Lingua curda

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Curdo
Kurdî / Kurdí / کوردی
Parlato inBandiera della Turchia Turchia
Bandiera dell'Iran Iran
Bandiera dell'Iraq Iraq
Bandiera della Siria Siria
Bandiera dell'Armenia Armenia
RegioniKurdistan
Locutori
TotaleOltre 21 milioni circa (Ethnologue, 2022)
Classifica44 (2010 circa)
Altre informazioni
Scritturaalfabeto latino, alfabeto arabo, alfabeto cirillico
TipoSOV
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Lingue indoiraniche
  Lingue iraniche
   Lingue iraniche occidentali
    Lingue iraniche nordoccidentali
     Curdo
Statuto ufficiale
Ufficiale inBandiera dell'Iraq Iraq
Codici di classificazione
ISO 639-1ku
ISO 639-2kur
ISO 639-3kur+3 (EN)
Glottologkurd1259 (EN)
Linguasphere58-AAA
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1
(Kurmancî) Hemû mirov azad û di weqar û mafan de wekhev tên dinyayê. Ew xwedî hiş ûşuûr in û divê li hember hev bi zihniyeteke bratiyê bilivin.
(Yekgirtú) Hemú mirov azad ú di weqar ú mafan de weh'ev tén dinyayé. Ew xwedí hish úshuúr in ú divé li hember hev bi zihniyeteke bratiyé bilivin.

Le lingue curde (Kurdî, Kurdí،کوردی) non costituiscono un'unica entità linguistica standardizzata, si tratta invece di un continuum di varietà linguistiche strettamente legate tra loro, parlate in Asia occidentale. Generalmente la lingua curda viene distinta in tre sottogruppi: la varietà settentrionale (kurmancî), varietà centrale (sorani) varietà meridionale (pehlewani) e Laki[1], anche se non mancano suddivisioni differenti. Le lingue Zaza-Gorani sono altresì parlate da diversi milioni di curdi, tuttavia non sono linguisticamente appartenenti al continuum curdo.[2]

Al 2022, le varietà settentrionali e centrali insieme sono parlate da quasi 21 milioni di parlanti totali; Ethnologue indica 15,7 milioni per il curdo settentrionale e 5,3 milioni per il curdo centrale[3].

Da un punto di vista genetico-linguistico, il curdo condivide circa il 70% delle sue parole con Zazaki, il 65% con persiano e baluchi e il 34% con Masenderani.[4][5]

Distribuzione geografica[modifica | modifica wikitesto]

La lingua curda è parlata nella regione geografica del Kurdistan, oggi suddivisa tra Turchia, Iran, Iraq e Siria. A seguito della diaspora curda la lingua curda è attestata in Europa, vari paesi dell'ex Unione Sovietica, Afghanistan, Libano, Stati Uniti d'America.[6]

I curdofoni si attestavano tra i 20 e i 30 milioni di parlanti tra il 2000 e il 2010.[7]

Lingua ufficiale[modifica | modifica wikitesto]

In Iraq il curdo è lingua ufficiale accanto alla lingua araba a partire dalla Costituzione del 2005[8][9].

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

La lingua curda è una lingua indoeuropea appartenente al gruppo delle lingue iraniche nord-occidentali, e facente parte del sottogruppo orientale, accanto al beluci e il gilaki.

Lingue iraniche

Varietà[modifica | modifica wikitesto]

Principali distinzioni delle varietà curde[modifica | modifica wikitesto]

La distinzione delle varietà di curdo sono soggette a numerose interpretazioni.[10] Tra le più rilevanti vi è quella precedentemente illustrata, dove le lingue curde vengono divise in quattro gruppi: curdo settentrionale (kurmancî), curdo centrale (sorani), curdo meridionale e laki. Hassanpour[11] nel 1992 divide le lingue curde in:

  • kurmanci
  • sorani
  • gorani
  • zazaki

Mehrdad Izady sempre nel 1992 invece teorizza due macrogruppi:

  • Kurmancî, comprendente kurmancî settentrionale, kurmancî meridionale (o sorani)
  • Pahlawani, comprendente dimili (o zazaki) e gorani (comprendente laki e hawrami)

Renee Chenault-Fattah, nel 2000, distingue le lingue curde in due gruppi:

  • il gruppo delle lingue curde (curdo settentrionale/kurmancî, centrale/sorani, meridionale)
  • il gruppo delle lingue curdo-caspiche (zazaki e gorani).

