Discussione:Operazione Gladio

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Vedere il film:"Piazza delle cinque lune" con filmato reale del rapimento di Aldo Moro e il giudice che indaga con i documenti acquisiti dal tribunale e riesce a capire come anche Gladio non sia esente da certi avvenimenti!!

ok, ma si tratta di un film

Gladio è stata accusata di aver tentato di influenzare la politica interna usando la strategia della tensione.

Falsità storica

che è stata accusata non c'è dubbio, che poi le accuse siano vere è un altra cosa--Francomemoria 12:04, 15 set 2007 (CEST)[rispondi]

Anch'io l'ho letto: raga, controllate su internet, le fonti sono molte che confermano la tesi del film, secondo la quale Camillo Guglielmi, del sismi, apparteneva all'organizzazione gladio.
Le fonti sono moltissime!
http://www.archivio900.it/it/articoli/art.aspx?id=6564
Cercate su internet: "Camillo Guglielmi".

Operazione?[modifica wikitesto]

non sarebbe più proprio chiamarla "organizzazione", anche nel titolo? Graditi pareri su eventuale spostamento --Sn.txt 14:55, 3 gen 2006 (CET)[rispondi]

Mi spiace di non avere notato il tuo post. La definizione "organizzazione" è in qualche modo imprecisa, nell'articolo inglese, base per la traduzione, si parla appunto di "operazione". Dunque ripropongo il ripristino rapido del nome originale "Operazione Gladio". Se si dà un'occhiata alle fonti e ai link esterni più "autorevoli" (governativi e non)il termine più utilizzato è operazione. --MarcoK (msg) 12:50, 20 feb 2006 (CET)[rispondi]
  • +1 su marcoK, credo anch'io che sia più corretto chiamarla Operazione (visto che era, in fin dei conti, una operazione gestita dalla CIA, non credo inoltre che si potesse parlare di una unica organizzazione) PS: scusa se arrivo solo ora anch'io...--piero tasso 13:30, 20 feb 2006 (CET)[rispondi]

operazione spectre e organizzazione scorpius[modifica wikitesto]

scusatemi tanto, eh, tanta stima per en.wiki, ma almeno per l'italiano, possiamo fare da noi :-)
Gladio era tecnicamente una struttura, questo sarebbe il termine più proprio perché appunto tecnico del gergo militare, ma sarebbe poco felice come titolo dell'articolo. Gladio non è una "azione" (sia pur complessa) né un gruppo di azioni, Gladio non era l'attuazione di uno schema operativo definito, né l'approntamento di uno schema specifico, ma era invece una struttura allestita come supporto organizzativo, logistico e di coordinamento per uno schema generale all'interno del quale i suoi obiettivi avrebbero potuto essere messi in atto per mezzo di diverse operazioni. L'obiettivo che comunemente si ritiene Gladio perseguisse istituzionalmente (contrasto in stay-behind a forze comuniste) era generico, le forme di perseguimento di questo scopo (le vere "operazioni") sono definizioni operative di dettaglio, assegnabili a Gladio o ad altre entità secondo convenienza. E si attribuisce a Gladio di avere anche operato al di fuori dei suoi scopi istitutivi, dunque al di fuori della eventuale... "operazione".
Gladio era quindi l'organizzazione creata per poter eventualmente condurre una o più operazioni. Gli obiettivi assegnati a Gladio potevano essere attuati dalla stessa Gladio per mezzo di "operazioni", ma questo non fa coincidere l'esecuzione con l'esecutore, il prodotto dello strumento con lo strumento che lo produce.
Ho un forte bias, per il quale sinché mi riesce applico le parole nel senso che è loro proprio. Nessuno mi convincerà che io debba chiamarla "operazione" (e perché allora non... "missione Gladio"?), né le commissioni parlamentari né gli inglesi (a proposito, i francesi, che di lingue romanze se ne intendono quanto di materie militari, non la chiamano "operazione" - a riproposito, l'articolo nostro cita come la definisce la risoluzione del parlamento europeo).
Era da tanto che mi dava fastidio la precedente titolazione, ed ora che - in ben consolidata assenza di obiezioni - l'ho finalmente spostata, non mi si accuserà senza preavviso, ... ecco in poche ore le obiezioni, corredate di sollecito :-o
Tagliamo la testa al toro. Se proprio, insieme ad altri utenti, riteneste che non riesca ad andar giù il titolo attuale, chiamiamolo Gladio (stay-behind), ma per favore non riproponete "operazione", almeno sino a quando non faranno un film di James Bond con quel titolo - Sn.txt 17:25, 20 feb 2006 (CET)[rispondi]

Nulla contro lo spostamento, visto che nessuno ha obiettato per molto tempo, e per la verità nulla neppure contro il titolo attuale, la materia mi sembra sufficientemente vaga da lasciare un certo margine per valutazioni personali in simili scelte. Inoltre non avendo partecipato alla scrittura della voce (e soprattutto non essendo molto preparato), non me la sento di smentirti focosamente (e non mi pare sia il caso) quindi se ti pare più corretto (adesso che me lo hai spiegato son già più d'accordo) si può anche tenere così. Piuttosto cerchiobottista? :-) no, direi solo che possono essere entrambi buoni (ma per carità, non proporre missione Gladio ne tantomeno Gladio (stay-behind)!! --piero tasso 18:17, 20 feb 2006 (CET)[rispondi]

Gladio in Italia (frase rimossa)[modifica wikitesto]

Qualcuno mi può spiegare cosa centra con l'argomento dell'articolo la frase seguente, che era stata messa da anonimo alla fine della sezione "Gladio in Italia"? Grazie. --MarcoK (msg) 09:31, 5 gen 2006 (CET)[rispondi]

Le strutture facenti capo alla VII Divisione del SISMI, con l'autorizzazione dell'allora Direttore Amm. Fulvio Martini,furono impiegate per contrastare la criminalità organizzata in Sicilia. Infatti il Direttore della sezione K Massimo Pizza dal 1995 ha collaborato con la Procura di Palermo nell'inchiesta poi archiviata denominata "nuovi sistemi criminali".

Nota: l'anonimo contributore ha inserito uno dei nomi che compaiono qui anche in Somalia... (ricerca della celebrita? ;)) --MarcoK (msg) 11:22, 5 gen 2006 (CET)[rispondi]

Order of the Solar Temple[modifica wikitesto]

Also related to the Order of the Solar Temple "mass-suicides" - see English wiki.

Rivista definizione[modifica wikitesto]

La frase "Gladio fu un'operazione clandestina [...] per contrastare l'influenza comunista" mi ricordava le liti dei bambini, quando si scusano dicendo: "Ha cominciato lui!". L'ho rimessa in positivo: "Gladio fu un'operazione clandestina [...] per mantenere l'appartenenza di tali paesi all'Alleanza atlantica". La spiegazione ufficiale (POV) che ciò fu fatto per contrastare i comunisti è più avanti nel testo.--Truman Burbank 16:38, 31 gen 2006 (CET)[rispondi]

La frase non è per nulla chiara, ho ripristinato la versione originale sostituendo "influenza comunista" a "influenza sovietica". La farse "per mantenere l'appartenenza di tali paesi all'Alleanza atlantica" appare una speculazione su un fatto mai avvenuto, quindi ipotetico, e suggerisce l'idea della "necessità" di Gladio, cosa tutta da dimostrare. MarcoK (msg) 09:30, 1 feb 2006 (CET)[rispondi]

Controllare[modifica wikitesto]

Inserisco qui di seguito le motivazioni del mio "Controllare", che rischiavano di assumere una dimensione non consona.

