Bidet

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Bidè)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Un bidet
Water e bidet in una moderna stanza da bagno

Il bidet o bidè[1][2][3] è un apparecchio sanitario utilizzato per l'igiene intima.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il suo nome deriva dal francese bidet, termine che indica anche il pony.[4] L'omonimia è dovuta alla somiglianza della posizione che si assume durante l'utilizzo del bidet con quella della cavalcata del pony. La parola deriva dalla radice celtica bid, col significato di piccolo, e bidein, piccola creatura. Anticamente era detto bidetto.[4]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il bidet di Maria Carolina di Napoli alla Reggia di Caserta.

Del bidet non si conosce né la data certa né il nome del suo inventore. La prima testimonianza certa risale al 1710, anno in cui tale Christophe Des Rosiers lo installò presso l'abitazione della famiglia reale francese. Il primo riferimento scritto al bidè risale al 1726.[5][6] Nella seconda metà del Settecento la regina di Napoli Maria Carolina d'Asburgo-Lorena volle un bidet nel suo bagno personale alla Reggia di Caserta, ignorandone l'etichetta di «strumento di ristoro da meretricio». In realtà il bidet si è diffuso in Italia in tempi relativamente recenti dopo il secondo dopoguerra. Tanto i gabinetti comuni delle case operaie dei grandi centri urbani, quanto le latrine contadine ne erano generalmente privi.

Dal 1900, con la diffusione delle tubature all'interno delle case private, il bidet divenne un oggetto utilizzato non più in camera da letto, ma nel bagno, insieme al water, che sostituiva il pitale tenuto in camera.

Nel 1960, invece, ci fu l'introduzione sul mercato di un sanitario, il washlet, risultante dall'unione del water con il bidet, particolarmente utile in piccoli ambienti in cui i due sanitari non troverebbero posto; esso è a volte detto «bidet elettronico», ma in Italia non ha incontrato favore e non si è diffuso.

Tuttavia esistono tracce di sistemi adibiti allo stesso scopo nella civiltà romana, così come per il water.

Morfologia e funzionamento[modifica | modifica wikitesto]

Igiene e prevenzione[modifica | modifica wikitesto]

L'igiene personale è migliorata e si mantiene in modo più accurato e semplice con l'uso del bidet in abbinamento alla carta igienica, rispetto all'uso della sola carta igienica. In alcuni bidet con getti verticali è possibile evitare l'uso di carta igienica, poiché la quantità di acqua utilizzata è ridotta.[7][8]

Il trattamento delle emorroidi e di problemi ai genitali può anche essere migliorato dall'uso del bidet.[9]

A causa dell'ampia superficie del bacino, la disinfezione dei bidet dopo l'utilizzo e quella di routine richiedono accuratezza: altrimenti potrebbe verificarsi una contaminazione microbica da un utente all'altro.

Talvolta nei servizi igienici degli ospedali vengono inclusi bidet a doccetta a causa della loro utilità nel mantenimento dell'igiene; i bidet con acqua calda possono ospitare microbi pericolosi se non adeguatamente disinfettati.[10]

Diffusione nel mondo[modifica | modifica wikitesto]

Un bidet aggiuntivo

Europa[modifica | modifica wikitesto]

I bidet non sono presenti in tutti i Paesi europei:[11] sono comuni solo in Grecia, Albania, Spagna e, soprattutto, in Italia e in Portogallo, paesi nei quali l'installazione di un bidet nei locali d'abitazione fu resa obbligatoria nel 1975.[12][13] Secondo un sondaggio francese del 1995, è l'Italia il paese in cui il bidet è utilizzato più di frequente (97%), seguito dal Portogallo al secondo posto (92%) e dalla Francia al terzo (42%); in Germania il suo uso è raro (6%) e nel Regno Unito rarissimo (3%).[14][15]

In Francia, paese d'origine del bidet, a partire dagli anni settanta, per ragioni di economia e di spazio, sono raramente installati bidet nei nuovi appartamenti (dal 95% di presenza nei bagni nel 1970, la percentuale è scesa al 42% nel 1993) e una grande quantità di persone ha eliminato il bidet dalla propria casa.[15][16][17]

Un fenomeno analogo si sta riscontrando in Spagna, dove è sempre più frequente la mancanza del bidet nelle nuove abitazioni e nelle vecchie case ristrutturate, per un uso diverso dello spazio, sebbene gli appartamenti di lusso e con almeno due stanze da bagno continuino a esserne equipaggiati.[18]

America e Asia[modifica | modifica wikitesto]

In America Latina i bidet si trovano in Paraguay, Cile, e, soprattutto, in Argentina e Uruguay, dove sono installati nel 90% delle case private; sono abbastanza comuni anche in Medio Oriente. In Giappone, pur essendo pressoché assenti, sono però sostituiti nella funzione da un sanitario che unisce le funzioni del water e quella del bidet, detto washlet, presente nel 60% delle case private e non raro negli alberghi.

