QT8

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonima stazione della linea M1 della metropolitana di Milano, vedi QT8 (metropolitana di Milano).
QT8
Quartiere Triennale VIII
Una tipica via del Quartiere
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lombardia
Provincia  Milano
Città Milano
CircoscrizioneMunicipio 8
Altri quartieriPorta Volta · Sarpi · Sempione · Bullona · Ghisolfa · Portello · Cagnola · Quartiere Campo dei Fiori · Villapizzone · Quartiere Varesina · Boldinasco · Garegnano · Musocco · Quarto Oggiaro · Vialba · Roserio · Cassina Triulza · QT8 · Lampugnano · Quartiere Comina · Gallaratese · San Leonardo · Trenno · Cascina Merlata
Superficie1,23 km²
Abitanti16 000 ab.[1]
Densità13 008,13 ab./km²
Mappa di localizzazione: Milano
QT8
QT8
QT8 (Milano)
Coordinate: 45°29′10″N 9°08′14″E / 45.486111°N 9.137222°E45.486111; 9.137222

Il QT8, acronimo di Quartiere Triennale 8, è un quartiere di Milano, appartenente al municipio 8.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere, progettato da Piero Bottoni, venne concepito nell'ambito dell'ottava edizione della Triennale di Milano, svoltasi nel 1947. La città era nel vivo della ricostruzione all'indomani della guerra, e fu proprio Piero Bottoni in particolare, commissario straordinario della Triennale di Milano, che nel 1945 promosse la realizzazione di questo "Quartiere sperimentale" e al suo interno del Monte Stella, un'altura artificiale costituita con le macerie di tutti gli edifici distrutti a seguito dei bombardamenti subiti dalla città.

La realizzazione del quartiere richiese diversi anni. Tra il 1946 e il 1947 si realizzarono le prime case, per ospitare molti fra gli sfollati, seguendo undici modelli diversi, progettati da architetti che avevano vinto un concorso nazionale. Nel 1948 si realizzarono per la prima volta in Italia case prefabbricate a 4 piani. Anche la chiesa del quartiere (dedicata a Santa Maria Nascente), a pianta circolare, venne realizzata sulla base di un progetto vincitore di un concorso.

Molta attenzione venne prestata agli spazi verdi, sia con la realizzazione dei primi campi gioco per ragazzi, sia con aree verdi condominiali, sia infine con la creazione di un vasto parco di circa 375.000 m², in grado di soddisfare non solo le esigenze degli abitanti del quartiere ma anche, in generale, di tutta la città, di cui costituisce un importante "polmone" verde. Grazie alla particolare tensione ispiratrice del progetto, e alle particolari circostanze che hanno reso possibile la sua realizzazione, il quartiere è tuttora un ottimo esempio di vivibilità urbana.

Nel 2015 è stato classificato dal Comune di Milano come una delle aree della città soggette a fenomeni di dismissione ed abbandono e candidato per una riqualificazione urbanistica[2]. Nel quartiere sorge il "Giardino dei Giusti", vicino al Monte Stella, interessato da una proposta di vincolo paesaggistico[3].

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Il QT8 è lambito a est dalla circonvallazione esterna, servita dalle linee filoviarie 90 e 91, e a nord-est dal Viale De Gasperi, tratto di penetrazione urbana dell'autostrada A8 Milano-Laghi.

Il quartiere è servito dall'omonima stazione della linea M1 della metropolitana.

Varie linee di autobus e di filobus, gestite da ATM, collegano il QT8 ai quartieri limitrofi, al centro di Milano e a tutti i quartieri che sorgono lungo la circonvallazione.

Nei media[modifica | modifica wikitesto]

Al quartiere la band di rock progressivo italiano PFM ha dedicato la canzone Quartiere Otto (QT8), inserita nel concept album Come ti va in riva alla città.

Nella cultura di massa, il QT8 è stato negli ultimi anni reso noto al grande pubblico dal rapper Matteo Professione, conosciuto con il nome d'arte di Ernia ed originario proprio di questo quartiere, di cui parla spesso nelle sue canzoni (come "QT" e "King QT").

Alcune immagini del quartiere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Q.T.8 Il quartiere sperimentale della Triennale di Milano (1954), su archivio.eddyburg.it. URL consultato il 4 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2016).
  2. ^ Cecilia Maria Saibene, Spazio del welfare come opportunità per il progetto dello spazio pubblico. Spazi, framework e prospettive (PDF), in Atti della XVIII Conferenza nazionale SIU, Italia (Venezia, 11-13 giugno 2015), Roma,Milano, Planum Publisher, 2015, p. 1085. URL consultato l'11 marzo 2019 (archiviato l'11 marzo 2019).
  3. ^ Maurizio Giannattasio, QT8, il vincolo storico del ministero blocca 50 progetti. Appello di Segre, su corriere.it, 16 febbraio 2019. URL consultato l'11 marzo 2019 (archiviato l'11 marzo 2019).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Piero Bottoni, QT8 : quartiere sperimentale della triennale di Milano, in "Edilizia Moderna", n.46 (1951) (testo online) Archiviato il 22 luglio 2011 in Internet Archive..
  • Graziella Tonon, QT8: Urbanistica e architettura per una nuova civiltà dell'abitare, in Graziella Leyla Ciagà e Graziella Tonon (a cura di), Le case nella Triennale. Dal parco al QT8 (catalogo della mostra alla Triennale di Milano, 19 maggio-24 luglio 2005), Electa, Milano 2005 - ISBN 88-370-3802-X.
  • Piero Bottoni, Ascensione al Monte Stella, s.d. [1967 circa], in Piero Bottoni, Una nuova antichissima bellezza. Scritti editi e inediti 1927-1973, a cura di Graziella Tonon, Laterza, Roma-Bari 1995, pp. 457–479 - ISBN 88-420-4790-2.
  • Maria Antonietta Crippa, Daniela Mericio, Ferdinando Zanzottera, Milano 1943-1955: bombardata e ricostruita, Milano, Istituto [Ortopedico] Gaetano Pini, 2001.

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