  • Le fonti citate non sembrano affermare che Gladio "mise in atto la strategia della tensione", fece assassinare Aldo Moro, tentò di influenzare la politica ecc. Si dice soltanto che: l'esplosivo di un attentato a Monaco di Baviera veniva da un deposito di Gladio (forse per destabilizzare Strauss), che un ufficiale di Gladio riferì a Le Monde "a seconda dei casi, avremmo dovuto contrastare o favorire il terrorismo di estrema sinistra o estrema destra", che Moro temeva un'organizzazione ombra, che una relazione parlamentare parla di attentati per impedire al PCI di andare al governo (da cui, peraltro, lo tenevano lontano gli elettori). Quanto alle dichiarazioni di Tagliamonte, egli riporta che secondo lui, ripensandoci oggi, forse le finalità di reagire ad un'invasione erano un pretesto. Esse sarebbero forse state, udite udite "contrastare eventuali sovvertimenti interni e moti di piazza fatti dal PCI". Ebbene, "contrastare sovvertimenti interni e moti di piazza", da chiunque organizzati, mi sembra una normale attività per la tutela dell'ordine pubblico. Duroy 20:17, 22 giu 2006 (CEST)[rispondi]
Mi sembra che ora il testo non dica questo e che pertanto il tag si possa rimuovere; in ogni caso non trovo non adeguato per questi casi il template "da controllare" quanto piuttosto il tag POV. --MarcoK (msg) 22:53, 29 lug 2006 (CEST)[rispondi]
Non mi risulta chiaro quale sarebbe, allo stato attuale, la questione da verificare, posto che tutta la sezione sembra riferire (non affermare) quanto riportato dalle fonti, che sono citate. Né si deve, secondo me, invocare il POV, laddove sarebbe molto più auspicabile, se del caso, fornire ulteriori fonti (se ne esistono di credibili) che offrano diversi punti di vista.
Tuttavia, che il PCI fosse tenuto lontano dal Governo dagli elettori, all'epoca (1976 per esempio) non sembrava particolarmente scontato, così come è oggi semplicemente di dominio pubblico che fossero in atto operazioni più o meno clandestine in tutt'Europa (per non dire del resto del mondo) per fronteggiare il "pericolo" costituito dall'avvento al potere di un partito comunista, come era persino ovvio fosse nel quadro della guerra fredda.
Se poi il problema consistesse nel "contrastare sovvertimenti interni e moti di piazza", non si può non essere d'accordo con Duroy, che definisce tali attività come normali nel quadro della tutela dell'ordine pubblico (e, direi, di quello costituzionale): basterà pertanto integrare la sua condivisibile osservazione nella sezione. Dunque come vogliamo procedere? --Piero Montesacro 18:52, 13 set 2006 (CEST)[rispondi]
Avevo messo il tag e poi, mea culpa, mi ero dimenticato della voce (succede spesso). Ora sono stato svegliato dal messaggio di Piero. Allora.
Le dichiarazioni di Tagliamonte sono riportate in maniera un po' strana. Prima dice che al CAG si effettuavano dei corsi di addestramento alla guerriglia, al sabotaggio, all’uso degli esplosivi al fine di impiegare le persone addestrate in caso di sovvertimenti di piazza, in caso che il Pci avesse preso il potere (non capisco come la guerriglia, il sabotaggio e l'uso di esplosivi possano contrastare i sovvertimenti di piazza. Mi sembrano più adatti a rendere la vita difficile ad un esercito occupante, ma tant'è). Oggi pensa che le finalità di contrasto ad un'invasione erano un pretesto (ma la struttura non era rivolta contro i moti di piazza?). Poi riporta quanto gli dicevano il Maggiore Accasto e il Capo Sezione CS Aurelio Rossi, per i quali il Cag esisteva per contrastare eventuali sovvertimenti interni e moti di piazza fatti dal Pci. Si passa da eventuali moti in occasione di (organizzati, magari, anche dall'estrema destra) a moti fatti da, ma, secondo me, il senso di quello che voleva dire Tagliamonte è il seguente: "al CAG si effettuavano corsi ecc. ecc. ufficialmente per contrastare un'invasione sovietica, ma Accasto e Rossi mi avevano riferito che il personale così addestrato poteva entrare in azione anche in occasione sovvertimenti interni e moti di piazza e, pensandoci oggi, potrebbe darsi che questo secondo fine fosse, in realtà, l'unico e che il primo fosse solo un pretesto". La formula è ampiamente dubitativa e non dice che effettivamente "la struttura" entrò in azione, magari mettendo qualche bomba in banche o su treni (perché pare che il discorso voglia finire qui).
Durante gli "anni di piombo", i movimenti stay-behind talvolta divenivano collegati all'eversione di destra, a crimini e tentativi di colpo di stato. Ma erano organizzazioni o movimenti? C'è una certa differenza. La cosa viene comunque data per certa, anche se le prove latitano.
Opposta al compromesso storico tra PCI e DC, Gladio nei fatti tentò di influenzare la politica, usando operazioni "false flag". Semplice illazione.
L'assassinio di Aldo Moro nel 1978 da parte delle Brigate Rosse mise effettivamente fine alla possibile partecipazione del PCI al governo. Per la cronaca, il governo di solidarietà nazionale (con il PCI nella maggioranza, anche se non nel governo) doveva ottenere la fiducia lo stesso giorno del rapimento. La ottenne e durò fino al gennaio del 1979, anche grazie all'emergenza causata dal rapimento e dal terrorismo in genere.
Nel 2000 il rapporto di una commissione parlamentare del Gruppo "Democratici di Sinistra- L'Ulivo" concludeva che la strategia della tensione era stata sostenuta dagli Stati Uniti d'America per "impedire al PCI, e in certo grado anche il PSI, di raggiungere il potere esecutivo nel paese". Come s'è visto, nel 1978 il PCI era entrato nella maggioranza, attraverso il sostegno ad un monocolore DC. Alla data d'inizio "ufficiale" della "strategia della tensione" (strage di piazza Fontana, 12 dicembre 1969), il PSI era già una presenza ricorrente nei governi. Anche qui, le prove latitano, a meno che non si sia voluta riportare solo la conclusione del Gruppo DS - L'Ulivo, (probabilmente si tratta di una relazione di minoranza), senza dare giudizi. Ma allora, a che pro?
Un rapporto del 2000 del Senato dichiarò che "Questi massacri, queste bombe, quelle azioni militari furono organizzate o promosse da uomini all'interno delle istituzioni dello Stato Italiano e, come si è scoperto più di recente, da uomini collegati alle strutture dell'intelligence degli Stati Uniti.". Secondo me, anche questa frase è tratta da una relazione di minoranza. Anche qui, a che pro citarla, senza il sostegno di prove?
Secondo Daniele Ganser, il generale Gian Adelio Maletti, capo del controspionaggio italiano, confermò nel marzo del 2001 che la CIA avrebbe potuto promuovere il terrorismo in Italia. Secondo Ganser, Maletti ha dichiarato che la CIA ha effettivamente promosso il terrorismo?
--Duroy 21:02, 13 set 2006 (CEST)[rispondi]
se il governo DC era "Monocolore" allora il PCI non era nella maggioranza, ma dava solo appoggio esterno (ricordiamoci che Andreotti aveva promesso a Berlinguer dei ministri e che recentmente, dall'autobiografia dell'ambasciatore USA a in Italia, e' venuto fuori che gli USA si erano opposti)... sul fatto che le bombe e gli attentati servano, bhe, chiediamoci se gli statunitensi avrebbero accettato tutte le restrizioni del Patrioct Act in assenza del 11/9 (e questo era lo scopo della strategia della tensione, creare una situazione per cui l'opinione pubblica avrebbe accolto benevolmente una svolta autoritaria).
Sulle dichiarazioni di Maletti ci sono un intervista del 2000 e una del 2001 che hanno avuto ampio risalto sui media [[1]], anche se nella deposizione in commissione (che pero' e' del 97, qualche anno prima) parla genericamente di contatti tra militari USA e militari ed intelligence italiana [[2]] .--Yoggysot 21:27, 13 set 2006 (CEST)[rispondi]
Rispondo alle osservazioni di Duroy.
- Dobbiamo verificare se le affermazioni di Tagliamonte sono "riportate in maniera un po' strana" o se per caso esse possono apparire strane, o contraddittorie, a prescindere da come sono presentate qui. In questo caso, proviamo a trovare una formulazione del pezzo che risolva o attenui il problema.
Tuttavia, a me pare ci potrebbe essere un qui pro quo rispetto alla lettura che Duroy dà della frase: "al CAG si effettuavano dei corsi di addestramento alla guerriglia, al sabotaggio, all’uso degli esplosivi al fine di impiegare le persone addestrate in caso di sovvertimenti di piazza, in caso che il Pci avesse preso il potere". Ebbene, Una lettura coerente potrebbe essere la seguente, considerando che la dichiarazione appare raccolta e trascritta, quindi non scritta dall'autore, che pare usare un linguaggio discorsivo, non accurato: "al CAG si effettuavano dei corsi di addestramento alla guerriglia, al sabotaggio, all’uso degli esplosivi al fine di impiegare le persone addestrate in caso di [dover causare] sovvertimenti di piazza, in caso [qualora, cioè] che il Pci avesse preso il potere". La questione a me, messa giù così, appare del tutto coerente e logica. In altre parole, per liberarsi del fattore - inaccettabile all'epoca, parliamoci chiaro - di un PCI al governo, niente di meglio che incitare e creare - a mezzo gladiatori - una vera ammunina, una situazione catastrofica dal punto di vista dell'ordine pubblico, al fine di giustificare un "salutare" colpo di Stato militare che rimettesse in ordine le cose, di corsa, prima che il PCI stesso potesse "organizzarsi" e mettere davvero le mani sulle leve del Viminale e di via Nazionale.
- Duroy poi si chiede come mai "guerriglia, il sabotaggio e l'uso di esplosivi" possano essere utili tanto per provocare, quanto per reprimere, scontri di piazza. La risposta è: "sempre nello stesso modo". Difatti, modulando opportunamente, a mezzo di agenti provocatori (che ricorrono ad azioni di guerriglia, di sabotaggio - ossia, essenzialmente, piazzano bombe -, usando esplosivi), l'intensità e la gravità degli scontri di piazza può essere indotta e rapidamente portata al punto giusto perché nelle piazze compaiano i carri armati con il plauso di una buona parte dei cittadini. Sarebbe stato al PCI non cadere nella trappola e, vista la provocazione, tenere a bada la propria base (e i gruppi alla propria sinistra) per evitare di dare legittimità alla prevista, pesante, repressione. Al limite, l'unica soluzione, per i vertici del PCI, sarebbe stata quella di starsene buoni buoni fuori dal governo, in ogni caso, pur di non far fare al Paese la fine della Grecia di Papadopulos.
- E, e qui si risponde all'altra obiezione di Duroy, se per caso i dirigenti del PCI fossero stati abbastanza fessi dal tentare di tutto per andare al governo, compreso "agitare la piazza", bene, essi sarebbero stati serviti con ancora maggiore facilità, visto che il movimento di piazza "genuino" organizzato dal PCI avrebbe solo favorito il "lavoro" di provocazione atto a indurre una escalation e a porre in pratica lo schema di cui sopra. Risulta chiaro? Spero di sì.
- Che Tagliamonte non parli più di tanto e che si affidi a formule che potrebbero essere a bella posta ambigue, non mi sembra cosa di cui stupirsi, posto che non tutti hanno istinti suicidi... In ogni caso mi sembra che Duroy abbia capito benissimo il senso del discorso. Ebbene, a noi, come Wikipedia, spetta solo di evitare di aggiungere ambiguità, non di scioglierla.
- Ritengo che la definizione "movimento Stay-Behind" sia impropria. Sotto ogni punto di vista. A meno che non si faccia riferimento a strutture di copertura, con tratti di "movimento". Si trattava, senza dubbio, di strutture.
- Operazioni false flag di Gladio in Italia: o ci sono almeno risultanze processuali che inchiodino almeno dei gladiatori in quanto tali (Peteano?) o si usano i condizionali e si cita la fonte di quella che è una illazione, ci piaccia o no.
- Ritengo normale citare il rapporto del Gruppo DS-L'Ulivo, posto che sia chiaro che si riporta una posizione di parte, quale sembra essere. Da verificare se, nel 2000, fosse una relazione di maggioranza o minoranza. A che pro? E' una informazione rilevante storicamente e enciclopedica, perbacco!
- A proposito di Ganser, terrorismo, Moro e CIA: ricordi (era solo il luglio 2005) le dichiarazioni in proposito di Giovanni Galloni, già vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura ed eminente democristiano? --Piero Montesacro 23:37, 13 set 2006 (CEST)[rispondi]
Sull'uso della strategia della tensione per avere una svolta a dx e sugli appoggi dell'intelligence straniere e itliane al terrorismo gia' Moro, durante la sua prigionia, diceva molto http://clarence.supereva.com/contents/societa/memoria/moro/tema2.html --Yoggysot 02:30, 14 set 2006 (CEST)[rispondi]