La rarità del bidet in alcuni paesi (come gli Stati Uniti d'America e il Regno Unito, ad esempio) spesso si collega a pregiudizi sull'igienicità di questo apparecchio sanitario. Gli statunitensi videro probabilmente per la prima volta il bidet nei bordelli francesi durante la seconda guerra mondiale e, per lungo tempo, nell'immaginario collettivo è rimasto il collegamento di questo sanitario all'idea che le prostitute lo usassero per lavarsi i genitali in seguito ai rapporti sessuali.[19]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bidè, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 15 dicembre 2016.
  2. ^ "Bidè" nell'enciclopedia Sapere.
  3. ^ "Bidè" nel dizionario il Sabatini Coletti.
  4. ^ a b Etimologia : bidetto
  5. ^ Storia del bidet, Un grande contenitore ideologico [History of the bidet], Castelvecchi, 2003, ISBN 978-88-8210-111-4. URL consultato il 3 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2017).
  6. ^ Dove è stato inventato il bidè?, su focus.it. URL consultato il 4 gennaio 2021.
  7. ^ (EN) J. Cohen-Mansfield e J. R. Biddison, The Potential of Wash-and-Dry Toilets to Improve the Toileting Experience for Nursing Home Residents, in The Gerontologist, vol. 45, n. 5, 1º ottobre 2005, pp. 694–699, DOI:10.1093/geront/45.5.694. URL consultato il 4 gennaio 2021.
  8. ^ (EN) The bottom line: why it’s time the bidet made a comeback, su the Guardian, 11 febbraio 2018. URL consultato il 4 gennaio 2021.
  9. ^ (EN) Kuo-Feng Hsu, Jen-Shu Chia e Shu-Wen Jao, Comparison of Clinical Effects Between Warm Water Spray and Sitz Bath in Post-hemorrhoidectomy Period, in Journal of Gastrointestinal Surgery, vol. 13, n. 7, 2009-07, pp. 1274–1278, DOI:10.1007/s11605-009-0876-9. URL consultato il 4 gennaio 2021.
  10. ^ (EN) Hideki Katano, Kumi Yokoyama e Yasushi Takei, A Survey on Bacterial Contamination of Lavage Water in Electric Warm-Water Lavage Toilet Seats and of the Gluteal Cleft after Lavage, in Journal of UOEH, vol. 36, n. 2, 2014, pp. 135–139, DOI:10.7888/juoeh.36.135. URL consultato il 4 gennaio 2021.
  11. ^ Sergio Romano, Il paese delle molte storie, Rizzoli, 2007, ISBN 978-88-586-0166-2. URL consultato il 22 dicembre 2016.
  12. ^ Decreto ministeriale Sanità 5 luglio 1975, art. 7.
  13. ^ (PT) Ministério do equipamento social, Decreto-Lei n.°650/75 de 18 de Novembro, su dre.it - Diário da República Eletrónico, Repubblica Portoghese, 18 novembre 1975, p. 1832-1835. URL consultato il 22 dicembre 2016.
  14. ^ Roberto Zapperi: Zu viel Moralismus macht den Körper schmutzig., in: FAZ, 24 aprile 2010.
  15. ^ a b (FR) Marie-Joëlle Gros, God save le bidet. La France le boude. Il est du dernier cri outre-Manche., su Libération, 16 agosto 1995. URL consultato il 6 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2018).
  16. ^ (FR) L'historique du papier toilette et du bidet, su cany1.fr. URL consultato il 6 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2017).
  17. ^ (FR) Le confident des dames. Le bidet du XVIIIè au XXè siècle : histoire d'une intimité, su clio-cr.clionautes.org. URL consultato il 6 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2012)..
  18. ^ (ES) Juan Carlos Rodríguez, ¿Ha llegado el final del bidé?, su elmundo.es, El Mundo, 6 settembre 2009. URL consultato il 22 dicembre 2016.
  19. ^ Beppe Severgnini, Un italiano in America, Biblioteca Universale Rizzoli (consultabile su Google libri)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luciano Spadanuda, Storia del bidet, Castelvecchi, 2003.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]