Pentti Tevä

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Pentti Kalervo Tevä
NascitaÄänekoski, 8 dicembre 1907
MorteLago Ladoga, 25 febbraio 1940
Cause della morteMorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera della Finlandia Finlandia
Forza armata Suomen ilmavoimat
SpecialitàCaccia
Anni di servizio1926-1940
GradoTenente
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneGuerra d'inverno
Decorazionivedi qui
dati tratti da Luutnantti Pentti Kalervo Tevä[1]
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Pentti Kalervo Tevä (Äänekoski, 8 dicembre 1907Lago Ladoga, 25 febbraio 1940) è stato un aviatore e militare finlandese, a cui fu assegnata la statua di Harmon[N 1] nel 1933, insieme al vääpeli Reino Vilkuna, come pilota più meritevole dell'anno. Durante la Guerra d'inverno (1939-1940) abbatté tre velivoli sovietici..

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il Bulldog IVA, nella livrea della finlandese Suomen ilmavoimat, esposto presso il museo aeronautico di Halli, Jämsä.

Nacque a Äänekoski l'8 dicembre 1907, figlio di Kalle Oskari Axe e Selma Hytönen. Dopo aver frequentato il Liceo Kajaani e dopo aver completato il servizio militare nel 1926-1927, si arruolò nell'esercito. Frequentò la scuola per piloti della Suomen ilmavoimat nel 1928, prestando servizio quindi come sottufficiale istruttore presso lo IlmK (1927-1928) e presso il MaalK tra il 1928 e il 1929. Assegnato al MeLL come istruttore di volo, e poi come insegnante (1929-1935) seguì un corso per pilota da caccia nel 1932 e un corso di volo strumentale nel 1933, anno in cui conseguì anche la qualifica di radiotelegrafista militare. Nel 1937 cambiò il cognome da Axe in Tevä.[1]

Il 28 gennaio 1933 aveva salvato numerosi altri piloti da un lastrone di ghiaccio a Laatoka, per il quale ricevette la statua di Harmon insieme al vääpeli Reino Vilkuna, la Medaglia dell'Ordine della Rosa bianca di prima classe con croce d'oro e il certificato d'onore della Società finlandese di salvataggio marittimo.[1] Il 18 gennaio 1938 fu assegnato come pilota da caccia allo LLv 26 equipaggiato con i vecchi Bristol Bulldog Mk.IVA.[1] Allo scoppio della Guerra d'inverno con l'Unione Sovietica, nel novembre 1939, prestava servizio nello LLv 26.[1] Il 23 dicembre 1939 decollò, al comando di una pattuglia di Bristol Bulldog Mk.IVA per una missione di intercettazione verso il lago Ladoga.[1] Sopra Käkisalmi alle 11:55 incontrarono una formazione di 6-7 bombardieri Tupolev SB del 24. SBAP, che bombardavano da un'altitudine di 1.700 m, 100 metri sopra le nuvole.[1] Ne abbatté uno e questo si schiantò nel lago Ladoga, come confermato dalle unità costiere.[1] Il suo reparto venne successivamente riequipaggiato con i caccia Gloster Gladiator Mk.II. Il 25 febbraio andò in volo, insieme ad altri due piloti, lo alikersantti Matti Sukanen (GL-258) e alikersantti Ilmari Joensuu (GL-256), per intercettare una formazione di nove Polikapov R-5 vicino a Muolaanjärvi. I piloti finlandesi reclamarono l'abbattimento di quattro aerei nemici, di cui due gli furono attribuiti. Vi erano in volo, come scorta agli R-5, anche sei caccia Polikarpov I-153 del 13. OIAP che attaccarono subito gli aerei finlandesi.[1] Il suo Gladiator (GL-254) fu visto precipitare direttamente nel terreno da un'altitudine di 3.000 m senza alcun tentativo del pilota di ripr5endere quota o di lanciarsi con il paracadute.[1] Anche l'aereo di Sukanen fu abbattuto e precipitò a Ristseppälä.[1] L'aereo di Joensuu fu stato costretto a effettuare un atterraggio di emergenza rimanendo danneggiato.[1]

Nel 1963 lo scrittore Erkki Rekimies pubblicò il libro Laatoka lentäjät, in cui descrive vividamente, pur prendendosi alcune libertà, l'opera eroica di Teva e Vilkuna nel 1933. Di Vilkuna, l'autore usa il cognome Aalto.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro di prima classe dell'Ordine della Rosa bianca - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La statua di Harmon (Lafayette Escadrille Trophy) fu donata alla Finlandia nel 1927 dal pilota e milionario americano Clifford B. Harmon.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l Surfcity.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FI) Isänmaan puolesta. Talvisodassa 1939-1940 kaatuneiden upseereiden elämäkerrasto, Oxford, WSOY, 1949, pp. 557-558.
  • (FI) Kalevi Keskinen, Kari Stenman e Klaus Niska, Hävittäjä-ässät, Espoo, Tietoteas,, 1978, ISBN 951-9035-37-0.
  • (EN) Kari Stenman e Kalevi Keskinen, Finnish Aces of World War 2, Oxford, Osprey Publishing, 1998, ISBN 1-85532-783-X.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]