Ho letto ieri, ma è un periodaccio e ho poco tempo. Sarò quindi breve (incredibile). Inutile fare un processo alle intenzioni di Tagliamonte (ancora temeva, dopo trent'anni?), limitiamoci a quello che ha detto: non sembra abbia riferito altro che sospetti ed ipotesi, comunque distanti dal confermare che i novelli Spartaco siano stati effettivamente coinvolti nel piano che Piero ha delineato. Poi tutto è possibile, naturalmente.
Sull'uso della strategia della tensione per far svoltare il paese a dx, anche qui potrebbe darsi. Resta da capire perché, anche quando qualsiasi idiota avrebbe capito che un piano del genere era irrealizzabile (ossia da quando la pista anarchica per piazza Fontana si rivelò essere campata in aria e le stragi in genere iniziarono ad essere attribuite a movimenti di destra o ad apparati deviati), le bombe continuarono a scoppiare. Perché insistere su una prassi stragista ormai controproducente?
A proposito: la voce tratta di tutte le organizzazioni Stay-behind, mentre Gladio è solo il nome di quella italiana. Forse bisognerebbe unirla con Stay-behind, dal momento che parlare di Gladio per gli altri paesi europei è inesatto. --Duroy 19:19, 15 set 2006 (CEST)[rispondi]

Bhe, per noi italiani e per i ns media quelle estere sono sempre state chiamate "la Gladio Spagnola", la "Gladio Tedesca", ecc... per cui IMO si puo' lasciare (magari si puo' cambiare il "Gladio in X" nel "La Gladio Xesca". Operazione Stay-behind e' troppo generica (si potrebbe riferire anche ad altre operazioni che nulla hanno a che vedere con gladio). Sulla strategia della tensione, bhe, in altri paesi (Grecia, in parte Cile) ha funzionato, ed anche qui, pur non isntaurando un governo di destra (e i tentativi ci sono stati, si veda [Piano Solo] e [Golpe Borghese]), "i comunisti" non sono stati fatti entrare nel governo nonostante la cosa fosse stata data per certa almeno un paio di volte. Se poi oggi, a 20/30 anni di distanza chiediamo chi ha fatto le stragi con le bombe, come era venuto fuori qualche anno fa in un'inchiesta giornalistica, i 2/3 dei ragazzi in eta' da istruzione superiore risponde "le BR", per cui le piste iniziali, seppur sbagliate, hanno lasciato il segno nell'opinione pubblica e sono diventate "la verita' percepita", per cui non la definirei fallimentare come strategia. Peraltro in Italia fino alla fine degli anni 80 chi parlava di servizi deviati al servizio degli itneressi degli USA veniva tacciato di complottismo, mentre dal 92 in poi tra la scoperta del deposito della via Appia con le carte dell'ufficio affari riservati del min. int. e le deposizioni degli ex capoccia dei servizi nelle commissione parlamentari si puo' considerare un dato di fatto (il famoso paese a "sovranita' limitata").--Yoggysot 02:53, 16 set 2006 (CEST)[rispondi]

