Abdi Bile

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Abdi Bile
NazionalitàBandiera della Somalia Somalia
Altezza185 cm
Peso75 kg
Atletica leggera
SpecialitàMezzofondo
Record
800 m 1'43"60 Record nazionale (1989)
1000 m 2'14"50 Record nazionale (1989)
1500 m 3'30"55 Record nazionale (1989)
Miglio 3'49"40 Record nazionale (1988)
3000 m 7'42"18 Record nazionale (1994)
Carriera
Nazionale
1984-1996Bandiera della Somalia Somalia
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Mondiali 1 0 1
Campionati africani 0 1 0

Vedi maggiori dettagli

 

Abdi Bile Abdi (Las Anod, 28 dicembre 1962) è un ex mezzofondista somalo.

È stato il primo atleta somalo in grado di primeggiare nell'atletica leggera,[1] capace di vincere la medaglia d'oro dei 1 500 metri piani ai Mondiali di Roma 1987.

Record nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Seniores[modifica | modifica wikitesto]

  • 800 metri piani: 1'43"60 (Bandiera della Svizzera Zurigo, 16 agosto 1989)
  • 1 000 metri piani: 2'14"50 (Bandiera della Spagna Jerez de la Frontera, 13 settembre 1989)
  • 1 500 metri piani: 3'30"55 (Bandiera dell'Italia Rieti, 3 settembre 1989)
  • Miglio: 3'49"40 (Bandiera della Norvegia Oslo, 2 luglio 1988)
  • 3 000 metri piani: 7'42"18 (Bandiera della Germania Colonia, 21 agosto 1994)

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Prestazione Note
1984 Giochi olimpici Bandiera degli Stati Uniti Los Angeles 800 m piani Quarti di finale 1'46"49
1500 m piani Semifinale dq
1985 Campionati africani Bandiera dell'Egitto Il Cairo 1500 m piani   Argento 3'38"19
1987 Mondiali Bandiera dell'Italia Roma 1500 m piani   Oro 3'36"80
1993 Mondiali Bandiera della Germania Stoccarda 800 m piani Batteria 1'48"90
1500 m piani   Bronzo 3'35"96
1995 Mondiali Bandiera della Svezia Göteborg 1500 m piani Batteria 3'48"86
1996 Giochi olimpici Bandiera degli Stati Uniti Atlanta 1500 m piani 3'38"03

Altre competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

1987
1989
1993
1994

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 1989: A Pescara pochi acuti e tanta pioggia [collegamento interrotto], su goldengala.it, Golden Gala. URL consultato l'8 giugno 2011.

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