Moso in Passiria

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Moso in Passiria
comune
(IT) Moso in Passiria
(DE) Moos in Passeier
Moso in Passiria – Stemma
Moso in Passiria – Veduta
Moso in Passiria – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Bolzano
Amministrazione
SindacoGothard Gufler (SVP) dal 22-9-2020 (2º mandato)
Lingue ufficialiItaliano, Tedesco
Territorio
Coordinate46°49′54.6″N 11°10′02.25″E / 46.831832°N 11.167293°E46.831832; 11.167293 (Moso in Passiria)
Altitudine1 007 m s.l.m.
Superficie193,53 km²
Abitanti2 068[2] (31-8-2020)
Densità10,69 ab./km²
FrazioniCorvara (Rabenstein), Plan (Pfelders), Plata (Platt), Stùlles (Stuls), Ulfas (Ulfaß)
Comuni confinantiParcines, Racines, Rifiano, San Leonardo in Passiria, San Martino in Passiria, Senales, Sölden (AT-7), Tirolo
Altre informazioni
Cod. postale39013
Prefisso0473
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT021054
Cod. catastaleF766
TargaBZ
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 4 058 GG[4]
Nome abitanti(IT) mosiani
(DE) Mooser[1]
PatronoAssunzione di Maria
Giorno festivo15 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Moso in Passiria
Moso in Passiria
Moso in Passiria – Mappa
Moso in Passiria – Mappa
Posizione del comune di Moso in Passiria nella provincia autonoma di Bolzano
Sito istituzionale

Moso in Passiria (Moos in Passeier in tedesco) è un comune italiano di 2 068 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige, situato in Val Passiria.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Dal paese si può giungere in Austria, attraverso il passo del Rombo (Timmelsjoch).

Passo del Rombo.

Prima del valico si trova una casermetta difensiva appartenente allo sbarramento di Moso del Vallo Alpino in Alto Adige: dal 2009 è adibita a museo, il Mooseum. Accanto al bunker è stata edificata una torre, che, assieme alla fortificazione, ospita un percorso storico e naturalistico sul Parco naturale Gruppo di Tessa.[5]

A sud-ovest del centro cittadino si dirama la valle nella quale sorge, a un'altitudine di 1627 m s.l.m., l'abitato di Plan (Pfelders), località turistica estiva e invernale. Il paesino è attorniato dalle vette della Giogaia di Tessa (Texelgruppe), tra le quali spicca l'Altissima (3482 m).

Moso visto dall'alto.

Proseguendo verso nord, invece, si trovano i piccoli centri di Corvara (Rabenstein), Hahnebaum e Belprato (Schönau), nelle vicinanze del Passo del Rombo.

A sud di Moso, invece, sono situati gli abitati di Stulles (Stuls), ai piedi del Monte Croce (Hohe Kreuzspitze), Ulfas e Plata (Platt), all'imbocco della Val di Plan (Pfelderertal).

Nei pressi di Moso si trovano le cascate di Stieber che con lo scioglimento estivo dei ghiacci veicolano un grande flusso d'acqua.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo è attestato dal 1288 e deriva dal tedesco Moos ("palude"). Il nome italiano, introdotto solo dal fascismo, fino al 1955 era Piano in Passiria, poi Moso.[6][7]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sbarramento di Moso.

Al pari di altre valli collocate nei pressi del confine di stato come la val Passiria, Mussolini, ai tempi del fascismo, ordinò di fortificare il confine. Vennero così costruiti a partire dal 1939 alcuni bunker al fine di impedire, o comunque rallentare, un'invasione dell'Italia da parte dei nazisti. Queste opere difensive facevano parte del vallo alpino in Alto Adige, e più precisamente dello sbarramento di Moso.[8]

Nella notte tra il 18 e il 19 febbraio 2012 si staccò una frana che scese a lambire la strada provinciale 112 dell'abitato di Corvara. La frana era composta da circa 40 000 metri cubi di materiale terroso.[9]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

(DE)

«In Blau auf grünem Schildfuß drei silberne gezackte Berge, deren mittlerer überhöht und den beiden seitlichen vorgestellt ist.»

(IT)

«D'azzurro, al monte roccioso di tre vette alla tedesca d'argento, quella di mezzo più alta ed accollata alle altre, fondato su terrazzo di verde.[10]»

Lo stemma rappresenta tre vette bianche ed aguzze, stagliate sul cielo azzurro e sui prati verdi. Il verde del terreno allude al nome del paese (Moos = muschio) mentre il monte a tre vette ricorda le alte montagne circostanti.[10] Lo stemma è stato concesso il 15 dicembre 1966.[11][12]

Chiesa di Santa Maria Assunta

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Ripartizione linguistica[modifica | modifica wikitesto]

La popolazione è pressoché totalmente di madrelingua tedesca:

% Ripartizione linguistica (gruppi principali)[13]
99,58% madrelingua tedesca
0,33% madrelingua italiana
0,09% madrelingua ladina

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[14]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Moso in Passiria per la sua attenzione a favorire il turismo sostenibile e la mobilità dolce fa parte del consorzio delle Perle delle Alpi.[15]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
nel 1975 Josef Ennemoser Sindaco
2005 2015 Wilhelm Mathias Klotz SVP Sindaco
2015 in carica Gothard Gufler SVP Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 423.
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Bunker Mooseum - Moos in Passeier - Südtirol
  6. ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004
  7. ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. I, Bolzano, Athesia, 1995, p. 256. ISBN 88-7014-634-0
  8. ^ Alessandro Bernasconi, Giovanni Muran, Le fortificazioni del Vallo Alpino Littorio in Alto Adige, Trento, editore Temi, maggio 1999, pp. 328 pagine, ISBN 88-85114-18-0.
  9. ^ Frana nella notte, paura in val Passiria, su Alto Adige, 19 febbraio 2012. URL consultato il 4 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2013).
  10. ^ a b Stemma del Comune, su Comune di Moso.
  11. ^ (EN) Moos in Passeier - Moso In Passiria, su heraldry-wiki.com.
  12. ^ (EN) Moos in Passeier, su Heraldry of the World. URL consultato il 4 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2011).
  13. ^ Astat Censimento della popolazione 2011 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2012
  14. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  15. ^ Sito ufficiale Perle delle Alpi, su alpine-pearls.com. URL consultato il 24 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2017).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Siegfried Pfitscher, Pfelders: Kirchen- und Dorfchronik, San Martino in Passiria, Verlag Passeier, 2010. ISBN 978-88-89474-14-3

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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