Pietre d'inciampo in Liguria
La lista delle pietre d'inciampo in Liguria contiene l'elenco delle pietre d'inciampo poste in Liguria. Esse commemorano il destino delle vittime liguri della Shoah e di altre vittime del regime nazista. La prima pietra d'inciampo nella regione è stata collocata il 29 gennaio 2012 a Genova per Riccardo Reuven Pacifici.
Provincia di Genova
[modifica | modifica wikitesto]Genova
[modifica | modifica wikitesto]Genova accoglie 25 pietre d'inciampo, collocate a partire dal 27 gennaio 2012.[1]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
29 gennaio 2012 | Galleria Mazzini 44°24′31.77″N 8°56′10.24″E |
QUI È STATO ARRESTATO
3.11.1943 REUVEN RICCARDO PACIFICI RABBINO CAPO DI GENOVA NATO 1904 ASSASSINATO 11.12.1943 AUSCHWITZ |
Riccardo Reuven Pacifici (Firenze, 18 febbraio 1904 - Auschwitz, 11 dicembre 1943) rabbino italiano, si prodiga per l'assistenza morale e spirituale ai profughi del campo di raccolta di Ferramonti di Tarsia, a Cosenza. Catturato con l'inganno dai nazisti nel novembre 1943, deportato ad Auschwitz dove muore l'11 dicembre 1943. Stessa sorte per la moglie Wanda Abenaim e altri membri della famiglia.[2]
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7 marzo 2013 | Via Roma, 1 44°24′30.8″N 8°56′06.51″E |
GIORGIO LABÒ
NATO 1895 CADUTO PER LA LIBERTÀ FUCILATO A ROMA DAI NAZISTI 7 MARZO 1944 MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE |
Modena, 29 maggio 1919 - Roma, 7 marzo 1944), studente di architettura al Politecnico di Milano. Sergente del Genio minatori, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 entra nella Resistenza. Catturato dalle SS, condotto nel carcere di Via Tasso [3], torturato e interrogato. Fucilato senza processo insieme a nove altri partigiani da un plotone della Polizia dell'Africa italiana.
Giorgio Labò (Dopo la morte gli venne conferita la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[4] | |
16 gennaio 2017 | Via Carlo Barabino, 26 44°23′58.69″N 8°57′02.12″E |
QUI ABITAVA
ERCOLE DE ANGELIS NATO 1882 CATTURATO 2.10.1944 DEPORTATO FLOSSENBURG ASSASSINATO 18.4.1945 |
Casale Monferrato, 6 febbraio 1882 - Flossenbürg, 18 aprile 1945), ebreo, figlio di Giuseppe e Eleonora Segré, coniugato con Fortunata Foà. Arrestato a Genova il 2 ottobre 1944, trasferito a Bolzano, deportato poi nel Reich destinato a Flossenbürg, dove muore il 18 aprile 1945.[5]
Ercole De Angelis ( | |
12 gennaio 2020 | Corso Monte Grappa, 37 44°24′36.92″N 8°56′56.66″E |
QUI ABITAVA
ITALO VITALE NATO 1886 ARRESTATO 10.12.1943 DEPORTATO MORTO DURANTE IL TRASPORTO AD AUSCHWITZ |
Italo Vitale (Genova, 1 agosto 1886 - | |
25 Gennaio 2022 | Salita San Francesco, 7 44°24′41.93″N 8°55′53.42″E |
QUI FU ARRESTATO
7.3.1944 EMANUELE CAVAGLIONE NATO 1880 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 30.6.1944 |
Genova, 1880 - Auschwitz, 30 giugno 1944), ebreo, gioielliere, coniugato con Margherita Segre. Rifugiatisi a Firenze sotto falso nome, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 con l'inganno vengono fatti ritornare a Genova da due delatori. Arrestati, internati nel campo di Fossoli, quindi trasferiti ad Auschwitz. Assassinati al loro arrivo al campo il 30 giugno 1944.[2]
Emanuele Cavaglione ( | |
QUI FU ARRESTATA
7.3.1944 MARGHERITA SEGRE CAVAGLIONE NATA 1893 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 30.6.1944 |
