Zeppelin-Staaken

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Zeppelin-Staaken
StatoBandiera della Germania Germania
Fondazione1916 a Staaken
Fondata daFerdinand von Zeppelin
Chiusura1920
Sede principaleGotha
SettoreAeronautico
Prodottiaerei civili e militari

La Zeppelin-Staaken (citata anche come Zeppelin Werke Staaken o Zeppelin-Werke GmbH) era una azienda aeronautica tedesco imperiale la cui sede originale era situata a Gotha, nella Turingia. Nasce infatti dall'iniziativa di Ferdinand von Zeppelin che ideò il concetto del bombardiere pesante, in tedesco Riesenflugzeug, da realizzare in misure maggiori del Gotha G. Con l'aiuto degli ingegneri della Robert Bosch GmbH creò, così, il consorzio Versuchsbau Gotha-Ost (VGO) presso un hangar della Gotha adattato per lo scopo.

Nel 1916 venne deciso di spostare l'azienda a Staaken, località suburbana di Berlino, assumendo la nuova denominazione di Zeppelin-Staaken.

Specializzata nella progettazione e realizzazione di grandi velivoli ad uso civile e militare, il modello maggiormente ricordato è il bombardiere Zeppelin-Staaken R.VI utilizzato dalla Luftstreitkräfte, la componente aerea dell'esercito imperiale tedesco (Deutsches Heer), durante la prima guerra mondiale.

Come altri modelli richiesti dall'Idflieg era classificato come Typ R (o R Klasse) ovvero "Riesenflugzeug" (categoria bombardiere a lungo raggio multiposto e multimotore (tre ed oltre)), tradotto "bombardiere gigante".[1]

Uno Zeppelin-Staaken R.VI.

Velivoli prodotti[modifica | modifica wikitesto]

(lista parziale)

Modello Anno Tipo Esemplari Note
VGO.I 1915 prototipo 1 V.G.O. (o VGO) è la designazione originale del consorzio Versuchsbau Gotha-Ost, prima che si trasferisse a Berlino-Staaken nel 1916.
VGO.II 1915 prototipo
VGO.III 1915 prototipo (bombardiere) venne anche rinominato ufficiosamente R. III. Per evitare conflitti con la denominazione R-Klasse Idflieg i modelli di serie vennero denominati R. IV al fine di evitare confusione con le precedenti denominazioni "VGO".
R.IV
R.V
R.VI 1916 bombardiere 18
R.VII
R.XIV 1918
R.XV 1918
R.XVI 1918
E.4/20 1920 aereo di linea

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mondey, 1978. p 309.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Complete Illustrated Encyclopedia of the World's Aircraft. (1978). Ed. Mondey, David. A&W Publishers, Inc. pg. ISBN 0-89479-032-3.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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