La voce dedicata a Stay-behind parla, invero, solo di queste operazioni. Sul fatto che le dittature "di destra" saltino fuori solo a seguito di "strategie della tensione", boh. Anche quelle "di sinistra", allora. La prassi di molti movimenti rivoluzionari, infatti, si è spesso collegata al presupposto ideologico secondo cui la repressione poliziesca, sapientemente eccitata dal terrorismo, alienerebbe il favore che la popolazione nutre verso le autorità, predisponendo il terreno per un rivolgimento violento e radicale.
Sul caso dell'Italia, nutro qualche dubbio, tanto più alla luce del Piano Solo o del Golpe Borghese, in cui un gruppo di allievi del Corpo Forestale dello Stato si avvicinò alla sede della Rai, un altro gruppo di congiurati stava nascosto in una palestra in attesa del disco verde, si svaligiò l'armeria del Ministero dell'Interno. Poi tutto venne sospeso da Borghese, "per pioggia".
Torno a ribadirlo, una volta per tutte, spero: i comunisti (senza virgolette, allora si chiamavano così), rimasero all'opposizione (a parte l'esperienza della solidarietà nazionale) perché libere elezioni non assegnarono mai al PCI e ai suoi alleati il numero di parlamentari necessario a formare una maggioranza. Nel 1976, le sinistre potevano formare un governo, mettendo insieme PCI, PSI, PSDI, PRI, DP e radicali: allora però i tempi erano un po' diversi e sarebbe stato forse divertente vedere insieme La Malfa con DP e Tanassi con Pannella. Per il PCI, comunque, il momento arrivò poco dopo, con la solidarietà nazionale. E anche senza ministri, la presenza nella maggioranza assicura sempre una certa voce in capitolo. --Duroy 12:30, 16 set 2006 (CEST)[rispondi]
Credo il nostro movente (parlo degli intervenuti qui) sia quello di scrivere collaborativamente una voce credibile e quanto più possibile accurata. In questo senso interpreto la mia intenzione, al pari di quella di ogni altro. Ciò detto (credo valga la pena ricordarlo), provo a rispondere alle osservazioni di Duroy e domando la sua collaborazione per giungere a formulare il paragrafo in modo tale da rimuovere il tag.
- Non volevo e non voglio fare processi alle intenzioni di alcuno, e tanto meno di Tagliamonte. Ho provato a spiegare le sue dichiarazioni a seguito di una tua perplessità sulle stesse, laddove a me apparivano chiare come ho spiegato. La lettura che ne ho dato è compatibile con il tipo di linguaggio utilizzato dallo stesso (sembrerebbe rilasci dichiarazioni orali) e con il contesto storico al quale ci si riferisce. Se è accertato (e lo è) che determinati meccanismi, strategie, tattiche, sono state utilizzate, nel corso della Storia, per ottenere determinati fini in X occasioni, non appare irragionevole che le stesse siano state impiegate anche in Italia. Invocare tali meccanismi a sostegno di una lettura logica delle dichiarazioni di Tagliamonte non rappresenta una forzatura POV (se non volendo imporre un POV a propria volta), ma rappresenta, caso mai, un modo di non avanzare l'ipotesi (non verificabile) che un personaggio del calibro di Tagliamonte (cui erano affidate responsabilità notevoli e delicate) rilasci dichiarazioni illogiche e scriteriate; ché, tanto per esser chiari senza esser scortesi, le sue dichiarazioni appaiono logiche nella lettura che suggerivo io e illogiche in quella che sembravi suggerire tu.
- Il Segreto non scade dopo trent'anni. E, in ogni caso, chi non si attiene al Segreto - o a quello che alla comunità della quale ha fatto parte appare essere tale - rischia non solo di doverne rispondere davanti alla legge, ma anche di fronte agli altri individui che lo considerano unito, nel comune destino, ad un patto d'onore che non ha scadenze (ti assicuro, in proposito, che i miei riferimenti per fare tali asserzioni non consistono nella letteratura...).
- Non ho delineato un Piano (non un "Piano Operativo"), ma solo una strategia. Non ho affermato, in particolare, che alla strategia siano seguite effettivamente applicazioni concrete della stessa. Anche perché a me basta, in questa sede, accertare che il fatto che tale strategia esistesse, in quanto tale, almeno come la meno illogica delle scelte possibili nell'analizzare i dati storici primari in nostro possesso. D'altra parte, l'opposizione pervicace di SHAPE a rispondere su tale Strategia è eloquente più di mille parole ed un (raro) caso di struttura che prende sul serio il segreto.
- Che la strategia sia stata controproducente, ho i miei dubbi. I fatti sembrano dimostrare il contrario. Che una certa parte, sempre minoritaria (se non altro nella sua "presa" sulla società nel suo complesso), sia della politica, sia del giornalismo, abbia denunciato le stragi come espressione di una certa strategia, non ha impedito, all'altra parte, di conseguire i risultati (ridicoli, non fossero tragici) che ha già ben evidenziato Yoggisot: ancor oggi la vox populi attribuisce le bombe alle BR... In un certo senso, la strategia ha conseguito inoltre dei risultati che non so quanto fossero previsti come obbiettivi primari, ma che credo oggi si possa convenire siano stati tutto sommato positivi per tutti: il PCI, in particolare, fu indotto ad essere coinvolto pienamente nel gettare tutto il proprio peso nella prevenzione di un rischi (serio) di guerra civile nel nostro Paese.
- Sulle prassi dei movimenti rivoluzionari: troppi sembrano dimenticare (o ignorare) che alcuni degli attuali guru NeoCon USA erano dei Trotskisti (dunque nulla di cui stupirsi se strategie di "destra" vengono perseguite utilizzando strumenti solitamente ritenuti patrimonio della "sinistra") e che, strutturalmente, le dittature sono necessariamente conseguite con mezzi atti a crearle, a prescindere dal colore delle dittature stesse. Che poi Borghese e c. a te appaiano dei buontemponi scalcinati o poco più, non significa che gli stessi fossero in potenza poco pericolosi. Gli ufficiali del Regio Esercito che suppostamente dovevano difendere Roma dalle squadracce fasciste nel 1922 non sembravano considerarle più pericolose dei Forestali di Borghese. Che poi anche la storiografia di sinistra, per motivi opposti a quella di destra, abbia ingigantito la reale rilevanza militare delle squadracce, finendo per convergere sulla stratificazione di un giudizio storico esagerato sulla loro capacità bellica, non vuol dire che, se il Regio Esercito fosse intervenuto assieme ai Reali Carabinieri, oggi Benito Mussolini ci sembrerebbe una figura molto più gigantesca di quella di Junio Valerio Borghese.
- I comunisti italiani (PCI) furono vicinissimi ad ottenere la maggioranza relativa. Unico caso in Europa occidentale, l'ottennero in una elezione del parlamento Europeo. Credo sia tacciare gli strateghi delle guerra fredda di essere dei deficienti nel ritenere che, a priori, potessero dare per scontato che il PCI mai avrebbe ottenuto, dalle urne, legittimità ad accedere alle leve del governo nazionale. Se è vero, come è vero, che il PCI mai conseguì quei voti, è altrettanto certo che, in clima di Guerra Fredda, nessun altro Paese dell'Europa Occidentale correva il rischio di vedere i comunisti accedere al governo del Paese come partito di maggioranza. Questo mi sembra il fatto più rilevante, anche perché stiamo esaminando la storia di allora, quando non si sapeva se il PCI avrebbe guadagnato o no la maggioranza (ed era altamente credibile la potesse conseguire).
--Piero Montesacro 20:38, 16 set 2006 (CEST)[rispondi]

Documento CIA[modifica wikitesto]

