Cassinelle

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Cassinelle
comune
Cassinelle – Stemma
Cassinelle – Bandiera
Cassinelle – Veduta
Cassinelle – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Alessandria
Amministrazione
SindacoRoberto Gallo (lista civica Patto per Cassinelle) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate44°36′09″N 8°33′52″E / 44.6025°N 8.564444°E44.6025; 8.564444 (Cassinelle)
Altitudine360 m s.l.m.
Superficie23,77 km²
Abitanti866[1] (30-11-2019)
Densità36,43 ab./km²
FrazioniBandita
Comuni confinantiCremolino, Molare, Morbello, Ponzone
Altre informazioni
Cod. postale15070
Prefisso0143
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT006044
Cod. catastaleC030
TargaAL
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 785 GG[3]
Nome abitanticassinellesi
PatronoSanta Margherita
Giorno festivo20 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cassinelle
Cassinelle
Cassinelle – Mappa
Cassinelle – Mappa
Mappa del comune di Cassinelle all'interno della provincia di Alessandria
Sito istituzionale

Cassinelle (Casc-nélle in cassinellese, Cassinele in piemontese, Cascinélle in ligure) è un comune italiano di 866 abitanti della provincia di Alessandria in Piemonte, sito lungo la strada provinciale 205 ad una distanza di circa 9 km da Ovada e 12 km dal casello autostradale di Belforte Monferrato. È uno dei comuni dell'Ovadese, area storico-culturale del Basso Piemonte e del Monferrato, che prende il nome dalla città di Ovada. Durante l'estate il comune e la sua frazione, Bandita (44°34′32.5″N 8°33′12.9″E / 44.575694°N 8.553583°E44.575694; 8.553583), vedono un elevato aumento della popolazione grazie ai numerosi villeggianti[4] provenienti quasi interamente dalla città di Genova.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il centro del paese sorge sulla collina posta tra la valle del torrente Amione (affluente del torrente Orba) e la valle del Caramagna[5].

Il comune si estende su un territorio di 23,81 km² con un'altitudine che varia tra i 220m e i 829 m s.l.m. (il capoluogo si trova a 387 m di quota).[6]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Estratto della Mappa Geographica Statvs Genuensis realizzata da Tobias Mayer nel 1749. Cassinelle si trovava già allora lungo uno dei percorsi che univano Ovada a Sassello. Era già presente anche Bandita, oggi principale frazione del comune.

Le prime notizie storiche sul territorio di Cassinelle risalgono alla fine del X secolo. Faceva parte della Comunità montana Suol d'Aleramo. Agli inizi del XIII secolo la zona di Cassinelle era sotto il controllo del marchesato di Bosco[7], per passare poi sotto l'influenza dei Malaspina. Documenti riportano un arbitrato, svoltosi il 9 aprile 1284, da parte di Tommaso Malaspina (insediatosi 6 anni prima), tra Morbello e Cassinelle, relativamente al diritto di pascolo nella zona di Bandita, assegnata alla seconda[8][9].

Alla fine del XIV secolo, nel 1390, la famiglia Malaspina ricevette dal doge di Genova il territorio di Molare, Cremolino, Cassinelle e Trisobbio, decisione poi confermata dai francesi di Carlo VI dopo che questi presero il controllo della Repubblica di Genova nel 1396. Nel 1417 i genovesi, ai tempi sotto il governo di Tomaso Fregoso, rimossero i marchesi di Malaspina dal controllo di Molare, Cassinelle ed altri territori della zona.[10]

Successivamente la zona di Cassinelle passò sotto il controllo del marchesato del Monferrato e, dagli inizi del XVIII secolo, con il restante territorio del Monferrato, sotto il controllo di Vittorio Amedeo II di Savoia, rimanendo quindi parte del futuro Stato italiano.[7]. Alla metà del secolo, nell'ambito della guerra di successione austriaca, Cassinelle fu il luogo scelto dalle truppe franco-spagnole come base operativa per le operazioni contro i soldati austriaci di stanza a Rossiglione.[11]

I primi di ottobre del 1944 fu teatro degli scontri tra partigiani e nazifascisti, in particolare il 7 ottobre nella frazione di Bandita, a seguito di un rastrellamento, vennero fucilati sei partigiani e quattro contadini.[12]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del Comune di Cassinelle sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 12 gennaio 2007.[13]

«Partito semitroncato: il primo di azzurro, alla torre di rosso, mattonata di nero, merlata alla guelfa di quattro, finestrata di due, in fascia, di nero, chiusa dello stesso, fondata sulla pianura di verde; il secondo d'oro, alla fascia scaccata di tre tiri e di trenta pezzi, d'argento e di rosso, sormontata dalla spina di botte di rosso; il terzo ai cinque punti d'oro equipollenti a quattro di azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.»

