Gorreto

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Gorreto
comune
Gorreto – Stemma
Gorreto – Veduta
Gorreto – Veduta
Panorama di Gorreto
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Città metropolitana Genova
Amministrazione
SindacoSergio Gian Carlo Capelli (lista civica di centro-destra Gorreto si rinnova) dall'8-6-2009 (3º mandato dal 27-5-2019)
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°36′21.84″N 9°17′32.76″E / 44.606067°N 9.292433°E44.606067; 9.292433 (Gorreto)
Altitudine533 m s.l.m.
Superficie18,88 km²
Abitanti94[1] (31-05-2023)
Densità4,98 ab./km²
FrazioniAlpe, Borgo, Bosco, Canneto, Fontanarossa, Pissino, Varni
Comuni confinantiCarrega Ligure (AL), Fascia, Ottone (PC), Rovegno
Altre informazioni
Cod. postale16020
Prefisso010
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT010026
Cod. catastaleE109
TargaGE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 794 GG[3]
Nome abitantigorretesi
Patronosan Fermo
Giorno festivoprima domenica di agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Gorreto
Gorreto
Gorreto – Mappa
Gorreto – Mappa
Posizione del comune di Gorreto nella città metropolitana di Genova
Sito istituzionale

Gorreto (Goreio in ligure[4], O Gorrëio in dialetto bobbiese) è un comune italiano di 94 abitanti[1] della città metropolitana di Genova in Liguria, al confine tra il Piemonte (provincia di Alessandria) e l'Emilia-Romagna con la provincia di Piacenza.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il fiume Trebbia presso l'abitato gorretese

Il territorio comunale è ubicato alla confluenza del torrente Dorbera e del fiume Trebbia nell'alta valle omonima. La numerosa presenza di arbusti della famiglia dei salici, soprattutto lungo il fiume, pare abbia dato origine al toponimo "Gorre".

Il paesaggio della val Trebbia e del territorio comunale è coltivato fino alle altitudini in cui i boschi ricoprono fittamente le pendici dei monti. Il fiume Trebbia scorre attraverso la valle con numerosi meandri. Ad arricchire la acque della Trebbia concorre soprattutto l'affluente Aveto, lungo il suo corso, che attira ogni estate numerosi bagnanti, è possibile praticare canoa, nuoto, pesca e altri sport.

Tra le vette del territorio il monte Carmine (1390 m), il monte Pecoraia (1384 m), il monte della Cavalla (1328 m).

Il territorio fa parte del Parco naturale regionale dell'Antola.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il palazzo Centurione-Tornelli

Le origini del comune[5] risalgono al XIII secolo quando il paese fu posto sotto il controllo del feudo di Ottone, appartenente fin dall'epoca longobarda all'abbazia di San Colombano di Bobbio, oggi in provincia di Piacenza.

In seguito divenne dominio della famiglia Malaspina[6] che qui vi costruì un castello e le relative fortificazioni nella zona di confluenza dei torrenti Dorbera e Terenzone.

Dal 1640 fu dal signore locale di Ottone, Morello Malaspina, ceduto alla famiglia genovese Centurione, nella persona di Luigi Centurione, che vi edificò il loro palazzo nella piazza principale di Gorreto.

