"Heroes" (singolo David Bowie)

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"Heroes"
singolo discografico
Screenshot tratto dal videoclip del brano
ArtistaDavid Bowie
Pubblicazione23 settembre 1977
Durata6:07 (versione album)
3:32 (radio edit)
Album di provenienza"Heroes"
Dischi1
Tracce2
GenereArt rock[1]
EtichettaRCA Records
ProduttoreDavid Bowie, Tony Visconti
Registrazione1977
Formati7"
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera della Danimarca Danimarca[3]
(vendite: 45 000+)
Dischi di platinoBandiera del Regno Unito Regno Unito[4]
(vendite: 600 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[2]
(vendite: 25 000+)
David Bowie - cronologia
Singolo precedente
(1977)
Singolo successivo
(1978)

"Heroes" è un singolo del cantante britannico David Bowie, pubblicato nel 1977 , estratto dall'album omonimo. Nel 2004 la canzone è stata inserita alla posizione n. 46 nella classifica delle 500 migliori canzoni della rivista Rolling Stone.

Il brano[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una delle composizioni più celebri di Bowie, scritta in un periodo in cui era in crisi. Viveva a Los Angeles distrutto dalla cocaina e dall'alcol; addirittura anche i suoi amici Elton John e John Lennon pensavano che fosse prossimo alla morte,[senza fonte] fino a quando David si trasferì a Berlino e iniziò la sua risalita professionale e umana. Proprio a Berlino comporrà il brano insieme a Brian Eno e Robert Fripp, e tutte le altre canzoni che comporranno l'omonimo album.

"Heroes" è il grido disperato dell'ultimo romantico sulla terra[senza fonte]: in un mondo ormai distrutto David implora la sua ragazza di non andarsene e di non scegliere strade più semplici, perché come lui dice nella canzone: «We can be heroes, just for one day» (Possiamo essere eroi, solo per un giorno). Lo sfondo di "Heroes" è il Muro di Berlino, ostacolo fra due amanti e simbolo della guerra fredda.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

7": RCA / PB 11121 (US)[modifica | modifica wikitesto]

  1. Heroes (David Bowie, Brian Eno) - 3:38
  2. V-2 Schneider (Bowie) - 3:10

7": RCA / 20629 (Australia)[modifica | modifica wikitesto]

  1. Heroes (English version) (single edit) - 3:29
  2. Héros (French version) - 3:31
  3. Helden (German version) - 3:32
  4. V-2 Schneider - 3:10

12": RCA / JD-11151 (US)[modifica | modifica wikitesto]

  1. Heroes (album version) - 6:07
  2. Heroes (single edit) - 3:29
  • US promo

12": RCA / PC-9821 (GER)[modifica | modifica wikitesto]

  1. Heroes / Helden (English / German version) - 6:09
  2. Heroes / Héros (English /French version) - 6:09

Ispirazione e registrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il titolo del brano è un riferimento alla traccia Hero presente sull'album Neu! '75 della band tedesca Neu!,[5] che Bowie ed Eno ammiravano. Il pezzo fu uno dei primi ad essere inciso durante le sessioni per l'album, ma rimase allo stadio strumentale fin verso la fine delle sedute. Le virgolette presenti nel titolo, volutamente inserite, furono aggiunte per dare un tono "ironico" al concetto di eroe che altrimenti sarebbe stato troppo romantico, ridondante, nel testo della canzone.[6][7] Il produttore Tony Visconti viene accreditato per aver fornito l'ispirazione per l'immagine del testo che si riferisce ai due amanti che si baciano "by the wall" ("sotto il muro di Berlino"), quando lui e la corista Antonia Maaß si abbracciarono davanti a Bowie stando di fronte alla finestra degli Hansa Studio che si affacciava proprio sul muro.[8] All'epoca Bowie disse che i due amanti erano una coppia immaginaria, ma Visconti, che era allora sposato con Mary Hopkin, confessò in seguito che Bowie stava probabilmente proteggendo la sua scappatella con la Maaß. Bowie confermò il tutto nel 2003.[9]

La musica, scritta a due mani da Bowie ed Eno, è stata accostata ad una sorta di Wall of Sound spectoriano, un muro sonoro di chitarre, percussioni e sintetizzatori.[8] Eno disse che musicalmente il motivo del brano suonò fin dal principio "epico ed eroico" e che egli aveva sempre avuto "la parola eroi in mente" persino prima che Bowie scrivesse il testo.[9] La traccia base strumentale della registrazione consiste in un arrangiamento convenzionale di pianoforte, basso elettrico, chitarra ritmica e batteria. Tuttavia, la restante strumentazione aggiunta al brano è molto distintiva. Essa consiste principalmente di parti al sintetizzatore suonate da Eno utilizzando un EMS VCS3. In aggiunta, il chitarrista dei King Crimson Robert Fripp ideò un riff di chitarra inusuale per accompagnare il tutto.