La torre ricorda i ruderi dell'antico castello che sorgeva su un poggio a sud di Acqui, demolito verso il 1830. Sono inoltre raffigurati, uno sull'altro, i blasoni delle famiglie Spinola e Gentile che furono feudatari di Cassinelle.[11]

Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di azzurro.[13]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Nel paese sono presenti diverse chiese ed edifici di valore storico. Tra questi vi è la chiesa di San Defendente (Parrocchiale di Santa Margherita), posta in piazza San Defendente, lungo la via che conduce verso la frazione di Bandita e il comune di Ponzone. L'edificio in passato era un santuario dedicato alla Madonna di Loreto[14].

All'interno dell'edificio sono presenti alcuni altari in marmo e legno, tra cui uno risalente al XVI secolo. L'altare maggiore è ornato da una nicchia che contiene una raffigurazione della Madonna Nera di Loreto. All'interno dell'edificio, nella navata di destra sono custodite quelle che si ritengono essere le reliquie di San Defendente, trasferite da Roma nel 1742.

Altro luogo di interesse è l'Oratorio di San Giovanni Battista[15], sede dell'omonima confraternita.

Nella frazione di Bandita (nei testi del passato a volte indicata come Baldita[16]) è presente la chiesa di Santa Croce[17], più recente, la cui costruzione è iniziata nel 1834, mentre il campanile è stato edificato tra il 1859 e il 1870. L'edificio è stato pesantemente restaurato nei primi anni del XXI secolo[18]. Sempre nella frazione di Bandita è presente l'oratorio di San Rocco, sede dell'omonima confraternita locale dedicata al santo[19].

Nel percorso che collega Cassinelle e Bandita, posta poco prima del bivio per la SP 210 Strada Provinciale Ponzone, si trova una chiesa dedicata alla Madonna (Maria Mater Gratiae), eretta nel 1854 come ringraziamento per aver salvato le località vicine da un'epidemia di colera che stava diffondendosi in zona. Il campanile è stato ricostruito nel 1928. La chiesa popolarmente è chiamata chiesa della Madonnina, per la presenza all'interno di una piccola statua di Maria in marmo, dono del primo custode.[20]

Buona parte del territorio cassinellese è caratterizzato da una interessante formazione rocciosa denominata "Pietre Verdi", a causa del colore dominante. La sua formazione risale al periodo Giurassico-Cretaceo quando si formò l'ossatura della catena appenninica sui fondali di un grande oceano, affiorata successivamente al di sopra della zolla continentale. Per questo in Cassinelle, e soprattutto nell'area del torrente Amione, è possibile trovare fossili di piante, conchiglie e animali vissuti milioni di anni fa.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Alla metà del XIX secolo la popolazione era di circa 1700 abitanti[21]

Nel primo censimento della popolazione italiana, risalente al 1861, erano presenti 1902 residenti. Da quel momento in poi la popolazione è cresciuta fino ai primi decenni dell'XX secolo, periodo in cui ha avuto un andamento altalenante, raggiungendo il massimo di 2511 residenti registrati nel censimento del 1921. Da questo momento in poi la popolazione è andata decrescendo per quasi tutto il resto del secolo, raggiungono il minimo di residenti (798) nel censimento del 1991, per poi risalire e attestarsi ai circa 1000 abitanti attuali. Tuttavia, come scritto inizialmente, durante il periodo estivo il numero di abitanti effettivi è molto maggiore, essendo zona di villeggiatura di molte famiglie provenienti principalmente dalla vicina provincia di Genova.

Abitanti censiti[22]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Manifestazioni e sagre[modifica | modifica wikitesto]

  • "Canto delle Uova", il venerdì o sabato precedente alla domenica delle Palme
  • Processione di San Giovanni Battista, nella seconda metà di giugno
  • Fiera nuova bue grasso, la prima domenica di agosto
  • Sagra del fungo porcino, il primo sabato di settembre.
  • Castagnata, inizio ottobre
  • Festa di San Defendente, inizio ottobre

Nella frazione di Bandita

  • Na se-ma'n-na me ch'à ven (Una settimana come viene), la settimana di Ferragosto.
  • Festa patronale di San Rocco, 16 agosto

Economia[modifica | modifica wikitesto]

La zona in cui sorge il comune è nota per la produzione di Dolcetto (è uno dei comuni autorizzati alla produzione del vino DOC "Dolcetto d'Ovada"). Fa parte della regione agraria 8 Colline dell'Alto Bormida[6].

