Giuseppe Canestrini

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Giuseppe Canestrini

Deputato del Regno di Sardegna
Durata mandato2 aprile 1860 –
17 dicembre 1860
LegislaturaVII
CollegioMontepulciano
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
Durata mandato18 febbraio 1861 –
7 settembre 1865
LegislaturaVIII
CollegioMontepulciano
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studiolaurea
Professionedocente universitario

Giuseppe Canestrini (Trento, 17 luglio 1807Firenze, 28 novembre 1870) è stato uno storico e bibliotecario italiano.

Nacque a Trento il 17 luglio 1807 da una famiglia originaria della Val di Non.[1] Dopo un periodo di studi a Vienna, seguendo i corsi di statistica e di economia politica, non conseguì la laurea, ma decise di spostarsi a Parigi, fra il 1830 e il 1832. Per diversi anni visse di lavori saltuari di copista e ricercatore d'archivio, finché nel 1838 Adolphe Thiers lo incaricò di raccogliere documentazione sulla storia di Firenze dalle origini sino al 1530.[2]

Il Canestrini si trasferì dunque a Firenze dove visse da quel momento, partecipando alla vita culturale della città, collaborando all'Archivio storico italiano e specializzandosi in ricerche storiche e d'archivio, anche se in modo caotico, con poca precisione filologica e commettendo numerosi arbitri e scorrettezze nella trascrizione e interpretazione dei testi, che gli procurarono spesso critiche e ostilità. Curò comunque diverse pubblicazioni, tratte per lo più da ricerche negli archivi e nelle biblioteche, di cui le più rilevanti sono gli Scritti inediti di Niccolò Machiavelli riguardanti la storia e la milizia (1499-1512), 1857, e soprattutto, i dieci volumi delle Opere inedite di Francesco Guicciardini, 1857-1867.[2]

Iniziò anche, nel 1860, su commissione, la redazione di una teoria economica e amministrativa di Firenze, di cui riuscì a pubblicare solamente il primo volume (La scienza e l'arte di stato desunta dagli atti ufficiali della Repubblica fiorentina e dei Medici. I. L'imposta sulla ricchezza mobile e immobile, Firenze, 1862).[2]

Nel 1860 fu eletto deputato per il collegio di Montepulciano, e nel 1862 successe ad Atto Vannucci nella direzione della Biblioteca nazionale. Morì a Firenze il 28 novembre 1870.[2]

(elenco parziale)

  • Scritti inediti di Niccolò Machiavelli riguardanti la storia e la milizia (1499-1512), Firenze, 1857.
  • Opere inedite di Francesco Guicciardini, Firenze, 1857-1867 (in 10 volumi).
  • La scienza e l'arte di stato desunta dagli atti ufficiali della Repubblica fiorentina e dei Medici. I. L'imposta sulla ricchezza mobile e immobile, Firenze, 1862.

Il fondo Giuseppe Canestrini, conservato presso la Biblioteca nazionale centrale di Firenze, venne donato nel 1892 dall’avvocato Temistocle Pampaloni.[3]

  1. ^ DBI.
  2. ^ a b c d SIUSA.
  3. ^ Fondo Canestrini Giuseppe, su SIUSA - Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 16 marzo 2018.
  • Armando Petrucci, CANESTRINI, Giuseppe, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 18, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1975. Modifica su Wikidata
  • Emilio Capannelli ed Elisabetta Insabato (a cura di), Guida agli Archivi delle personalità della cultura in Toscana tra '800 e '900. L'area fiorentina, Firenze, Olschki, 1996, pp. 146–147.
  • Canestrini Giuseppe, su SIUSA - Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 16 marzo 2018.

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