Jean Nouvel

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Jean Nouvel
Premio Premio Imperiale 2001
Premio Wolf Premio Wolf per le arti 2005
Premio Premio Pritzker 2008

Jean Nouvel (Fumel, 12 agosto 1945) è un architetto e designer francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Torre Agbar, Barcellona
Il Musée du quai Branly a Parigi
Copenhagen Concert Hall
La facciata dell'Istituto del Mondo Arabo a Parigi
Zlatý Building a Praga
Set di posate disegnate da Jean Nouvel per il brand George Jensen

Si iscrive nel 1964 all'École des Beaux-Arts di Bordeaux al corso di Architettura. Nel 1966, fu ammesso come primo alla Scuola superiore di Belle Arti di Parigi (ENSBA) dove si laurea nel 1972.

Dopo aver lavorato da Claude Parent, il padre della «funzione obliqua», e nel movimento intellettuale dell'architetto Paul Virilio, fonda nel 1970 la sua prima agenzia con François Seigneur.

Nel 1971 riceve il diploma d'architetto DPLG e grazie all'incontro col critico Georges Boudaille, diviene architetto della Biennale di Parigi. Pratica allora la scenografia per la sezione di architettura e design dell'esposizione Les Années 50 al Centre Pompidou nel 1988, e più di recente quella della mostra Le Futur du travail e La Mobilité per l'Expo 2000 ad Hannover. Nel 1976, incontra lo scenografo Jacques le Marquet che gli fa scoprire il mondo del teatro e la messa in scena.

Jean Nouvel ha sempre preso posizioni di militanza, a volte polemiche riguardo ai problemi e decisioni sull'architettura e la città. Nel 1976 è cofondatore del movimento degli architetti francesi Marzo 1976. L'anno dopo è cofondatore del Sindicato dell'Architettura e uno dei principali organizzatori della consultazione internazionale per la riqualificazione del quartier des Halles di Parigi.

Fonda nel 1980 la Biennale d'architettura all'interno della Biennale di Parigi.

Nouvel ha vinto numerosi premi di architettura e design, ed ha ricevuto varie distinzioni per il suo lavoro. Nel 1980 gli venne concessa la medaglia d'argento della Académie d'Architecture. Nel 1983 fu nominato dottore honoris causa dalla Universita di Buenos Aires. Nel 1987 ha ricevuto il "Grand Prix d'Architecture" alla totalità della sua opera e l'"Equerre d'Argent" per le sue creazioni di mobili minimalisti. La sua opera è stata esposta in diversi musei internazionali come il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, il Museo di Arte Moderna Exposeum o il centro di arte e cultura Centre Pompidou di Parigi.

Nel 2000 ha ricevuto il Leone d'oro della Biennale di Venezia. Nel 2001 gli è stata assegnata la Royal Gold Medal. Nel 2008 è stato insignito del Premio Pritzker.

Nel 2010 secondo il magazine D'architectures lo studio di Jean Nouvel è secondo in Francia (dopo quello di Renzo Piano) per fatturato con 39.465.000 euro guadagnati[1].

Nel marzo del 2012 viene ufficializzato che sarà Nouvel a realizzare il progetto della sede della Fondazione Fendi, voluta da Alda Fendi, tra i Fori Imperiali e il Circo Massimo, nel cuore di Roma[2].

Nel giugno 2020, insieme ad altri architetti, chef, premi Nobel per l'economia e leader di organizzazioni internazionali, ha firmato l'appello per un'economia viola («Per un rinascimento culturale dell'economia») pubblicato sul Corriere della Sera[3], El País[4] e Le Monde[5].

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Progetti[modifica | modifica wikitesto]

Monolito dell'Expo 2002 a Murten, in Svizzera

Progetti in corso[modifica | modifica wikitesto]

Scritti[modifica | modifica wikitesto]

  • Jean Baudrillard, Jean Nouvel, Architettura e nulla. Oggetti singolari, Mondadori Electa, 2003, ISBN 978-8837020460

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere nell'Ordre des arts et des lettres - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine nazionale al merito - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore nell'Ordre des arts et des lettres - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN95789815 · ISNI (EN0000 0001 2096 6839 · SBN VEAV027991 · ULAN (EN500017717 · LCCN (ENn88601817 · GND (DE118979566 · BNE (ESXX1049899 (data) · BNF (FRcb12118875v (data) · J9U (ENHE987007432129005171 · NSK (HR000259649 · NDL (ENJA00515292 · CONOR.SI (SL11013987 · WorldCat Identities (ENlccn-n88601817