Pubblicazione e accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

"Heroes" è stata pubblicata in molte versioni in lingue diverse e dalla durata differente ("il sogno proibito di ogni collezionista" nelle parole degli editorialisti del New Musical Express Roy Carr & Charles Shaar Murray[6]). In netto contrasto con l'elaborata produzione audio, il video (diretto da Stanley Dorfman)[10] era basato su un concetto lineare e semplice: David Bowie in controluce che canta la canzone in piedi vestito con pantaloni e giubbetto di pelle neri ripreso da diverse angolature. Nonostante un forte battage pubblicitario, che incluse anche la prima apparizione di Bowie a Top of the Pops sin dal 1973,[8] "Heroes" raggiunse solo la posizione numero 24 nella classifica britannica,[11] e fallì l'entrata nella Billboard Hot 100 statunitense. In Europa però (anche grazie alle versioni francese e tedesca) ebbe un notevole successo, soprattutto con il passare degli anni. In Italia infine divenne uno dei brani più trasmessi delle neonate radio libere ed entrò nella classifica dei singoli. Ciò fu dovuto (cfr.Velvet Goldmine sito italiano su Bowie) soprattutto al servizio sul "Bowie berlinese" di Odeon (programma televisivo "trendy" nel 1977). Molti anni dopo, a partire dal 1999, il brano fu scelto come sigla di apertura del programma di sport Sfide, in onda su Rai 3. Sempre in tema di sport, "Heroes" è stato uno dei brani scelti per la colonna sonora delle Olimpiadi di Londra svoltesi nel 2012.

Nel campo pubblicitario, nel 2003, Heroes accompagnò lo spot televisivo dell'allora neo quinta serie della Golf. Dal 2015 viene accostata in alcune pubblicità dell'acqua Levissima.

Nel gennaio 2016, dopo la morte di David Bowie la canzone ha guadagnato nuova popolarità ed ha nuovamente fatto ingresso nelle classifiche di molti Paesi, tra cui la posizione numero 12 nel Regno Unito[11] (ottenendo per cui un successo maggiore rispetto alla pubblicazione originaria del 1977).

Il 6 giugno del 1987 David Bowie cantò questa canzone nel concerto che tenne a Berlino, nella piazza del Reichstag, a pochi metri dal muro che divideva Berlino ovest da Berlino est. La canzone accese gli animi dei ragazzi e delle ragazze accorse ad ascoltare il cantante, anche dalla parte est della città. Dal palco si sentirono, ad un momento, le urla dei giovani dell'Est che chiedevano di abbattere il Muro.[12]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Paese Anno Posizione Classifica
Australia
2016
36
Top 100 Singles Chart[13]
Austria
1977
19
Ö3 Austria Top 40[14]
2016
14
Belgio
1978
17
Ultratop 50 Singles (Fiandre)[15]
Francia
2016
9
Syndicat national de l'édition phonographique[16]
Germania
2016
19
Top 100 Single-Charts[17]
Giappone
2016
18
Billboard Japan Hot 100[18]
Irlanda
1977
8
Irish Singles Chart[19]
2016
29
Italia
1978
21
Top Annuali Single[20]
2016
17
FIMI[21]
Nuova Zelanda
1978
35
RIANZ[22]
2016
34
Paesi Bassi
1977
9
Single Top 100[23]
Regno Unito
1977
24
Official Singles Chart[11]
2016
12
Spagna
2016
20
Top 50[24]
Svezia
2016
37
Sverigetopplistan[25]
Svizzera
2016
17
Top 75 Singles[26]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel febbraio 1999, la rivista Q inserì "Heroes" nella classifica dei 100 migliori singoli di sempre votata dai lettori. Nel marzo 2005, la stessa rivista classificò il brano alla posizione numero 56 nella lista delle "100 Greatest Guitar Tracks". Nel 2004, Rolling Stone piazzò "Heroes" alla posizione numero 46 della sua lista delle 500 migliori canzoni mai scritte. Nel 2008 è poi stata inclusa nel libro The Pitchfork 500: Our Guide to the Greatest Songs from Punk to the Present. Sempre nel 2008, Uncut inserì "Heroes" al primo posto nella classifica delle migliori canzoni di David Bowie.