Ancora diverse sono state poi le analisi successive, che tuttavia a grandi linee possono essere ricondotte a quelle precedentemente indicate, in versione rivista e aggiornata. È del 2014 la suddivisione proposta da Haig e Öpengin:

  • curdo settentrionale/kurmancî: diviso in badini, kurmancî
  • curdo centrale/sorani: cui dialetti principali sono mukri, hewlêrî (erbil), silêmanî (suleimaniya), germiyanî (kirkuk) e sineyî (sanandaj).
  • curdo meridionale: comprendente varietà come kelhuri, feyli, kirmashani e alcuni dialetti laki
  • gorani: comprende hawrami o hawramani
  • zazaki: comprende i tre dialetti principali, zazaki settentrionale, centrale e meridionale
Distribuzione delle varietà linguistiche curde e delle lingue zazaki e gorani

     Kurmancî (curdo settentrionale)

     Sorani (curdo centrale)

     Pehlewani (curdo meridionale)

     Zazaki

     Gorani

     aree miste

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Ogni tentativo di studiare o descrivere le lingue curde si scontra con il problema della carenza di attestazioni antiche; infatti le prime testimonianze scritte in lingua curda risalgono a non prima del XVI secolo e non sono particolarmente rilevanti per lo studio delle evoluzioni della lingua. Gli studiosi si avvalgono quindi dei dati raccolti da altre varietà iraniche, passate e presenti, vicine al curdo: le relazioni sincroniche del curdo con altre lingue moderne della stessa famiglia possono essere traslate in un modello diacronico. Gli studi di dialettologia iranica precedenti al 1900 tendevano a raggruppare le varietà linguistiche in base alla zona geografica. Tra le lingue iraniche occidentali solamente persiano, curdo e baluchi erano conosciute relativamente bene; le altre lingue iraniche occidentali, molte delle quali parlate nella zona storica dell'antica Media, vennero invece raggruppate sotto il nome di "mediane". Di quest'ultime vennero ritrovati, all'inizio del XX secolo, molti documenti che posero le basi per gli studi successivi. Alcuni di questi documenti (scritti in medio persiano manicheo e partico manicheo) furono di particolare rilievo per lo studio dialettologico delle varietà occidentale. Paul Tedesco nel suo pionieristico lavoro sulle distinzioni dialettali tra medio persiano e partico vide varie connessione tra persiano e curdo e, talvolta, anche baluchi. Tuttavia la sua sottodivisione delle lingue occidentali iraniche è fatta ad hoc e spesso basata su una sola caratteristica condivisa, e soggetta a cambiamenti frequenti.

Un altro passo importante nello studio della lingua curda (e della dialettologia iranica occidentale) fu fatto da MacKenzie nel 1961. Questi nel suo saggio sviluppa un sofisticato modello dialettologico secondo il quale il curdo, condividendo un certo numero di isoglosse, è relativamente vicino al persiano, mettendo quindi in questione la tradizionale visione secondo la quale il curdo sarebbe una lingua nord occidentale e non sud occidentale come il persiano. Sempre nello stesso anni pubblica inoltre una dissertazione sui dialetti curdi, rimasta di riferimento standard. Dopo MacKenzie, nonostante le conoscenze relative alla lingua curda si siano considerevolmente estese, non sono stati fatti grandi progressi per quanto riguarda lo sviluppo di un modello genealogico del curdo. Gernot Windfuhr nel 1975 ha corroborato la stretta relazione tra persiano, curdo e baluchi. Pierre Lecoq nel 1989 ha fornito un'analisi di vari fenomeni fonetici e altre caratteristiche grammaticali, senza però inquadrarle in uno sviluppo genealogico che avrebbe potuto sorpassare le teorie di MacKenzie. Paul nel 1988 ha adottato un nuovo modello, a sostituzione del sottogruppo lingue iraniche nord occidentali vs sud occidentali, dove ogni lingua prende posizione su una scala, poi elaborato nel 2003 da Agnes Korn, che ha distinto il modello scalare in due-tre fasi storiche di scalarità.

