Metrodoro di Lampsaco (presocratico)

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Metrodoro di Lampsaco (in greco antico: Μητρόδωρος Λαμψακηνός?, Mētródōros Lampsakēnós; ... – ...; fl. V secolo a.C.) è stato un filosofo presocratico greco antico.

Vissuto nel V secolo a.C., omonimo dell'epicureo Metrodoro (331 a.C.-278 a.C.) anch'esso di Lampsaco, fu contemporaneo e discepolo di Anassagora[1].

Interpretò allegoricamente le opere di Omero identificando gli eroi con i componenti del cosmo e gli dèi con parti dell'organismo umano («Achille, il Sole; Elena, la Terra; Apollo, la cistifellea; Dioniso, la milza; ecc.»)[2].

Metrodoro è menzionato da Platone nel dialogo Ione dove viene indicato come esperto di esegesi omerica. Afferma Ione nel dialogo platonico omonimo:

«...credo di saper parlare di Omero meglio di tutti, così che né Metrodoro di Lampsaco, né Stesimbroto di Taso, né Glaucone, né alcun altro di quanti mi hanno preceduto seppe dire così tanti e bei pensieri su Omero[3]»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Diogene Laerzio, Vite dei filosofi, II 11.
  2. ^ 61, 3-4 Diels-Kranz; Treccani.
  3. ^ Platone, Ione, 530D.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Realencyclopädie der Classischen Altertumswissenschaft, vol. 3, col. 1280
  • Metrodoro di Lampsaco, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.

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