Coordinate: 39°27′32.49″N 9°04′56.03″E

Stazione di Onigu

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Onigu
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàSamatzai
Coordinate39°27′32.49″N 9°04′56.03″E
Altitudine118 m s.l.m.
Lineeferrovia Cagliari-Isili
Storia
Stato attualedismessa
Caratteristiche
Tipofermata ferroviaria passante in superficie
Binari1

La stazione di Onigu era una fermata ferroviaria nel territorio comunale di Samatzai, lungo la ferrovia Cagliari-Isili.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Realizzata nel secondo dopoguerra dalle Ferrovie Complementari della Sardegna nelle campagne a sud-est di Samatzai, la fermata risultava in uso negli anni sessanta[1], e fu attiva per buona parte della sua storia come fermata a richiesta. Passata nel 1989 alle Ferrovie della Sardegna, la struttura venne ancora impiegata nel decennio successivo[2] prima di essere dismessa[3].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

L'impianto, di cui non permangono tracce, si configurava come una fermata passante in linea e dal punto di vista ferroviario comprendeva il solo binario di corsa[4] a scartamento ridotto da 950 mm, con annessa banchina, quest'ultima smantellata in occasione dei lavori di sostituzione dell'armamento eseguiti lungo la ferrovia nel 2010.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Lo scalo fu servito dai treni viaggiatori delle FCS ed in seguito delle FdS: data la posizione isolata ed i bassi volumi di traffico fu per buona parte della sua storia attivo solo come fermata a richiesta, tuttavia negli anni novanta[2] la sosta a Onigu risultava prescritta dagli orari di servizio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ordine di servizio Ferrovie Complementari della Sardegna numero 1/1969 in Ogliari
  2. ^ a b cfr Orario FdS Cagliari-Mandas-Sorgono maggio 1994
  3. ^ Repertorio chiarimenti (PDF), ARST, 27 novembre 2012, p. 7. URL consultato il 22 gennaio 2017 (archiviato il 12 maggio 2013).
  4. ^ Linea Cagliari-Isili - Planimetria - Profilo, ARST. in Documenti bando di gara del 06.07.2012 - Codice CIG 4332990077 – CUP F51C10000000003 (RAR), su arst.sardegna.it. URL consultato il 22 gennaio 2017 (archiviato il 29 ottobre 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
  • Elettrio Corda, Le contrastate vaporiere - 1864/1984: 120 anni di vicende delle strade ferrate sarde: dalle reali alle secondarie, dalle complementari alle statali, Sassari, Chiarella, 1984.
  • Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]