Castenedolo

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Castenedolo
comune
Castenedolo – Stemma
Castenedolo – Veduta
Castenedolo – Veduta
La parrocchiale di San Bartolomeo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Amministrazione
SindacoPierluigi Bianchini (centro-sinistra) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°28′13.44″N 10°17′48.12″E / 45.4704°N 10.2967°E45.4704; 10.2967 (Castenedolo)
Altitudine152 m s.l.m.
Superficie26,2 km²
Abitanti11 696[1] (30-11-2023)
Densità446,41 ab./km²
FrazioniAlpino, Bettole, Taetto, Capodimonte, Fornasette, Macina, Bodea, Santa Giustina, Finiletti
Comuni confinantiBorgosatollo, Brescia, Calcinato, Ghedi, Mazzano, Montichiari, Rezzato
Altre informazioni
LingueItaliano

Lingua lombarda

Dialetto bresciano

Cod. postale25014
Prefisso030
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT017043
Cod. catastaleC293
TargaBS
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 399 GG[3]
Nome abitanticastenedolesi
Patronosan Bartolomeo
Giorno festivo24 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castenedolo
Castenedolo
Castenedolo – Mappa
Castenedolo – Mappa
Posizione del comune di Castenedolo nella provincia di Brescia
Sito istituzionale

Castenedolo (AFI:/kasteˈnedolo/[4], Castenédol o Castignìdol in dialetto bresciano[5][6]) è un comune italiano di 11 696 abitanti[1] della provincia di Brescia in Lombardia.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Lombardia e Provincia di Brescia.

L'abitato principale sorge su una collina di 151 m s.l.m., posta nell'alta pianura padana, a dieci chilometri da Brescia.

Il territorio comunale è attraversato dalla roggia Molina che passa a settentrione del capoluogo e dal Garza che tocca ad occidente l'abitato di Capodimonte.

Castenedolo confina a nord con Rezzato e Mazzano, a ovest con Brescia e Borgosatollo, a est con Calcinato e Montichiari, a sud con Ghedi.[7]

Il territorio di Castenedolo è individuato come Classificazione sismica: zona 2.[8]

Viticoltura[modifica | modifica wikitesto]

Esempio di piantata padana, coltivazione della vite maritata al gelso

A differenza dei comuni circostanti prevalentemente pianeggianti, Castenedolo mostra un paesaggio collinare che ha permesso lo sviluppo della coltivazione della vite. Ancora presente su parte del territorio la piantata padana.

La viticoltura a Castenedolo è rinomata e riconosciuta tramite il marchio De.Co. Tra i vini prodotti è possibile trovare:

  • Santa Giustina Rosso Montenetto di Castenedolo
  • Riva Stradella Rosso Montenetto di Castenedolo
  • Rio Vallone Rosso Montenetto di Castenedolo
  • Gobbo Rosso Casale Gabbadeo di Castenedolo.[9]

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Brescia Ghedi.

A Castenedolo vi è un tipico clima temperato continentale dell'alta pianura padana e delle medie latitudini, comune a tutta la Lombardia. Come nel resto della pianura bresciana nel periodo invernale è frequente la nebbia ed anche le gelate e la neve. L'estate può essere calda e afosa nei mesi di luglio e agosto, con temperature che possono salire oltre i 35º. In primavera e in autunno il clima è più mite e più umido; secondo la Classificazione climatica Castenedolo appartiene alla zona E.[10]

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

"Vero è che, come il nome di Carpenedolo, un paese poco distante dal nostro, derivò dal bosco di carpini nel quale sorse, anche Castenedolo derivò dal bosco di castagni entro il quale fu costruito" cit.[senza fonte]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il primo vero nucleo abitativo di Castenedolo risale al 1037, anno in cui l'imperatore Corrado II il Salico concesse al vescovo di Brescia Olderico il boscoso monte di Castenedolo oltre al Castello di Brescia e al monte Degno (oggi Monte Maddalena).

Dopo alcuni anni di dominazione viscontea, nel 1427 con la battaglia di Maclodio i territori di Brescia e Bergamo passarono sotto il dominio della Repubblica di Venezia, così dunque anche per Castenedolo.

Nel 1437 le truppe di Niccolò Piccinino che assediavano Brescia si acquartierarono a Castenedolo nel periodo invernale.

Nel 1467 il capitano di ventura Fortebraccio passò da Castenedolo per portare soccorso allo zio Braccio da Montone dove stava combattendo.

