Éditions du Seuil

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Éditions du Seuil
StatoBandiera della Francia Francia
Fondazione1935 a Parigi
Fondata daHenri Sjöberg, Jean Bardet, Paul Flamand
Sede principaleParigi
GruppoÉditions de La Martinière (dal 2004)
Persone chiaveOlivier Bétourné - direttore
SettoreEditoria
Sito webwww.seuil.com/

Éditions du Seuil è una casa editrice francese nata nel 1935, che pubblica essenzialmente libri di letteratura e scienze umane.

Pubblica tradotti in francese la serie Don Camillo di Giovannino Guareschi come il Libretto rosso di Mao Tse-tung, entrambi tra i titoli più venduti, e ha in catalogo autori come Jacques Lacan, Roland Barthes, Philippe Sollers (fino al 1983, quando passa alla Gallimard), Edgar Morin, Maurice Genevoix e Pierre Bourdieu.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio della sua attività si è proposta anche come distribuzione di libri di altre case, quali Éditions de Minuit, Éditions Odile Jacob, José Corti e altri. Ha poi anche pubblicato libri per l'infanzia. Tra i gialli o polizieschi annovera libri di Lawrence Block e Michael Connelly.

Fondata da Henri Sjöberg su suggerimento del cattolico Jean Plaquevent, fin dall'inizio è stata coordinata da Paul Flamand (direttore letterario) e Jean Bardet (direttore commerciale) che sono accorsi in aiuto di Sjöberg, il quale è voluto rimanere solo consigliere tecnico.

Alla fine degli anni settanta è considerata la seconda casa editrice, dopo Gallimard.

Nel 1979, la direzione è passata a Michel Chodkiewicz e dal 1989 a Claude Cherki. Poi, nel 2004, la casa è stata comprata dal gruppo "La Martinière" e la direzione è passata a Pascal Flamand (amministratore) e a Olivier Cohen (direttore editoriale e creatore della collegata "L'Olivier"). La distribuzione, a seguito dell'acquisto del gruppo è stata rinnovata, attraverso la creazione di un'apposita società, "Volumen".

La sede storica, a Rue Jacob

Da novembre 2005 alla fine del 2006 il settore "Littérature et Documents" è stato diretto da Laure Adler, già direttrice di France Culture e collaboratrice di Radio France.

Diversi altri ricongiungimenti e separazioni di società del gruppo ("Points" lascia, "Danger Public" e "Petit à petit" si aggiungono, "L'Olivier" diventa in qualche modo più autonoma, pur restando nel gruppo ecc.) e polemiche sulla gestione, con riflessi sulla stampa, portano a una difficile gestione. L'editore e scrittore Hervé Hamon lascia, dichiarando che "gli autori non sono più al centro della casa" e solleva la domanda se una casa editrice debba fare finanza o cultura.

Infine, nell'agosto 2006, prende la direzione Denis Jeambar, già direttore del settimanale "Le Point" (lascia a gennaio 2010). Poco dopo viene venduta anche la storica sede di rue Jacob 27[1], che fa da modello anche al logo: "L'Olivier" si trasferisce a boulevard du Montparnasse 96; "Seuil" lascia addirittura Parigi e apre a Montrouge[2]. Nuovo presidente diviene Olivier Bétourné, che vi lavora dal 1977 e ha fatto tutta la sua carriera nella casa editrice, partendo da semplice lettore.

Tra le riviste della casa editrice, vi sono "Actes de la recherche en sciences sociales", "Communications", "Le Genre humain", "Poétique" e "Pouvoirs".

Collane[modifica | modifica wikitesto]

Autori italiani pubblicati[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dal 1945, precedentemente comunque la sede era sempre stata nel VI arrondissement, tradizionale per case editrici e librerie parigine.
  2. ^ Resta qualche ufficio in boulevard Romain Rolland, 25 nel XIV. D'altra parte l'abbandono del quartiere non riguarda solo Seuil, cfr. l'articolo Archiviato il 5 novembre 2009 in Internet Archive. di "Libération".

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • storia in francese su "La République des Lettres"
  • sito della collana Fiction & Cie.
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