Casale Monferrato, 1893 - Auschwitz, 30 giugno 1944), moglie di Emanuele Cavaglione. Rifugiatisi a Firenze sotto falso nome, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 con l'inganno vengono fatti ritornare a Genova da due delatori. Arrestati, internati nel campo di Fossoli, quindi trasferiti ad Auschwitz. Assassinati al loro arrivo al campo il 30 giugno 1944.[2]
Margherita Segre Cavaglione ( | |||
Via Giovanni Bertora, 6 44°24′44.92″N 8°56′30.05″E |
QUI ABITAVA
ALBINO POLACCO NATO 1910 ARRESTATO 3.11.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO |
Venezia, 12 maggio 1910 - Auschwitz, ???), figlio di Moise e Cesana Carlotta, coniugato con Linda Polacco. Custode della Sinagoga accanto alla quale ridiede con la famiglia, il 3 novembre 1943 si vede costretto dai nazisti a radunare tutti gli ebrei nel tempio. Arrestato con la famiglia ed insieme ad altri venti ebrei il 3 novembre 1943 dalle SS coadiuvate da militi fascisti, detenuti nel tempio genovese, quindi San Vittore[6] a Milano da dove è deportato, il 6 dicembre 1943 ad Auschwitz. Non sopravvive alla Shoah.[2]
Albino Polacco ( | ||
QUI ABITAVA
LINDA POLACCO NATO 1916 ARRESTATA 3.11.1943 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA |
Genova, 23 luglio 1916 - Auschwitz, ???), figlia di Abramo e Eleonora Polacco, coniugata con Albino Polacco. Arrestata con i famigliari a Genova il 3 novembre 1943 dalle SS coadiuvate da militi fascisti, detenuta nel tempio genovese, quindi San Vittore[6] a Milano da dove è deportata, il 6 dicembre 1943 ad Auschwitz. Non sopravvive alla Shoah.[2]
Linda Polacco ( | |||
QUI ABITAVA
ROBERTO POLACCO NATO 1937 ARRESTATO 3.11.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO |
Genova, 30 luglio 1937 - Auschwitz, 11 dicembre 1943), figlio di Albino e Linda Polacco. Arrestato con i famigliari a Genova il 3 novembre 1943 dalle SS coadiuvate da militi fascisti, detenuto nel tempio genovese, quindi San Vittore[6] a Milano da dove è deportato, il 6 dicembre 1943 ad Auschwitz. Ucciso all'arrivo ad Auschwitz l'11 dicembre 1943.[2]
Roberto Polacco ( | |||
QUI ABITAVA
CARLO POLACCO NATO 1938 ARRESTATO 3.11.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO |
Genova, 6 ottobre 1938 - Auschwitz, 11 dicembre 1943), figlio di Albino e Linda Polacco. Arrestato con i famigliari a Genova il 3 novembre 1943 dalle SS coadiuvate da militi fascisti, detenuto nel tempio genovese, quindi San Vittore[6] a Milano da dove è deportato, il 6 dicembre 1943 ad Auschwitz. Ucciso all'arrivo ad Auschwitz l'11 dicembre 1943.[2]
Carlo Polacco ( | |||
24 ottobre 2022 | Via Goffredo Mameli, 1 44°24′43.04″N 8°56′16.64″E |
QUI ABITAVA
BRUNO DE BENEDETTI NATO 1911 ARRESTATO 2.12.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 31.12.1944 DACHAU-KAUFERING |
Pisa, 23 marzo 1911 - Dachau, 31 dicembre 1944), figlio di Gino e Bice Foa, coniugato con Armanda Carola Martelli. Arrestato alla frontiera italo-svizzera, Maslianico il 1° dicembre 1943 in seguito al riconoscimento di un commilitone, insieme agli zii Arturo e Ida Valabrega ed il cugino Luciano. Detenuto a Como quindi Modena prima del trasferimento a Fossoli a cui segue, il 2 agosto 1944 la deportazione ad Auschwitz, matricola n. 120007. Trasferito a Dachau, muore 31 dicembre 1944.[2]
Bruno De Benedetti ( | |
10 gennaio 2024 | Via Dufour, 11R 44°24′58.99″N 8°52′08.7″E |
QUI ABITAVA
FRANCESCO MOISELLO NATO 1905 DEPORTATO 1944 FLOSSENBÜRG ASSASSINATO 27.11.1944 HERSBRUCK |