Moby ha dichiarato di ritenere "Heroes" una delle sue canzoni preferite in assoluto, definendo "inevitabile" il fatto che la sua musica avesse ricevuto influenze dal brano in questione,[27] e Dave Gahan, cantante solista dei Depeche Mode, venne assunto nella band dopo che Vince Clarke lo sentì cantare "Heroes" durante una jam session.[28] Il gruppo, inoltre, ha incluso una cover del brano nella scaletta del Global Spirit Tour del 2017-2018, come tributo a Bowie scomparso l'anno prima.

Cover[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Richard Buskin, CLASSIC TRACKS: David Bowie 'Heroes', in Sound on Sound, ottobre 2004. URL consultato il 31 maggio 2017.
  2. ^ "Heroes" (certificazione), su FIMI. URL consultato il 17 ottobre 2016.
  3. ^ (DA) "Heroes", su IFPI Danmark. URL consultato l'11 agosto 2020.
  4. ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 28 febbraio 2020.
  5. ^ Mat Snow, MOJO 60 Years of Bowie, "Making Heroes", 2007, p. 69.
  6. ^ a b Roy Carr & Charles Shaar Murray (1981). Bowie: An Illustrated Record: pp.90-92
  7. ^ NME interview in 1977 with Charles Shaar Murray Archiviato il 3 luglio 2007 in Internet Archive.. Retrieved from Bowie: Golden Years 20 febbraio 2007.
  8. ^ a b c David Buckley (1999). Strange Fascination - David Bowie: The Definitive Story: pp.323-326
  9. ^ a b The Complete David Bowie
  10. ^ Phil Gallo, Bowie Videos Play MoMA [collegamento interrotto], in Variety.com: The Set List, Reed Elsevier, 12 novembre 2008. URL consultato il 1º novembre 2009.
  11. ^ a b c Official Singles Chart, su officialcharts.com, www.officialcharts.com. URL consultato il 21 agosto 2016.
  12. ^ Da David Bowie agli U2: la musica al di là del muro di Berlino, su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 2 novembre 2020.
  13. ^ ARIA Charts, su australian-charts.com, www.australian-charts.com. URL consultato il 21 agosto 2016.
  14. ^ Ö3 Austria Top 40, su austriancharts.at, www.austriancharts.at. URL consultato il 21 agosto 2016.
  15. ^ Ultratop 50 Singles, su ultratop.be, www.ultratop.be. URL consultato il 21 agosto 2016.
  16. ^ SNEP, su lescharts.com, www.lescharts.com. URL consultato il 21 agosto 2016.
  17. ^ Offizielle Deutsche Charts, su offiziellecharts.de, www.offiziellecharts.de. URL consultato il 21 agosto 2016.
  18. ^ Japan Hot 100, su billboard.com, www.billboard.com. URL consultato il 21 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2016).
  19. ^ Irish Singles Charts, su irishcharts.ie, www.irishcharts.ie. URL consultato il 21 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2016).
  20. ^ Top Annuali Single, su hitparadeitalia.it, www.hitparadeitalia.it. URL consultato il 21 agosto 2016.
  21. ^ FIMI, su italiancharts.com, www.italiancharts.com. URL consultato il 21 agosto 2016.
  22. ^ RIANZ, su charts.org.nz, www.charts.org.nz. URL consultato il 21 agosto 2016.
  23. ^ Single Top 100, su dutchcharts.nl, www.dutchcharts.nl. URL consultato il 21 agosto 2016.
  24. ^ Canciones Top 50, su spanishcharts.com, www.spanishcharts.com. URL consultato il 21 agosto 2016.
  25. ^ Sverigetopplistan, su swedishcharts.com, www.swedishcharts.com. URL consultato il 21 agosto 2016.
  26. ^ Top 75 Singles, su swisscharts.com, www.swisscharts.com. URL consultato il 21 agosto 2016.
  27. ^ Jeff Gordinier, Loving the Aliens, in Entertainment Weekly, n. 656, 31 maggio 2002, pp. 26–34.
  28. ^ William Shaw, In The Mode, in Details magazine, aprile 1993, pp. 90–95, 168.
  29. ^ THE DEBORAH HARRY & BLONDIE SETLIST DATABASE - January 12, 1980 Archiviato il 29 ottobre 2013 in Internet Archive.
  30. ^ Deborah-Harry [Dot] Com | Collections | Heroes [Single][collegamento interrotto]
  31. ^ Tangerine Dream - Under Cover - Chapter One (CD, Album) at Discogs
  32. ^ Amaral - Revolución+Héroes https://www.youtube.com/watch?v=IM8Rnz2mrvY
  33. ^ My Way, su my-way-online.blogspot.it.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]