Come le altre grandi famiglie genovesi (Fieschi e Doria), anche i Centurione Scotto investirono parte dei loro immensi patrimoni nell'acquisto di alcuni feudi malaspiniani in val Trebbia. Questo gli permise di assurgere allo status di feudatari dell'Impero e di investire i loro capitali in terre. Barnaba Centurione Scotto nel 1589 acquistò alcune parti delle signorie di Fontanarossa e di Bertassi tramite un acquisto dai fratelli Marrana che a loro volta l’avevano acquistate dai Malaspina di Alpe e Artana. Nel 1592 Barnaba ricevette l'investitura imperiale da Rodolfo II su tali feudi. Di seguito, il successore Luigi (1597-59) acquistò da Claudio Malaspina le sue quote sulle terre in Bertassi, Bertone, Bottolaria, Barchi e Roccavanna ed anch'egli ricevette l'investitura imperiale nel 1621; nel 1619 completò l'acquisto del feudo di Alpe, fino ad acquistare vaste terre da altri membri dei Malaspina, almeno fino al 1638 con i feudi di Campi (1634) e di Gorreto, ricevendone l'investitura imperiale nel 1639 come marchese di Campi e signore di Gorreto. Con la sua morte nel 1653, i figli Barnaba e Carlo si suddivisero i possedimenti paterni col patto che il primogenito Barnaba ripartisse l'eredità in due parti e il minore Carlo avesse la facoltà di scegliere una delle parti. A Barnaba perciò spettò il marchesato di Morbello nel Monferrato, Fontanarossa, Bertassi e Campo Molino che lascerà in dote alla figlia Giovanna (1657) andata sposa a Gerolamo IV Spinola Pallavicino, marchese di Cremonte e Cabella, seguendone le sorti familiari fino alla vendita del 1784 ai Doria. Il fratello minore Carlo ereditò invece i possessi e titoli di marchese di Torre e Campi, consignore del marchesato di Zerba e Cerreto, signore del Gorreto, marchese di Morsasco, Visone, Campi e della signoria del Gorreto. Il 21 aprile 1654 Carlo fu elevato a conte palatino e principe del Sacro Romano Impero con diritto di aprire una zecca a Campi. Il feudo venne amministrato da un suo commissario. Alla sua morte successe il figlio Giovan Battista che proseguì l'opera edificatoria del padre del borgo del Gorreto, finendo il bel palazzo marchionale, la chiesa di Santa Caterina da Siena, case ed opifici per i sudditi, recinzione del borgo con un muro difensivo. Ben presto acquistò i diritti per aprire nuove zecche nel feudo come quella a Carmagnola nel 1680 ed aprì magazzini e depositi per il commercio della via del sale che da Genova risaliva la vallata del Trebbia per portarlo nel Piacentino ed in Lombardia, in concorrenza con quello di Bobbio e del delta del Po di Volano. Ricevette infine le investiture imperiali dei suoi feudi nel 1710 e nel 1714. A lui successero il figlio Giovan Battista II (1706-85) e Giovan Battista III (-1797) che eresse a Gorreto la nuova chiesa (1786).

Con la nuova dominazione francese napoleonica Gorreto dal 2 dicembre 1797 rientrò nel dipartimento dei Monti Liguri Orientali, con capoluogo Ottone, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, divenne capoluogo del III cantone della giurisdizione dei Monti Liguri Orientali e dal 1803 centro principale del IV cantone della Trebbia nella giurisdizione dell'Entella. Nel 1804[6] alla municipalità di Gorreto furono aggregate le municipalità di Alpe e Fontanarossa, entrambe costituite nel 1797.

La chiesa di Santo Stefano all'interno del cimitero della frazione di Fontanarossa

Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel dipartimento di Genova. Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814.

Il 7 febbraio del 1819 passò sotto il controllo del mandamento di Ottone nell'allora provincia di Bobbio (oggi entrambi i comuni sono in provincia di Piacenza), e dal 1859 nel circondario di Bobbio della provincia di Pavia.

Il 17 luglio del 1908[7] si verificò un violento nubifragio con una piena straordinaria della Trebbia che devastò case e campagne soprattutto nel territorio del mandamento bobbiese di Ottone e fra i confini delle provincie di Genova e Pavia, con gravi danni nell'abitato di Gorreto, dove la violenza del temporale e la piena distrussero la strada nazionale ed il ponte creando una diga contro il ponte in pietra a monte dell'abitato che causò un'ondata di piena che si riverso nel paese inondando case, negozi, cantine e stalle, distruggendo e asportando masserizie, merci, botti ed uccidendo alcuni capi di bestiame che non si riuscì a portare in salvo; ampie distruzioni nelle campagne con la perdita di gran parte dei raccolti e piante divelte e sradicate dalla corrente. La piena distrusse cinque ponti lungo la statale 45 interrompendo le comunicazioni stradali fra Ottone e Torriglia, e la linea telegrafica fra Bobbio e Genova; danni ed allagamenti vi furono anche nel piacentino a Rivergaro e a Sant'Antonio a Trebbia nei pressi di Piacenza. Distruzioni imponenti e danni più ingenti si verificarono, invece, con l'alluvione che colpì la val Trebbia il 19 settembre 1953[8][9]: l'onda di piena della Trebbia distrusse la strada e sommerse i piani bassi del paese, in alcuni punti l'acqua arrivò ad un'altezza di cinque metri.

Successivamente il Decreto Reale n° 1726 datato 8 luglio 1923, firmato dal re Vittorio Emanuele III di Savoia, stabilì il passaggio all'allora provincia di Genova[10].

Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Alta Val Trebbia e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008[11], ha fatto parte fino al 2011 della Comunità montana delle Alte Valli Trebbia e Bisagno.

Dal 2014 al 2024 ha fatto parte dell'Unione dei comuni montani dell'Alta Val Trebbia.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di Santa Caterina da Siena presso il borgo di Gorreto
Vista da Fontanarossa della frazione di Alpe

Le parrocchie dipendono dal vicariato di Bobbio, Alta Val Trebbia, Aveto e Oltre Penice della diocesi di Piacenza-Bobbio[12].