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
27 giugno 1985 17 maggio 1990 Mauro Sartore Partito Socialista Democratico Italiano Sindaco [23]
17 maggio 1990 24 aprile 1995 Stefano Piola lista civica Sindaco [23]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Renzo Ravera centro-sinistra Sindaco [23]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Renzo Ravera lista civica Sindaco [23]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Roberto Gallo lista civica Sindaco [23]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Roberto Gallo lista civica Sindaco [23]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Renzo Cesare Giuseppe Ravera lista civica Sindaco [23]
27 maggio 2019 in carica Roberto Gallo lista civica Sindaco [23]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Bandita, la principale frazione di Cassinelle

Cassinelle è il punto di partenza della SP 208 Strada Provinciale Cassinelle - Cimaferle ed è attraversata dalla SP205 Strada Provinciale Molare - Visone. È attraversata da una linea di autobus delle Autolinee S.A.A.M.O., con capolinea nella frazione di Bandita e ad Ovada.

Dista circa 12 km dal casello autostradale di Ovada/Belforte Monferrato, 15 km da Acqui Terme e 25 km da Sassello.

Nel territorio del comune non sono presenti stazioni ferroviarie, ma a poco meno di 10 Km di distanza vi sono le stazioni di Molare (in realtà posta in località Coinova di Ovada), e Prasco-Cremolino, sul territorio del comune di Prasco, entrambe appartenenti alla linea Acqui Terme-Genova.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2019.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Voce Cassinelle, dall'enciclopedia online sapere.it della De Agostini
  5. ^ Scheda di Cassinelle, sul sito ufficiale della Comunità montana Suol d'Aleramo
  6. ^ a b Variante strutturale al p.r.g.i. Anno 2010 Relativa al solo territorio comunale Allegato alla deliberazione C.C. n. 17 del 22/09/2010[collegamento interrotto], dal sito del comune
  7. ^ a b Goffredo Casalis, Dizionario geografico, storico, statistico, commerciale degli stati di S.M. il re di Sardegna: Casale-Chieri, Presso G. Maspero librajo, Cassone Marzorati Vercellotti tipografi, 1837, p. 56, voce Cassinelle.. URL consultato il 16 marzo 2024.
  8. ^ Dizionario geografico storico statistico commerciale degli stati di s. M. Il re di Sardegna, vol V, Torino 1839, pag 58 (voce Cremolino)
  9. ^ Storia di Cassinelle Archiviato il 15 maggio 2006 in Internet Archive., dal portale web ilmonferrato.info
  10. ^ Goffredo Casalis, Dizionario geografico, storico, statistico, commerciale degli stati di S.M. il re di Sardegna: Macello-Mondovì, G. Maspero, 1842, p. 430, voce Molare. URL consultato il 16 marzo 2024.
  11. ^ a b Storia, su Comune di Cassinelle. URL consultato il 18 ottobre 2021.
  12. ^ Olbicella e Bandita, su isral.it.
  13. ^ a b Cassinelle (Alessandria) D.P.R. 12.01.2007 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 19 settembre 2021.
  14. ^ Parrocchiale di Santa Margherita - Chiesa di San Defendente Archiviato il 19 aprile 2016 in Internet Archive., sul sito del comune
  15. ^ Oratorio di San Giovanni Battista di Cassinelle | Confraternita di Cassinelle, su Confraternita San Giovanni Battista di Cassinelle. URL consultato il 16 marzo 2024.
  16. ^ Bibliografia storica degli Stati della monarchia di Savoia Vol. 3 Parte 1, su www.museotorino.it. URL consultato il 16 marzo 2024.
  17. ^ Avv. Prof. Luigi Gallo, Cenni intorno alla fabbrica della nuova chiesa parrocchiale di Bandita sotto il titolo di S. Croce – 1898, riportato dal sito web della frazione Archiviato il 24 febbraio 2014 in Internet Archive.
  18. ^ Chiesa Santa Croce, sul sito del comune
  19. ^ Oratorio di San Rocco, sul sito del comune
  20. ^ La chiesetta della Madonnina Archiviato il 28 febbraio 2014 in Internet Archive., sul sito della frazione
  21. ^ Massimo Fabi, Corografia d'Italia: ossia cran dizionario storico-geografico-statistico delle città Borghi, Pagnoni, 1852, pag 416.
  22. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  23. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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