Camisano

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Camisano
comune
Camisano – Stemma
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Cremona
Amministrazione
SindacoAdelio Valerani (lista civica) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate45°27′N 9°45′E / 45.45°N 9.75°E45.45; 9.75 (Camisano)
Altitudine92 m s.l.m.
Superficie10,95 km²
Abitanti1 229[1] (31-12-2021)
Densità112,24 ab./km²
Comuni confinantiBarbata (BG), Casale Cremasco-Vidolasco, Casaletto di Sopra, Castel Gabbiano, Isso (BG), Ricengo
Altre informazioni
Cod. postale26010
Prefisso0373
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT019010
Cod. catastaleB484
TargaCR
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 251 GG[3]
Nome abitanticamisanesi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivoprima domenica di settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Camisano
Camisano
Camisano – Mappa
Camisano – Mappa
Posizione del comune di Camisano nella provincia di Cremona
Sito istituzionale

Camisano (Camisà in dialetto cremasco) è un comune italiano di 1 229 abitanti[1] della provincia di Cremona, in Lombardia. Le origini databili sono incerte anche se si ipotizza di epoca romana dato i numerosi ritrovamenti di suppellettili e cenni storici romani.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Camisano ha restituito a partire dal secolo scorso numerosi reperti. La sua posizione rispetto alla Pianura Padana è centrale, ai confini tra le province di Cremona con Milano, Bergamo e Brescia, delimitata dai fiumi Serio ad Ovest e Oglio a Est. Dal Neolitico alla Romanità Camisano era un crocevia ideale per il commercio di materie prime, come metallo e selce.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La località è stata abitata fino dall'Età Preistorica della pietra levigata, come dimostrano i ritrovamenti archeologici che si pensa fossero utilizzati per la caccia o per la battaglia, risalenti all'Età Neolitica. Il nome della località deriva dalla fusione di due termini: Cà di Misano o Massano, che potrebbero indicare un personaggio storico del X o XI secolo, al quale si vorrebbe far risalire la fondazione. Secondo altri storici, Misano o Massano sembrerebbe il nome di un luogo anziché di persona. Sino al X secolo d.C., la storia di Camisano ci è perfettamente ignota per mancanza di documenti. Il primo documento ufficiale che parla di Camisano risale al 960, si tratta di un documento di permuta di terreni. Da esso veniamo a conoscenza del fatto che a quel tempo, nel paese, esistevano un castello e due basiliche: una dedicata alla Madre di Dio e l'altra a san Pietro; entrambe da molti secoli scomparse del tutto.

I membri della famiglia dei Conti di Camisano, furono protagonisti delle vicende ecclesiastiche dell'XI e del XII secolo; Giovanni da Camisano venne eletto cardinale di San Grisogono da Pasquale II, mentre Guido da Camisano fu eletto cardinale da Eugenio III e poi, sostenuto dal Barbarossa, divenne antipapa con il nome di Pasquale III e canonizzò Carlo Magno. Il suo pontificato durò cinque anni, e terminò nel 1168. Esistono diverse leggende sulla casata dei Conti di Camisano.

La chiesa parrocchiale[modifica | modifica wikitesto]

Ai membri della Famiglia dei Conti si deve la prima costruzione della Chiesa Parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista, che risale al 1300 e che però è stata quasi interamente ricostruita nel 1592. Presso la chiesa parrocchiale sorge un oratorio dedicato alla Madonna della Neve, una preziosa costruzione cinquecentesca.

Il castello[modifica | modifica wikitesto]

Dal citato documento del 960 apprendiamo anche l'esistenza in Camisano, di un castello che fu costruito nel 1191: era cinto da grandi fossati e aveva la porta nella muraglia, che rinchiudeva il cortile. Dove si ergeva il castello ora vi è un campo, chiamato appunto Castello e dove a poca profondità si trovano facilmente ruderi e resti di mura.

Il piccolo gruzzolo di reperti provenienti dal campo Castello comprende oggetti databili a periodi storici differenti.

