La sua prima partecipazione pubblica avviene nel 1959 insieme a Franco Angeli e Giuseppe Uncini, ad una mostra collettiva presso la galleria La Salita di Roma, dove, soltanto nel 1961,
terrà la sua prima esposizione personale.
Protagonista della scuola pop romana, accolse con rigore formale le soluzioni new dada,
proponendo isolati oggetti monocromi di uso quotidiano. Famose sono le persiane, gli specchi e
le finestre, che diventano supporto della sua attività da pittore
(Persiana, 1963, collezione F. Mauri).
Dal 1963 Festa si sofferma anche sui maestri della tradizione italiana e del Rinascimento,
in particolare il Michelangelo della Sistina e delle Cappelle medicee,
interpretati come immagini pubblicitarie (Da Michelangelo, n. I, 1966, collezione privata), ("Dal Peccato Originale n. 2", 1966, collezione privata).
Dopo un difficile periodo di scarsa creatività e di deludente
riconoscimento da parte della critica, è invitato alla Biennale di Venezia del 1980.
Durante gli ultimi anni della sua fulminante esistenza, nei luoghi della periferia romana, delle baracche e delle ultime osterie fuoriporta concepisce, partorendo 'la luce d'Egitto', opere geometriche-concettuali. Nel 1984 compare nella serie televisiva "Artisti allo Specchio" della Rai Radio televisione italiana per la regia di Mario Carbone.
Muore nel 1988 a Roma, dopo una lunga malattia.
Bertelli, Briganti, Giuliano. Storia dell'Arte Italiana, Electa-Mondadori, ISBN 88-424-4525-8
Coriandoli (catalogo generale delle opere I Tomo)
Omaggio a Tano Festa (catalogo generale delle opere II Tomo)
Ah che rebus! Cinque secoli di enigmi fra arte e gioco in Italia, catalogo della mostra a cura di A. Sbrilli e A. De Pirro, Roma, Istituto Nazionale per la Grafica 2010-2011, catalogo Mazzotta (Milano 2010), pp. 68-70: sulla serie di opere di Tano Festa ispirate ai rebus, 1979 [ISBN] 978-88-99519-14-8