Genova, 9 marzo 1905 - Hersbruck, 27 novembre 1944), arrestato in quanto collabortore di partigiani, detenuto a Marassi prima, quindi carcere di San Vittore[6] a Milano, Bolzano, a cui segue la deportazione nel Reich con destinazione Flossenbürg, matricola 21473, classificato "Pol" – (Politisch)[8]. Muore a Hersbruck, il 27 novembre 1944.[2]
Francesco Moisello ( | |
Corso Magenta, 5 44°24′50.42″N 8°56′17.85″E |
QUI ABITAVA
IDA FOÀ NATA 1884 ARRESTATA 1.12.1943 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 26.2.1944 |
Pesaro, 7 agosto 1884 - Auschwitz, 26 febbraio 1944), figlia di Raffaele e Sofia Valabrega, coniugata con Arturo Valabrega. Arrestata alla frontiera italo-svizzera, Maslianico il 1° dicembre 1943 in seguito a delazione, insieme con il marito Arturo, il figlio Luciano Valabrega e il nipote Bruno De Benedetti. Detenuta a Como quindi Modena prima del trasferimento a Fossoli a cui segue, il 22 febbraio 1944 la deportazione ad Auschwitz. Assassinata all'arrivo al campo il 26 febbraio 1944.[2]
Ida Foà Valabrega ( | ||
QUI ABITAVA
ARTURO VALABREGA NATO 1894 ARRESTATO 1.12.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 4.5.1944 |
genova, 21 febbraio 1894 - Auschwitz, 4 maggio 1944), figlio di Davide e Fortunata Nuna Jona, coniugato con Ida Foà. Arrestato alla frontiera italo-svizzera, Maslianico il 1° dicembre 1943 in seguito a delazione, insieme con la moglie Ida, il figlio Luciano Valabrega e il nipote Bruno De Benedetti. Detenuto a Como quindi Modena prima del trasferimento a Fossoli a cui segue, il 22 febbraio 1944 la deportazione ad Auschwitz, matricola n. 174560, morto al campo il 4 maggio 1944.[2]
Arturo Valabrega ( | |||
QUI ABITAVA
LUCIANO VALABREGA NATO 1921 ARRESTATO 1.12.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 6.4.1945 FLOSSENBÜRG |
Genova, 17 settembre 1921 - Flossenbürg, 6 aprile 1945), figlio di Arturo e Ida Foà. Arrestato alla frontiera italo-svizzera, Maslianico il 1° dicembre 1943 in seguito a delazione, insieme con i genitori ed il cugino Bruno De benedetti. Detenuto a Como quindi Modena prima del trasferimento a Fossoli a cui segue, il 22 febbraio 1944 la deportazione ad Auschwitz, matricola n 174561. Deceduto a Flossenbürg il 6 aprile 1945.[2]
Luciano Valabrega ( | |||
via Padre Semeria, 21 44°24′16.8″N 8°58′20.8″E |
QUI ABITAVA
GIORGINA MILANI NATA 1886 ARRESTATA 12.10.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 28.10.1944 |
Roma, 20 marzo 1886 - Auschwitz, 28 ottobre 1944), figlia di Davide e Sofia Del Monte, coniugata con Ettore Sonnino, madre di Bice, Maria Luisa, Giorgio, Roberto, Roberto Sonnino. Subisce con la famiglia le angherie antisemite successive alle Leggi razziali fasciste del 1938. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 rimane nascosta a Genova per nove mesi, fino all'arresto, per delazione, di tutta la famiglia Sonnino avvenuto il 12 ottobre 1944. Detenuta prima a Genova quindi Bolzano da dove, il 24 ottobre è deportata nel Reich con destinazione Auschwitz. Assassinata all'arrivo al campo, 28 ottobre 1944. Della famiglia Sonnino solo la figlia Piera sopravvive alla Shoah.[2]
Giorgina Milani ( | ||
QUI ABITAVA
ETTORE SONNINO NATO 1880 ARRESTATO 12.10.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO 28.10.1944 |
Napoli, 17 aprile 1880 - Auschwitz, 28 ottobre 1944), figlio di Giuseppe e Ester Di Cave, coniugato con Giorgina Milani. Arrestato a Genova il 12 ottobre 1944, detenuto prima a Genova quindi Bolzano da dove, il 24 ottobre è deportato nel Reich con destinazione Auschwitz. Assassinato all'arrivo al campo, 28 ottobre 1944.[2]
Ettore Sonnino ( | |||
QUI ABITAVA