  • Chiesa parrocchiale di Santa Caterina nel capoluogo di Gorreto. Considerata dalla famiglia Centurione la loro "santa protettrice", i due principi Luigi e Carlo Centurione vollero dedicare a santa Caterina nel 1641 la nuova chiesa e parrocchia di Gorreto. Ad unica navata, conserva l'altorilievo sull'altare maggiore ritraente Santa Caterina che riceve la confessione dal beato Raimondo da Capua.
  • Chiesa parrocchiale di San Siro nella frazione di Alpe. Parrocchia eretta nel 1880.
  • Oratorio di Nostra Signora della Guardia, nella frazione di Borgo, alle dipendenze della parrocchia di Fontanarossa.
  • Oratorio di Nostra Signora dei Miracoli, nella frazione di Bosco, alle dipendenze della parrocchia di Fontanarossa.
  • Oratorio di Nostra Signora Ausiliatrice, nella frazione di Campomolino, alle dipendenze della parrocchiale di Gorreto.
  • Chiesa parrocchiale della Beata Vergine Addolorata nella frazione di Fontanarossa. Risalente tra la fine del XVII secolo e l'inizio del XVIII secolo e molto probabilmente edificata per volere degli stessi feudatari Doria.
  • Chiesa romanica di Santo Stefano al cimitero, nella frazione di Fontanarossa. Conosciuta come "la saracena" sorse, secondo alcuni studi[13], nel periodo medievale durante l'infeudamento della famiglia Malaspina.
  • Oratorio di Santa Maria Assunta nella frazione di Pissino, alle dipendenze della parrocchiale di Gorreto.
  • Oratorio di Nostra Signora del Suffragio, nella frazione di Varni, alle dipendenze della parrocchia di Alpe.

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

  • Ruderi del castello eretto dalla famiglia Malaspina nel XIII secolo.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzo Centurione-Tornelli nel capoluogo, edificato nel corso del XVII secolo dalla famiglia Centurione di Genova. Dopo essere stato un importante centro giudiziario, prima, e commerciale dopo, l'edificio si presenta oggi in forte stato di degrado.
  • Torre di Gorreto nel capoluogo, torre di avvistamento posta sul colle immediatamente alle spalle del palazzo Centurione-Tornelli. Costruita dai Centurione nel XVII secolo, sui resti dell'antico castello dei Malaspina di cui oggi rimangono poche tracce; ben visibile ed intatta fino alla fine degli anni cinquanta oggi versa in condizioni di abbandono completamente avvolta dalla vegetazione ed a rischio di crollo[14].
  • Antichi trogoli ad arco, con fontana e vasche, situati nella frazione di Alpe.
  • Fortezza (o casa-fortezza) dei Doria, antico palazzo situato nella frazione di Fontanarossa[15].
  • Antico mulino di Fontanarossa, situato fra il paese e l'antica strada che porta alla frazione di Alpe, ha funzionato ininterrottamente fino al 1957.

sui resti

Società[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa parrocchiale della Beata Vergine Addolorata nella frazione di Fontanarossa

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[16]

Nel 2007 si è registrata nel piccolo comune la prima nascita - quella di un maschietto - a distanza di cinquantaquattro anni dalla precedente[17]. Nel marzo del 2015 Gorreto ha raggiunto il record di paese più vecchio d'Europa[18].

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2022, i cittadini stranieri residenti a Gorreto sono 4[19].

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Lapide commemorativa di Susanna Fontanarossa nel borgo natio di Fontanarossa

Questo paese fa parte del territorio culturalmente omogeneo delle Quattro province (Alessandria, Genova, Pavia, Piacenza), caratterizzato da usi e costumi comuni e da un importante repertorio di musiche e balli molto antichi. Strumento principe di questa zona è il piffero appenninico che accompagnato dalla fisarmonica, e un tempo dalla müsa (cornamusa appenninica), guida le danze e anima le feste.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale è costituito, oltre il capoluogo, dalle sette frazioni di Alpe, Borgo, Bosco, Canneto, Fontanarossa, Pissino, Varni[20] per un totale di 18,88 km2.

Confina a nord con il comune di Ottone (PC), a sud e sud-est con Fascia e Rovegno, ad ovest con Carrega Ligure (AL) e ad est con Rovegno.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

La strada statale 45 di Val Trebbia presso Gorreto, in direzione nord.

L'economia del comune si basa principalmente sull'attività agricola.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il centro di Gorreto è attraversato principalmente dalla strada statale 45 di Val Trebbia che gli permette il collegamento stradale con Rovegno, a sud, e il comune piacentino di Ottone a nord.