Considerando la mancanza di dati storici e la preponderanza di fattori areali, prestiti e sostrati, non è certo se sarà mai possibile scrivere una grammatica storica comprensiva delle lingue iraniche occidentali, prerequisito necessario per un'adeguata descrizione della storia del curdo.[2]

Sistema di scrittura[modifica | modifica wikitesto]

Le lingue curde utilizzano a grandi linee gli alfabeti dei Paesi nei quali sono parlate; pertanto in Iraq e Iran viene utilizzato l'alfabeto arabo modificato; in Armenia e in Turchia e Siria dal 1932 viene utilizzato l'alfabeto latino; negli ex paesi dell'URSS viene invece scritto utilizzando il cirillico. Tradizionalmente il kurmancî viene associato all'alfabeto latino e il sorani all'alfabeto arabo. In passato le lingue curde sono state scritte sia con l'alfabeto armeno nell'Armenia sovietica e durante l'Impero Ottomano.

Attualmente è in corso un progetto di unificazione dell'alfabeto della lingua curda, chiamato yekgirtú[12], e basato su ISO/IEC 8859-1.

Tra l'alfabeto latino del kurmancî e l'alfabeto arabo del sorani non vi è una corrispondenza perfetta, in quanto anche la fonologia delle due lingue non è identica. È infatti possibile parlare di corrispondenza 1:1 (ossia dove ad un carattere ne corrisponde uno) per 24 lettere, di corrispondenza 1:2 (laddove per ogni carattere in un alfabeto ne corrispondono due nell'altro) in 4 casi e di corrispondenza 1:0 (per i caratteri assenti in uno dei due alfabeti) in 5 casi.[13]

I sistemi di scrittura principali delle lingue curde sono i seguenti:

Yekgirtú  Curdo settentrionale
kurmancî
con alfabeto latino
Curdo settentrionale
kurmancî
con alfabeto cirillico
Curdo centrale
soraní
alfabeto arabo modificato
A   a A   a A   a ا
B   b B   b Б   б ب  
C   c Ç   ç Ч   ч چ  
D d D d Д   д د
E e E e Ә   ә ە
É   é Ê   ê E   e  (Э э) ێ  
F   f F   f Ф   ф ف
G   g G   g Г   г گ  
H   h H   h h   h هـ
I   i I   i Ь   ь ---
Í   í Î   î И   и ى  
J   j C   c Щ   щ ج  
Jh   jh J   j Ж   ж ژ  
K   k K   k К   к ک  
L   l L   l Л   л ل
ll ---- Л'  л' ڵ
M   m M   m M   м م  
N   n N   n Н  н ن
O   o O   o O   o ۆ
P   p P   p П   п پ
Q   q Q   q Q   q ق
R   r R   r Р   р ر  
rr --- Р'   р' ـڕ
S   s S   s C   c س  
Sh   Sh Ş   ş Ш  ш ش
T   t T   t T   т ت
U   u U   u Ö   ö و
Ú   ú Û   û У   у وو
Ù   ù ---- ---- ----
V   v V   v B   в ڤ
W   w W   w W   w و
X   x X   x X    x خ
Y   y Y   y Й  й ى  
Z   z Z   z З   з ز  

