Ahmad Mamduhi

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Ahmad Reza Mamduhi interviene durante il secondo Congresso esperantista iraniano.

Ahmad Reza Mamduhi (in persiano اهماد ريزا مامدوهى‎; Mashhad, 28 aprile 1960) è un esperantista iraniano.[1] Dal 2021 è presidente della Lega Internazionale Insegnanti di Esperanto (ILEI)[2] e, dal 2022, membro dell'Akademio de Esperanto.[3]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce a Mashhad, nell'Iran nord-orientale. Di professione architetto, Mamduhi consegue la laurea in architettura e progettazione urbanistica presso l'Università Nazionale dell'Iran (Università Shahid Beheshti) e cura la traduzione in persiano del testo inglese «Seven Rules for Sustainable Communities» (Sette regole per comunità sostenibili, di P. M. Condon, Island Press).[1][4]

Conosce il persiano, l'inglese e l'esperanto.[2]

Esperanto[modifica | modifica wikitesto]

Figura iconica del movimento esperantista in Iran, principia lo studio dell'esperanto nel 1976 per rendersi attivo nel movimento esperantista a decorrere dagli anni '80, quando diviene il delegato principale dell'UEA in Iran.[1][5][6] Verrà eletto primo presidente dell'Associazione iraniana di esperanto (in sigla, IrEA), carica che ricoprirà anche per un secondo mandato consecutivo, prima di lasciare la presidenza al dottor Keyhan Sayadpour.[2] Nel corso degli anni, insegna esperanto in diverse scuole e atenei iraniani.[1]

Dal 2003 è redattore di Wikipedia in lingua esperanto (Vikipedio); contribuisce anche alle Wikipedie in lingue persiana e inglese su argomenti inerenti all'esperanto.[1] Nell'agosto del 2021 Mamduhi è eletto presidente di ILEI (la Lega internazionale degl'insegnanti di esperanto), succedendo a Mireille Grosjean;[2] è membro dell'Internacia Rajtigita Ekzamentaro (IRE), una commissione che si occupa di somministrare esami per certificazioni di padronanza linguistica.[7] A marzo 2022 è eletto membro dell'Akademio de Esperanto.[3] Ricopre la carica di vicepresidente dell'Associazione iraniana di esperanto (IrEA).[8]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

La Plej Facila Lingvo de la Mondo

Ha pubblicato in lingua persiana «Aasaan-tarin zabaane donyaa» (in esperanto «La plej facila lingvo de la mondo»; in italiano «La lingua più facile del mondo»; edito da Arĝiv, Teheran), un libro di testo per l'insegnamento dell'esperanto o lo studio passo-passo da autodidatti.[9][10][N 1]

Il libro si struttura su 3 livelli, con difficoltà crescente: il primo livello, quello elementare, in cui s'impara l'alfabeto esperanto insieme con la grammatica di base; un livello intermedio, con dieci lezioni su vari argomenti e un piccolo dizionario al termine di ogni lezione; e, a conchiusione, il livello avanzato, che offre brani dalla letteratura esperanto, proverbi, filosofia, scienze, ecc. Nel volume è inclusa una grammatica (in persiano) e dizionari bilingui persiano-esperanto ed esperanto-persiano.

La fenomeno Esperanto

Nel 2007 egli dà alle stampe «Padide-ye Esperanto», anch'esso in persiano, basato su «La Fenomeno Esperanto: la solvo de la internacia lingvo-problemo» (1987),[11] opera redatta dal candidato Nobel per la letteratura William Auld. Si tratta di un'enciclopedia in persiano sulla cultura esperantista; essa traccia le linee della storia esperantista in Iran e nel mondo, soffermandosi sulla biografia di L.L. Zamenhof e riportando alcune dichiarazioni di personaggi celebri; nell'opera si descive lo sviluppo di alcune lingue pianificate — tra cui il volapük e il loglan — fornendo così esempi di progetti e antecedenti e successivi a quello esperantista.[N 2]