BICE SONNINO NATA 1923 ARRESTATA 12.10.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 16.1.1945 NEUENGAMME |
Milano, 16 giugno 1923 - Neuengamme, 16 gennaio 1945), figlia di Ettore e Giorgina Milani, Arrestata a Genova il 12 ottobre 1944, detenuta prima a Genova quindi Bolzano da dove, il 24 ottobre è deportata nel Reich con destinazione Auschwitz. Trasferita a Neuengamme, muore il 16 gennaio 1945.[2]
Bice Sonnino ( | |||
QUI ABITAVA
MARIA LUISA SONNINO NATA 1920 ARRESTATA 12.10.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 20.3.1945 FLOSSENBÜRG |
Napoli, 8 ottobre 1920 - Flossenbürg, 20 marzo 1945), figlia di Ettore e Giorgina Milani. Arrestata a Genova il 12 ottobre 1944, detenuta prima a Genova quindi Bolzano da dove, il 24 ottobre è deportata nel Reich con destinazione Auschwitz. Trasferita a Flossenbürg, muore il 20 marzo 1945.[2]
Maria Luisa Sonnino ( | |||
QUI ABITAVA
GIORGIO SONNINO NATO 1925 ARRESTATO 12.10.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ MORTO 12.2.1945 |
Giorgio Sonnino ( | |||
QUI ABITAVA
ROBERTO SONNINO NATO 1918 DEPORTATO AUSCHWITZ MORTO 12.2.1945 |
Roberto Sonnino ( | |||
QUI ABITAVA
PAOLO SONNINO NATO 1917 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO |
Paolo Sonnino ( | |||
via Felice Cavallotti, 11 44°24′01.13″N 8°56′52.35″E |
QUI ABITAVA
MARCO RIGNANI NATO 1910 ARRESTATO 3.11.1943 DEPORTATO AUSCHWITZ ASSASSINATO |
Genova, 29 maggio 1910 - Auschwitz, ???), figlio di Eugenio e Rosina De Benedetti. Arrestato a Genova nel corso del rastrellamento della Sinagoga il 3 novembre 1943 dalle SS coadiuvate da militi fascisti, detenuto nel tempio genovese, quindi carcere di Marassi, San Vittore[6] a Milano da dove è deportato, il 6 dicembre 1943 ad Auschwitz. Non sopravvive alla Shoah.[2]
Marco Rignani ( | ||
via Casaregis, 4A 44°24′01.13″N 8°56′52.35″E |
QUI ABITAVA
BELLINA ORTONA NATO 1876 ARRESTATA 2.2.1944 DEPORTATA AUSCHWITZ ASSASSINATA 28.2.1944 |
Bellina ortona ( | ||
21 febbraio 2024 | Via Bruno Buozzi, 18 44°24′54.51″N 8°54′51.91″E |
QUI ABITAVA
ORAZIO ROBELLO NATO 1914 DEPORTATO 1944 FLOSSENBÜRG ASSASSINATO 24.12.1944 |
Genova, 1914 - Flossenbürg, 24 dicembre 1944), soldato della Marina, coniugato, un figlio. Arrestato dai nazisti nel luglio del 1944. Detenuto a San Vittore[6] a Milano dal cui Binario 21 della Stazione Centrale[9] è deportato nel Reich con destinazione Flossenbürg dove muore alla vigilia del Natale 1944.[10]
Orazio Robello ( |
Ronco Scrivia
[modifica | modifica wikitesto]La città di Ronco Scrivia accoglie ufficialmente una pietra d'inciampo.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
12 gennaio 2020 | Via Filippo Corridoni 44.614001°N 8.947025°E |
QUI ABITAVA
GIOVANNI CARMINATI NATO 1916 ARRESTATO 10.4.1944 DEPORTATO GUSEN ASSASSINATO 29.1.1945 |
Giovanni Carminati
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Provincia di Imperia
[modifica | modifica wikitesto]Imperia
[modifica | modifica wikitesto]A Imperia si trovano 19 pietre d'inciampo, posate a partire dal 27 gennaio 2022.[11][12][13]
Sanremo
[modifica | modifica wikitesto]A Sanremo si trovano 6 pietre d'inciampo, tutte posate il 28 gennaio 2022.[14]
Ventimiglia
[modifica | modifica wikitesto]A Ventimiglia si trovano due pietre d'inciampo, entrambe posate il 27 gennaio 2022.[15]
Provincia di Savona
[modifica | modifica wikitesto]Celle Ligure
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Celle Ligure accoglie ufficialmente una pietra d'inciampo[16] dal 27 gennaio 2023.