Fonologia[modifica | modifica wikitesto]

Consonanti[modifica | modifica wikitesto]

Le consonanti della lingua curda, nelle sue due varianti principali (kurmancî e sorani) sono le seguenti:[14][15]

Bilabiali Labiodentali Dentali
Alveolari
Post alveolari Palatali Velari Uvulari Glottidali
Occlusive p[16] b t[17] d k[18] g q
Fricative f v s z ʃ ʒ x γ[19] h ħ[19]
Affricate t͡ʃ[20] d͡ʒ
Nasali m n
Approssimanti w j
Vibranti r ɾ
Laterali l ʎ[19]

Altre differenze fonologiche comprendono:[21]

  • la distinzione tra /p, t, k - p, t, k/, forse mutuata dalla lingua armena, non è presente nella variante sorani ma solo in quella kurmancî; le enfatiche kurmnaji /s, t, z/ (velarizzate), probabilmente prese dalla lingua araba non sono presenti in sorani.
  • il fonema /h/, presente in alcuni dialetti del sorani, che non compare in kurmancî e la differenza tra /I/ e /Í/ che non è percepita in kurmancî ma solo in sorani.

Vocali[modifica | modifica wikitesto]

Le vocali della lingua curda, nelle sue due varianti principali (kurmancî e sorani) sono le seguenti:[14][15]

Anteriori Quasi anteriori Centrali Quasi posteriori Posteriori
Chiuse i ɨ[22] u
Quasi chiuse ɪ ʊ
Semichiuse e o
Medie ə[23]
Semiaperte ɛ[24]
Quasi aperte æ
Aperte ɑ

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

Verranno ora presentati gli aspetti principali della morfologia delle due varietà principali, quella settentrionale e quella centrale che assieme costituiscono le varietà parlate dal 75% dei curdofoni.[13]

Aspetti principali della grammatica kurmancî[modifica | modifica wikitesto]

Sostantivi[modifica | modifica wikitesto]

I sostantivi in kurmancî nella loro forma base, priva di suffissi, esprimono concetti generali e assoluti. Presentano inoltre genere, numero e caso. Il kurmancî non conosce articoli, tuttavia presenta una marca dell'indefinito (-ek) utilizzata per indicare indeterminatezza o unità.

Genere[modifica | modifica wikitesto]

In kurmancî esiste il genere, insito nelle parole e non determinato grammaticalmente, tant'è che per capire se una parola è maschile o femminile bisogna conoscerla. In alcuni casi è possibile intuirlo, tenendo presente che i sostantivi indicanti individui maschili sono maschili e quelli indicanti enti femminili sono femminili, mentre per quanto riguarda gli animali, il loro sesso è definito da una particella prefissa. Gli oggetti inanimati invece vanno studiati accanto al genere perché non ci sono regole che permettano di distinguerlo[25]. Ai prestiti stranieri viene assegnato un genere, che può anche differire da quello che la parola in questione aveva nella lingua originaria.

Numero e casi[modifica | modifica wikitesto]

Il kurmancî presenta quattro casi, nominativo, caso obliquo, costruttivo e vocativo. Al caso nominativo non ci sono terminazioni particolari e il singolare coincide col plurale. Al caso obliquo, i nomi femminili prendono la terminazione in –(y)ê, mentre quelli maschili singolari non prendono nessuna terminazione. Al plurale viene suffisso –(y)an per ambedue i generi. Alcune grammatiche[26] identificano invece solo due casi, quello diretto e quello obliquo, interpretando il costruttivo come stato costrutto e non prendendo in considerazione il vocativo. I suffissi del vocativo sono –o per il maschile singolare, -ê per il femminile singolare –ed.