Nel 1512 Castenedolo fu attraversata dalle truppe di Gaston de Foix-Nemours arrecando gravi danni alla comunità. Nello stesso giugno fu attraversato il paese dalle avanguardie venete, mentre in ottobre gli spagnoli di Raimondo de Cardona, dopo aver passato il Po per marciare su Brescia distesero l'accampamento tra Castenedolo e Ghedi esigendo il mantenimento delle truppe.

Nel 1479 la regina di Cipro Caterina Cornaro in visita al fratello podestà di Brescia, pernottò a Castenedolo nella casa che fu del Conte di Carmagnola.

Nel 1577 Castenedolo fu colpita dalla peste di San Carlo e nuovamente nel 1630 dalla peste manzoniana dopo il passaggio dei Lanzichenecchi che si apprestavano al Sacco di Mantova.

Nel 1796 Napoleone Bonaparte alloggiò a Castenedolo dove usò come sede del suo quartier generale il palazzo Carrara. Qui vi dettò in fretta tre ordini prima di partire per dirigere la battaglia di Lonato.

Nel 1859 Castenedolo fu teatro della battaglia di Treponti[11] e durante la battaglia di Solferino e San Martino ospitò alcuni feriti nella chiesa dei Disciplini.

Durante la Seconda guerra mondiale nonostante la vicinanza all'aeroporto di Brescia-Ghedi e la presenza di una polveriera, Castenedolo non subì mai bombardamenti.[12]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

«D'azzurro, alla pianta di castagno, fruttata di sei e nodrita sulla campagna, il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Palazzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Casa di via 15 Giugno[13] Dimora signorile del XV secolo.
  • Casa Belpietro detta del Carmagnola[13], palazzo del XV secolo.
  • Casa Bolzoli già Archetti XVIII secolo.
  • Villa Romei-Longhena (Capodimonte)
  • Casa del Torchio (Capodimonte)

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[14]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Gli stranieri residenti nel comune sono 1 160, ovvero il 10,1% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[15]:

Pos. Cittadinanza Popolazione
1 India 145
2 Romania 128
3 Pakistan 123
4 Albania 103
5 Cina 100
6 Senegal 73
7 Marocco 63
8 Ucraina 55
9 Moldavia 50
10 Ghana 41

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio di Castenedolo, accanto all'italiano, è parlata la lingua lombarda nella sua variante di il dialetto bresciano.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

  • Scuola elementare Capoluogo
  • Scuola secondaria di primo grado Leonardo da Vinci

Biblioteca[modifica | modifica wikitesto]

È presente una biblioteca intitolata a Renzo Frusca.

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

A Castenedolo sono presenti cinque scuole: quattro scuole primarie e una scuola media. Le prime sono: quella situata al centro di Castenedolo, capoluogo; la scuola primaria nella frazione Capodimonte; la terza, invece, la scuola Giuseppe Moreni, si trova nella frazione Macina.

Non mancano le scuole materne, che sono tre: Mario Rossi, Crescere Insieme e San Giovanni Bosco.

L'intero complesso scolastico prende il nome di Istituto Comprensivo Statale Leonardo da Vinci

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Suddivisione amministrativa[modifica | modifica wikitesto]

Stando all'art. 50 dello Statuto comunale, il territorio è stato organizzato politicamente all'interno di cinque frazioni, ognuna dotata di un comitato di rappresentanza (detto Comitato di Frazione):

  • Alpino;
  • Bettole-Taetto;
  • Capodimonte-Fornasette;
  • Macina-Bodea;
  • Santa Giustina-Finiletti.

Frazioni e località[modifica | modifica wikitesto]

Capodimonte[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Capodimonte (Castenedolo).

La località Capodimonte (Codemont o Co de Mut o Capodemùnt, in dialetto bresciano) è posizionata ad occidente dell'abitato di Castenedolo, a circa tre chilometri di distanza, e a sud-est rispetto a Borgosatollo, distante da questi circa due chilometri[16].

Sorse nel Seicento, quando i nobili Longhena acquistarono proprietà nella zona ed edificarono, nel 1641, la loro villa che fu presto circondata dalle abitazioni dei lavoratori (1679)[16].

Gli stessi Longhena operarono per la costruzione della prima chiesa, dedicata a San Luigi Gonzaga, la quale era un semplice edificio ad un unico altare con una pala raffigurante il santo patrono assieme al nobile Aloisio Longhena. La chiesa divenne parrocchia nel 1938; in precedenza, l'amministrazione del culto fu affidata inizialmente al cappellano dei Longhena e in seguito ad un sacerdote nominato dalla parrocchia di Castenedolo[16].

