Zara (azienda)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Zara
Logo
Logo
Un negozio Zara a New York
StatoBandiera della Spagna Spagna
Forma societariaPublic company
Fondazione1975 a La Coruña
Fondata da
Sede principaleLa Coruña e Arteixo
GruppoInditex
Persone chiave
  • Óscar Pérez Marcote (Direttore generale)
  • Jacopo Villa (Direttore finanziario)
SettoreModa
Prodotti
  • Abbigliamento casual
  • Abbigliamento pret-a-porter
  • Accessori
Fatturato 18,9 miliardi (2019)
Dipendenti150.000 (2019)
Sito webwww.zara.com/

Zara è un marchio di abbigliamento e accessori di proprietà del gruppo spagnolo Inditex[1] che ha sede ad Arteixo in Galizia, nel nord della Spagna ed è stato fondato nel 1975 da Amancio Ortega e sua moglie Rosalía Mera.

Zara è il marchio di vendita e distribuzione più noto del gruppo, le filiali sono 2.232 in 93 paesi[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il primo negozio venne aperto nel 1975 da Amancio Ortega e Rosalia Mera ad La Coruña (in Spagna), inizialmente il nome scelto per il negozio era Zorba (in onore del film Zorba il greco) ma un bar più avanti nella stessa strada aveva già scelto quel nome per cui decisero un nome che fosse molto simile e la scelta cadde sul nome Zara[3].

Nell'agosto del 2005 è entrata per la prima volta nella lista dei 100 maggiori marchi del mondo, situandosi al 77º posto, secondo la classifica annuale della rivista BusinessWeek[4], e nel 2006 ha superato le vendite di uno dei suoi maggiori concorrenti, la svedese Hennes & Mauritz[5], il più grande rivenditore di abbigliamento a basso costo in Europa. Nel 2016 Forbes pubblicò la lista degli uomini più ricchi del mondo e Amancio Ortega era il secondo dopo Bill Gates con un patrimonio di 67 miliardi di dollari.

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso degli anni Zara è stata ripetutamente oggetto di inchieste giudiziarie per lo sfruttamento di lavoratori in condizioni analoghe alla schiavitù[6][7].

Nel 2013 a Dacca in Bangladesh avviene il Crollo del Rana Plaza di Savar dove aveva sede una delle fabbriche tessili a cui Zara (controllata dal gruppo Inditex) appalta i suoi lavori e dove sono morti almeno 1134 operai. L'associazione Campagna Abiti Puliti ha accusato Inditex di non controllare le condizioni di sicurezza delle aziende cui affida la gestione dei loro prodotti.

[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Brands, su inditex.com. URL consultato il 30 giugno 2017.
  2. ^ Inditez around the world, su inditex.com. URL consultato il 30 giugno 2017.
  3. ^ (EN) How Zara became the world's biggest fashion retailer, in The Telegraph, 20 ottobre 2014. URL consultato il 30 giugno 2017.
  4. ^ (PDF) http://www.businessweek.com/pdfs/2005/0531_globalbrand.pdf
  5. ^ http://argomenti.ilsole24ore.com/zara.html
  6. ^ Lavorano per Zara. I giudici: schiavismo - Corriere della Sera, su corriere.it. URL consultato il 16 maggio 2017.
  7. ^ Accuse a Zara: sfrutta lavoratori-schiavi in Argentina - Mondo - ANSA.it, su ansa.it. URL consultato il 16 maggio 2017.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN197623563 · GND (DE16284851-1