Locomotiva FS 900

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Gruppo FS 900
già gruppo RA 260
Locomotiva a vapore
Locomotiva n. 2603 della Rete Adriatica
Anni di costruzione 1889
Anni di esercizio 1889 - ?
Quantità prodotta 18
Costruttore Henschel & Sohn
Dimensioni 9.970 x ? x 4.225 mm
Interperno 3.050 (passo rigido)
Passo dei carrelli 1.525 + 1.525 + 1.750
Massa aderente 42,5 t
Tipo di motore a vapore
Alimentazione carbone
Velocità massima omologata 60 km/h
Rodiggio 0-3-1
Diametro ruote motrici 1.360 mm
Portanti posteriori 960 mm
Tipo di trasmissione bielle
Numero di cilindri 2 esterni
Pressione in caldaia 12
Potenza continuativa 340 (a 45 km/h) kW

La locomotiva FS gruppo 900 era un tipo di locotender a vapore saturo e a semplice espansione che le Ferrovie dello Stato ereditarono dopo il 1905 dal riscatto della Rete Adriatica, ove erano immatricolate come gruppo RA 260, incorporandole nel proprio parco rotabili dopo averle rinumerate.

Le locomotive, progettate dall'Ufficio d'Arte di Firenze della Rete Adriatica, vennero ordinate dall'Adriatica alla Henschel di Cassel in numero di 18 unità per l'esercizio sulle linee facenti capo al nodo di Lecco; immatricolate come RA 260, vennero poi assegnate ai propri depositi locomotive di Lecco e Brescia per il servizio sulle linee afferenti e in particolare sulla linea Lecco-Brescia della stessa compagnia[1]. Vennero consegnate a partire dal 1889 ed utilizzate principalmente al servizio merci, dimostrandosi di buone doti trazioniste sulle rampe tra Como e Lecco, anche in virtù del loro elevato peso aderente. Dopo il riscatto delle linee della rete, passarono a far parte del parco locomotive delle FS, che le utilizzarono, successivamente, al servizio di manovra negli stessi impianti. Risultano ancora in carico alle FS nel secondo volume dell'Album dei tipi edito nel 1915.

Caratteristiche

[modifica | modifica wikitesto]

La locomotiva era del tipo locotender a 3 assi accoppiati di piccolo diametro con asse posteriore portante, soluzione questa piuttosto insolita nelle ferrovie italiane. Si trattava di un modello dalla classica linea italiana con casse d'acqua laterali alla caldaia e contenitore della sabbia posto tra fumaiolo e duomo. La locomotiva era di concezione semplice e affidabile; a vapore saturo e semplice espansione, a 2 cilindri esterni e con distribuzione a cassetto piano. Aveva elevate scorte d'acqua, per complessivi 5,5 m³, e di carbone per 5,2 t che le conferivano una buona autonomia e un notevole peso aderente, 42,5 tonnellate con scorte al massimo. Raggiungevano la velocità di 60 km/h, notevole per una macchina merci, ma risentivano della mancanza di impianto frenante ad aria compressa o a vapore affidandosi al solo freno a mano della macchina. Per tale motivo, in seguito all'immissione in servizio di macchine più moderne le FS relegarono il gruppo quasi esclusivamente alla manovra.

  1. ^ Bonazzelli, p.22.
  • Bruno Bonazzelli, L'album delle locomotive, in Ho Rivarossi n.61, Pag.22, Como, Editore Rivarossi.
  • AA VV, Album dei tipi delle locomotive e automotrici delle FS, vol.II, Ferrovie dello Stato, 1915.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Trasporti: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di trasporti