Attualmente (2010), la chiesa parrocchiale originaria risulta essere stata sostituita da un nuovo fabbricato, dedicato a San Giovanni Bosco.

Macina[modifica | modifica wikitesto]

La Macina è una località posta ad oriente dell'abitato principale sulla strada che collega Ciliverghe alla Goitese.

La località sorse durante il Seicento attorno alla macina di proprietà comunale, a servizio degli abitanti. Fu durante quel periodo che due famiglie, i Brivio e i Marchetti, acquistarono proprietà nella zona e vi costruirono le rispettive case padronali[17].

La prima chiesa, dedicata a Santa Maria Maddalena fu costruita dalle due famiglie dopo aver ottenuto dalla Curia vescovile l'istituzione di una curazia legata alla parrocchiale castenedolese. La curazia operò saltuariamente nel Settecento, dato che risulta attestata la richiesta dell'istituzione di un oratorio presso la casa dei Ravello (o Ravelli) agli inizi del secolo, e poi con continuità nel secolo seguente, grazie al lascito testamentario della vedova Avanza che ne era comproprietaria. Fu sostituita nel 1962 dal nuovo fabbricato ecclesiale, dedicato alla Madonna di Fátima[17].

Altre località[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio comunale sono presenti anche le seguenti località:

  • Alpino; situato a nord-ovest del centro di Castenedolo, sulla strada strada statale 236 che collega Brescia a Mantova.
  • le Bettole;
  • Bodea: è posta a sud-est dell'abitato principale sulla strada che collega Ciliverghe alla Goitese;
  • Finiletti;
  • Fornasette: è posta a nord-ovest di Capodimonte in via Risorgimento;
  • Ginevra: località posizionata a nord-est di Capodimonte, tra via Monte Pasubio e via Del Boscone;
  • Rodenga;
  • Taetto.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è attraversato dalla ex strada statale 236 Goitese lungo la quale, nel 1884, fu inaugurata una stazione lungo la tranvia Brescia-Mantova-Ostiglia, relazione esercita a vapore che venne soppressa nel 1933. La tratta Brescia-Carpenedolo rimase tuttavia in esercizio quale tranvia elettrica suburbana, a cura della Provincia, fino al 1952[18].

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito l'elenco dei sindaci di Castenedolo dal 1860 al 1945:

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
4 febbraio 1860 29 maggio 1863 Giovanni Battista Brivio Sindaco Assassinato durante l'incarico.
29 maggio 1863 4 settembre 1865 Annibale Ghiselli Sindaco
5 settembre 1865 3 maggio 1876 Angelo Taglietti Sindaco
4 maggio 1876 31 agosto 1877 Pietro Cavagnini Sindaco
30 settembre 1877 20 ottobre 1880 Luigi Bonzi Sindaco
24 ottobre 1880 28 dicembre 1895 Giovanni Pisa Sindaco
29 dicembre 1895 18 novembre 1899 Luigi Bonzi Sindaco
19 novembre 1899 13 luglio 1902 Giacomo Mensi Sindaco
14 luglio 1902 16 settembre 1905 Marco Fanti Sindaco
17 settembre 1905 1º ottobre 1907 Bortolo Falappi Sindaco
6 ottobre 1907 31 dicembre 1910 Gaetano Fornasini Sindaco
1º gennaio 1911 30 ottobre 1920 Lodovico Cassa Sindaco
31 ottobre 1920 8 novembre 1937 Pietro Pisa PNF Podestà
24 novembre 1937 16 aprile 1942 Paride Lombardi PNF Podestà
18 aprile 1942 20 luglio 1944 Ferruccio Lombardi PNF Podestà

Di seguito la lista dei sindaci di Castenedolo in seguito alla nascita della Repubblica Italiana. Dal 1946 al 1995 i sindaci furono eletti dal Consiglio comunale:

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
15 giugno 1945 28 febbraio 1951 Giulio Cavagnini PCI Sindaco
23 giugno 1951 2 agosto 1965 Pietro Manfredi DC Sindaco
18 ottobre 1965 4 luglio 1970 Giovanni Rizzetti DC Sindaco
4 luglio 1970 4 agosto 1975 Enrico Codignola DC Sindaco
4 agosto 1975 7 agosto 1980 Vittorio Colombo PSI Sindaco
9 gennaio 1981 5 settembre 1985 Luigi Frusca PCI Sindaco
5 settembre 1985 28 febbraio 1989 Enzo Micheletti PSI Sindaco
1º marzo 1989 24 aprile 1995 Luigi Frusca PCI / PDS Sindaco