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

I trasporti interurbani di Gorreto vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da AMT..

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
25 luglio 1985 30 settembre 1989 Andrea Mangini Democrazia Cristiana Sindaco [21]
30 settembre 1989 26 maggio 1990 Giorgio Montignani Democrazia Cristiana Sindaco
10 luglio 1990 24 aprile 1995 Giorgio Montignani Democrazia Cristiana Sindaco
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Giorgio Montignani lista civica di centro Sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Giorgio Montignani Sviluppo per Gorreto
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
14 giugno 2004 30 marzo 2008 Luciano Antonio Bombace Sviluppo per Gorreto
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco [21]
30 marzo 2008 8 giugno 2009 Giorgio Montignani Sviluppo per Gorreto
(lista civica di centro-sinistra)
Vicesindaco [22]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Sergio Gian Carlo Capelli Gorreto si rinnova
(lista civica di centro-destra)
Sindaco
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Sergio Gian Carlo Capelli Gorreto si rinnova
(lista civica di centro-destra)
Sindaco
27 maggio 2019 in carica Sergio Gian Carlo Capelli Gorreto si rinnova
(lista civica di centro-destra)
Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

Resti delle antiche mura, menzionate dal cartografo Matteo Vinzoni nel Settecento.
  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ Le notizie e date storiche sono state confrontate con il sito Alta val Trebbia.net Archiviato il 12 febbraio 2008 in Internet Archive.
  6. ^ a b Fonte dal sito del Sistema Informatico Unificato per le Soprintendenze Archivistiche, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 5 febbraio 2011.
  7. ^ Da La Trebbia del 26 luglio 1908
  8. ^ Da La Trebbia del 25 settembre 1953 Archiviato il 5 agosto 2019 in Internet Archive.
  9. ^ Gigi Pasquali, Cento anni di storia bobbiese - 1903-2003, tratto dagli articoli del settimanale bobbiese La trebbia, Bobbio 2003, Capitolo 2: Il fiume Trebbia pp.15-27
  10. ^ Regio Decreto 8 luglio 1923, n. 1726
  11. ^ Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008
  12. ^ Fonte dal sito della diocesi di Piacenza-Bobbio-Unità pastorali, su diocesipiacenzabobbio.org. URL consultato il 22 febbraio 2012.
  13. ^ Approfondimenti sulla chiesa romanica Archiviato il 23 novembre 2010 in Internet Archive.
  14. ^ Torre di Gorreto
  15. ^ Fortezza dei Doria di Fontanarossa
  16. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  17. ^ Fonte: Studio Aperto-Italia 1 - 1º marzo 2007 (Online)
  18. ^ Gorreto, il paese più vecchio d'Europa, su tgcom24.mediaset.it. URL consultato il 15 marzo 2015.
  19. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2022, su demo.istat.it. URL consultato il 13 ottobre 2021.
  20. ^ Fonte dallo Statuto Comunale di Gorreto
  21. ^ a b Deceduto durante la carica amministrativa
  22. ^ Subentra con Decreto del Presidente della Repubblica del 24 aprile 2008 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 112 del 12 maggio 2008

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cesare Bobbi, Storia Ecclesiastica Diocesana di Bobbio - Pievi e Parrocchie della Diocesi - Archivi Storici Bobiensi, Bobbio
  • Giovanni Ferrero, I Centurione Scotto, Signori del Gorreto in Val Trebbia, Storia locale n. 6, Biblioteca della Comunità Montana Alta Val Trebbia, Montebruno (GE) 1999
  • Mons. Clelio Goggi Storia dei Comuni e delle Parrocchie della diocesi di Tortona - Tipografia "San Lorenzo" - 4ª Edizione - Tortona 2000
  • D.Bertacchi Monografia di Bobbio (La provincia di Bobbio nel 1858), Ristampa Bobbio 1991
  • Vittorio Pasquali La Provincia di Bobbio Post napoleonica - Descrizione del territorio e dell'economia nell'anno 1814 - (Archivi di Stato di Torino: "Quadro del circondario di Bobbio", mazzo 44) - Ed. Amici di San Colombano 2004
  • Giovanni Ferrero, Genova - Bobbio: frammento di un legame millenario, 2003.
  • Archivum Bobiense Rivista annuale degli Archivi storici Bobiensi (1979-2008). Bobbio
  • Bruno Giontoni, Franca Balletti, I Feudi imperiali della Val Trebbia - Società e territorio tra Genova e Piacenza, De Ferrari Editore, Genova 2019, ISBN 978-88-5503-057-1 (88-5503-057-4)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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