn Kawamoto, Record labels send more letters to P2P services, su cnet.com, CNET, 26 settembre 2006. URL consultato il 19 maggio 2024.
  12. ^ (EN) BearShare 5.1.0 changelog (TXT), su webpages.charter.net (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2015).
  13. ^ (EN) File-share firm averts legal move, BBC News, 5 maggio 2006. URL consultato il 19 maggio 2024.
  14. ^ (EN) Dawn Kawamoto, BearShare P2P service sold following settlement, CNET, 5 maggio 2006. URL consultato il 19 maggio 2024.
  15. ^ BearShare cede e paga la RIAA, Punto Informatico, 8 maggio 2006. URL consultato il 19 maggio 2024.
  16. ^ File sharing, BearShare paga 30 milioni di dollari di danni e chiude, Rockol, 10 maggio 2006. URL consultato il 19 maggio 2024.
  17. ^ (EN) iMesh Inc. Subsidiary MusicLab Announces Beta Launch of BearShare Authorized Peer-to-Peer Service; Offering Includes ToGo Portable Music Subscription Service and Social Networking Features, su businesswire.com, Business Wire, 17 agosto 2006 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2008).
  18. ^ (EN) Types of Media Content in Bearshare, su bearshare.com, Musiclab, LLC (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2010).
  19. ^ (EN) The best file sharing software just got better!, su support.bearshare.com, Musiclab, LLC (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2012).
  20. ^ (EN) Instant Messenger Questions, su bearshare.com, Musiclab, LLC (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2012).
  21. ^ (EN) BearFlix 1.2.2, su soft82.com (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2012).
  22. ^ (EN) Jacqui Cheng, DRM sucks redux: Microsoft to nuke MSN Music DRM keys, su arstechnica.com, Ars Technica. URL consultato il 19 maggio 2024.
  23. ^ (EN) BearShare Support, su bearshare.com (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2016).
  24. ^ (EN) BearShare Review - BearShare Download, su softpedia.com, Softpedia. URL consultato il 19 maggio 2024.
  25. ^ (EN) BearShare Lite, su zeropaid.com. URL consultato il 19 maggio 2024.
  26. ^ Marina Mirri, Bearshare nel vortice dello spyware, Punto Informatico, 5 maggio 2001. URL consultato il 19 maggio 2024.
  27. ^ (EN) RECOMMENDED: Betas and older versions of BearShare - download here, su technutopia.com (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2016).
  28. ^ (EN) Download & Installation, su support.bearshare.com, Musiclab, LLC (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2013).
  29. ^ (EN) Free Subscription, su support.bearshare.com, Musiclab, LLC (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2013).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Telematica: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di reti, telecomunicazioni e protocolli di rete