Di seguito la lista dei sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1995):

Sindaco Partito Coalizione Mandato Elezione
Inizio Fine
1 Giambattista Groli lista civica centro-sinistra 24 aprile 1995 14 giugno 1999 1995
14 giugno 1999 14 giugno 2004 1999
2 Giuliano Salomoni lista civica centro-sinistra 14 giugno 2004 8 giugno 2009 2004
(1) Giambattista Groli lista civica centro-sinistra 8 giugno 2009 26 maggio 2014 2009
26 maggio 2014 27 maggio 2019 2014
3 Pierluigi Bianchini lista civica centro-sinistra 27 maggio 2019 in carica 2019

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Atletica[modifica | modifica wikitesto]

L'atletica leggera a Castenedolo è presente sul territorio comunale dal 1969 quando l'Atletica Virtus Castenedolo cominciava a muovere i primi passi sui campi e sulle piste bresciane.

La Virtus è iscritta alla FIDAL, federazione italiana di atletica leggera, ed hanno militato in questa società atleti di calibro nazionale come Dario Badinelli e tanti altri; ora conta circa 180 atleti nelle varie categorie dalle giovanili ai master, e negli ultimi anni ha vinto più volte il titolo italiano nelle categorie master. Il suo presidente è Giulio Lombardi e il presidente onorario è Castellini Ottavio.

Basket[modifica | modifica wikitesto]

Il basket a Castenedolo è Playbasket Castenedolo iscritta alla FIP, federazione italiana di pallacanestro, ha circa 80 atleti e svolge prevalentemente attività giovanile, il presidente è Giampiero Frusca.

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

A Castenedolo sono presenti due società di calcio iscritte alla FIGC la federazione nazionale di calcio: la Castenedolese e il Real Castenedolo entrambe militano nel campionato di prima categoria e giocano al campo sportivo Olivari.

Pallavolo[modifica | modifica wikitesto]

Il volley è presente sul territorio comunale dal 2013 con la Real Volley - Pallavolo Castenedolo iscritta alla FIPAV, federazione italiana di pallavolo, conta circa 70 atleti e svolge soprattutto attività giovanile, la responsabile è Simona Danieli.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Luciano Canepari, Castenedolo, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  5. ^ Comune di Castenedolo - Presentazione del libro "storia di Castenedolo" di Ida Zanolini, Gaetano Panazza e Ruggero Boschi [collegamento interrotto], su comune.castenedolo.bs.it. URL consultato il 4 ottobre 2010.
  6. ^ Vocabolario bresciano - italiano, su brescialeonessa.it. URL consultato il 13 aprile 2022.
  7. ^ Castenedolo: comuni limitrofi, su comuni-italiani.it, http://www.comuni-italiani.it. URL consultato il 25 ottobre 2011.
  8. ^ Regione Lombardia, Classificazione sismica dei comuni lombardi d.g.r. 11 luglio 2014 - n. X/2129 (PDF), su cartografia.regione.lombardia.it, 16. URL consultato il 25 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2009).
  9. ^ roberto, Gobbo Rosso Casale Gabbadeo di Castenedolo (Brescia), su infodeco.it. URL consultato il 19 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  10. ^ Zona Climatica-Castenedolo, su comuni-italiani.it.
  11. ^ La battaglia di Treponti – Castenedolo (1859), su Brescia Genealogia, 6 agosto 2019. URL consultato il 13 ottobre 2021.
  12. ^ Zanolini, Ida., La storia di Castenedolo, Geroldi, 1979, OCLC 878532430. URL consultato il 22 febbraio 2023.
  13. ^ a b BookReader - Biblioteca Digitale della Lombardia, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 28 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2016).
  14. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  15. ^ Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 1 gennaio 2018 per sesso e cittadinanza, su tuttitalia.it, ISTAT. URL consultato l'11 dicembre 2018.
  16. ^ a b c Zanolini (2009), cap. 57.
  17. ^ a b Zanolini (2009), cap. 61.
  18. ^ Giancarlo Ganzerla, Binari sul Garda. Dalla Ferdinandea al tram: tra cronaca e storia, Brescia, Grafo, 2004, ISBN 88-7385-633-0.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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