Ripostiglio Monetale[modifica | modifica wikitesto]

Il Ripostiglio Monetale, di circa cinquecento sesterzi di età imperiale, si trova a Camisano nel campo Salone presso Cascina San Giacomo, nelle vicinanze della Roggia Camisana. Sui pezzi meno incrostati era possibile trovare effigi, scritte e simboli di imperatori di età diverse, come ad esempio Traiano e di Adriano, dei Severi e degli Antonini e di imperatori meno noti che si sono succeduti durante l'anarchia militare.

Ritrovamenti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Tutti i ritrovamenti archeologici dell'area sono situati al museo di Crema. Alcuni dei principali oggetti rinvenuti sono:

  • oggetto litico falliforme in pietra gialla con sfumature brune, levigatissimo, con dei segni di lavorazione all'estremità, presenta una marcata solcatura che gira intorno al pene di sezione triangolare, a indicare il glande e una tacca sulla punta. Anche il probabile scroto ha una sezione vagamente triangolare;
  • ascia-martello, incompleta poiché manca il foro;
  • accetta in pietra verde scuro della lunghezza massima di 6 centimetri e fa pensare a una datazione all'Età del rame;
  • pendaglio in arenaria, di forma subcircolare;
  • pendaglio in calcare;
  • punteruolo litico, oggetto in roccia sedimentaria di forma allungata dotato di un'estremità appuntita e sottile (punta) e una un po' più ingrossata e arrotondata (impugnatura), da cui si deduce il probabile uso come punteruolo.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'11 aprile 1986.[4]

«Troncato: nel primo, d'azzurro, all'aquila spiegata d'oro; nel secondo, d'argento, all'aquila spiegata di nero. Ornamenti esteriori da Comune.»

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2020 i cittadini stranieri residenti sono 80. Le comunità nazionali numericamente significative sono[6]:

  1. India, 30
  2. Romania, 23

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio è attraversato dalle seguenti strade provinciali:

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Elenco dei sindaci dal 1985 ad oggi[7].

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1985 1985 Giovanni Battista Boffelli indipendente sindaco [8][9]
1985 1986 Francesco Parati Democrazia Cristiana sindaco [10][11]
1986 1990 Giovanni Battista Boffelli indipendente sindaco [10]
1990 1995 Giovanni Battista Boffelli Democrazia Cristiana sindaco
1995 1999 Luigi Fusi lista civica di sinistra sindaco
1999 2004 Adelio Valerani lista civica sindaco
2004 2009 Adelio Valerani lista civica sindaco
2009 2014 Ornella Scaini Il Popolo della Libertà-Lega Nord sindaco
2014 2019 Adelio Valerani lista civica sindaco
2019 in carica Adelio Valerani lista civica sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Camisano Cremasco, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 24 novembre 2023.
  5. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  6. ^ ISTAT, cittadini stranieri al 31 dicembre 2020, su demo.istat.it. URL consultato il 24 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  7. ^ Anagrafe: Ricerca e Archivio nel sito del Ministero dell'Interno
  8. ^ Dimessosi nel mese di ottobre per la presunta incompatibilità manifestata dai consiglieri di minoranza in merito alla carica di giudice conciliatore. Le dimissioni dalla carica avviate entro i termini di legge non sarebbero arrivate in tempo in pretura.
  9. ^ Francesco Parati nuovo sindaco, in La Provincia, martedì 22 ottobre 1985.
  10. ^ a b Nel mese di luglio il tribunale di Crema prima, quindi la Corte d'appello di Brescia, riconoscevano l'assenza di vizi di forma nei confronti di Giovan Battista Boffelli; divenute definitive le sentenze il Consiglio comunale, in accordo alla normativa dell'epoca, provvedeva alla rielezione di Boffelli.
  11. ^ Giovanni Battista Boffelli torna sindaco di Camisano, in La Provincia, mercoledì 16 luglio 1986.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enrico Faccio, Insula Fulcheria, Dicembre 1995.
  • Crema Produce n.4, Terre Nostre, Ottobre-Dicembre 1985.
  • Mons. Angelo Zavaglio Terre Nostre.
  • Insula Fulcheria, n.XXV, Dicembre 1995.
  • Insula Fulcheria, n.XXVII, Dicembre 1997.
  • Insula Fulcheria, n.XXXI, Dicembre 2001;.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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