Stato Costrutto[modifica | modifica wikitesto]

Quando un nome è determinato per mezzo di un complemento di specificazione, in kurmancî si usa una particolare costruzione, chiamata stato costrutto. Lo stato costrutto kurmancî prevede due casistiche: quella di sostantivo+sostantivo, indicante una relazione di possesso e quella sostantivo+aggettivo attributivo che invece modifica il nome. Le terminazioni dello stato costrutto sono differenti per i sostantivi definiti/indefiniti, singolari/plurali, maschili/femminili; per ogni combinazione viene utilizzato un suffisso diverso, a eccezione del plurale, comune sia al maschile che al femminile.

Aggettivi[modifica | modifica wikitesto]

L'aggettivo presenta genere e numero solamente quando viene sostantivato. Normalmente segue il nome che va a modificare in un rapporto di ezāfe e nelle frasi nominale si colloca prima della copula. Il comparativo di maggioranza viene creato tramite il suffisso –tir.

Pronomi[modifica | modifica wikitesto]

I pronomi personali si presentano al caso diretto e al caso obliquo. Questi ultimi, quanto determinano un sostantivo, assumono la funzione di pronomi possessivi, posti dopo il sostantivo da determinare e legati ad esso in un rapporto di ezāfe. Il pronome personale xwe in funzione di possessivo sostituisce tutti i pronomi al caso obliquo. Un altro pronome utilizzato per questa funzione è il pronome reciproco (e invariabile) hev, che rappresenta un gruppo di soggetti che fanno un'azione reciproca. Esistono due pronomi dimostrativi, uno di prossimità (ev) e uno di lontananza (ew).

Preposizioni e posposizioni[modifica | modifica wikitesto]

Le preposizioni semplici in kurmancî sono limitate. Le più utilizzate sono bi (compagnia o strumentale), di (locativo), ji (allontanamento), li (direzione). Le posposizioni vengono utilizzate per definire meglio le preposizioni o indipendentemente, e in tal caso reggono il caso obliquo.

Ci sono anche delle preposizioni “assolute”, ovvero composte da preposizione+ pronome personale alla terza persona, ad esempio: bi+wî/wê=pê, con lui/lei.

Sistema verbale[modifica | modifica wikitesto]

In kurmancî ci sono due tipologie di verbi, i verbi semplici e quelli composti, che a loro volta si suddividono in verbi composti con preverbo (preposizione+verbo), locuzioni verbali (sostantivo + verbo), oppure verbo+preposizione assoluta.

Aspetti principali della grammatica sorani[modifica | modifica wikitesto]

Sostantivi[modifica | modifica wikitesto]

I sostantivi in sorani nella loro forma base, priva di suffissi, esprimono concetti generali e assoluti. Il sorani non conosce casi, le terminazioni servono a indicare se un nome è definito (suffisso -(y)akà) indefinito (suffisso-(y)èk), singolare o plurale (suffisso -(y)ân).

Stato costrutto[modifica | modifica wikitesto]

Quando un nome è determinato per mezzo di un complemento di specificazione, in sorani si usa una particolare costruzione, chiamata stato costrutto. Lo stato costrutto in sorani contempla tre diverse forme: stato costrutto sostantivo+sostantivo, costruzione stretta sostantivo+aggettivo (ossia quando vi è un aggettivo attributivo e un dimostrativo o un suffisso di definizione) e costruzione aperta (quando il sostantivo è indefinito o alla forma base)

Aggettivi[modifica | modifica wikitesto]

Il comparativo si costruisce suffiggendo -tir e il superlativo -tirîn

Pronomi[modifica | modifica wikitesto]

In sorani i pronomi personali possono essere enclitici oppure indipendenti e non c'è differenza tra il pronome oggetto e soggetto. I pronomi possessivi sono sempre enclitici; talvolta l'idea di possesso viene espressa tramite lo stato costrutto. Al pronome riflessivo xe vengono suffissi i pronomi personali. La particella enclitica -îsh indica "anche, pure".

