Ritratto di musico

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo dipinto di Tiziano, vedi Ritratto di musico (Tiziano).
Ritratto di musico
AutoreLeonardo da Vinci
Data1485 circa
Tecnicaolio su tavola
Dimensioni44,7×32 cm
UbicazionePinacoteca Ambrosiana, Milano
Dettaglio

Il Ritratto di musico è un dipinto a olio su tavola (44,7x32 cm) di Leonardo da Vinci[1], databile al 1485 circa e conservato nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Non si conoscono la collocazione originaria e le circostanze della commissione del dipinto; si trovava sicuramente all'Ambrosiana nel 1671. Forse era stato donato nel 1637 dal marchese Galeazzo Arconati con il Codice Atlantico, oppure potrebbe essere il ritratto "del duca Gio. Galeazzo Visconti" ricordato nella donazione di Federico Borromeo assieme a una fantomatica "Testa del Petrarca" come opere di Leonardo.

Identificazione[modifica | modifica wikitesto]

Nel XIX secolo venne interpretato come ritratto di Ludovico il Moro, in dittico con quello (presunto) di Beatrice d'Este (inv. 100). Con la pulitura del 1904 si riscoprì lo spartito musicale, coperto da una ridipintura, che contiene la scritta "Cant... Ang...", seguita da una partitura musicale. Da questo indizio si è risaliti all'identificazione con Franchino Gaffurio, maestro di cappella del Duomo di Milano dal 1484 nonché compositore di un "Cantum Angelicum", cioè l'Angelicum ad divinum opus.

Altre ricerche hanno ipotizzato che il soggetto del quadro possa essere il compositore franco-fiammingo Josquin Desprez, contemporaneo di Leonardo e attivo a Milano.[2]

Confronto fra il ritratto di Roberto Sanseverino e il ritratto cosiddetto di musico.

Il soggetto del ritratto è stato altrove identificato con Galeazzo Sanseverino, genero di Ludovico il Moro e capitano generale delle milizie sforzesche, per le notevoli somiglianze riscontrate con quello nel Ritratto di Luca Pacioli (anch'esso considerato opera leonardesca), dove possiamo notare corrispondenze nella folta capigliatura riccia, nei tratti del viso e nell'apertura del farsetto dal quale sbuffa un tratto di camicia che richiama una lancia, a simboleggiare la potenza virile di Galeazzo nelle giostre.[3] Altri studiosi hanno puntato invece sulla stretta somiglianza coi ritratti certi del padre di Galeazzo, Roberto Sanseverino, i cui lineamenti del viso mostrano parecchi tratti in comune.[4] L'identificazione era già stata proposta alla fine del XIX secolo da studiosi tedeschi come Paul Müller-Walde,[5] avendo forse maggiore familiarità con le fattezze di Roberto, la cui lastra tombale trovasi nel Duomo di Trento. A sostegno di questa tesi, Piero Misciatelli ricorda che Galeazzo fu in effetti grande amico e protettore sia di Leonardo sia di fra' Luca Pacioli e che, proprio come Ludovico e Beatrice, doveva certamente essere appassionato di musica.[6] Altri, come Robert de la Sizèranne, vi riconobbero anche i tratti del padre Roberto,[7] prima che critici d'arte italiani proponessero invece l'identificazione con Franchino Gaffurio.[8][9]

Descrizione e stile[modifica | modifica wikitesto]

Il soggetto, un giovane dalla folta capigliatura, è ritratto a mezzo busto di tre quarti, girato verso destra. Lo sguardo è distante, ma vivo e intelligente, trattato con un forte chiaroscuro che lo fa emergere in tutta la sua plasticità.


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vedi scheda del museo.
  2. ^ "Leonardo: il ritratto", Carlo Pedretti
  3. ^ Decifrazioni e soluzioni 2013, su carlaglori.com. URL consultato il 14 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2022).
  4. ^ Galeazzo Sanseverino Aragona Visconti Sforza, su sites.google.com. URL consultato il 28 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2022).
  5. ^ Muller-Walde, Jahrb. d. K. preuss, Kunstsammlungen, 1897, pp. 110.
  6. ^ Piero Misciattelli, Personaggi del Quattrocento italiano, p. 146.
  7. ^ Robert De la Sizèranne, Revue des Deux Mondes, 1908.
  8. ^ Luca Beltrami, Leonardo e i disfattisti suoi, p. 55.
  9. ^ Adolfo Venturi, Leonardo da Vinci pittore, pp. 173.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Milena Magnano, Leonardo, collana I Geni dell'arte, Mondadori Arte, Milano 2007, pag. 74. ISBN 978-88-370-6432-7
  • Sandra Marraghini, Il ritratto del matematico Luca Pacioli tra Piero della Francesca e Copernico, in L’Universo, IGM di Firenze, fascicolo n° 4 – 2017, pag. 258-265
  • Sandra Marraghini, Dalla Madonna del parto alla Nascita di Venere : prospettiva, eliocentrismo e scoperta del nuovo mondo, ISBN 978-88-7970-895-1
  • Sandra Marraghini, Piero della Francesca and the baptism of the new world, Pertinent Press, Oxford (UK), 2020

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