Il documento FM30 - 31B della CIA recita: “[…]ci potrebbero essere tempi in cui governi di paesi ospiti mostrano passività o indecisione nei confronti della sovversione comunista e secondo l'interpretazione dei servizi segreti statunitensi non reagiscono con sufficiente efficacia. Più spesso queste situazioni avvengono quando i rivoluzionari rinunciano temporaneamente all'uso della forza sperando di ricavarne un vantaggio, perché i capi dello stato ospite erroneamente pensano che la situazione sia sicura. I servizi segreti dell'esercito americano devono avere i mezzi per lanciare operazioni speciali che convincano i governi dei paesi ospiti e la pubblica opinione della realtà del pericolo di insurrezione.”
In parole povere: GLADIO non nacque per togliere il potere ai comunisti, ma per prevenire ogni possibilità di una loro affermazione. Per le amministrazioni statunitensi, qualunque progresso, anche democratico, delle sinistre verso l'egemonia, era sentito come una minaccia all'interesse nazionale. Vedi il caso Salvador Allende (di cui si cercò di impedire per tre anni la vittoria elettorale). Ed era interpretato, coerentemente con la teoria del "contenimento", come una cospirazione sempre favorita dall'URSS. In altre parole: se i comunisti partecipano alle elezioni è perché stanno complottando, e i governi che credono nell'affermazione democratica delle sinistre sono semplicemente ciechi di fronte a questa realtà.
La massa di documenti CIA desecretati è oggi un elemento documentario che non può più essere sottovalutato. Per quale ragione dovrebbe essere parziale e non obbiettivo il loro utilizzo storiografico? --Ermetis 18:14, 16 set 2006 (CEST)[rispondi]

Mi sono permesso di aggiungere il titolo, perché questo paragrafo rischiava di diventare troppo lungo. Sui documenti CIA, nulla in contrario, a patto che li si utilizzi per quello che sono. Non capisco se il documento che citi parli di Gladio o dell'Italia, anche se, piuttosto cripticamente, auspica operazioni dei servizi segreti dell'esercito (che non sono la CIA, la quale dimostra quindi di non essere gelosa per i finanziamenti che queste operazioni avrebbero procurato ai colleghi). Un progresso delle sinistre (o anche delle destre, o di qualsiasi gruppo politico) verso l'egemonia sembra preoccupante anche a me. Del resto, molti alleati degli USA hanno avuto al governo partiti di sinistra (Regno Unito, Germania ...) anche durante la Guerra fredda, e questo sembra non abbia causato colpi di stato in quei paesi. --Duroy 18:35, 16 set 2006 (CEST)[rispondi]

Link Sifar[modifica wikitesto]

Avevo messo il link al documento Sifar in alto perché mi pareva di più immediato interesse di link a commenti o ad altre elaborazioni. L'aggiunta che precisa che l'attendibilità non è verificata, mi sembra di doverosa cautela: se fosse un falso sarebbe molto ben costruito, ma nel dubbio meglio un piccolo disclaimer. Resta per me di più immediato interesse rispetto ad altri link, ma è ovviamente solo una mia visione. --Sn.txt 09:20, 30 giu 2006 (CEST)[rispondi]

da una rapida googlata in rete sembra che l'unico sito che lo abbia (perlomeno in forma scansionata e non trascritta) sia proprio http://www.isn.ethz.ch dove peraltro ci sono molti documenti sulle operazioni stay-behind http://www.isn.ethz.ch/php/collections/coll_gladio.htm compresa un intervista ad Andretti in francese. Come fonte del documento viene riportata: Source: Primo Moroni, Mario Coglitore and Sandro Scarso (eds.), La notte dei Gladiatori: Omissioni e silenzi della repubblica (Padova: Calusca Edizioni, (2)1992). In un dossier dell'allora PDS, ora non piu' in linea sul sito dei DS c'era un riferimento dal documento in oggetto con il titolo, la pagina e' ancora nella cache di google http://72.14.221.104/search?q=cache:2fOfsH7CTucJ:www.pds.it/dossier/dossier_stragi/parII_1.htm+dossier+stragi+pds+gladio&hl=it&gl=it&ct=clnk&cd=4 ( documento ufficiale del Sifar Ufficio "R" Sezione Sad-Smd datato 1 giugno 1959 e denominato "Le forze speciali del Sifar e l'operazione Gladio", circa a meta' pagina) per cui imamgino sia uno dei documenti desecretati dal governo dopo l'ammissione dell'esistenza di Gladio. --Yoggysot 23:53, 30 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Rosa dei Venti[modifica wikitesto]

Da quello che ho letto in giro secondo molti esperti di Gladio&C l'operazione "Rosa dei Venti", scoperta con le indagini che seguirono il ritrovamento di un deposito (ovviamente non dichiarato) di armi della Nato nel nord italia, sarebbe stata un'operazione Gladio, solo che allora l'esistenza della Stay Behind non era ancora nota, c'e' una puntata di Blu notte su questo, credoc he la frase si possa reinserire facendo queste debiti approfondimenti (peraltro negli ultimi anni di depositi riconducibili a Gladio o comunque ad operazioni Nato sotto copertura non noti all'autorita' italiana ne sono stati trovati diversi, solo a Genova ben 3).--Yoggysot 18:50, 16 set 2006 (CEST)[rispondi]

Mi sembrava che la Rosa fosse un'organizzazione eversiva di estrema destra, non un'operazione. Comunque, mettiamo pure quello che si trova, purché sia collegato al nostro argomento. --Duroy 19:21, 16 set 2006 (CEST)[rispondi]

Sito stragi impunite[modifica wikitesto]

Il sito [3], per quanto ho visto, riporta un documento relativo al piano Demagnetize e non cita Gladio. --Duroy 19:21, 16 set 2006 (CEST)[rispondi]

Il piano demagnetize e' venuto fuori quando la commissione ha richiesto a militari e servizi segreti documenti su Galdio, infatti l'intestazione riporta Demagnetize e "Gladio". Allegato "B". Gladio come entita' apparira' ufficialmente solo nel 59 (come da documento desecretato linkato nel testo), ma si fa riferimento ad "accordi precedenti" tra cui appunto c'erano "Duca" del 49 (infatti divenuto poi Duca-Gladio) e Demagnetize del 52 e chissa' quant'altro. Di fatto fanno tutti parte (o se vogliamo sono faccie diverse, ma con per buona parte gli stessi protagonisti e responsabili) dell'operazione Stay-behind in Italia.
Alla fine e' difficile trovare distinzioni secche, tutte queste trame ed operazioni si intersecano, sia per le coperture reciproche sia per i personaggi ricorrenti: a De Lorenzo viene affidato il Demagnetize e quando e' al comando del Sifar inzia a creare i famosi fascicoli (passato ai Carabinieri anche loro inzizieranno a schedare gente, tra cui agli inzii sopratutto sindacalisti, isritti al PCI, ecc... come da inchiesta del garante privacy di un paio di anni fa), il suo golpe (il piano Solo) prevedeva di deportare le personalita' di sx (schedate dal Sifar) nello stesso campo di addestramneto di Gladio (Capo Marrargiu). I fascicoli del Sifar saranno gli stessi del cui possesso (abusivo) e' accusato Gelli (che e' anche un "Gladiatore"), che guarda caso con la sua P2 si scopri' doveva avere parte attiva nell'altro golpe (il Golpe Borghese) e che durante la breve fuzione tra le due logge massonche di "Piazza Giustiniani" e quella di "Piazza del Gesu'" di cui fu tra i responsabili era venuto in contatto con la loggia coperta "Giustizia e Libertà", di cui guarda caso facevano parte sia De Lorenzo ed altri implicati nel piano Solo, molti dei quali passarono poi alla loggia coperta P2. P2 che aveva tra i suoi iscritti tutti i responsabili dei servizi segreti e moltissimi militari (fatti entrare proprio da Gelli al di fuori delle regole del Grande Oriente d'Italia) al tempo della scoperta della lista e anche passati (tra cui anche Vito Miceli della Rosa dei Venti). Gelli stesso secondo i documenti rinvenuti dalla commissione Anselmi, era conosciuto e "protetto" dai servizi fin dal dopoguerra (e in piu' occasioni bloccarono sia le indagini su di lui della magistratura sia quelle di partite dall'interno dei servizi stessi) e collaborava con loro pur non facendone ufficialmente parte (si scoprira' solo negli anni 90 con Gladio che in realta' faceva parte di quest'ultima) e questa protezione si estendeva anche a cio' che riguardava la P2 e le sue attivita' (sempre secondo la commissione Anselmi). Aggiungiamoci che alcuni di quelli implicati nell'affare "Rosa dei venti" di Miceli (pidiusta pure lui) furno anche attivi nel Golpe Borghese, che gran parte di questi personaggi citati militava nell'MSI, che le armi e atrezzature trovate sia nel caso "Rosa dei venti" sia nei depositi Galdio scoperti dagli anni 90 in poi sono riconducibili alla NATO, che buona parte di queste persone durante gli ultimi periodi di guerra o subito dopo collaborarono con i servizi USA ed abbiamo un bel polpettone di gente legata alla destra che si copriva a vicenda, con obiettivi simili delineati dagli accordi USA-Servizi italiani e per buona parte armata dalla NATO.... in pratica la Stay-behind in Italia (di cui la Gladio ufficiale era solo la facciata militare). --Yoggysot 20:41, 16 set 2006 (CEST)[rispondi]
...Senza dimenticare, per dirne una, che Borghese fu in Sicilia poco prima dello Sbarco Alleato (chissà a far che, visto che poi non prese parte alle azioni di contrasto dello stesso e chissà se per caso non entrò in contatto, invece, con Charles Poletti) e che poi fu lestissimo ad arrendersi agli Americani, che parvero "apprezzere" le qualità militari del "comandante", mentre altri gerarchi facevano una brutta fine per mano dei partigiani in quel di Dongo... --Piero Montesacro 20:57, 16 set 2006 (CEST)[rispondi]
Il Principe Nero era il Principe Nero, pare assodato che avesse avuto rapporti coi servizi alleati anche durante la guerra (venne pure arrestato dalle SS). Ovvio che abbia potuto monetizzare quasti contatti a guerra finita. Il documento sul sito riporta solo istruzioni per i militari statunitensi (almeno così viene indicato nell'introduzione) che dovevano tenere i collegamenti con i diplomatici del loro paese per consentire l'attuazione del piano per il contrasto al comunismo (della cui applicazione è responsabile, peraltro, solo l'ambasciatore statunitense. Non si parla di servizi segreti o altro). Non si dice nulla sull'implicazione di cittadini italiani e francesi né, tantomeno, di strutture governative italiane e francesi. In questo senso non cita Gladio. --Duroy 10:17, 17 set 2006 (CEST)[rispondi]
La mia su Borghese era solo una chiosa a margine. Per altro, noto con piacere che le tue informazioni sull'ambiguità del ruolo del medesimo durante la guerra coincidono con le mie. Sull'altra questione: appare difficile (è un eufemismo!) che l'ambasciatore di un qualsiasi Paese possa agire con efficacia in relazione ad un "piano per il contrasto del comunismo" nel quale sono coinvolti militari statunitensi senza servirsi attivamente della collaborazione dei Servizi segreti (se non altro di qeulli militari)... --Piero Montesacro 10:45, 17 set 2006 (CEST)[rispondi]

