Tormalina

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Tormalina
Classificazione Strunz9.CK.05
Formula chimica(Na+,K+,Ca2+)(Li+,Mg2+,Fe2+,Al3+,Ti4+,Mn2+)3 (Al3+,Cr3+,Fe3+,V3+)6 (BO3)3[Si6O18](OH)4
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinodimetrico
Sistema cristallinotrigonale
Classe di simmetriaSilicati
Proprietà fisiche
Densitàda 2,9 a 3,2[1] g/cm³
Durezza (Mohs)7-7,5[1]
Sfaldaturaimperfetta secondo {1011}[1]
Fratturada irregolare a concoide[1]
ColoreVario[1]
Lucentezzavitrea, subadamantina, resinosa[1]
Opacitàopaca, traslucida, trasparente[1]
StriscioVario[1]
Diffusionediffusa[2]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale
Principali paesi produttori di tormaline
Tormalina policroma del Madagascar

Le tormaline sono un gruppo di minerali appartenenti alla classe dei silicati, ordine dei ciclosilicati.

Il nome deriva dal cingalese turmali[3] che significa letteralmente pacco misto ossia pietra di vari colori, indicava in passato il nome dei cristalli portati in Europa dal Ceylon.

Il cristallo appartiene al sistema trigonale, si presenta prismatico, molto allungato, striato verticalmente e a volte con sviluppo disuguale alle due estremità dell'asse verticale.

Il suo colore dipende dalla composizione chimica e può non essere uniforme nel cristallo.

Tormaline[modifica | modifica wikitesto]

Nella più recente classificazione di Nickel-Strunz (10ª edizione) esistono diversi tipi (sottogruppi) e varianti di tormaline, divise in base alla composizione chimica e al colore:

  • elbaite, Na(Li,Al)3Al6[(OH)4/(BO3)3/Si6O18];
    • rubellite (rosa), Na(Li,Al)3(OH)4(BO3)3(Si6O18)
    • indicolite (blu scuro), Na(Li,Al)3Al6(OH)4(BO3)3(OH)4
    • zaffiro brasiliano (azzurro)
    • verdelite o smeraldo brasiliano (verde)
    • incolore (acroite)
    • paraiba (azzurro molto trasparente)
  • feruvite, CaFe2+3(MgAl5)Si6O18(BO3)3(OH)3OH
  • fluor-buergerite, NaFe3Al6[FO3(BO3)3Si6O18];
  • liddicoatite, CaLi2AlAl6[F(OH)3/(BO3)3/Si6O18].
  • foitite, (Fe2+2Al)Al6Si6O18(BO3)3(OH)3OH
    • ossifoitite
    • magnesiofoitite, (Mg2Al)Al6Si6O18(BO3)3(OH)3OH
  • lucchesiite, Ca(Fe2+)3Al6Si6O18(BO3)3(OH)3O
  • luinaite, (Na)(Fe2+,Mg)3Al6Si6O18(BO3)3(OH)3OH
  • maruyamaite, K(MgAl2)(Al5Mg)Si6O18(BO3)3(OH)3O
  • olenite, NaAl3Al6Si6O18(BO3)3O3OH
  • povondraite, NaFe3+3(Fe3+4Mg2)Si6O18(BO3)3(OH)3O
  • rossmanite, (LiAl2)Al6Si6O18(BO3)3(OH)3OH
  • sciorlite, NaFe3Al6[(OH)4/BO3)3/Si6O18]; (da marrone-nero a nero)
    • ossisciorlite, Na(Fe2+2Al)Al6Si6O18(BO3)3(OH)3O
  • tsilaite, NaMn2+3Al6Si6O18(BO3)3(OH)3OH
  • uvite, CaMg3Al5Mg[(OH)4/(BO3)3Si6O18]; (verde)
  • vanadiodravite
    • ossivanadiodravite, NaV3(Al4Mg2)Si6O18(BO3)3(OH)3O
    • vanadiossocromodravite, NaV3(Cr4Mg2)Si6O18(BO3)3(OH)3O

Esistono varietà policrome nelle quali il colore varia sia a zone concentriche che nel senso dell'allungamento del cristallo. Si possono trovare prevalentemente tormaline di colore rosso, rosa, blu, verde e giallo.

Genesi[modifica | modifica wikitesto]

La tormalina è un minerale accessorio comune nelle rocce magmatiche e metamorfiche ed è abbondante nelle pegmatiti; per via della loro durezza e inalterabilità si possono reperire anche nelle rocce sedimentarie[3].

