Lycium chilense
Lycium chilense Bertero, 1829 è una pianta della famiglia delle Solanacee, nativa del Sud America.[1]
I nomi comuni sono vari: yaullIn, llaullín, yaoyín, coralillo, mata mora.[2]
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
È un arbusto che raggiunge tra 0,5 e 2 m di altezza. Ha rami sottili con spine e con foglie caduche allungate e appuntite, di 1–3 cm di lunghezza. I fiori sono ermafroditi, a forma di imbuto, bianchi e con bordo scuro e interno rosso-violaceo. Il frutto è una bacca di forma globulare di colore rosso o arancione e contiene diversi semi.[3]
Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]
La specie è diffusa in Bolivia, Paraguay, Cile e Argentina.[1]
Vive in ambienti aridi e predilige luoghi soleggiati e al riparo dal vento.
Usi[modifica | modifica wikitesto]
Viene utilizzata come foraggio e le bacche fanno parte della dieta di numerose specie di uccelli.[senza fonte]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b (EN) Lycium chilense Bertero, su Plants of the World Online. URL consultato il 22 aprile 2024.
- ^ (EN) Lycium chilense, su llifle.com. URL consultato il 22/4/2024.
- ^ (EN) Lycium chilense, su Project Lycieae. URL consultato il 22/4/2024.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lycium chilense
- Wikispecies contiene informazioni su Lycium chilense