Altri

Mamduhi è anche autore di numerosi articoli e contributi su riviste culturali, principalmente su studi di lingua esperanto;[13][14][15][16] contribuisce attivamente all'Irana Esperantisto, rivista bilingue edita in esperanto e persiano.[N 3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni
  1. ^ Il testo completo dell'opera (oltre 600 pagine) è liberamente fruibile in Rete.[9]
  2. ^ Il testo del libro è liberamente consultabile in Rete.[12]
  3. ^ Cfr., ad esempio, i numeri 40 (inverno 2022)[17] e 41 (primavera 2022).[18] I rimanenti numeri sono reperibili dal sito ufficiale.[19]
Fonti
  1. ^ a b c d e (EO) Ahmad Reza MAMDUH (PDF), IPR — Internacia Pedagogie Revuo, ISSN 1013-2031 (WC · ACNP). URL consultato il 23 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2023).
  2. ^ a b c d (EO) Ahmadreza Mamduhi, su esperantujo.directory, Esperantujo — La esperantista mondmapo. URL consultato il 23 maggio 2023.
  3. ^ a b (EO) Oficialaj informoj [Comunicati ufficiali], Akademio de Esperanto, 2 marzo 2022. URL consultato il 23 maggio 2023.
  4. ^ (FA) مجموعه مباحثی در رابطه با توسعه پایدار ‎ [Una raccolta di argomenti sullo sviluppo sostenibile], su urdp.ir. URL consultato il 17 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2016).
  5. ^ (EO) La unua Esperanto-kongreso en Irano [Il primo congresso esperantista in Iran], esperanto.china.org.cn, 21 aprile 2014. URL consultato il 17 agosto 2018.
  6. ^ (FA) رونمايي از 10 اثر خطي تلفيقي دوزبانه رباعيات حکيم خيام > خبرگزاری میراث آریا , su chtn.ir. URL consultato il 17 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2015).
  7. ^ (EO) Internacia Rajtigita Ekzamenantaro (PDF), su ilei.info. URL consultato il 23 maggio 2023.
  8. ^ (EO) Pri IREA Irana Esperanto-Asocio [Sull'IrEA, l'associazione esperantista iraniana], su espero.ir. URL consultato il 9 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2014).
  9. ^ a b (EOFA) Persa Lernolibro de la Internacia Lingvo Esperanto [Testo d'apprendimento in persiano della lingua internazionale esperanto], su kooperace.czechian.net (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2008).
  10. ^ (EO) Plej facila lingvo de la mondo, La [La lingua più facile del mondo], su katalogo.uea.org, Katalogo de UEA. URL consultato il 23 maggio 2023.
  11. ^ (FA) Behnegarsoft.com, ایبنا – اسپرانتو؛ پرطرفدارترین زبان بی‌طرف , su ibna.ir, 28 gennaio 2008. URL consultato il 17 agosto 2018.
  12. ^ (FA) کتاب پدیده اسپرانتو: راه‌حل مشکل زبان بین‌المللی, su perespero.ir (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2017).
  13. ^ (EO) Elstara Irana aŭtoro parolas pri Esperanto [Eminente autore iraniano si esprime sull'esperanto], su liberafolio.org, Libera Folio, 5 ottobre 2015. URL consultato il 24 maggio 2023.
  14. ^ (FA) ایرنا – اسپرانتو؛ رویای هم زبانی , Irna.ir, 2 agosto 2015. URL consultato il 24 maggio 2023.
  15. ^ (FA) جستجوي مطالب مجلات , su magiran.com. URL consultato il 17 agosto 2018.
  16. ^ (FA) پرتال جامع علوم انسانی-احمدرضا ممدوحی , Ensani.ir, 26 marzo 2012. URL consultato il 17 agosto 2018.
  17. ^ (EOFA) Ali Moradi, Shler Karimi, Keyhan Sayadpour, Nazi Solat, Hamzeh Shafiee, Amir Fekri e Ahmadreza Mamduhi, Irana Esperantisto (PDF), n. 40, 2022. URL consultato il 24 maggio 2023.
  18. ^ (EOFA) Ali Moradi, Shler Karimi, Keyhan Sayadpour, Nazi Solat, Hamzeh Shafiee, Amir Fekri e Ahmadreza Mamduhi, Irana Esperantisto (PDF), n. 41, 2022. URL consultato il 24 maggio 2023.
  19. ^ (EO) Irana Esperantisto, su espero.ir. URL consultato il 24 maggio 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]