Ferrovia di Vila Viçosa
Ferrovia di Vila Viçosa | |
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Nome originale | Ramal de Vila Viçosa |
Stati attraversati | Portogallo |
Inizio | Estremoz |
Fine | Vila Viçosa |
Attivazione | 1905 |
Soppressione | 1990 |
Gestore | Comboios de Portugal |
Precedenti gestori | Caminhos de Ferro do Estado |
Lunghezza | 16,1 km |
Scartamento | iberico, 1668 mm |
Ferrovie | |
La ferrovia di Vila Viçosa (in portoghese, Ramal de Vila Viçosa) era una tratta ferroviaria a scartamento iberico del Portogallo che collegava Vila Viçosa ed Estremoz. Fu, nel 1990, dismessa dal servizio viaggiatori e in seguito chiusa all'esercizio.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Prodromi
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1898 la Commissione tecnica incaricata decise l'inclusione nel "Plano da Rede" il prolungamento della linea di Évora fino ad Elvas, sentite le conclusioni del Conselho Superior de Obras Públicas e del Conselho Superior de Guerra che ritenevano importante prima della costruzione della ferrovia il potenziamento delle strutture di difesa ad Elvas. La Estremoz-Vila Viçosa darebbe stato di facile costruzione e al servizio di zone ricche e popolose quali Estremoz, Borba, Vila Viçosa e Alandroal[1].
Un decreto del 19 giugno 1902 organizzò le strutture deputate al progetto[2].
Il piano della rete ferroviaria a Sud del Tago del 28 novembre autorizzò la continuazione della ferrovia di Évora fino ad Elvas appena ne fosse approvato il progetto[3].
Finanziamento e costruzione
[modifica | modifica wikitesto]Il 1º luglio 1903 fu disposto che il "Fundo Especial dos Caminhos de Ferro do Estado" sostennesse il progetto di costruzione[4]; il 10 settembre il governo ordinò che si desse inizio ai lavori[5]. Tra il 17 novembre e il 15 gennaio 1904 vennero banditi vari concorsi per l'esecuzione dei lavori e delle opere d'arte[6].
Nel mese di aprile 1905 la ferrovia era già costruita[7] e in luglio venne esaminata dalla commissione ispettiva nella intera tratta tra l'antica stazione di Estremoz posta a São Bento do Ameixial e Vila Viçosa; il 29 del mese la linea fu aperta all'esercizio provvisorio[8]. L'inaugurazione ufficiale avvenne il 1º agosto 1905[9].
Chiusura
[modifica | modifica wikitesto]Il 1º gennaio 1990 il traffico passeggeri fu sospeso sulla linea mantenendo quello merci; la ferrovia venne in seguito chiusa all'esercizio[10].
Percorso
[modifica | modifica wikitesto]Stazioni e fermate | ||||||
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Ferrovia di Portalegre → Portalegre | |||||
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Ferrovia di Évora → Casa Branca | |||||
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175,5 | Estremoz | ||||
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180,8 | Arcos | ||||
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186,8 | Borba | ||||
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191,6 | Vila Viçosa | ||||
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(prog. abb.) | |||||
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Ferrovia dell'Est → Abrantes | |||||
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Elvas | |||||
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Ferrovia dell'Est → Badajoz |
Il progetto del 1902 tra l'antica stazione di Estremoz sita ad Ameixial e Vila Viçosa aveva un'estensione di circa 23 km[1][3]; il tracciato usciva dall'antica stazione e cominciava a salire verso Estremoz dove sarebbe stato costruita una nuova stazione presso le mura; lasciata la città le linea seguiva il percorso della strada fino a Vila Viçosa[1]. Oltre a una nuova stazione ad Estremoz erano previste altre due stazioni a Borba e a Vila Viçosa e una fermata tra Borba ed Estremoz; Vila Viçosa era prevista come terminale in via provvisoria in quanto la linea avrebbe dovuto proseguire fino a raggiungere la ferrovia dell'Est[1]. Quanto ad opere d'arte solo un ponte superava i 3 metri mentre erano 38 i passaggi a livello[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e De Extremoz a Villa Viçosa (PDF), in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 16, n. 364, 16 febbraio 1903, p. 53. URL consultato il 6 aprile 2017.
- ^ Linhas Portuguezas (PDF), in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 15, n. 349, 1º luglio 1902, p. 14. URL consultato il 6 aprile 2017.
- ^ a b José Sousa, A rêde ferro-viaria ao Sul do Tejo (PDF), in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 15, n. 359, 1º dicembre 1902, pp. 354, 355. URL consultato il 6 aprile 2017.
- ^ Parte Official (PDF), in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 16, n. 374, 16 luglio 1903, pp. 5, 6. URL consultato il 6 aprile 2017.
- ^ Parte Official (PDF), in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 16, n. 378, 16 settembre 1903, pp. 4, 5. URL consultato il 6 aprile 2017.
- ^ Arrematações (PDF), in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 16, n. 381, 1º novembre 1903, pp. 14, 15. URL consultato il 6 aprile 2017.
- ^ José Fernando de Sousa, Ligações com a rêde espanhola (PDF), in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 18, n. 416, 16 aprile 1905, p. 4. URL consultato il 6 aprile 2017.
- ^ Parte Official (PDF), in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 18, n. 424, 16 agosto 1905, p. 6. URL consultato il 6 aprile 2017.
- ^ Carlos Manitto Torres, A evolução das linhas portuguesas e o seu significado ferroviário, in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 70, n. 1683, Lisbona, Gazeta dos Caminhos de Ferro, 1º febbraio 1958, pp. 76, 78.
- ^ (ES) José Luís Torres Blazquez, El Museo de Ferrocarril de Estremoz, in Maquetren, vol. 2, n. 8, Madrid, Resistor, S. A., 1992, p. 13.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- História de Portugal em Datas, Círculo de Leitores, Lda. e Autores, 1994, p. 480, ISBN 972-42-1004-9.
- João Paulo Martins, Madalena Brion, Miguel de Sousa, Maurício Levy, Óscar Amorim, O Caminho de Ferro Revisitado. O Caminho de Ferro em Portugal de 1856 a 1996, Caminhos de Ferro Portugueses, 1996, p. 446.
- Francisco José Viegas, Comboios Portugueses. Um Guia Sentimental, Lisbona, Círculo de Editores, 1988, p. 185.
Altri progetti
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