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
27 gennaio 2023 | Via Trento 14 44.34037°N 8.54248°E |
QUI ABITAVA
ANGELO ARECCO NATO 1900 ARRESTATO 1.3.1944 DEPORTATO GUSEN ASSASSINATO 23.4.1945 |
Angelo Arecco (???, 19 giugno 1900 - Gusen, 23 aprile 1945) nacque il 19 giugno del 1900 e venne arrestato il primo marzo del 1944 per aver aderito a uno sciopero. Fu portato in Germania e morì nel campo di concentramento di Gusen, sotto campo di Mauthausen in Austria, il 23 aprile 1945.
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Finale Ligure
[modifica | modifica wikitesto]Finale Ligure accoglie ufficialmente 4 pietre d'inciampo, la prima delle quali venne posata il 21 gennaio 2019. Il progetto di Finale Ligure, iniziato da Teo De Luigi, regista e autore finalese è basato sulla collaborazione del comune con le sezioni provinciali di ANPI ed ANED.
Alla posa del 21 gennaio 2019 erano presenti diversi parenti dei quattro finalesi ricordati nelle targhe, il sindaco Ugo Frascherelli, l'assessore della cultura Claudio Casanova ed altri rappresentanti dell'amministrazione; inoltre parteciparono alcuni esponenti di ANPI ed ANED, oltre che studenti delle scuole di Finale Ligure. La collocazione è stata accompagnata dalla violoncellista Martina Romano, che ha eseguito arie di Bach.[17]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
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Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
21 gennaio 2019 | Via Cristoforo Colombo, 9 44.170278°N 8.347677°E |
QUI ABITAVA
ANTONIO ARNALDI NATO 1925 ARRESTATO 1.3.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN LIBERATO |
Antonio Arnaldi (Finale Ligure, 1925 - ???, 2015). Il 1º marzo 1944, in seguito a uno sciopero generale in tutta Italia, fu arrestato dai carabinieri a casa sua, di notte. Lo portarono prima all’Ospizio Morello e poi a Genova alla Villa di Negro. Successivamente fu trasferito al carcere di San Vittore a Milano e poi a Bergamo. Da lì venne caricato su carri bestiame e deportato al campo di concentramento di Mauthausen (numero di matricola 58673). Durante la prigionia venne costretto ai lavori forzati nel sottocampo Gusen 1 e 2, oltre a dover lavorare per Steyr e per la Messerschmitt. Fu liberato il 5 maggio 1945 e tornò in patria. Morì nel 2015.[18][19]
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Via Tommaso Pertica, 16 44.169216°N 8.343703°E |
QUI ABITAVA
GIOVANNI FRATTINI NATO 1917 ARRESTATO 1.3.1944 DEPORTATO 1944 MAUTHAUSEN LIBERATO |
Giovanni Frattini (???, 1917 - ???, ???) . Era il fratello di Italo Frattini. È stato arrestato il 1º marzo 1944 dopo uno sciopero generale in tutta Italia. Fu deportato dal regime Nazista al campo di concentramento di Mauthausen. È riuscito a sopravvivere e fu liberato nel maggio 1945. Nel 2015 gli è stata dedicata una sala del nuovo edificio della Croce Bianca a Finale Ligure.
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QUI ABITAVA
ITALO FRATTINI NATO 1914 ARRESTATO 1.3.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 30.7.1944 |
Italo Frattini (???, 26 ottobre 1914 - Gusen, 30 luglio 1944). Era il fratello di Giovanni Frattini. È stato arrestato il 1º marzo 1944 dopo uno sciopero generale in tutta Italia. Fu assassinato dal regime Nazista il 30 luglio 1944 a Gusen, in un sottocampo del Campo di concentramento di Mauthausen.