Preposizioni, posposizioni, circumposizioni[modifica | modifica wikitesto]

Il sorani conosce numerose preposizioni, posposizioni e circumposizioni. In sorani inoltre i pronomi, quando assumono la funzione di complementi di preposizioni, diventano enclitici e vengono preposti o posposti.

Sistema verbale[modifica | modifica wikitesto]

Il verbo essere è una forma enclitica generalmente suffissa. In sorani ci sono tre tipologie di verbi: verbi semplici, verbi complessi e verbi composti. I verbi semplici sono verbi costituiti da una sola parola, i verbi complessi sono invece formati da un prefisso e un verbo semplice oppure da un verbo semplice seguito da un suffisso. I verbi composti sono invece costituiti da due parole. È inoltre fondamentale la distinzione tra verbi transitivi e intransitivi, poiché seguono regole grammaticali differenti.

Differenze morfologiche principali delle varianti kurmancî e sorani[modifica | modifica wikitesto]

Differenze generali[13][modifica | modifica wikitesto]

  • il kurmancî mantiene il genere (femminile e maschile) e i casi (assoluto e obliquo) mentre il sorani ha abbandonato la distinzione di genere e i casi, e supplisce a questi ultimi tramite l'utilizzo di suffissi pronominali
  • il kurmancî conosce la struttura ergativa nei tempi passati dei verbi transitivi
  • in kurmancî la forma passiva e causativa possono essere costruite con hatin (venire) e dan (dare); in sorani la forma passiva e causativa vengono costruite morfologicamente
  • in sorani la forma passiva e causativa vengono costruite morfologicamente
  • presenza, in sorani, del suffisso di definizione

Differenze nel sistema verbale[modifica | modifica wikitesto]

Modi finiti e tempi in kurmancî[modifica | modifica wikitesto]

verbo: hatin (venire)

Modi finiti e tempi in sorani[modifica | modifica wikitesto]

verbo: nûsîn (scrivere)

Indicativo

Presente abituale/progressivo (ez têm)

Presente perfetto (ez hatime) | Passato perfetto (ez hatibûm)

Passato semplice ('’ez hatim) | Passato abituale/progressivo (ez díhatim)

Futuro semplice (ezê werim)

Condizionale

Condizionale passato I (ez bihatama) Condizionale passato perfetto I (ez bíhatibûma) | Condizionale passato perfetto II (ez ez bíhatibam)

Congiuntivo

Congiuntivo presente (werim) (‘'ez bêm'’) | Congiuntivo passato (ez bihatibim)

Imperativo

Imperativo presente (‘'were'’)

Indicativo

Presente abituale/progressivo (dánûsim)

Presente perfetto (nûsîwima) | Passato perfetto (nûsibûm)

Passato semplice (nûsîm) | Passato abituale/progressivo (dámnûsî)

Condizionale

Condizionale passato I (bímnûsîâya) | Condizionale passato II (bímnûsîbâ)

Congiuntivo

Congiuntivo presente (bínûsim) | Congiuntivo passato (nûsîbetim)

Imperativo

Imperativo Presente (‘'bínûsa'’)

Sintassi[modifica | modifica wikitesto]

Kurmancî[modifica | modifica wikitesto]

La sintassi kurmancî segue un ordine SOV, ossia soggetto-oggetto-verbo.[14]

Ez miróv dibînim

“Vedo le persone”

Inoltre presenta in alcuni casi strutture ergative, dove il soggetto (agente) è marcato con il caso dell'ergativo, e l'oggetto (paziente) non è marcato e prende l'accordo con il verbo.

Min ew dîṯ

“L’ho visto"

Sorani[modifica | modifica wikitesto]

La sintassi sorani segue un ordine SOV, ossia soggetto-oggetto-verbo.[15]

Pyâw-èk ktâw-ak-ân-î křî.

lett. "uomo-INDF libro-INDF-PLU comprò"

"Un uomo comprò dei libri"

Lessico[modifica | modifica wikitesto]

La maggior parte del lessico presente nelle lingue curde è di origine iranica nordoccidentale.Sono presenti numerosi prestiti, specialmente dal Persiano, dalle lingue Turciche, e dall'arabo, questi ultimi entrati nella lingua attraverso la religione e i contatti storici con le tribù arabe. Una parte minore del lessico è di origine caucasica e armena.

