Ixia

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Ixia
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Asparagales
Famiglia Iridaceae
Genere Ixia
L.
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Liliales
Famiglia Iridaceae
Genere Ixia
Specie

Ixia L. è un genere di piante monocotiledoni della famiglia delle Iridacee, originario del Sudafrica.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Comprende specie erbacee bulbose, caratterizzate da piccoli bulbi depressi, foglie distiche, ensiformi, spesso arcuate, lunghe fino a 20 cm: i fiori sono riuniti in racemi di quattro o sei, di vario colore.

Le più coltivate sono: I. maculata dai piccoli cormi schiacciati, con fioritura primaverile in spighe colorate d'arancio, bianco, rosa e bronzo; I. flexuosa, ritenuta da alcuni autori una varietà di I. polystachya (= I. leucantha) con fioritura di colore lilla o viola-rossasastro, con una macchia nera alla base;I. viridflora con eleganti corolle stellari, di vari colori riunite in spighe che fioriscono in maggio-giugno.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere Ixia comprende le seguenti specie:[1]

Coltivazione[modifica | modifica wikitesto]

Pianta poco rustica, con esigenze colturali simili alla Freesia richiede esposizione soleggiata, terreno ricco, soffice e ben drenato, è da preferire la coltivazione in vaso anche nelle zone a clima mite, le annaffiature non devono essere eccessive.

La moltiplicazione avviene, con difficoltà, per interramento, dei poco prolifici cormi, a fine estate.

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Industrialmente vengono coltivate per la produzione precoce del fiore reciso, commercializzati in mazzetti, poco utilizzata nei giardini essendo preferibile la coltivazione in vaso per proteggere le piante dal gelo e dall'umidità eccessiva.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Ixia, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 28/8/2021.

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