Il suo nome si trova sulla targa dei Caduti nei lager 1943-1945 (apposta sulla casa in Via Pertica 45 di Finale Ligure) ed anche su una lapide apposta sulla facciata del palazzo comunale.[20]
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Vico Serra, 2 44.170122°N 8.346515°E |
QUI ABITAVA
GOFFREDO SCACCIOTTI NATO 1894 ARRESTATO 1.3.1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 4.12.1944 |
Goffredo Scacciotti (Rio Marina, 26 giugno 1894 - castello di Hartheim, 10 aprile 1944). Il suo nome si trova sulla targa dei Caduti nei lager 1943-1945 (apposta sulla casa in Via Pertica 35 di Finale Ligure) ed anche su una lapide apposta sulla facciata del Palazzo Comunale.[21][22]
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Laigueglia
[modifica | modifica wikitesto]A Laigueglia è presente una pietra d'inciampo, collocata l'8 giugno 2022.[23]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pietre d'inciampo per ricordare, in TGR Liguria, 27 gennaio 2022.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u Pietre d'inciampo, su mappe.comune.genova.it. URL consultato il 7 giugno 2024.
- ^ carcere di Via Tasso 15, su mausoleofosseardeatine.it. URL consultato il 2 febbraio 2024.
- ^ Giorgio LABO' e MITOPOIESI, su lab0.org. URL consultato il 10 febbraio 2019.
- ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea, De Angelis, Ercole, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 2 maggio 2017.
- ^ a b c d e f g h Carcere di San Vittore, su mi4345.it. URL consultato il 30 giugno 2023.
- ^ Centro di documentazione ebraica contemporanea, Vitale, Italo, su digital-library.cdec.it. URL consultato l'11 agosto 2020.
- ^ I deportati politici, su anpi-vicenza.it. URL consultato il 10 agosto 2023.
- ^ Stazione Centrale di Milano, su mi4345.it. URL consultato il 30giugno 2023.
- ^ Pietra d'inciampo in via Buozzi: Orazio Robello è tornato a casa, in genova3000.it, 21 febbraio 2024. URL consultato il 7 giugno 2024.
- ^ Giornata della Memoria. Salmoni, sopravvissuto a Buchenwald: “Il ricordo più forte? Quando ho visto che le SS erano fuggite”, in Il Secolo XIX, 27 gennaio 2022.
- ^ Imperia, conclusa la posa delle pietre d’inciampo per ricordare i concittadini deportati nei campi di sterminio, su sanremonews.it.
- ^ Imperia: via Mazzini, posizionata l’ultima pietra di inciampo dedicata ad Angioletto Calsamiglia, su imperiapost.it.
- ^ Giornata memoria, Sanremo posa sei 'pietre di inciampo', in Sky TG24, 28 gennaio 2022.
- ^ Giornata Memoria: 21 pietre di inciampo a Imperia e Ventimiglia, in ANSA, 27 gennaio 2022.
- ^ Giornata della Memoria, la prima pietra d’inciampo a Celle in memoria di Angelo Arecco, in IVG, 27 gennaio 2023.
- ^ La Stampa: A Finale le pietre di inciampo per ricordare quattro deportati, 21 gennaio 2019
- ^ Visit Finale Ligure: FINALE LIGURE: MEDAGLIA D’ARGENTO AD ANTONIO ARNALDI, EX DEPORTATO NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO Archiviato il 17 maggio 2019 in Internet Archive., consultato il 20 gennaio 2019
- ^ Pucci Palear: Da tute blu a triangoli rossi, percorsi di deportazione, consultato il 23 gennaio 2019, con una fotografia
- ^ Elenco dei deportati italiani morti a Mauthausen (Elenco parziale elaborato a Mauthausen dopo la liberazione in base a ricordi dei superstiti e registri del lager che sono stati salvati), tratto dal volume di Vincenzo Pappalettera Tu passerai per il camino, Mursia 1965, p. 284
- ^ Chi era costui?: Caduti nei lager 1943 - 1945, consultato il 20 gennaio 2019
- ^ FINALE LIGURE Partigiani caduti nella lotta di Liberazione, consultato il 20 gennaio 2019
- ^ Giò Barbera, Laigueglia, una pietra d’inciampo in ricordo dello storico farmacista Egidio Pavia, in La Stampa, 7 giugno 2022.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su pietre d'inciampo in Liguria
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Sito ufficiale dell'iniziativa, su stolpersteine.com.