Le varietà limpide più belle provengono dall'isola d'Elba, dal Minas Gerais (Brasile), dagli Urali, dal Madagascar, da Sri Lanka, Namibia, Mozambico, Maine e California in USA. Cristalli opachi ben formati si trovano nelle pegmatiti alpine, ad Olgiasca (LC), Candoglia e Craveggia (VB) Sondalo (SO) e in Val di Vizze (BZ).

Caratteristiche chimico-fisiche[modifica | modifica wikitesto]

Le tormaline risultano dotate di piroelettricità (si caricano elettricamente se prima riscaldate e poi raffreddate) e piezoelettricità (si caricano elettricamente se sottoposte a pressione)[3], oltre ad essere sostanze dicroiche.

Sono inattaccabili dagli acidi e le varietà di litio sono infusibili.[3]

Il silicio è posto al centro di un tetraedro i cui vertici sono posti gli atomi di ossigeno. I tetraedri sono uniti l'un l'altro per due vertici in gruppi di sei.[3]

Utilizzi[modifica | modifica wikitesto]

Per via della piezoeletricità alcune tormaline vengono utilizzate per costruire manometri ad alte pressioni, mentre le varietà trasparenti e piacevolmente colorate sono utilizzate in campo gemmologico.[3] Viene inoltre utilizzato come cristallo anisotropo per la polarizzazione lineare della luce.[4]

Tormaline notevoli[modifica | modifica wikitesto]

Un cristallo di rubellite di massa 6 kg, lungo 40 cm e largo 9 è stato rinvenuto in Madagascar.

Famosi cristalli multicolori provengono da[3]: Pala e Ramona in California, Maine, Brasile.

Dal Madagascar provengono delle tormaline multicolori rosse al centro e verdi ai lati dette tormaline "watermelon" (trad. dall'inglese anguria) mentre le tormaline dell'Isola d'Elba, nella varietà elbaite alla base del cristallo sono brune che man mano diventano verdi fino a diventare incolori nella sommità.[3]

Supergruppo della tormalina[modifica | modifica wikitesto]

Il supergruppo della tormalina è un gruppo di minerali caratterizzati dalla seguente formula di struttura generalizzata: XY3Z6(T6O18)(BO3)3V3W dove:

  • X = Na+, Ca2+, K+ o una vacanza[5]
  • Y = Fe2+, Mg2+, Mn2+, Al3+, Li+, Fe3+, Cr3+
  • Z = Al3+, Fe3+, Mg2+, Cr3+
  • T = Si4+, Al3+, B3+
  • V = OH, O2-
  • W =OH, F, O2–

Il supergruppo della tormalina è suddiviso in tre gruppi in base ai cationi presenti nel sito X[6]. Se il catione prevalente è Na+ o K+ allora la specie appartiene al gruppo delle tormaline alcaline, se il catione prevalente è Ca2+ allora la specie appartiene al gruppo delle tormaline calciche, se infine il sito X è dominato da una vacanza, la specie appartiene al gruppo delle tormaline con vacanza dominante.

Minerali del supergruppo della tormalina[modifica | modifica wikitesto]

  • Gruppo delle tormaline con vacanza dominante[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Scheda tecnica del minerale su mindat.org
  2. ^ Annibale Mottana, Rodolfo Crespi, Giuseppe Liborio, "Minerali e rocce", Mondadori Editore, 1977"
  3. ^ a b c d e f g h Autori Vari, scheda Tormaline in Il magico mondo di minerali & gemme, De Agostini (1993-1996) Novara
  4. ^ Autori Vari Fisica II: Onde elettromagnetiche, §VI.6.3
  5. ^ a b in cristallochimica per vacanza s'intende uno spazio lasciato vuoto nel reticolo cristallino per la mancanza di un atomo
  6. ^ (EN) J. Henry Darrell, Novák Milan, HawtHorne Frank C., Ertl Andreas, Dutrow BarBara L., Uher Pavel, Pezzotta Fererico, Nomenclature of the tourmaline-supergroup minerals (PDF), in American Mineralogist, vol. 96, 2011, pp. 895-913, DOI10.2138/am.2011.3636. URL consultato il 21 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2012).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dud'a, Rudolf. Rejl, Luboš, La grande enciclopedia dei minerali, a cura di Ferraris, Giovanni, Milano, Fabbri Editore, 1986.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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