Numeri[modifica | modifica wikitesto]

Kurmancî Sorani Curdo Meridionale

(Kirmaşanî,Feylî)

1 yek yek yak
2 du, didu du dô,dü
3 sê, sisê
4 çar chwâr çiwār,çār
5 pênc penj panc
6 şeş shash şaş,şîş
7 heft ḥawt haft
8 heşt hasht haşt
9 neh no
10 deh da da

Espressioni di uso comune[modifica | modifica wikitesto]

Alcune espressioni di uso comune nelle tre varietà:

Traduzione Kurmancî Sorani Curdo Meridionale

(Kirmaşanî,Feylî)

Ciao Merheba, Silav Siław! Siłām,Siław,Şāga
Piacere/Piacere di conoscerti Bi dîtina ve kêfxweşim Xoşhałim be nasînit Xôşhāłim wa-da nāsînit
Buongiorno Rojbaş Beyanî baş Şawakî xwaş-waxêr,Řûj xwaş- waxêr
Buonasera Êvarbaş Êware baş Êwāra xwaş-waxêr
Come ti chiami/Qual'è il tuo nome? Navê te çi ye? Nawit çîe? Nāwit-Nāmit Ças-Çasa?
Grazie Spas Supas Sipās
Prego Rica dikim,spas xweş Serçawan Xāhiş kam
Come va? Çawa yî? Çonî? Çünî? Çünî,xāsî? Hāłit çüna? Wazit çüna?
Bene Başim Başim,Çakim Xāsim,xûim
Arrivederci Bi xatirê te Xwatan legeł Xwedā Hāf‌iz,dünimat
Per favore Tika dikim Tikaye Lutfan
Bello! Molto bello! Bedew! Pir xweş! Ciwan! Zor Ciwane! Řangîn-Řayin-Qaşan!

Fira-Firya-Xêlê Řangîna-Řayina-Qaşana!

Stagioni:

Primavera,estate,autunno,inverno

Bihar,havîn,payiz,zivistan Behar,hawîn,payîz,zistan Wahār,tāwisān,pāyîz,zimisān
Punti Cardinali:

Nord,Sud,Est,Ovest

Bakûr,başûr,rohilat,rojava Bakur,başûr,řojhelat,řojawa Xwaratāw,nisār-bāşûr,xwarhalāt,xwarāwā

