Sonata per clavicembalo K. 30

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Sonata in sol minore K. 30
"Fuga del gatto"
Incipit della sonata
CompositoreDomenico Scarlatti
TonalitàSol minore
Tipo di composizionesonata
Numero d'operaK.30 L.499 P.86 CZ.199
Epoca di composizione1738
Pubblicazione1738
Durata media4:30
Organicoclavicembalo
Movimenti
Moderato

La Sonata in sol minore K. 30 (L. 499), conosciuta anche come Fuga del gatto,[1][2] è una sonata per clavicembalo di Domenico Scarlatti.

Concepita in un unico movimento (Moderato) e caratterizzata da un insolito intervallo di note nell'esposizione della fuga, essa fa parte degli Essercizi per gravicembalo, celebre raccolta di Scarlatti pubblicata a Londra nel 1738 dall'editore B. Fortier.[3][4]

Denominazione

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Carl Reichert, Katzenfuge (incisione, 1870)

La denominazione di questa sonata come Fuga del gatto in realtà non venne mai utilizzata da Domenico Scarlatti, ma risale a un aneddoto del XIX secolo.[5] Si racconta infatti che il compositore avesse un gatto, il quale era solito camminare sulla tastiera del clavicembalo, sempre incuriosito dai suoni emessi dallo strumento.[5] In una di queste occasioni Scarlatti avrebbe trascritto sul pentagramma una sequenza di note apparentemente dissonante e casuale udita durante una "sessione d'improvvisazione" del suo gatto, che evidentemente camminava sulla tastiera da sinistra verso destra, usandola come tema principale della sonata.[5]

Questo nome, compare per la prima volta nel 1815 nel secondo volume della raccolta Selection of Practical Harmony di Muzio Clementi,[5] e viene presentato come "La celebre fuga del gatto" (The Celebrated Cat's Fugue).[6] e successivamente anche in una pubblicazione di W. H. Calcott (sul cui frontespizio compaiono quattro gatti su un pianoforte).[7] La sonata venne utilizzata in numerosi programmi di concerti del XIX secolo da diversi editori, tra cui Muzio Clementi, Carl Czerny e Alessandro Longo.[8]

Diffusione, omaggi e arrangiamenti

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Potrebbe essersi ispirato a questa fuga Georg Friedrich Händel nell'ideazione del soggetto del secondo movimento fugato del Concerto grosso Op. 6, n. 3 stampato nel 1739, caratterizzato da ampi e inconsueti intervalli, in questo caso discendenti anziché ascendenti.[9]

Nel 1803 il teorico musicale e compositore ceco Antonín Reicha scrisse la nona delle sue 36 Fughe con il tema di Scarlatti.[10]

Antonín Reicha, Fuga n° 9 (inizio)

Hans von Bülow scrisse l'arrangiamento per l'esecuzione concertistica. La sonata divenne celebre fra i pianisti del XIX secolo.[11] Franz Liszt, che conobbe il pezzo grazie alla collezione di manoscritti dell'abate Fortunato Santini,[12] lo incluse nei suoi programmi di Berlino all'inizio degli anni 1840[13] con il soprannome Fuga del gatto (Katzen-Fuge), utilizzato poi anche da Ignaz Moscheles.[8]

  1. ^ Domenico Scarlatti, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 16 giugno 2017.
  2. ^ Giulio D'Amore, Sonata in si bemolle maggiore, K 544, su L'orchestra virtuale del Flaminio.
  3. ^ (DE) RISM-OPAC: Suche, su opac.rism.info. URL consultato il 29 ottobre 2017.
  4. ^ Domenico Scarlatti: Catalogo delle composizioni sonate per strumento a tastiera, su L'orchestra virtuale del Flaminio.
  5. ^ a b c d (ENFRIT) Domenico Scarlatti, Scarlatti masterpieces for solo piano: 47 works, a cura di Alessandro Longo, Mineola, New York, Dovier Publication, 1999, p. 24.
  6. ^ Muzio Clementi, Fuga 2 (PDF), in Selection of Practical Harmony, vol. 2, 1815, pp. 135-137.
  7. ^ Ralph Kirkpatrick, Domenico Scarlatti: revised edition, Princeton University Press, 1983, p. 154, ISBN 9780691027081.
  8. ^ a b Scott Ross, Scarlatti: The Keyboard Sonatas, p. 143.
  9. ^ Simon P. Keefe, The Cambridge Companion to the Concerto, page 63. Cambridge University Press, 2005. ISBN 0-521-83483-X.
  10. ^ Peter Eliot Stone, Reicha, Antoine, su Grove Dictionary of Music and Musicians - L. Macy. URL consultato il 16 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2008).
  11. ^ Carlo Cavalletti, Suite n. 5 in mi maggiore, HWV 430, su L'orchestra virtuale del Flaminio.
  12. ^ Roberto Pagano e Malcom Boyd, (Giuseppe) Domenico Scarlatti, Grove Music Online.
  13. ^ Dana Gooley, The Virtuoso Liszt, Cambridge University Press, 2004, p. 179, ISBN 0-521-83443-0.

Voci correlate

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Altri progetti

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