Cosa mettiamo?[modifica wikitesto]

La voce è dedicata a Gladio, con un po' di fantasia possiamo trattare anche delle organizzazioni sorelle e cugine. Ma, attenzione, il titolo non è "eversione di destra nell'Europa occidentale", "tentativi di colpo di stato", ecc. Non ha senso, in altre parole, inserire "voci" più o meno documentate (in genere, la seconda che ho detto) sulla partecipazione degli "eserciti segreti" a repressioni, colpi di stato, viaggi in Sudamerica di Stefano delle Chiaie e simili. --Duroy 13:42, 17 set 2006 (CEST)[rispondi]

Se le varie Gladio (o simili) hanno collaborato a colpi di stato (che ovviamente, essendo queste nate per contrastare eventuali governi di sinistra filo-sovietici, erano colpi di stato effettuati dalle destre) mi sembra sia degno di nota citarlo. Ovviamente dove queste partecipazioni non sono ragionevolmente sicure bisogna anche specificare che sono interpretazioni non condivise da tutti e citare chi sostiene quasta tesi.--Yoggysot 18:17, 17 set 2006 (CEST)[rispondi]
Appunto, ma, ad esempio, ammesso che Stefano Delle Chiaie sia stato un operativo Gladio, cosa c'entrano gli incontri con Pinochet e le sue eventuali imprese sudamericane? Ha o avrebbe compiuto tali azioni in quanto operativo di Gladio, o che altro? Solo nel primo caso la faccenda avrebbe interesse qui. Un'altra cosa: in assenza di prove del loro coinvolgimento nell'attentato, Delle Chiaie e Fachini non potevano che essere assolti dalla Corte d'Assise di Catanzaro. Che c'entra la reputazione? --Duroy 00:02, 20 set 2006 (CEST)[rispondi]

Gladio e la strategia della tensione[modifica wikitesto]

IMO "Gladio e la strategia della tensione" andrebbe sotto "La Gladio Italiana", trattando quasi esclusivamente di vicende italiane.--Yoggysot 18:35, 17 set 2006 (CEST)[rispondi]

Visto che non ci sono obbiezzioni io allora procedo a riordinare i paragrafi--Yoggysot 23:13, 19 set 2006 (CEST)[rispondi]

Piu' organizzazioni?[modifica wikitesto]

Stavo rileggendomi gli stenografici della commussione stragi [4] e stando ad alcune deposizioni (es Maletti) sembrerebbero essere state attive in Italia piu' stay-behind, in alcuni casi collaboranti tra di loro e/o con personale condiviso (discorso che facevamo anche sopra), con Gladio che era semplicemente la piu' "ufficiale" e di maggiori dimensioni. Credo che si potrebbe mettere una frase che spieghi questo fatto, citandone magari qualcona delle sospette altre (es i Nuclei per la Difesa dello stato).--Yoggysot 00:21, 18 set 2006 (CEST)[rispondi]


Gladio o strategia della tensione?[modifica wikitesto]

Salve a tutti. Ho iniziato a leggere l'articolo pensando di trovare qualche informazione sulla Gladio "italiana". Devo dire che non posso ritenermi soddisfatto. Le principali perplessità derivano dal fatto che le stay behind degli altri paesi europei sono chiamate tipo "gladio francese" "gladio tedesca", tanto da farle sembrare una sorta di succursale della nostra stay behind. Erano sì organizzazioni coordinate, ma non certo con un rapporto gerarchico italia->resto d'europa Altra perplessità è lo spazio dedicato alla strategia della tensione: decisamente eccessivo. L'articolo è su Gladio, organizzazione nata allo scopo di organizzare una resistenza in caso di invasione sovietica, che c'entra la strategia della tensione? ok, può essere stata utilizzata anche per quello ma non è detto che si stata utilizzata. Nell'articolo si parla praticamente di tutto talvolta senza nemmeno accusare gladio, ma citando solo di sfuggita i servizi segreti o altre organizzaioni clandestina (emblematico in questo senso il paragrafo "Gladio e la strategia della tensione in Italia"). Il mio consiglio dunque è di "ripulire" la voce da queste informazioni (da mettere a mio avviso in una sezione a parte, doverosamente linkata) e limitare il nome "gladio" alla stay behind italiana. Marco

2 -
Hai letto la voce Stay-behind? Concordo che la parte sulla strategia della tensione dovrebbe essere supportata da più fonti ed eventualmente essere riassunta in alcune parti. Non concordo invece sulla proposta di limitare la trattazione al caso italiano: come spiegato nell'incipit, si tratta di una unica operazione che nei vari paesi europei ha preso nomi diversi. --MarcoK (msg) 17:32, 4 gen 2007 (CET)[rispondi]
Peraltro Gladio e' il nome che e' stato dato dai media, per anni e' stata solo "demagnetize" o "Stay-behind". Se non sbaglio in un'audizione della commissione stragi qualcuno (l'ammiraglio Martini? Cossiga?) dice pure che "Gladio" in origine era il nome di quella belga e non di quella italiana. Comunque ormai in Italia la Stay-behind e' universalemnte conosciuta come gladio (tant'e' che anche per l'apparatod i protezioen del PCI, per fare il parallelo, si usa "GLadio rossa"). Sulla parte della strategia della tensione le fonti ci sono, sono indicate nel testo, ed essendo solo un paragrafo in tutta la voce IMO non ha senso creare una pagina solo per lui. --Yoggysot 20:02, 4 gen 2007 (CET)[rispondi]
grazie Marcok, non avevo visto lo stay-behing. Ma il dire "gladio francese" ad esempio dà una importanza eccessiva alla struttura gladio italiana. Intendo che usando il termine italiano "gladio" si dà implicitamente un gerarchia alle organizzazioni, ponendo ad un livello superiore l'organizzazione italiana.