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Kurdish, su Ethnologue. URL consultato il 9 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  2. ^ a b electricpulp.com, KURDISH LANGUAGE i. HISTORY OF THE KURDISH LA – Encyclopaedia Iranica, su iranicaonline.org. URL consultato il 9 marzo 2016.
  3. ^ (EN) What are the top 200 most spoken languages?, su Ethnologue, 3 ottobre 2018. URL consultato il 27 maggio 2022.
  4. ^ http://www.elinguistics.net/Compare_Languages.aspx
  5. ^ https://www.jstor.org/stable/10.1525/jsah.2014.73.4.507
  6. ^ institutkurde.org, The Kurdish Diaspora, su institutkurde.org. URL consultato il 9 marzo 2016.
  7. ^ È difficile determinare il numero preciso di parlanti curdo in quanto i curdofoni oltre a ricoprire una vasta area geografica sono anche diffusi in comunità esterne a tale area, come ad esempio Afghanistan e Turkmenistan.[1] Archiviato il 1º aprile 2016 in Internet Archive. Ethnologue fornisce alcune stime relativa al probabile numero di curdofoni suddivise per varietà Copia archiviata, su ethnologue.com. URL consultato il 9 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016). la cui somma porta appunto a 30 milioni. L'enciclopedia svedese Nationalencyklopedin aggiornata al 2009 suggerisce una stima di circa 20 milioni di curdofoni. [2]
  8. ^ Articolo 4(1) Archiviato il 28 novembre 2016 in Internet Archive. La lingua araba e la lingua curda sono le due lingue ufficiali dell'Iraq. Il diritto degli iracheni di educare i propri figli nella loro madrelingua (come turkmeno, siriaco e armeno) dev'essere garantito dalle istituzioni educative governative in accordo con le linee guida educative, o in qualsiasi altra lingua nelle istituzioni private.
  9. ^ Kenneth Katzman, The Kurds in Post-Saddam Iraq, in CRS Report for Congress Prepared for Members and Committees of Congress.
  10. ^ Geoffrey Haig, Ergin Öpengin, Kurdish: A Critical Research Overview, in Kurdish Studies, vol. 2, n. 2.
  11. ^ Amir Hassanpour (1943) | Kurdish Academy of Language, su kurdishacademy.org. URL consultato l'11 marzo 2016.
  12. ^ The Kurdish Unified Alphabet | Kurdish Academy of Language, su kurdishacademy.org. URL consultato il 9 marzo 2016.
  13. ^ a b c Kyumars Sheykh Esmaili, Shahin Salavati, Sorani Kurdish versus Kurmanji Kurdish: An Empirical Comparison, in Proceedings of the 51st Annual Meeting of the Association for Computational Linguistics.
  14. ^ a b c W. M. Thackston, Kurmanji Kurdish — A Reference Grammar with Selected Readings, 2006.
  15. ^ a b c W. M. Thackston, Sorani Kurdish — A Reference Grammar with Selected Readings.
  16. ^ Nella variante settentrionale viene pronunciata sia aspirata pʰ che faringalizzata pˁ
  17. ^ Nella variante settentrionale viene pronunciata sia aspirata tʰ che faringalizzata tˁ
  18. ^ Nella variante settentrionale viene pronunciata sia aspirata kʰ che faringalizzata kˁ
  19. ^ a b c Fonema che appare solo nella varietà centrale e non in quella settentrionale
  20. ^ Nella variante settentrionale può essere pronunciata aspirata t͡ʃʰ o farangalizzata t͡ʃˁ
  21. ^ Basic Linguistic Differences | Kurdish Academy of Language, su kurdishacademy.org. URL consultato il 9 marzo 2016.
  22. ^ Presente nella varietà settentrionale nelle sillabe chiuse terminanti in -m
  23. ^ Compare in kurmancî in determinate sequenze come ew əw ("quello") o dewlet dəw'læt ("stato")
  24. ^ Compare in kurmancî quando la "e" è seguito da "y" nella stessa sillaba odeya o'dɛyɑ ("stanza") oppure quando questa compare nella sillaba successiva a quella accentata miròvek mɪrovɛk ("un uomo")
  25. ^ Djeladet Bedir Khan e Roger Lescot hanno proposto un sistema di classificazione che però presenta numerose eccezioni. Bedir Khan, Djeladet Ali & Lescot, Roger, Grammaire kurde: (dialect kurmandji), Paris: J. Maisonneuve, (Librairie d'Amerique et d'Orient), 1991 (e Paris: Maisonneuve, 1970).
  26. ^ Come ad esempio: Blau, Joyce, and Veysi Barak. 1999. Manuel De Kurde. S.l.: Harmattan.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Grammatiche kurmancî[modifica | modifica wikitesto]

Grammatiche sorani[modifica | modifica wikitesto]

  • Thackston W. M., Sorani Kurdish - A Reference Grammar with Selected Readings. M. S. Harvard University, 2006.[3]
  • Kim D. H., A Basic Guide to Kurdish Grammar, 2010 [4] Archiviato il 1º aprile 2016 in Internet Archive.

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