Per quanto riguarda invece la parte sulla strategia della tensione riporto un brano dell'artico:

Il membro di Avanguardia Nazionale Vincenzo Vinciguerra confessò nel 1984 al giudice Felice Casson di aver compiuto l'attentato terroristico di Peteano il 31 maggio 1972, nel quale tre poliziotti erano rimasti uccisi. Fino all'interrogatorio di Vinciguerra, erano state le Brigate Rosse ad essere accusate dell'attentato. Vinciguerra spiegò durante il processo come era stato aiutato dai servizi segreti italiani e come fuggì nella Spagna franchista dopo la strage di Peteano. Vinciguerra dichiarò nel suo processo del 1984:
"Con la strage di Peteano e con tutti quelli che seguirono, dovrebbe essere chiara la conoscenza che esistette una struttura reale, occulta e nascosta, con la capacità di dare una direzione strategica alle violenze. [Questa struttura] risiede all'interno dello stato. Esiste in Italia una forza segreta parallela alle forze armate, composta da civili e militari, in funzione anti-sovietica, ovvero, per organizzare una resistenza sul suolo italiano contro l'esercito russo." [8]
sono 2 paragrafi , ma non si fa il minimo accenno a gladio, si parla solo di servizi segreti deviati. Ma questi erano gladio? e anche in altri paragrafi si parla di gladio solo di sfuggita del tipo "e di questo è stata accusata anche Gladio" oppure "c'e' chi ipotizza un coinvolgimento di gladio". Mi sembra non troppo pertinente con l'articolo enciclopedico che deve indicare cosa era gladio. Marco
Il problema e' che a tutt'oggi, essendo ancora molti documenti secretati (e alcuni neppur eufficialmente esistenti), non si sa quante stay-behing c'erano operative in Italia. La "struttura reale, occulta e nascosta, con la capacità di dare una direzione strategica alle violenze... all'interno dello stato", che di fatto pero' agiva secondo le direttive dle demagnetize (alzare la tensione, cercando di incolpare a sx, per "demagnetizzare" l'attrazione degli elettori nei confronti di comunisti e socialisti) potrebbe essere stata Gladio, un ramo di Gladio, un altra stay-behing indipendente da Gladio o una stay-behing "maggiore" di cui Gladio era solo un ramo che e' stato reso pubblico dopo essere stato scoperto, o un ramo deviato di Gladio o di altra stay-behind operante in Italia. In passato mi sembra che nel testo ci fosse anche una frase che diceva che effettivamente, a parte la "stay-behind/Gladio" resa pubblica (e ci sono comuqnue dubbi sul fatto che sia stata resa pubblica nella sua interezza, vedi nota sul numero di gladiatori), non si sa se e quante altre stay-behind operassero in Italia e se ci fossero collegamenti tra di loro, ma ora non la trovo.--Yoggysot 18:41, 5 gen 2007 (CET)[rispondi]
ALTRO INTERVENTO: Generalmente trovo Wiki particolarmente equilibrata visto anche il numero di partecipanti , devo ammettere che diversamente quindi dallo standard, questa voce su Gladio mi è sembrata molto approssimativa. Rivolta più ai dubbi che alle certezze. Premesso che i dubbi è corretto inserirli è altrettanto vero che le certezze, in questo caso giudiziarie, devono essere inserite altrimenti diamo solo opinioni e non va bene.

Intervento fuori cronologia[modifica wikitesto]

Una curiosità, chi ha scritto questa voce è comunista nevvero? Non ho mai letto tante baggianate messe insieme. Quando si trattava di combattere i tedeschi andavano bene le operazioni di carattere militare, quando si sarebbe trattato di combattere i sovietici no mi raccomando. Proprio vero che la storia viene scritta e riscritta a seconda di come faccia comodo.--Rick Hunter 06:47, 30 ago 2007 (CEST) intervento inserito in origine fuori cronologia e spostato qui da --Piero Montesacro 10:36, 30 ago 2007 (CEST)[rispondi]

Dalla cronologia questa voce risulta essere l'esito dello sforzo collaborativo espresso sinora dai seguenti 35 anonimi e 43 utenti registrati. Saranno tutti "comunisti" impegnati a scrivere "baggianate"? Non credo proprio. A me invece questo tuo intervento pare piuttosto problematico.
Al momento hanno contribuito alla voce:
Contributori anonimi:
  1. 131.114.131.35
  2. 151.16.67.207
  3. 151.30.136.139
  4. 151.54.81.21
  5. 159.149.102.3
  6. 193.109.91.134
  7. 193.109.91.134
  8. 213.140.18.135
  9. 213.140.18.135
  10. 213.140.18.135
  11. 213.156.59.199
  12. 80.170.130.81
  13. 81.204.53.43
  14. 81.204.53.43
  15. 81.204.53.43
  16. 81.204.53.43
  17. 81.208.106.64
  18. 81.73.101.50
  19. 81.73.101.50
  20. 81.73.101.50
  21. 81.74.3.49
  22. 82.104.115.42
  23. 82.57.145.34
  24. 82.57.145.34
  25. 82.57.156.51
  26. 82.60.119.48
  27. 84.56.215.93
  28. 85.18.14.30
  29. 87.11.18.178
  30. 87.11.39.203
  31. 87.17.1.117
  32. 87.18.197.80
  33. 87.4.213.173
  34. 87.9.66.52
  35. 88.40.112.65
Contributori registrati:
  1. Alfio
  2. Ary29
  3. Beechs
  4. Biopresto
  5. Carlomorino
  6. Cletus
  7. Codas
  8. Duroy
  9. Ediedi
  10. Emildandy
  11. Emme.pi.effe
  12. Furyo Mori
  13. Gac
  14. Gepgenius
  15. Lou Crazy
  16. Lp
  17. Luisa
  18. Madaki
  19. Marcok
  20. MM
  21. Paginazero
  22. Pegua
  23. PersOnLine
  24. Piero Montesacro
  25. Pino Pinto
  26. Pio
  27. Progettualita
  28. Rdocb
  29. Resigua
  30. Riccardov
  31. Salvatore Ingala
  32. Senza nome.txt
  33. Snowdog
  34. Socrate al caffè
  35. Superchilum
  36. Tomford
  37. Tonii
  38. Truman Burbank
  39. Urbokant
  40. Ylebru
  41. Yoggysot
  42. Yuma
  43. Zionicco
--Piero Montesacro 11:25, 30 ago 2007 (CEST)[rispondi]
A questi vanno doverosamente aggiunti almeno altrettanti utenti della Wikipedia in inglese (anch'essi noti elementi sediziosi? ;)), visto che la voce è stata in parte consistente tradotta da lì. --MarcoK (msg) 14:35, 30 ago 2007 (CEST)[rispondi]

Modifiche di Democrazia[modifica wikitesto]

Sinceramente sto inizinado a trovare le modifiche di Utente:Democrazia al limite del vandalismo.

Prima l'abuuso del template da controllate ogni 3x2, anche per marcare affermazioni dotate di fonti.

Prima la rimozione di tutta la parte su Vinciguerra relativa alle sue dichiarazioni del 1984, normalmente riconosciuta dalla pubblicistica come la prima ammissione dell'esistenza di strutture tipo Gladio (tant'e' da essere appunto citata pure negli articoli dei quotidiani esteri, oltre che appunto neglis tudi sulle stay behind).

Poi la rimozione delle fonti [5] (si veda l'articolo sull'intervista di Maletti che diviene un link alla sua Audizione). Poi il CN messo dove le fonti ci sono e sono esplicite "Ma oggi che lei mi legge tutti quei nomi, che mi parla delle visite dell' allora capo dei servizi segreti Usa in Italia in alcuni reparti dell' esercito, ho la conferma che avevamo ragione ad essere preoccupati." "Lei cosa crede? Le strane esplorazioni dell' addetto militare dell' ambasciata Usa alla divisione Ariete dell' esercito avvenivano già nel 1971. Un modo di tastare il terreno tra i reparti più sensibili a certe proposte. Infatti, Sogno racconta che nel 1974 ottenne subito un consenso al suo progetto dal generale Santovito che all' epoca guidava proprio la divisione Ariete".

Poi il cavillare sulla questione imputato/teste, che al tempo non verteva sul fatto di poter dire la verita' o meno, ma sul fatto che come imputato non sarebbe stato arrestato (e infatti ha accettato di rientrare in Italia), mentre come teste avrebbero dovuto arrestarlo appena giunto in Italia per le condanne che aveva gia' subito. Peraltro è evidente che, indipendentemente dal fatto che fosse sentito come teste o come imputato, se uno vuole raccontare una balla la racconta, al di la' del formalismo, non e' che per miracolo se uno viene sentitoc ome teste racconta solo la verita'. Le affermazioni di Maletti poi sono in linea con quanto detto anche altrove, non solo dentro l'aula di tribunale. --Yoggysot (msg) 17:29, 21 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Su Maletti[modifica wikitesto]

Maletti fu autorizzato a rientrare in Italia per deporre in tribunale con salvacondotto di 15 giorni che dava certezza di non essere in alcun caso arrestato per la condanna precedente.
La schermaglia per deporre come imputato o come teste non aveva alcuna influenza sul salvacondotto e sui fatti precedenti. Aveva solo influenza sulla sua testimonianza del momento. Se deponeva come teste doveva giurare ed era costretto a dire la verità, salvo venire incriminato per falsa testimonianza.
Non poteva essere incriminato per i fatti precedenti per i quali era già stato condannato con sentenza già passata in giudicato. Poteva solo essere incriminato per eventuale falsa testimonianza per menzogne durante la sua deposizione. Come imputato poteva dire a suo piacimento tutto quello che voleva, non avendo alcun vincolo. Il codice di Procedura gli permetteva, come imputato anche di dire di essere l'incarnazione di Napoleone Buonaparte, e nessuno lo poteva criticare legalmente essendo diritto dell'imputato di parlare a ruota libera dicendo qualsiasi cosa.
Inoltre alla fine su domanda della difesa ammise di non avere le prove di ciò che aveva detto.
Ciò non significa che Maletti abbia detto cose errate, ma queste precisazioni precisano il valore della testimonianza.
--Democrazia (msg) 10:28, 24 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Sulla conoscenza della esistenza di Gladio[modifica wikitesto]

Gladio era una struttura della Nato e faceva parte dei servizi segreti. Tutti i vertici politici e militari ne erano ovviamente a conoscenza. Ovviamente ne erano a conoscenza i Sovietici. Non era conosciuta dal pubblico. Ma nemmeno l'organizzazione paramilitare del PCI o la Gladio Rossa erano conosciute dal Pubblico. Nella Guerra Fredda ognuno teneva per se' gli elementi di forza militare.--Democrazia (msg) 10:31, 24 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Sullo scorporo della Gladio italiana[modifica wikitesto]

Non sono affatto d'accordo con lo scorporo della Gladio italiana dalla voce. Ritengo che sia preferibile mantenere all'interno del contesto internazionale tali informazioni. --MarcoK (msg) 12:13, 7 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Concordo con Marcok; lo scorporo di fatto occulterebbe o almeno sminuirebbe il contesto nel quale l'organizzazione fu fondata e sviluppata. --Piero Montesacro 12:17, 7 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Da notare che le informazioni sulla scoperta e l'annuncio ufficiale della Glado italiana hanno valenza internazionale, essendo la prima di cui si ha avuto notizia e la più nota. Non vedo problemi di dimensione della voce (quelli tecnici legati ai 32 kb sono stati superati da tempo). Se proprio si decide (tramite consenso) per uno scorporo, si lasci un ampio riassunto e si trasferiscano i dettagli, per mantenere fruibile la voce. --MarcoK (msg) 12:19, 7 lug 2009 (CEST)[rispondi]
Ho rollbeccato la massiccia (14KB) rimozione. Se del caso, prima si discutute e poi si modifica, tanto più che al momento è evidente manchi il necessario consenso. --Piero Montesacro 12:23, 7 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Forse si potrebbe lasciare qui un riassunto con i punti piu' salienti e rimandare ad una voce scorporata per i maggiori dettagli. Comunque, rispetto a quello che ci sarebbe da dire, la sezione sulla Gladio Italiana e' decisamente scarna, mancano per es i vari riferimenti fatti dalla pubblicistica (e da Cossiga) su Taviani come uno dei politici che ha voluto la struttura, i gruppi precedenti presenti gia' alla fine della guerra, ecc... (ma quelle straniere sono ancora peggio). --Yoggysot (msg) 16:30, 23 set 2009 (CEST)[rispondi]

Contrasto dell'invasione sovietica[modifica wikitesto]

Ho modificato questa parte per due motivi: 1) Non era neutrale dato che usava termini un pò troppo trionfalistici sulla potenza militare societica 2) Era falsa dato che l'Operazione Gladio nacque come insieme di operazioni da fare in attesa di un intervento statunitense che sarebbe arrivato più tardi (un pò come le operazioni anti-naziste in Francia prima dello sbarco in Normandia) e non, come descritto, come forma di partigianeria dopo la vittoria dell'Unione Sovietica nella terza guerra mondiale. Dopotutto: cosa serve una operazione Gladio se poi non c'è nessuno che ti viene ad aiutare? (vedi intervento degli USA).

avevo aggiunto alla voce il template di unità militare che è stato tolto senza nessuna motivazione. In Italia "Gladio" fu un'organizzazione segreta paramilitare gestita dai servizi segreti italiani quindi, a mio semplice avviso, il template non era fuori luogo. --Cadria (msg) 23:26, 20 mar 2010 (CET)[rispondi]

"[…] e sia, soprattutto, contro un'eventuale presa di potere dei comunisti".

La Stay Behind Net serviva per contrastare un'eventuale invasione degli eserciti del Patto di Varsavia.
--Sentruper (msg) 00:56, 19 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Il riferimento all'Osoppo nel testo mi pare impreciso. L'Osoppo non era anticomunista per ragioni di principio. In realtà si opponeva alle mire espansionistiche slave verso il Friuli. Nella fattispecie la Iugoslavia era controllata dai comunisti e per ordini di scuderia dall'Unione Sovietica i comunisti italiani, talora con scarso entusiasmo, dovevano collaborare con i partigiani slavi. Se i comunisti italiani avessero invece collaborato a contenere l'espansionismo slavo vi sarebbe stato probabilmente un accordo perfetto con l'Osoppo.--Deguef (msg) 08:05, 7 giu 2011 (CEST)[rispondi]

Sono pressoché pedissequamente duplicati, nei due lemmi: 2.4 Le dichiarazioni di Vincenzo Vinciguerra 2.5 Le dichiarazioni del Generale Maletti 2.6 La struttura organizzativa di Gladio

Se non vi sono obiezioni, procederei ad eliminarli da qui e lasciarli lì--Consbuonomo (msg)

Piu' che eliminarli del tutto, IMO sarebbero qui da riassumere parecchio --Yoggysot (msg) 00:43, 14 gen 2016 (CET)[rispondi]
Ho utilizzato l'apparato note per agganciare il materiale a quanto vi è connesso nella parte superstite del lemma. Per tutto il resto, vi è Organizzazione Gladio. --Consbuonomo (msg)
Ho recuperato una frase della parte tagliata che ora è in nota, altrimenti non si capisca a cosa si riferisse Maletti con l'interessamento degli USA ad alcune realtà militari italiane.--Yoggysot (msg) 03:54, 16 gen 2016 (CET)[rispondi]

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